Cosa vedere delta del po in moto

Cosa vedere delta del po in moto
Olga Vasilets

Itinerario

proposto da Olga Vasilets

Il 25/05/2021 Olga Vasilets ci ha proposto questo itinerario da 203 Km da percorrere in un giorno.

Comacchio ed il Delta del PO

Cosa vedere delta del po in moto

25/05/2021

Oggi vi racconterò di un giro che per noi è un classico e che di solito facciamo come apertura o chiusura della stagione. 
Si tratta di Comacchio e del Delta del Po ma questa volta ha una particolarità, perchè questo itinerario è stato creato da Claudio Giannini del gruppo Bikers Veneto che è uno dei gruppi formatisi all'interno dell'Associazione di Strade da Moto (https://stradedamoto.it/gru-list.asp) a cui ho avuto il piacere di partecipare e che ora vi racconto.
Per comodità, arrivando da più parti, ci siamo incontrati e conosciuti all'uscita del casello di Ferrara Sud alle ore 9:00 puntuali (foto 1) e da lì, imboccata la SS16 ci siamo diretti verso Comacchio.
Oltrepassata Argenta, Longastrino ed Anita, siamo arrivati nella parte sud delle Valli di Comacchio che poi abbiamo costeggiato sul lato ovest. Questo sito naturalistico subito ci ha affascinato con il suo paesaggio ed i suoi colori, incontriamo lungo il percorso un gruppo di flamingo, ma qui non è difficile imbattersi nella  fauna alata,  ci troviamo infatti nella zona regina del Birdwatching.
Proseguendo sulla via Valle Umana SP72, arriviamo a Comacchio, “la “piccola Venezia” (foto 2-3) dove ci fermiamo per una breve visita e Sonia che da quelle parti è vissuta, ci fa da cicerone. Dal Ponte degli Sbirri si gode la vista più bella: da una parte l’Antico Ospedale degli Infermi dall’altra l’ottocentesco Palazzo Bellini e il celebre Trepponti, simbolo di Comacchio (foto 4). Dal Porticato dei Cappuccini, che conduce al Santuario di Santa Maria in Aula Regia si accede all'antica Manifattura dei Marinati, perfettamente ristrutturata e tornata in funzione, dove è possibile visitare la “Sala dei fuochi”, con 12 camini per la cottura allo spiedo delle anguille prima della marinatura. Testimonianza dell’attività marinara è l’Antica Pescheria, un bellissimo edificio del XVII secolo, oggi sede del mercato giornaliero del pescato (foto 5-6). 
Riprendiamo il viaggio tenendo sulla destra i vari Lidi mentre sulla SP 64 a sinistra teniamo la Valle Bertuzzi. E cosi attraversato il Bosco di Mesola ci portiamo sul ramo principale del Po fino a Ca' Tiepolo. Siamo dentro ad  un incredibile habitat naturale inserito nella lista dell'Unesco come Riserva di Biosfera. Attraversando questo territorio si ripercorre  la storia della bonifica che  iniziò nel 1604, quando la Repubblica di Venezia decise di deviare il corso d'acqua spingendo il Po a creare l'area di sedimenti, tuttora in espansione: una storia che conobbe anche episodi tragici come l'alluvione del Polesine del 1951.
Costeggiamo il Po di Tolle lungo la SP38 ed SP38 bis conosciuta come  la strada panoramica che costeggia la Sacca di Scardovari, una vasta distesa di acqua salata dove un tempo, nelle terre emerse, si coltivava il riso, oggi invece è utilizzata per allevare cozze e vongole.
Arriviamo a Marina 70 giusto per un aperitivo ed una chiacchierata (foto 7-8-9-10). Riprendiamo lungo la Strada Belvedere Sacca che ci porterà a costeggiare il Po di Gnocca, Un tempo questo lembo di terra era chiamato “Polesine dei Sospiri”, a causa delle frequenti alluvioni che facevano sospirare i suoi abitanti, costretti ogni volta a riprendere dall'inizio la loro vita e il duro lavoro.
Continuando sulla SP83 arriviamo presso la località di Santa Giulia, dove si trova il caratteristico ponte di barche (foto 11-12-13).
Il tempo passa velocemente e comincia a farsi sentire la fame, niente paura, il previdente Claudio ha prenotato un posticino da motociclisti doc. E così ci troviamo a fare una scorpacciata di pesce presso la frigittoria da Filippo a Goro (foto 14), l'ambiente è spartano ma l'atmosfera è quella giusta, la cuoca è uno spasso e il titolare ci invita a mettere il nostro adesivo come ricordo (foto 15).
Devo dire che questo gruppo Biker Veneto è molto simpatico e  tra una seppiolina, un bisato, un peocio, una frittura ed un prosecco pensiamo già al prossimo itinerario (16-17-18).
Il giro finisce qui, ho conosciuto nuove e belle persone, ho ripercorso e rivisto dei bei posti che vi consiglio ed ora si ritorna a casa
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DELTA DEL PO IN MOTO (PARTE 1): ITINERARIO SU DUE RUOTE TRA LE PIANURE ROMAGNOLE FINO POMPOSA

Un territorio suggestivo, emozionante ed unico nel suo genere, a cavallo tra le province di Rovigo, Ferrara e Ravenna. Così potrebbe essere descritto un giro in moto lungo il Delta del Po in poche parole. Data l’immensità e densità di cose da vedere, Roadsitalia vi racconterà questa prima parte di viaggio in Romagna orientale, alla scoperta di un paesaggio unico a ridosso della costa adriatica, fatto di acqua, diramazioni fluviali ed aree protette. Un’immensa area verde dove si alternano pinete ed oasi, canneti senza fine, specie di uccelli rari liberi e boschi secolari, capacemente mescolata da un’abile ingegneria umana ed architettonica.

L’itinerario in moto sul Delta del Po Parte 1 partirà da Cervia ed arriverà a Pomposa, per poi ricongiungersi nel secondo tratto da Pomposa a Ferrara. Un lungo percorso (fattibile anche in senso inverso) tutto in pianura, dove la velocità media rimane bassa e privo di particolare “brio” al volante, ma in grado di regalare emozioni paesaggistiche forti (soprattutto con le luci del tramonto o del primo mattino). Non a caso, si è immersi in un patrimonio unico al mondo che vanta ben due riconoscimenti Unesco: 64 mila ettari totali, oltre 400 specie animali e quasi 1.000 vegetali - distribuiti su 2 Regioni – sono alcuni dei numeri che vanta il Parco del Delta del Po. Andiamo a scoprirlo insieme.

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Cosa vedere delta del po in moto

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DELTA DEL PO IN MOTO (PARTE 1): IL PERCORSO DI ROADSITALIA

Si parte da Cervia in direzione Ravenna, seguendo la SS16. Appena usciti dal centro ci immergiamo in un fitto intreccio di campi coltivati e fattorie, dove attraverseremo le Saline di Cervia. Usciamo dalla SS16 per arrivare a Lido di Classe, definito dai ravennati “salotto in riva al mare” per le sue strutture ricettive e l’accoglienza particolare. Dopo un’eventuale tappa caffè (magari in riva al mare) rimettiamoci in sella e, lasciandoci alle spalle Mirabilandia, approdiamo a Ravenna. La città è un vero e proprio concentrato architettonico dove sono ben riconoscibili i segni e le influenze di un passato glorioso, fatto di varie dominazioni. Ravenna è infatti l’unica città in Europa ad essere stata capitale di tre imperi (Impero Romano d’occidente, dell’Impero di Teodorico e di quello Bizantino). Ospita il più grande patrimonio di mosaici al mondo, con ben 8 siti UNESCO e diverse basiliche da non perdere.

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Il nostro viaggio in moto sul Delta del Po entra ora nel bello, lasciando alle spalle i centri abitati per immergersi nella natura più fitta ed incontaminata. Seguiamo la SS309 (detta anche Statale Romea) incontrando da un lato Marina Romea e dall’altro l’Oasi di Punte Alberete, per poi immergersi nelle sconfinate Valli di Comacchio. Con i suoi 11 mila ettari di superficie, le Valli di Comacchio sono un’area di acqua salmastra dedicata alla pesca delle anguille, dove convivono insieme diverse specie protette di volatili. Comacchio città - anche solo per la sua architettura - merita una sosta ed una visita a piedi. Definita anche “piccola Venezia” e circondata dai suoi 7 lidi, Comacchio è un paesino in stretto contatto con l’acqua, visitabile anche su una batana (piccole barchette locali) che vi avvolgerà nei colori delle sue casette colorate. Da non perdere qui, l’iconico Trepponti, l’ottocentesco Palazzo Bellini e la Manifattura dei Marinati, perfettamente ristrutturata e tornata in funzione.

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Mappa GPX - Clicca per Scaricare

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Lasciati Comacchio, re-inseriamoci lungo la Statale Romea (dopo un paio di Km su SP15 e SP58) incontrando dopo una ventina di km l’Abbazia di Pomposa. Visibile già a distanza per il suo campanile di 48 metri che svetta tra la verde pianura, il monastero e l’abbazia sono una tappa obbligata per ogni passante e per ogni motociclista. Inserita tra i Patrimoni dell'Umanità UNESCO e situata proprio all’incrocio delle “vie romee” (che portavano appunto a Roma attraverso i valichi orientali delle Alpi e degli Appennini), l’Abbazia di Pomposa è composta da 3 corpi principali: la chiesa, il monastero ed il palazzo della Ragione. A fianco della basilica sorge la torre campanaria, realizzata nel 1063.

Il suo monastero ebbe un passato glorioso ed accolse illustri personaggi, tra cui Guido d'Arezzo (il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note). L’ingresso alla chiesa costa pochi euro e ne vale ogni centesimo, mentre tutt’intorno un bellissimo giardino curato nei dettagli, due chioschi, un ristorante ed un ampio parcheggio, lo rendono perfetto per un pranzetto ed un po’ di riposo dopo la visita Rimessi in sella, dall’abbazia giungiamo verso la fine della prima parte d’itinerario in moto lungo il Delta del Po, in direzione Lido di Volano (o se preferite anche Lido delle Nazioni o Lido degli Estensi). Questo lungo tratto di litorale è famoso per le sue pinete ed aree verdi protette, sparpagliate qua e la a ridosso della costa. Un contesto perfetto per escursioni in bici, camminate, praticare sport acquatici come windsurf e kitesurfing - data la frequenza di venti leggeri ma non fastidiosi – oppure per un po’ di relax al mare sotto l’ombrellone, godendosi appieno la spiaggia.

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Cosa vedere delta del po in moto

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CONSIGLI UTILI SUL PERCORSO IN MOTO (PARTE 1) LUNGO IL DELTA DEL PO

Una prima parte di percorso di 120-30 Km su un totale di circa 300. Strade provinciali e statali a due corsie, pianeggianti al 100% e percorribili tutto l’anno (sebbene la primavera e la stagione a ridosso dell’autunno ne enfatizzano colori, panorami e lasciano alle spalle l’umidità estiva). Nessuna difficoltà di percorrenza da segnalare, ma sempre con la solita prudenza ed un’unica eccezione: attenzione al calare del sole, perché soprattutto nella zona del Delta, l’illuminazione e scarsa.

Cosa si può vedere alla Delta del Po?

Cosa vedere sul Delta del Po.
Sacca di Scardovari. 1Strada Provinciale 38 (Isola della Donzella), 45018, 45018 Porto Tolle RO, Italia. ... .
Ponte di Barche Santa Giulia. ... .
Isola di Albarella. ... .
Faro di Punta Maistra. ... .
Porto Levante. ... .
Museo Regionale della Bonifica. ... .
Museo l'Ocarina del Po. ... .
Campo di lavanda del Delta..

Qual è il periodo migliore per visitare il Delta del Po?

L'Autunno è il periodo perfetto per organizzare un'escursione sul Delta del Po: l'ultimo sole che scalda la pelle, una luce magica, quasi dorata, avvolge tutto e la natura inizia a cambiare colore e tingersi di rosso.

Dove andare in giornata in moto?

I 10 luoghi meravigliosi da raggiungere in moto, in Italia.
PASSO DEL MURAGLIONE. Tra la Toscana e la Romagna c'è il famoso Passo del Muraglione. ... .
PIANA DI CAMPO IMPERATORE. ... .
COSTIERA AMALFITANA. ... .
ALGHERO-BOSA. ... .
STATALE MARE NEVE DELL'ETNA. ... .
PASSO DELLO STELVIO. ... .
FORCA D'ACERO. ... .
SELLARONDA..

Dove andare in moto sui Colli Euganei?

Colli Euganei: Teolo, Strada Cingolina, Valsanzibio, Arquà Petrarca. Questo itinerario di circa 100 km sui Colli Euganei padovani è l'ideale per una gita domenicale in Veneto in sella alla vostra moto.