Se nello scorso capitolo della rubrica “Alimentazione in Gravidanza e Allattamento”(03_Gravidanza: magia di un corpo che cambia) vi ho parlato del corpo della donna durante la gravidanza, oggi vi racconterò di un fenomeno altrettanto magico e peculiare dell’universo femminile: l’allattamento materno. Per produrre un buon latte e nutrire adeguatamente il neonato, la mamma dovrebbe prestare molta attenzione a ciò che mangia e a cosa beve. Se vorrete leggere questa mia pagina, oggi cercherò di raccontarvi gli aspetti salienti della nutrizione per la donna che allatta al seno. Show Il latte materno Il latte materno viene prodotto già durante le ultime fasi della gravidanza, per nutrire il neonato che nascerà poco dopo. Fino al 6° mese di vita del bambino, il solo latte materno è perfettamente in grado di fornire tutti i macro e micronutrienti di cui il piccolo ha bisogno per crescere e irrobustirsi, dal 6° mese in poi viene man mano affiancato a tutti gli altri alimenti, ma resta l’alimento principale per tutto il primo anno di vita. La composizione del latte materno è “magicamente” in grado di variare in base alle necessità fisiologiche del neonato: dapprima c’è il colostro, un latte giallastro che contiene tantissime proteine (anti-infettive, fattori di crescita, enzimi digestivi etc.) e zuccheri. Col passare dei giorni il latte assume un colore più bianco e la sua composizione cambia durante la poppata: mentre all’inizio il latte è molto più ricco di zuccheri e proteine, alla fine della poppata si arricchisce di grassi che lo fanno diventare di un colore decisamente bianco. Al mattino il latte materno è più trasparente, mentre la sera il latte è molto più ricco di grassi e più bianco. I principali costituenti del latte materno L’allattamento costa molta energia! Produrre latte implica un dispendio energetico non indifferente per la nutrice (cioè per la donna che allatta al seno), per questo motivo è importante sapere che anche l’apporto energetico giornaliero dovrebbe variare di conseguenza. I dati che vi riporto sono un estratto del report della Società Italiana di Nutrizione Umana: Dopo 2-3 settimane dal parto, la madre che allatta fornisce in genere al neonato 500-600 mL/die di latte, che possono aumentare in seguito fino a 850 ml/die. Tuttavia, la sintesi di latte può in media essere indicata in 810 ml/die, quantità che si riduce progressivamente durante il passaggio all’alimentazione complementare o divezzamento. Per produrre 810 ml di latte la mamma che allatta ha bisogno di aumentare di circa 700 calorie al giorno il suo apporto energetico. I trigliceridi che si sono formati durante la gravidanza serviranno proprio a questo: a fornire l’energia necessaria. L’indicazione finale quindi è quella di un aumento del fabbisogno energetico di 500 kcal/die. Una stima proporzionalmente minore va fatta nel caso di allattamento complementare. Qualora l’apporto energetico sia insufficiente per la mamma in corso di allattamento si determina una riduzione del volume del latte prodotto, ma non sempre della sua composizione.
Cosa mangiare durante l’allattamento Nella donna sana che allatta la migliore strategia da mettere in atto dovrebbe essere rappresentata da una sana e corretta alimentazione, varia e bilanciata, volta a favorire l’apporto di nutrienti attraverso alimenti di origine naturale. Alla base di una corretta alimentazione ci sono:
Il modo più semplice e pratico per assicurare un apporto energico adeguato alla donna che allatta è rappresentato dall’aumento delle porzioni dei primi e dei secondi piatti.
Quindi per riassumere si consiglia un aumento giornaliero, rispetto agli standard di una dieta bilanciata di quanto segue:
Cosa bere durante l’allattamento Il principale costituente del latte è sicuramente l’acqua. La raccomandazione è dunque di bere sempre molta acqua, prevenendo il più possibile la sensazione di sete. Ricordate che quando si sente la seta, allora è già tardi e bisogna correre ai ripari bevendo al più presto. A proposito del bilancio dei fluidi durante l’allattamento, si raccomanda un aumento dell’apporto di acqua di circa 700 ml al giorno rispetto quanto consigliato per le donne che non allattano (2000 ml). Come per le diete in condizioni fisiologiche, a maggior ragione durante l’allattamento vanno evitate tutte le bevande ricche di zuccheri, coloranti artificiali ed edulcoranti. L’acqua, le spremute di frutta, i frullati o i centrifugati sono da preferire. Come per la gravidanza è assolutamente sconsigliato il consumo di ogni tipo di alcolico. Io vi ringrazio e spero di aver contribuito a fornire alcune informazioni utili al vostro viaggio verso un allattamento felice! ALCUNI LINK UTILI http://www.regione.lazio.it/lattematerno/files/latte_materno_libretto.pdf http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=dossier&p=dadossier&id=45 http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_0.jsp?lingua=italiano&id=795 Quale pesce non si può mangiare in allattamento?In allattamento è consigliato il consumo di pesce azzurro come sardine, sgombri, alici. In allattamento sono da evitare anche i grandi pesci pelagici come il tonno ed il pesce spada. Questi grandi viaggiatori accumulano mercurio molto pericoloso per la mamma e per il bambino.
Quando si allatta si possono mangiare frutti di mare?I frutti di mare (pesce e crostacei) possono far parte della dieta sana delle mamme e avere dei vantaggi per il bambino, sia durante la gravidanza sia durante l'allattamento: fanno molto bene alla salute ed i loro benefici (legati ad esempio al contenuto in omega-3) sono di molto superiori alle preoccupazioni dovute ...
Cosa deve evitare di mangiare una mamma che allatta?È preferibile limitare l'assunzione di insaccati e affettati, che sono fonte di grassi saturi, dolci e bevande zuccherine, così come certe forme di cottura degli alimenti (fritture). Con quale frequenza è consigliato mangiare in allattamento?
Cosa rende il latte materno amaro?Possono modificare il sapore del latte gli alimenti che cambiano l'odore delle urine, come gli asparagi, o del sudore, in primis aglio e cipolla; alcune verdure dal sapore deciso, come tutti i cavoli e derivati, peperoni, porri (attenzione anche alle castagne); le carni molto saporite, come quella di cavallo, la ...
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