Analizziamo di seguito una per una tutte le voci per fornirvi un utile guida e capire la busta paga che ogni mese il vostro datore di lavoro vi consegna. Spesso ci si rende solo conto che il proprio stipendio netto, indicato in basso a destra, è poco più alto della metà del lordo, ma non si
capisce esattamente dove finiscono i soldi non percepiti. Impariamo come leggere una busta paga. La busta paga è un documento che riassume le voci che compongono la retribuzione; è bene premettere che non sempre due persone che hanno le stesse mansioni, la stessa anzianità in azienda e lo stesso inquadramento contrattuale, a fine mese hanno la stessa retribuzione, in quanto vi sono voci che modificano il netto e il lordo, anche vivere in due comuni o regioni differenti può generare diversità. Il datore di lavoro è obbligato per legge a consegnare al lavoratore dipendente la busta paga con cadenza mensile. In essa devono essere indicate anche le prestazioni sociali e contributive che il datore deve versare agli enti di previdenza in favore del lavoratore, la tassazione applicata in quanto sostituto d’imposta e gli assegni che vengono corrisposti in favore del lavoratore in base alla normativa. Il cedolino può essere idealmente diviso in tre parti. Nella prima parte sono indicate le generalità del lavoratore e quelle dell’azienda con relativo numero di matricola. Inoltre sempre nella parte in alto è indicato anche il contratto collettivo nazionale che si applica, la qualifica del lavoratore, il livello raggiunto e la percentuale di orario part time. Questa prima parte è importante anche per capire se le mansioni svolte corrispondono all’inquadramento per il quale si viene retribuiti. E’ bene ricordare che solo eccezionalmente e per brevi periodi si può essere collocati in mansioni superiori, o inferiori, rispetto all’inquadramento. In particolare si può essere collocati in mansioni superiori, senza maturare il diritto all’inquadramento corrispondente, quando si sostituisce un dipendente assente, ad esempio per malattia, e lo stesso ha diritto a riprendere il suo posto. In caso contrario, si matura il diritto all’inquadramento superiore quando siano trascorsi 3 mesi dal momento in cui il dipendente inizia a svolgere le mansioni dell’inquadramento superiore, tranne nel caso in cui sia il contratto collettivo a richiedere un termine diverso (art. 6, Legge n° 190/1985 ). Se il rapporto di lavoro è a tempo determinato, nella prima parte della busta paga compare anche il termine finale. Retribuzione busta pagaL’indicazione delle retribuzione effettiva è collocata nella parte centrale della busta paga ed è divisa in diverse voci: Qui finiscono le voci in avere e iniziano le voci fiscali e contributive divise in questo modo: – trattenute IRPEF (comprensive di detrazioni per figli e coniuge a carico). Queste vengono calcolate in base al reddito che si ritiene il lavoratore debba percepire nell’anno solare. Se non vi sono ulteriori redditi, il lavoratore è esentato da altri obblighi di denuncia fiscale, mentre in caso contrario occorre presentare la denunzia dei redditi (con Modello Unico o 730) per calcolare eventuali cifre da versare. Per permettere al lavoratore di adempiere a tale onere il datore di lavoro deve predisporre il CUD, Certificazione Unica del Dipendente, da cui emergono le somme percepite durante l’anno solare, le detrazioni e le imposte applicate. Questo documento deve essere il sunto delle buste paga e non può discordarsi dalle risultanze di esse. É consigliato presentare la dichiarazione anche nel caso in cui si ritiene di aver versato imposte in eccesso e quindi è plausibile una restituzione da parte dell’Agenzia delle Entrate o la maturazione di un credito d’imposta; – addizionali IRPEF regionali e comunali; – contributi previdenziali (INPS ed INAIL). L’ammontare dei contributi previdenziali dipende dall’inquadramento del dipendente e fanno maturare il diritto a percepire le prestazioni sociali come la pensione, ma anche cassa integrazione, malattia, maternità, infortunio, mobilità. I contributi devono essere versati in misura del 33% rispetto alla retribuzione ordinaria, di questa somma una quota pari al 9,19% è a carico del dipendente e la restante a carico del datore di lavoro, entrambe vengono però versate dal datore di lavoro. All’interno della busta paga viene quindi indicato anche l’accantonamento del TFR ,o retribuzione differita. Questa voce ha subito modifiche in seguito alla riforma che ha permesso ai lavoratori di richiedere il TFR in quota mensile, se il lavoratore vuole riscuotere mensilmente viene indicato in busta paga. Sommando le voci attive e sottraendo quelle indicate sotto le voci “trattenute” si ottiene lo stipendio netto, cioè ciò che viene effettivamente versato al lavoratore. Per coloro che svolgono lavori particolari sono previste delle ulteriori voci in busta paga. Si tratta delle: Leggi anche: Indennità in busta paga Questo è lo schema che solitamente segue una busta paga, dal punto di vista pratico, in base a chi gestisce l’elaborazione dei cedolini, la grafica può essere diversa e alcune voci possono essere specificate in modo più o meno dettagliato. Codici busta paga, ecco il significato1. Mese retribuito Se hai domande lasciami il tuo commento qui sotto! Infine ti chiedo un favore. Se il mio articolo ti è servito a capire la busta paga e vuoi essere un minimo riconoscente, sarei davvero felice se lo condividi sui social. Non dimenticare inoltre di iscriverti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti a riguardo. Quanto è il netto di 1.500 euro?In genere, è possibile calcolare tra tasse e contributi un totale del 25% dell'importo percepito, facendo dunque il calcolo di 1500 euro x 25%. In questo caso, lo stipendio netto da lordo sarebbe pari a 1500 euro – 375 euro. Dunque, si percepirà al netto una somma pari a 1125 euro.
Come si calcola la trattenuta in busta paga?Esempio di trattenute in busta paga. Calcolo Irpef. Irpef su Imponibile Fiscale = (15.000 X 23%) + ( 21.794,40 – 15.001) X 27% = 5.284,49. ... . Imposta Lorda. ... . +(950*1+270*1)*(95000-21,794,40)/95000= 940,11 euro. ... . 940 / 365 X 333 = 857,69 euro. ... . Imposta netta = Imposta Lorda – Detrazioni fiscali spettanti.. Quanto è il netto di 1.200 euro lordi?Stipendio netto: 1.236,44 euro. Stipendio lordo: 2.430,89 euro. La differenza tra lordo e netto è dunque di 1.194,25 euro.
Quali sono le due trattenute in busta paga?In busta paga vien trattenuta una sola imposta: l'Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche). Il lavoratore con il cedolino è soggetto a 2 tipi di trattenute: Contributi che finanziano l'Inps; l'Irpef che va allo Stato.
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