Come riconoscere il COVID-19 ai primissimi sintomi e come distinguerlo dall'influenza e dalle sindromi simil influenzali
I
Coronavirus sono una vasta famiglia di virus in grado di causare una vasta gamma di malattie: dalle più lievi, come il raffreddore, a malattie più gravi, come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS-CoV-1).
Il nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) è il virus responsabile della pandemia da COVID-19. I primissimi sintomi dell'infezione da SARS-CoV-2 sono molto simili a quelli delle più comuni infezioni
delle alte vie respiratorie, tra cui il raffreddore e l'influenza stagionale.
Sulla base dei dati raccolti dall'inizio della pandemia, emerge che la malattia COVID-19, nella maggior parte dei casi, causa sintomi lievi-moderati (come mal di testa, raffreddore, tosse, febbre, malessere, mal di gola, perdita del gusto e dell'olfatto).
I primi sintomi possono comparire in media dai 5 ai 7 giorni (con un minimo di
2 ed un massimo di 14 giorni) dopo il contatto con una persona infetta.
Può comparire febbre superiore a 37.5°C con almeno uno dei seguenti sintomi:
- Febbre;
- Tosse;
- Dolori muscolari o articolari;
- Perdita del gusto o dell'olfatto;
- Stanchezza;
- Brividi;
- Congestione nasale o naso che cola;
- Gola infiammata;
- Mancanza di respiro o difficoltà a respirare;
- Diarrea;
- Nausea o vomito;
- Mal di stomaco;
- Mal di testa;
- Scarso appetito o scarsa alimentazione, soprattutto nei bambini di età inferiore a 1 anno.
Alcuni pazienti che si ammalano di COVID-19 possono sviluppare una polmonite e aver bisogno di essere ricoverati in terapia intensiva. Pertanto, in caso di mancanza di respiro o difficoltà a respirare, che indicano un peggioramento della malattia, è importantissimo chiamare immediatamente il proprio medico curante o i numeri dell'emergenza (112 o 118, a seconda della
Regione).
La febbre oltre i 37,5°C, che non scende nemmeno con gli antipiretici, è un importante segnale, seguita da tosse secca di solito stizzosa, insistente e senza catarro.
I primissimi sintomi della malattia COVID-19 sono molto simili a quelli dell'influenza stagionale o di altre malattie simili all'influenza. Tosse, febbre, e dolori
muscolari sono presenti in tutte le malattie causate dai virus respiratori.
Per questo, per avere una diagnosi certa della malattia è necessario fare un tampone naso-faringeo.
In generale, nell'influenza si ha la
comparsa improvvisa e rapida di febbre oltre i 38°C con almeno un sintomo generale (malessere/spossatezza, mal di testa, e dolori muscolari) e almeno un sintomo respiratorio (tosse, mal di gola e respiro affannoso). In sostanza, è impossibile distinguere i sintomi della COVID-19 da quelli dell'influenza senza aver fatto il tampone, tranne che non ci sia la perdita di gusto e olfatto, che è una caratteristica della COVID-19.
Tuttavia, ci sono alcune differenze chiave tra influenza e COVID-19.
Il nuovo coronavirus sembra diffondersi più facilmente dell'influenza e può causare malattie più gravi in alcune persone. Può anche volerci più tempo prima che le persone infettate manifestino i sintomi. Inoltre, le persone infettate dal nuovo coronavirus possono essere contagiose più a lungo.
È importantissimo chiamare il proprio medico curante se:
- Si ha una infezione respiratoria acuta;
- Compare improvvisamente almeno uno tra i seguenti sintomi: febbre sopra i 37,5°C, tosse e difficoltà respiratoria;
- Nei 10 giorni precedenti la comparsa dei sintomi si è entrati in contatto stretto con un caso confermato o probabile di Sars-CoV-2.
Il medico indicherà cosa fare e come comportarsi.
Per caso probabile o confermato si intende:
- Una persona che vive nella stessa casa di un infetto da COVID-19;
- Una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un infetto da COVID-19 (per esempio gli ha stretto la mano);
- Una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio ha toccato a mani nude fazzoletti di carta usati);
- Una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore di 15 minuti, senza mascherina;
- Una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri senza mascherina.
Se l'infezione da Nuovo Coronavirus viene confermata attraverso il tampone naso-faringeo, è previsto l'isolamento a casa per dieci giorni. Durante questo periodo si viene contattati dal personale delle Autorità sanitarie
territorialmente competenti.
In alcune Regioni è possibile isolarsi in una struttura messa a disposizione (alberghi o altre strutture simili) dalle Autorità Sanitarie, se non si dispone di spazi sufficienti nel proprio domicilio (impossibilità di isolarsi dal resto della famiglia e mancanza di stanza con bagno dedicato). In caso di sintomi più gravi è previsto il ricovero in ospedale.
Per proteggersi dal contagio bisogna seguire scrupolosamente le regole di prevenzione e spiegarle anche ai bambini.
Le raccomandazioni per evitare il contagio consistono in:
- Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o igienizzarle con soluzioni a base alcolica;
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che mostrano sintomi di infezioni respiratorie acute;
- Evitare luoghi affollati e mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone;
- Indossare la mascherina sia all'aperto che in tutti luoghi chiusi e accessibili al pubblico. L'uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus, ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e di igiene delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte;
- Non baciare, abbracciare e stringere la mano a persone non conviventi e anche con gli amici mantenere sempre la distanza di almeno un metro;
- Evitare di condividere bottiglie, bicchieri e in generale oggetti personali con gli altri;
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani non lavate;
- Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce (starnutire e/o tossire in un fazzoletto o nella piega del gomito evitando il contatto delle mani e, se proprio non si riesce, subito dopo lavarsi le mani);
- Se si è malati, praticare l'isolamento domiciliare ed evitare di prendere farmaci e/o antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
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ATTENZIONE
Se tu o i tuoi conviventi avete sintomi del COVID-19, resta in casa e chiama subito il tuo pediatra di libera scelta o il tuo medico di medicina generale. Altrimenti, chiama uno dei numeri di
emergenza regionali indicati sul sito del Ministero della Salute.
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- A cura di: Caterina Rizzo
Area Funzionale di Percorsi Clinici ed Epidemiologia - in collaborazione con:
Ultimo Aggiornamento: 26 marzo 2021