Da una blastocisti possono nascere due gemelli

I gemelli possono derivare dalla fertilizzazione di uova diverse da parte di differenti spermatozoi (gemelli dizigoti) o dalla divisione di un singolo uovo fecondato (gemelli monozigoti, che possiedono lo stesso genotipo e sono quindi identici).

Che da un uovo fertilizzato si formino due gemelli è un evento assolutamente casuale, e la frequenza del fenomeno (3,5 su 1.000 casi) è rimasta invariata nel tempo ed è la stessa ovunque.

Questa divisione si può verificare in momenti diversi dello sviluppo dell'embrione, con differenti conseguenze sul tipo di placentazione e di separazione delle membrane:

- se la separazione si verifica prima che si sia formata la massa cellulare interna dell'embrione e prima che si siano differenziate le celule destinate a formare il corion (cioè entro 72 ore dalla fecondazione, più o meno un terzo dei casi) i due embrioni hanno una propria placenta e amnios e corion separati (gemelli bicoriali biamniotici, più o meno due terzi dei casi): tra i due sacchi, quindi, la separazione è fatta da 4 foglietti (2 corion e 2 amnios);

- se è la blastocisti a dividersi in due (4-8 giorni dopo la fecondazione) si forma una placenta con un unico corion e un amnios per ogni feto (gemelli monocoriali biamniotici): i due sacchi sono separati da 2 foglietti, i 2 amnios;

- se si duplica il disco embrionario (8-12 giorni dopo la fecondazione, 2% delle gravidanze gemellari monozigotiche) non solo la placenta è unica, ma i due feti sono contenuti nello stesso sacco (gravidanza gemellare monocoriale monoamniotica);

- infine, se la divisione avviene dopo 13 giorni, la separazione dei gemelli non è completa e i gemelli sono congiunti, un evento che si verifica con uan frequenza pari ad un caso su 1500 gravidanze gemellari.

I gemelli dizigoti hanno sempre una placenta bicoriale, ma si può essere certi della loro diversità solo se i sessi sono differenti.

I gemelli monozigoti possono essere citogeneticamente diversi, per problemi di non disgiunzione o di mutazione intervenuti dopo la separazione.

da "Avere un bambino" di Carlo Flamigni

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Tutte le tecniche di fecondazione assistita:

IUI: inseminazione intrauterine.

FIVET: fertilizzazione in vitro e transfert di embrioni.

ICSI: iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi.

USET: trasferimento di ovociti e spermatozoi in utero (fecondazione intracorporea anche con le tube chiuse)

TESE: prelievo testicolare di spermatozoi (azoospermia)

ICSI IN CICLO SPONTANEO naturale senza stimolazione

SCRATCH: stimolazione dell'endometrio per migliorare l’impianto

VITRIFICAZIONE: per il congelamento ovocitario

CONGELAMENTO SPERMATOZOI

TERAPIE ANTISTRESS

PERSONALIZZAZIONE (fivet-icsi 7 giorni su 7)

Una gravidanza multipla spesso sorprende i futuri genitori, ovviamente oggigiorno è possibile venirne a conoscenza in anticipo per potersi preparare ai nuovi arrivi.

Per mezzo dell’ecografia è possibile verificare la presenza di una gravidanza gemellare già dalla quinta settimana. Ed è possibile questo tipo di gravidanza anche con l’inseminazione artificiale.

Dal 1980 ad oggi il tasso di nascite multiple è aumentato ciò è dovuto all’uso di farmaci per la fertilità e dal fatto che sempre più donne hanno bambini in età avanzata.

Da una blastocisti possono nascere due gemelli
Una gravidanza multipla, o gemellare, si presenta quando un singolo ovulo fecondato si divide o se viene fecondato più di un ovulo. Nel primo caso si parla di gemelli omozigoti, nel secondo di gemelli biovulari o dizigoti.

Negli ultimi anni si sta assistendo a nascite di tre gemelli, anche se sono molto rare e per lo più riguardano donne che hanno seguito dei programmi di fecondazione assistita.

L’aumento delle nascite multiple tra le donne sopra i 35 anni è stato collegato ai più elevati livelli di gonadotropina (l’ormone che stimola le ovaie a sviluppare e rilasciare ovuli).

Più una donna va avanti con l’età più aumenta il suo livello di gonadotropina, di conseguenza più aumentano le sue possibilità di produrre due ovuli in un ciclo mestruale.

La maggior parte dei gemelli nati da donne mature sono gemelli biovulari.  Le nascite gemellari possono ripetersi nelle stesse famiglie ed è un’ereditarietà trasmessa dalla parte della madre.

Le nascite multiple sono comuni nei casi di fecondazione in vitro.

Ciò potrebbe essere causato da un intenso utilizzo di farmaci per la fertilità o dall’introduzione di più ovuli fecondati durante il ciclo di inseminazione artificiale.

In quest’ultimo caso, un gruppo di ricercatori spagnoli, ha evidenziato che in caso di fecondazione e inseminazione artificiale  la percentuale di gravidanze multiple che arriva a termine è maggiore rispetto a gravidanze singole, ed è stato ipotizzato che l’interazione dei due embrioni potesse essere un fattore di successo per lo sviluppo di entrambi di uno solo di essi, ciò potrebbe far presupporre che alcuni embrioni che non sarebbero sopravvissuti singolarmente siano stati rafforzati dalla presenza del secondo embrione.

La gravidanza gemellare si ritiene essere giunta a termine già dopo la fine della trentasettesima settimana, mentre il termine delle gravidanze singole è di quaranta settimane.

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Quando un embrione si sdoppia?

Una gravidanza multipla, o gemellare, si presenta quando un singolo ovulo fecondato si divide o se viene fecondato più di un ovulo. Nel primo caso si parla di gemelli omozigoti, nel secondo di gemelli biovulari o dizigoti.

Quanti embrioni si trasformano in blastocisti?

Una blastocisti è garanzia di successo nella PMA? “In media da dieci ovociti si ottengono due o tre blastocisti. E' importante sottolineare che c'è un'altissima variabilità tra coppia e coppia ma anche tra ciclo e ciclo effettuato all'interno della stessa coppia.

Perché trasferire una sola blastocisti?

Nelle nostre cliniche di fertilità del gruppo IVF-Life raccomandiamo il transfer di un solo embrione perché vogliamo ridurre il rischio di gravidanza gemellare senza diminuire le probabilità di successo.

Quante blastocisti è meglio trasferire?

Il risultato più importante è forse questo: la percentuale di nati vivi non aumenta trasferendo tre embrioni, mentre aumenta il rischio di complicanze perinatali. Secondo i ricercatori, quindi, il trasferimento contemporaneo di tre embrioni dovrebbe essere evitato ad ogni età.