Come abbassare i trigliceridi in una settimana

Dieta per Trigliceridi alti (Ipertrigliceridemia) - Eccesso di trigliceridi nel sangue

I trigliceridi sono una forma di grasso presente nel sangue, derivano in parte dal cibo e in parte sono formati all'interno dell'organismo dove svolgono funzione di riserva energetica. Concentrazioni elevate (ipertrigliceridemia) rappresentano un importante fattore di rischio per malattie del cuore, del fegato e del pancreas. L'aumento dei trigliceridi nel sangue è legato (salvo forme di dislipidemia familiare su base genetica) all’introduzione di calorie in eccesso , particolarmente se associate all'introduzione di forti quantità di zuccheri semplici e alla assunzione di alcool, tutti nutrienti che vengono convertiti dall'organismo in trigliceridi. Anche la qualità dei grassi introdotta con l'alimentazione è importante, dal momento che i grassi saturi aumentano i valori di trigliceridi mentre i grassi monoinsaturi e polinsaturi hanno l'effetto opposto. L'ipertrigliceridemia può anche associarsi ad aumento dei valori di pressione arteriosa , a elevazione dei valori di glicemia a digiuno (intolleranza glucidica oppure diabete di tipo 2 ), a steatosi epatica (fegato grasso) o ad aumento dei valori del colesterolo LDL (o “cattivo”). L'insieme di queste condizioni, che aumenta ulteriormente il rischio di andare incontro nel corso della vita a malattie cardiovascolari, è più frequente in chi ha un accumulo di adipe a livello addominale, ossia un “girovita” più abbondante. Motivo per cui l’ipertrigliceridemia rappresenta un marker della sindrome metabolica , condizione caratterizzata dalla presenza contemporanea di diversi squilibri metabolici, ognuno dei quali è già da solo un indice di rischio cardiovascolare.
Anche altre situazioni possono associarsi ad ipertrigliceridemia come l’ipotiroidismo, malattie renali croniche, epatopatie e l’assunzione di alcuni farmaci. È sempre bene rivolgersi al proprio medico curante in caso di ipertrigliceridemia per effettuare eventuali ulteriori accertamenti.
I cardini della terapia nutrizionale sono rappresentati dalla normalizzazione del peso corporeo e della circonferenza addominale , da un’alimentazione con un basso apporto di zuccheri semplici e grassi saturi e dall’eliminazione di alcool. Nelle forme più responsive l’approccio nutrizionale può rappresentare l'unica terapia.

RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI

  • Scegliere cibi ad elevato contenuto di fibre e basso tenore in zuccheri semplici.
  • Scegliere cibi con un basso contenuto di grassi saturi e privilegiare quelli con maggiore tenore di grassi monoinsaturi e polinsaturi.
  • Cucinare senza grassi aggiunti. Preferire metodi di cottura come: vapore, microonde, griglia o piastra, pentola a pressione, piuttosto che la frittura, la cottura in padella o i bolliti di carne.
  • Su indicazione del Medico o con il suo assenso, è possibile assumere integratori a base di omega 3 disponibili in commercio per favorire la riduzione dei trigliceridi (effetto ipotrigliceridemizzante).

I tre capitoli che seguono indicano gli alimenti non consentiti, consentiti con moderazione, consentiti e consigliati in caso della patologia indicata. Nel seguire le indicazioni si deve però tenere conto che, per ottenere una corretta ed equilibrata alimentazione che fornisca all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita, occorre assumere la giusta quantità (porzione) dell’alimento e rispettare le frequenze con le quali alcuni alimenti debbono essere consumati, giornalmente o settimanalmente, all’interno di uno schema alimentare personalizzato. L’alimentazione della giornata deve rispettare il bilancio energetico di ciascuno e l’energia introdotta deve essere uguale a quella spesa per non aumentare il rischio di sovrappeso, obesità ma anche di malnutrizione .

ALIMENTI NON CONSENTITI

  • Superalcolici: liquori, grappe, cocktail con alcool
  • Alcolici, compresi vino e birra
  • Bevande zuccherine come cola, acqua tonica, tè freddo, ma anche succhi di frutta, perché contengono naturalmente zuccheri semplici anche se riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”
  • Cibi da fast-food
  • Zucchero bianco e zucchero di canna per dolcificare le bevande, sostituendolo eventualmente con il dolcificante
  • Marmellata e miele.
  • Dolci quali torte, pasticcini, biscotti, frollini, gelatine, budini, caramelle
  • Frutta sciroppata, candita, mostarda di frutta
  • Prodotti da forno contenenti la dizione “grassi vegetali” (se non altrimenti specificato generalmente contengono oli vegetali saturi: palma, cocco)
  • Grassi animali: burro, lardo, strutto, panna
  • Frattaglie: fegato, cervello, reni, rognone, cuore
  • Insaccati ad elevato tenore in grassi saturi, salame, salsiccia, mortadella, ecc. oltre alle parti grasse delle carni
  • Latte intero o condensato, yogurt intero, formaggi ad elevato tenore in grassi saturi e colesterolo
  • Maionese e altre salse elaborate

ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE

  • Dolcificante
  • Olii vegetali polinsaturi o monoinsaturi come l'olio extravergine d'oliva, l'olio di riso o gli oli monoseme: soia, girasole, mais, arachidi (per il loro potere calorico controllare il consumo dosandoli con il cucchiaio)
  • La frutta poiché contiene naturalmente zucchero (fruttosio). È importante rispettare le quantità indicate nella dieta e limitare al consumo occasionale i frutti più zuccherini (uva, banane, fichi, cachi, mandarini). Anche frutta secca ed essiccata vanno consumate in maniera limitata e in porzioni minori rispetto agli altri tipi di frutta
  • Sale. È buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura e limitare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità (alimenti in scatola o salamoia, dadi ed estratti di carne, salse tipo soia).
  • Le patate non sono una verdura ma importanti fonti di amido quindi è un vero e proprio sostituto di pane, pasta e riso. Possono essere perciò consumate occasionalmente in sostituzione al primo piatto.

ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI

  • Pesce di tutti i tipi almeno tre volte alla settimana. Privilegiare quello azzurro (aringa, sardina, sgombro, alice…) e salmone per il loro contenuto di omega 3.
  • Verdure, crude e cotte, da assumere in porzioni abbondanti. La varietà nella scelta permette di introdurre correttamente i Sali minerali, le vitamine e gli antiossidanti necessari per l’organismo.
  • Pane, pasta, riso, avena, orzo, farro (privilegiando quelli integrali).
  • Latte e yogurt scremati o parzialmente scremati.
  • Carne sia rossa che bianca (proveniente da tagli magri e che sia privata del grasso visibile). Pollame senza pelle.
  • Affettati quali prosciutto cotto, crudo, speck, bresaola, affettato di tacchino/pollo purché sgrassati e non più di 1 o 2 volte alla settimana.
  • Formaggi freschi a basso contenuto di grassi, oppure formaggi stagionati prodotti con latte che durante la lavorazione è parzialmente decremato, come il Grana Padano DOP, e con un buon apporto di grassi insaturi.
  • Legumi da 2 a 4 volte alla settimana, come secondo piatto.
  • Acqua, tè, tisane senza zucchero

REGOLE COMPORTAMENTALI

  • In caso di sovrappeso eliminare i chili di troppo e normalizzare il “girovita” ossia la circonferenza addominale, indicatore della quantità di grasso depositata a livello viscerale, principalmente correlata al rischio cardiovascolare. Valori di circonferenza vita superiori a 94 cm nell'uomo e a 80 cm nella donna si associano a un "rischio moderato", valori superiori a 102 cm nell'uomo e a 88 cm nella donna sono associati a un "rischio elevato".
  • Rendere lo stile di vita più attivo (abbandona la sedentarietà! Vai al lavoro a piedi, in bicicletta o parcheggia lontano, se puoi evita l’uso dell’ascensore e fai le scale a piedi).
  • Praticare attività fisica almeno tre volte alla settimana. La scelta va sempre effettuata nell'ambito degli sport con caratteristiche aerobiche, moderata intensità e lunga durata , che sono più efficaci per eliminare il grasso in eccesso come: ciclismo, ginnastica aerobica, cammino a 4 km/ora, nuoto.
  • Non fumare: il fumo rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare.
  • Controllare con l'aiuto del Medico altre eventuali patologie coesistenti (ad es. ipertensione arteriosa, diabete mellito).
  • Leggere le etichette dei prodotti, soprattutto per accertarsi del loro contenuto in zuccheri e grassi saturi. Prestare attenzione all’utilizzo di prodotti “senza zucchero” in quanto sono spesso ricchi di grassi e di conseguenza ipercalorici.
  • Anche se normopeso, monitorare il peso corporeo per prevenire aumenti di peso che possono essere la causa di ipertrigliceridemia.

CONSIGLI PRATICI

  • Per misurare correttamente la concentrazione di trigliceridi nel sangue, e vedere se si è modificato dopo una dieta adeguata o l’inizio di una terapia farmacologica, è necessario essere a digiuno, al momento del prelievo, da almeno 12 ore, ed aver consumato, la sera precedente, un pasto leggero. Bere un bicchiere di latte o una bevanda zuccherata durante la notte, prima dell’esame potrebbe influenzare il risultato dell’esame.

Ricette consigliate

Sgombro con spinaci salsa di yogurt e curcuma
Alici con verdure
Insalata salmone e lenticchie
Merluzzo in crosta di patate
Bucatini sgombro e rosmarino
Fusilli al farro con asparagi funghi peperoncino e Grana Padano DOP
Strudel di pesce con verdure
Insalata di orzo e bietole
Pesce azzurro marinato
Colazione con spirali di pane

Quanto tempo ci vuole a far scendere i trigliceridi?

Tutte insieme, le strategie di stile di vita, dieta e riduzione del peso possono ridurre i trigliceridi del 50% o più nell'arco di un anno.

Chi ha i trigliceridi alti può bere il caffè?

Sì, secondo uno studio condotto sui topi, la caffeina riesce a influenzare lo stoccaggio dei lipidi, la produzione dei trigliceridi e l'aumento di peso.

Che frutta si può mangiare con i trigliceridi alti?

La frutta, fresca o secca, è un altro degli alimenti perfetti per abbassare i trigliceridi a colazione. Evita la frutta con un alto contenuto di zuccheri come i fichi o le banane e prediligi invece melograno, mirtilli, fragole, mela o kiwi, ricchi di vitamine, antiossidanti e leggeri.

Cosa prendere per abbassare i trigliceridi?

I grassi buoni del pesce (ad esempio salmone, tonno, sgombro, ricchi di omega 3, acidi grassi essenziali), contribuiscono a ridurre il livello dei trigliceridi. CEREALI INTEGRALI. Sì a pasta integrale e pane integrale, patate e patate dolci, buona fonte di carboidrati “buoni”, da consumare con moderazione.