Cosa fare per togliere le placche alla gola

Uno dei disturbi più diffusi nella stagione fredda, complice l’esposizione a temperature basse e a colpi di vento, le placche alla gola sono un’infiammazione del cavo orale, che crea un certo fastidio o dolore nel momento della deglutizione, nel parlare e molto spesso anche a riposo. Le placche sono la manifestazione visibile di infezioni batteriche, virali o fungine, alla base di problemi come un’angina tonsillare o una tonsillite acuta, oppure una faringite, disturbi che sono diagnosticati dal medico e che devono essere curati con specifiche terapie farmacologiche.

Placche alla gola, come riconoscerle

Le placche compaiono nella parte posteriore del palato molle e nella gola (sulle mucose, sulle tonsille e sull’ugola, raramente possono interessare anche la lingua), sono macchie purulente di colore bianco-giallastro. Solitamente, contribuiscono alla comparsa delle placche e dei relativi sintomi (dolore, difficoltà nella deglutizione, ingrossamento delle ghiandole) tre diversi fattori principali:

  • l’età: i più giovani sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare le placche;
  • il contagio: il contatto con individui che hanno già manifestato placche alla gola espone a un alto rischio di contrarre le placche a propria volta, trattandosi di un disturbo di natura infettiva;
  • l’immunodepressione: ovvero la predisposizione di un individuo ad ammalarsi spontaneamente, a causa di diversi fattori (propensione genetica, terapie debilitanti, età molto avanza…).

Placche alla gola, le cause dell’infezione e le terapie

Come accennato, anche le cause della crescita di placche sono di diversa natura. A seconda della causa che ha scatenato le placche, la terapia disposta dal medico sarà differente:

  • cause batteriche: molto spesso le placche sono scatenate da batteri del tipo streptococco o stafilococco, i comuni batteri del mal di gola e dell’influenza. In questo caso l’infezione verrà curata con una terapia antibiotica.
  • cause virali: sono moltissimi i virus alla base della diffusione delle placche alla gola. Tra i più diffusi si ricordano il rinovirus (il comune virus del raffreddore), l’adenovirus (un agente virale che induce raffreddore, tonsillite e faringite), la classe dei coronavirus (responsabili di febbri e raffreddori di varia natura e gravità) e quella dei comuni virus influenzali. Generalmente queste infezioni vengono trattate con una terapia che preveda semplice riposo, in attesa della guarigione spontanea dall’infezione (eventualmente si può far ricorso a farmaci che trattano i sintomi, come il paracetamolo per contro il dolore e la febbre).
  • cause micotiche, quando le placche sono provocate da funghi, si curano con antimicotici.

Placche alla gola, i rimedi naturali

Quanto esposto finora dovrebbe far luce sull’entità del problema: in base alla natura dell’infezione si può quindi decidere se affidarsi subito a un trattamento farmacologico o se tentare prima un rimedio naturale, che ci permetta di tornare in salute senza l’uso di farmaci, che comporta spesso delle controindicazioni. Ovviamente non sarà possibile ricorrere a rimedi casalinghi in caso di febbre o di un’infezione batterica in stato avanzato: in ogni caso il consiglio di un esperto e il parere del medico saranno provvidenziali per curare il disturbo.

Cosa fare per togliere le placche alla gola
Placche alla gola, il miele è molto utile per calmare l’arrossamento della gola

Nel caso in cui i sintomi siano molto lievi, non si abbia febbre e si voglia intervenire subito (anche in funzione preparatoria rispetto a una vera terapia farmacologica), si può far ricorso ad alcuni “trucchi della nonna”, che appartengono alla saggezza popolare e che fanno uso delle proprietà di piante, bacche, radici ed erbe per dare sollievo alla gola e minimizzare l’impatto negativo delle placche. Questi rimedi possono, in alcuni casi, essere efficacemente utilizzati come prevenzione, in occasione della comparsa dei primi sintomi. In lato positivo, infatti, è che trattandosi di soluzioni completamente naturali, difficilmente avranno controindicazioni. È necessario, però, assicurarsi di non avere allergie o intolleranze ai singoli elementi.

Placche alla gola, propoli e miele

Il miele è molto utile per calmare l’arrossamento della gola; la sua consistenza vischiosa, inoltre, aiuta a rimuovere eventuali impurità all’interno della gola: basta assumerne un cucchiaino, senza scioglierlo in acqua. La propoli, altro prodotto delle api, è un vero toccasana per la salute: è infatti un potente antibiotico naturale, che si trova confezionato in varie forme (gocce, nebulizzatore, spray, pastiglie).

Placche alla gola, tisane

Facendo attenzione a non ingerire liquidi ed alimenti troppo caldi, che potrebbero irritare la gola ancora di più, può essere utile assumere una tazza al giorno di tisane alle erbe: preparate con timo e salvia (piante dalle proprietà antibatteriche) o con la malva (sfiammante). Particolarmente utile è anche l’erisimo, definita “la pianta dei cantanti” proprio per la capacità di donare un immediato sollievo alla gola.

Cosa fare per togliere le placche alla gola
Placche alla gola, lo zenzero aiuta a combattere l’arrossamento alla gola

Placche alla gola, zenzero

Molto conosciuto è anche un semplice rimedio a base di zenzero, che si può consumare a piccoli pezzetti, come fosse una caramella; se non si è abituati al suo sapore forte e piccante può essere usato anche in infusione in acqua calda (lo zenzero deve bollire qualche minuto prima di essere rimosso; è sempre consigliato far intiepidire la bevanda prima di assumerla). In quest’ultimo caso si può aggiungere un po’ di limone, che ha proprietà antisettiche, e si può sciogliere del miele, che è utile per dolcificare naturalmente e bilanciare l’acidità del limone.

Placche alla gola, aceto

Anche l’igiene della bocca riveste una certa importanza: per pulire e disinfettare il cavo orale è possibile fare dei gargarismi a base di acqua e aceto, utilizzando questo prodotto come se fosse un vero e proprio collutorio. Per chi lo preferisce, l’aceto di mele può svolgere la stessa funzione dell’aceto di vino, essendo anch’esso un discreto antibatterico naturale.

Placche alla gola, le principali cause e come curarle con i metodi naturali ultima modifica: 2020-02-29T08:00:20+01:00 da Redazione eHabitat.it

Come togliere le placche bianche in gola?

Rimedi naturali per le placche alla gola Per alleviare i dolori provocati dall'infiammazione è possibile associare alla terapia con antibiotico e all'uso del collutorio con clorexidina, anche dei rimedi naturali come il succo di limone, il miele, la salvia e lo zenzero sotto forma di tisane e infusi.

Quanto durano le placche senza antibiotico?

L'antibiotico ci permette di debellare la malattia, far passare il mal di gola ed eliminare le placche delle tonsille. Solitamente il tutto passa in 10-15 giorni. In caso di forma virale può essere necessario un tempo di guarigione minore intorno ai 7-10.

A cosa sono dovute le placche alla gola?

La faringotonsillite è causata, il più delle volte, da rhinovirus, adenovirus, coronavirus e virus respiratorio sinciziale. I batteri più comunemente coinvolti nell'insorgenza delle placche sono lo streptococco beta-emolitico del gruppo A (uno dei più comuni batteri infettanti la gola) e lo Staphylococcus aureus.

Quanto ci mettono a guarire le placche in gola?

Il trattamento della tonsillite dipende dalla causa dell'infezione, virale o batterica. Nel caso di infezione virale, l'infiammazione guarisce spontaneamente nel giro di 7-10 giorni con il picco sintomatologico nelle prime 72 ore. Il paracetamolo a dosi opportune controlla in modo adeguato sia la febbre che il dolore.