Albero di natale che parte da terra

Nei lunghi giorni con poca luce che precedono il Natale, è divertente decorare la casa così da renderla il più calda e allegra possibile. Senza nemmeno pensarci, il primo pensiero è rivolto all’albero di Natale, ricco di decorazioni colorate e luci brillanti. Ma, come abbiamo già visto in un altro post del mio blog, su come decorare il giardino per Natale, questo non è l’unico modo per rendere la vostra casa allegra e festosa. Molti però non pensano che anche l’albero di Natale sia una pianta viva e che, in quanto tale, necessita di cure appropriate per vivere. Inoltre, una volta passato il Natale è opportuno riflettere su cosa dovrete fare del vostro albero: coltivarlo con cura fino al prossimo anno, piantarlo in apposite aree, oppure gettarlo nel cassonetto?

Meglio un Albero di Natale vero che uno artificiale

Oggi, molte persone pensano che sia da preferire acquistare un albero di Natale artificiale, in plastica, piuttosto che un albero di Natale vero in vaso. I motivi che spingono a questa scelta sono vari.

Il primo pensiero va, senza dubbio, all’idea di risparmiare denaro. Il costo sostenuto per l’acquisto dell’albero di Natale finto, sicuramente, potrà essere ripartito in più anni. Questo finto albero potrà essere riutilizzato per più anni, risparmiando in futuro tempo e denaro da dedicarvi. La comodità nella sua manutenzione che è pressoché nulla (nessuna innaffiatura) e la mancanza di effetti collaterali (gli aghi non cadono e non sporcano) giocano a favore di questa scelta. Inoltre, si è diffusa anche l’idea che acquistare un albero di Natale finto aiuti l’ambiente: niente più alberi da tagliare in bosco! Purtroppo, questa come le altre idee non sono proprio vere:

  • Gli alberi utilizzati come alberi di Natale, come le diverse varietà di abeti, non provengono dalla predazione di boschi naturali ma, al contrario, sono coltivati in appositi vivai.
  • Un albero di Natale vero aiuta l’ambiente!
  • Protegge le montagne dall’incuria.
  • Diffonde la cultura dell’albero e del verde tra le persone che l’hanno persa.
  • Avvicina le persone alla natura.
  • Un albero di Natale finto, prima o poi, dovrà essere gettato nel cassonetto, con conseguenti costi di smaltimento ed innegabile effetti sull’ambiente, visto che è fabbricato con fibre sintetiche.

Tuttavia, esistono ancora degli inguaribili romantici che non possono rinunciare al profumo degli aghi e della terra dai quali gli esemplari vivi sono sempre accompagnati.

In Italia la produzione di alberi di Natale veri è concentrata in Veneto e in Toscana, in particolare nelle zone montane dell’Appennino, tra le province di Arezzo e Pistoia. Purtroppo, per motivi di costo, sono in continuo aumento ogni anno le importazioni di questi alberi dalle regioni del nord e dell’est Europa. Sta a chi li acquista chiederne la provenienza e preferire quelli coltivati in Italia a quelli provenienti dall’estero.

Quali caratteristiche deve avere un albero di Natale vero di qualità

In quanto giardiniere professionista non posso non preferire un albero di Natale naturale, che provenga dal genere Picea o Abies non importa. Le specie e le varietà appartenenti a questi due generi sono innumerevoli e la scelta che offrono per selezionare un albero di Natale vero è davvero ampia. Se anche per voi un albero di Natale non è tale se non è naturale, al momento dell’acquisto cercate di comprarne uno da un vivaio di fiducia o fatevi consigliare dal vostro giardiniere professionista. Non cercate il risparmio a tutti i costi ma date il giusto valore alla qualità del prodotto.

Un albero di Natale, indipendentemente dalla specie alla quale appartiene, per essere di buona qualità dovrebbe avere almeno queste caratteristiche:

  • un apparato radicale in buone condizioni,
  • un apparato radicale e una zolla di dimensioni proporzionate alla dimensione della chioma,
  • una chioma folta,
  • ramificazioni uniformi,
  • aghi di un bel colore verde intenso,
  • meglio se coltivata in vaso da almeno un anno,
  • provenire da un vivaio specializzato.

Solo così la pianta potrà essere in grado di:

  • superare lo stress del trapianto in vaso,
  • far fronte alle difficoltà di adattarsi ad un ambiente a lei ostile per il periodo natalizio,
  • mantenersi in salute e vegetare in vaso o in terra per gli anni a venire.

Come riutilizzare l’albero di Natale dopo le feste

Non sempre il giardino è il luogo migliore dove piantare un albero di Natale per il resto della sua vita. I motivi principali sono almeno due:

  • molti giardini sono di dimensioni contenute e non hanno lo spazio sufficiente per poter ospitare una pianta di questo tipo, che, in alcuni casi, a maturità, può raggiungere facilmente oltre i 15 metri di altezza.
  • Il clima di alcune regioni d’Italia e di molti luoghi delle nostre province non è adatto alla coltivazione di queste specie arboree. Picea ed Abies spesso vivono in natura in ambienti al di sopra dei 1.000 metri di altitudine e difficilmente si adatteranno in un giardino nella Pianura Padana o della costa toscana.

Nel caso in cui non abbiate la possibilità di mettere a dimora l’albero di Natale in giardino, finite le festività potrete portarlo negli appositi centri di raccolta, spesso organizzati da associazioni di volontariato, Comuni e aziende preposte allo smaltimento dei rifiuti. Negli ultimi anni, sempre più, questi alberi riescono ad avere una seconda vita in un luogo adatto. Nella peggiore delle ipotesi, se moribondi o ormai secchi saranno destinati alla produzione di compost o altri prodotti simili, mediante la raccolta differenziata.

La verifica della specie recuperate e, se possibile, il tracciamento della provenienza sono importanti nel caso vengano utilizzati per interventi di rimboschimento. In questo modo si evita di mettere a dimora specie aliene nell’ambiente naturale ma, cosa altrettanto importante, si selezionano le specie più adatte al nuovo luogo d’impianto per evitare problemi futuri. Inoltre, conoscendone la provenienza, è possibile evitare la presenza di patogeni dannosi ai nuovi esemplari e a quelli già presenti nell’ambiente naturale.

Come far sopravvivere un albero di Natale in interno

La sopravvivenza dell’albero di Natale in appartamento o in un altro luogo chiuso è nelle vostre mani. In un ambiente a lei ostile, la pianta deve confidare nelle doti da pollice verde del suo proprietario, non ha alternative! Per prendersi cura in modo efficace di un albero di Natale in vaso è necessario avere buon senso o, in alternativa, seguire questi 10 utili consigli:

  1. Riscaldamento e aria secca sono i principali nemici della salute di un albero di Natale in vaso. Il luogo ideale dove collocare una pianta del genere in interno è luminoso, possibilmente fresco o con temperature medie piuttosto basse, lontano da fonti di calore e al riparo da correnti d’aria improvvise.
  2. Cercate di ridurre al massimo lo stress causato dagli sbalzi di temperatura tra esterno ed interno e tra interno ed esterno. Per ottenere il miglior risultato possibile ponete, se lo avete, la pianta in un ambiente non riscaldato come un garage luminoso, un portico, una veranda per circa 5/6 giorni, prima di introdurla all’interno dell’abitazione. Seguite la stessa regola al momento di rimetterla all’aperto. Dopo più di un mese in ambiente interno, la pianta si è abituata a temperature alte, a scarsa umidità e a minore esposizione alla luce del sole. Per acclimatarla in modo corretto, meglio procedere per gradi.
  3. Fate attenzione a non sottoporre le radici a stress meccanici. Evitate con cura, durante gli spostamenti e il travaso, di danneggiare o rompere la zolla originaria che avvolge le radici. Potreste rompere le radici e causare danni anche alla chioma dell’albero. Al momento dell’estrazione dal terreno i vivaisti esperti proteggono la zolla con della rete metallica degradabile o con delle balle in iuta o cotone.
  4. Mantenete le radici e il terriccio umidi ma mai bagnati. Annaffiate con regolarità il terriccio del vaso bene in profondità, così che la pianta non soffra per l’aria troppo secca dell’ambiente interno e per le alte temperature a lei inusuali. Prima di una nuova bagnatura del vaso, controllate con un dito il terriccio per verificarne l’umidità. Se è troppo umido rimandate l’innaffiatura, in alternativa bagnate bene. Il vaso ideale dovrebbe avere dei fori sul fondo per consentire il corretto drenaggio dell’acqua in eccesso dopo le bagnature. Visto che vi trovate in interno, per evitare antiestetici e dannosi allagamenti, prevedete sempre un sottovaso per contenere la fuoriuscita dell’acqua. Evitate sempre che l’acqua ristagni nel sottovaso per impedire la formazione di pericolosi marciumi radicali.
  5. Pacciamate con paglia e foglie la parte superficiale del terriccio del vaso anche in interno. Potrete fare lo stesso anche in piena terra, dopo che avrete messo a dimora l’albero una volta passate le festività. Aiuterete l’umidità del terriccio a non evaporare, a persistere maggiormente all’interno del vaso e a non disperdersi nell’ambiente.
  6. Cercate di limitare la naturale caduta degli aghi. Spesso questo è dovuto alla bassa umidità presente nell’aria degli ambienti chiusi. Per ovviare a questo problema nebulizzare, se possibile, la chioma del vostro albero di Natale con dell’acqua fresca, così da attenuare gli effetti negativi dell’aria secca sulla pianta.
  7. Per decorare l’albero di Natale esistono in commercio strisce luminose con LED. Queste durante le ore in cui rimangono accese producono pochissimo calore, che non danneggia l’albero. Alcuni LED hanno la possibilità di avere frequenze luminose variabili che, oltre a non arrecare effetti indesiderati alle foglie degli alberi, le aiutano fornendo loro la luce ideale per produrre la fotosintesi clorofilliana necessaria alla sopravvivenza dell’albero.
  8. Evitate di impiegare per i decori addobbi eccessivamente pesanti. Potrebbero danneggiare i rami fino a farli spezzare.
  9. Se volete creare effetti speciali, come la neve o simili, evitate di spruzzare sulla chioma sostanze chimiche particolarmente invadenti o coprenti. Potrebbero danneggiare la vegetazione dell’albero ed impedirne la fotosintesi.
  10. Limitate il più possibile la permanenza dell’albero in ambienti chiusi. Per cercare di limitare al massimo i danni per la pianta, la permanenza massima in interno dovrebbe essere al massimo di non più di 12 giorni. Giusto la durata delle festività! Così, la pianta eviterà di attivare la ripresa vegetativa mentre dovrebbe essere a riposo. Per lo stesso motivo, evitate di somministrate fertilizzanti o concimi di ogni tipo durante la permanenza della pianta all’interno. Nel caso il soggiorno in interno dovesse protrarsi più a lungo, al termine delle festività l’albero avrà maggiori difficoltà ad adattarsi di nuovo alle rigide temperature invernali esterne.

Un albero di Natale per il futuro

Mantenere correttamente in salute un albero di Natale vero in vaso significa avere la possibilità di utilizzarlo nuovamente negli anni a venire, al massimo due o tre. Successivamente, sarà necessario procedere con il rinvaso in un contenitore di dimensioni maggiori oppure metterlo a dimora in piena terra. L’abete potrà essere utile come albero di Natale fino a che manterrà delle dimensioni accettabili per essere maneggiato con facilità, con un vaso di circa 45/50 cm. di diametro e di profondità e con un’altezza complessiva totale di circa 200/250 cm.. Per esemplari di dimensioni maggiori lo spostamento da esterno ad interno e viceversa diventa difficoltoso e poco pratico.

Gli abeti possono vivere in vaso solo per periodi limitati di tempo, poi, necessitano di essere piantati a terra o di essere messi a dimora in contenitori di dimensioni maggiori, per mantenere un aspetto sano e gradevole.

Dove trovare un albero di Natale di buona qualità

Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in un giardino, in un parco o in un vaso. Alcune specie sono più resistenti, altre più delicate. Almeno per le prime volte, se non vi sentite troppo sicuri nella scelta del vostro abete di Natale ideale, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto che possa fornirvi i migliori consigli su come selezionarlo e su come prendervene cura durante e dopo le festività natalizie.

Se state cercando delle varietà di Picea o Abies di qualità per il vostro albero di Natale, anche insolite,per il vostro ufficio, giardino, terrazzo o per la vostra abitazione, per dare colore, forma e struttura ai vostri ambienti, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio interno o esterno sia il posto migliore per coltivare con successo abete di Natale e quali saranno le condizioni per la sua crescita ottimale. Posso aiutarvi ad acquistarne uno, a prendervene cura in interno durante le festività natalizie e a rinvasarlo o trapiantarlo una volta passato il Natale, in modo che prosperi e contribuisca a creare un ambiente sano e piacevole.

Per maggiori informazioni contattatemi.

A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quello che preferite, comprarlo, prendervene cura e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!

Dove si posiziona l'albero di Natale?

Il posto perfetto per posizionare l'albero di Natale rimane, senza dubbio, la finestra (quando non ne viene impedita l'apertura). Mettendolo nei pressi di una finestra o un balcone, infatti, si rende visibile l'albero anche dall'esterno.

Cosa mettere a terra sotto l'albero di Natale?

13 modi per nascondere la base dell'albero di Natale.
Pacchetti. A Natale quando ai piedi dell'albero sarà pieno di pacchetti la base sarà perfettamente celata. ... .
Plaid scozzese. ... .
Lana per appassionati di maglia! ... .
Cassa in legno. ... .
Ceste intrecciate. ... .
Ecopelliccia. ... .
Effetto neve. ... .
Tappeto natalizio..

Che senso ha l'albero di Natale?

L'albero natalizio ha una valenza cosmica che lo collega alla rinascita della vita dopo l'inverno e al ritorno della fertilità della natura. L'albero cosmico o albero della vita è stato anche associato alla figura salvifica di Cristo e alla croce della Redenzione, fatta appunto di legno.

Come si pianta l'albero di Natale?

Non piantare l'albero troppo in profondità. Non versare nello scavo un'eccessiva quantità di concime; se il terreno è ben drenato, non dovrebbe essercene bisogno. Metti la terra rimossa dallo scavo in un telone, un cesto, ecc. Conservala in un luogo riscaldato finché non viene il momento di riutilizzarla.