Indice degli argomenti Solitamente quando si fa uso della parola “diarrea” o “dissenteria” si fa riferimento allo stesso concetto. In
realtà, si tratta di due termini in parte connessi, ma con sintomi e problematiche differenti. Diarrea Forma e consistenza delle feci legata alla diarrea piuttosto che alla stitichezza.Viene definita diarrea la frequente evacuazione anormale di feci semiliquide dall’intestino. Può
essere dovuta ad una disfunzione del tratto gastrointestinale (deficit funzionale) o ad altre specifiche malattie. Il difetto di un normale funzionamento intestinale può essere collegato con disturbi mentali, come ad esempio la paura, e scompare non appena lo stress mentale viene rimosso. Una diarrea acuta, in una persona normale, con intestino sano, può essere causata da timore o panico. Di regola, la diarrea è la conseguenza di un passaggio troppo rapido di cibo già ridotto in poltiglia attraverso l’intestino. Il transito dipende dal tono dei muscoli intestinali posti sotto il controllo di parti del sistema nervoso
autonomo. Quando gli stimoli nervosi vengono aumentati, le contrazioni della muscolatura liscia intestinale aumentano di pari passo, cosicché il cibo scorre più velocemente attraverso l’intestino.Dal momento che l’influenza del cervello sul sistema nervoso autonomo è notevole, gli stimoli che provengono da stress mentali o da emozioni, possono essere trasmessi dal cervello al sistema nervoso autonomo. L’aumento di attività della muscolatura dell’intestino tenue, non causa invariabilmente
diarrea. Se i residui alimentari rimangono abbastanza a lungo nell’intestino crasso, le feci hanno il tempo di solidificarsi. Quando l’evacuazione è di tipo semifluido o addirittura liquido, significa che l’intestino crasso non riassorbe acqua o può addirittura esso stesso eliminare acqua. Prodotti consigliati La diarrea è generalmente accompagnata da segni e sintomi dovuti alla perdita di liquidi. Nei casi più gravi, viene anche escreto il liquido del compartimento intracellulare, cosicché il liquido cellulare si inspessisce, in altre parole conterrà più sostante disciolte per unità di volume. Il paziente si lamenterà per una sensazione di sete, resa ancora più acqua dalla fuoriuscita di liquidi dalle cellule. Una improvvisa e copiosa diarrea può essere accompagnata da una tale abbondante perdita di liquidi, da porre il paziente in stato di shock. Il volume del sangue circolante può essere a tal punto diminuito che il cervello viene insufficientemente irrorato e il paziente perde coscienza. Cosa fare quindi? Durante il manifestarsi della diarrea e dopo, è bene tenere un regime dietetico controllato. Sarà infatti importante consumare solo determinati cibi.La prima cosa da fare è quindi somministrare copiose quantità di liquidi ai pazienti affetti da diarrea, anche se questo può provocare all’inizio un aumento del numero delle scariche intestinali. La diarrea può essere senza pericolo, ma può anche essere causa di morte. Essenziale è la restaurazione della bilancia idrico-salina: i liquidi ed i sali devono essere rimpiazzati. Successivamente, va osservato un regime dietetico stretto, consistenze di cibi leggeri, all’inizio solo acqua, in seguito, seguendo questo ordine: tè debole,
riso, brodo privo di grassi, fette di pane biscottato, toast, pane tostato ecc. e le quantità vanno aumentate di volta in volta. La diarrea connessa ad altre malattieInfezioni intestinaliLa causa più comune di diarrea è una infezione aspecifica dell’intestino che può essere causata da molti generi di batteri. Quando alle feci si mescola il sangue, va sospettata una dissenteria; se le feci sono risiformi, è possibile una infezione colerica. Anche la tubercolosi
intestinale – soprattutto se localizzata al tratto di congiunzione tra l’intestino tenue e l’intestino crasso – è spesso accompagnata da diarrea. Disturbi digestiviUna digestione anormale (dispepsia) può essere la conseguenza di una deficienza enzimatica o di un rapido transito attraverso l’intestino tenue. La discesa si fa ancora più veloce in seguito all’accumulo
di residui alimentari, insufficientemente digeriti, nell’intestino. Quando la produzione di succo gastrico è deficiente, o assente (anacidità), o in casi di grave deficit della secrezione di enzimi da parte delle cellule della parete gastrica, la diarrea è frequente. Anche un deficit della funzionalità pancreatica può colpire il processo digestivo e causare diarrea. L’esame delle feci può spesso indicare la natura della
diarrea. Tumori intestinaliLe sostante tossiche secrete da un tumore possono portare a diarrea. Se, comunque, il tumore occupa l’intero spazio del lume intestinale, il paziente diventa costipato. È quindi importante, nei casi di irregolare evacuazione dell’intestino, tenere presente questi fattori. Altre causePossono essere: intossicazione da mercurio, da zinco, da piombo, da cadmio. Anche in seguito all’ingestione di cibi tossici o avariati, come ad esempio i funghi, si può manifestare diarrea. Può anche capitare in concomitanza con una influenza, o con delle malattie esantematiche dell’infanzia, come il morbillo, anche come conseguenza dell’uso di alcuni farmaci. Diarrea nei neonati Nei primi 2-3 giorni di vita, un neonato normalmente ha da 4 a 6 scariche intestinali al giorno. Quando un neonato ha diarrea, può avere da 5 a 15 scariche quotidiane. In modo tipico, la normale consistenza solida delle feci si muta
in consistenza liquida, la colorazione è verdastra-giallastra o verdastra-brunastra; tali scariche lasciano grandi anelli liquidi sui pannolini che possono anche danneggiare la cute perianale dei bambini. Sindromi diarroicheLa diarrea può essere un sintomo di malattie, non soltanto dell’intestino, assai diverse fra loro, o anche di stati psicologici anormali, quali la paura e il panico. Le malattie che interessano l’intestino sono:
Comunque, normalmente tali sintomi sono dovuti a un colpo di freddo o qualche cibo controindicato. In questi casi è sufficiente un antidiarroico, reperibile in qualsiasi farmacia. I fattori patogenetici sono numerosi e spesso associati:
Prodotti consigliati Alcune delle cause principali della diarrea, possono portare a due tipi: diarrea acuta e diarrea cronica. La prima, la diarrea acuta, può essere causata da:
La seconda, la diarrea cronica, può essere invece causata da:
La dissenteria è una malattia intestinale caratterizzata da diarrea contenente muco e sangue. Esistono due generi di dissenteria correlati a organismi patogeni differenti:
La dissenteria batterica (causata dalle specie della Shigella) insorge soprattutto in climi moderati, mentre la dissenteria amebica è una malattia tropicale. La dissenteria bacillare è causata da vari tipi di batteri. Il decorso della malattia può variare da una debole diarrea a condizioni fatali. Il periodo di incubazione è variabile: da 1 a 7 giorni dopo la contaminazione. Generalmente un attacco acuto con febbre è seguito da crampi addominali e diarrea. I pazienti si lamentano di forti dolori all’addome a volte accompagnati da crampi insopportabili (coliche). Le feci sono liquide, con muco, pus e spesso sangue. Scariche diarroiche frequenti – fino a 25 al giorno – possono causare una eccessiva perdita di liquidi, e costituire un sintomo allarmante. DisidratazioneIl fenomeno della disidratazione costituisce una alterazione del ricambio idrico, che può avere cause primitive o secondarie ad altre malattie. La disidratazione si distingue in ipertonica, la più comune, causata da un insufficiente apporto di acqua, o da diabete insipido; in ipotonica, caratterizzata da una maggior perdita di sali di iodio che non di acqua, e causata da insufficienza renale cronica, o da stati prolungati di vomito e diarrea; e infine in disidratazione isotonica, anch’essa causata da stati prolungati di vomito e di diarrea, ma determinata dalla perdita di secrezioni digestive, con perdite di acqua e di sodio in quantità uguali di pressione osmotica. TrattamentoLa dissenteria colpisce soprattutto i bambini, specialmente quelli delle zone povere.Il trattamento della dissenteria consiste nella somministrazione di fluidi, sulfamidici e antibiotici. L’incidenza di questa malattia altamente infettiva è di 1-50 per 100.000 abitanti all’anno. Quando ci si trova di fronte ad una frequenza di 50 casi su 100.000 abitanti, si parla di grave epidemia come quella che ha colpito l’Europa occidentale nel 1959. In più della metà dei casi, questa patologia colpisce i bambini sotto i 10 anni di età. La malattia si diffonde per contatto diretto o indiretto, tra le altre cose attraverso l’acqua, i cibi, le mosche. Località affollate, specialmente da una massa di persone sotto nutrite, che vivono per di più in condizioni malsane e non igieniche, favoriscono lo scoppio di epidemie. Perciò è importante isolare i pazienti, disinfettare le loro feci e la loro biancheria notturna; prendere misure preventive per evitare la diffusione dell’infezione per contatto, per esempio: lavarsi le mani. Nell’Europa Occidentale la dissenteria, generalmente, raggiunge il suo acme durante i mesi invernali, soprattutto nelle città; la scuola può essere una pericolosa fonte d’infezione. Dal momento che durante una epidemia si manifesta anche la condizione dei portatori sani di germi, è estremamente utile esaminare le feci di tutte quelle persone che hanno, o hanno avuto, contatti con il paziente, così da isolarli: infatti i portatori sani sono in gran parte responsabili della propagazione dell’infezione. Dissenteria amebicaLa dissenteria amebica non ha decorso specifico. Tale processo patologico ha vari gradi di variabilità nelle diverse parti del mondo. I parassiti sono alloggiati principalmente nella membrana mucosa dell’intestino crasso,
dove consumano la parete e si cibano di globuli rossi. Questi organismi unicellulari non potrebbero sopravvivere fuori dal corpo umano. Sono raggruppati in formazioni stabili e formano delle cisti del diametro di poche centinaia di millimetri. Dissenteria amebica – Sintomi
I sintomi sono crampi addominali con un elevato numero di scariche diarroiche ma in generale la condizione del paziente non viene seriamente danneggiata. Una complicazione peculiare è la formazione di masse neoplastiformi, o amebomi, che possono svilupparsi in ogni settore del tratto intestinale; queste vengono facilmente confuse con un tumore maligno (carcinoma). Dissenteria amebica – TrattamentoLe infezioni amebiche vengono trattate con farmaci, mentre il contenuto dell’ascesso epatico può essere drenato dopo puntura esplorativa. Quando una persona beve l'acqua e subito urina è normale?Sembra un controsenso ma funziona così: quando si beve meno, l'urina diventa più concentrata e più “irritante” per la vescica, innescando quindi la sensazione di dover urinare. Più si beve invece, più si è in grado di trattenere maggiormente.
Quanto tempo dopo aver bevuto scappa la pipì?tuttavia per rispondere alla nostra domanda possiamo stimare che l'acqua ingerita, in un organismo sano e in condizioni ottimali, impiega circa mezzora prima di essere espulsa… (da tenere in mente quando si beve prima di uscire :-D).
Quando bevo tanto faccio tanta pipì?L'abbondanza di urina, scientificamente poliuria, può dipendere dal fatto che si beve più del dovuto. In genere si consiglia di introdurre nel nostro organismo almeno un litro e mezzo-due al giorno.
Quando bevo l'acqua mi viene la diarrea?Inoltre, anche l'acqua in bottiglia può essere causa di intossicazione se mal conservata o gestita. L'intossicazione da acqua dovuta a questi microrganismi presenta sintomi legati al tipo di batterio ma, in genere, sono presenti vomito e/o diarrea, debolezza e anche febbre spesso improvvisi.
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