Alcool etilico denaturato 90 per disinfettare ferite

Disinfettare = Alcool

L' alcool, sia denaturato che etilico, è stato per molte decine di anni il Disinfettante con la D maiuscola, ma questo è uno dei grandi miti da sfatare. Il potere disinfettante dell’alcool è praticamente inesistente.

Unica cosa: è un potente sgrassante (quindi asporta il grasso che fa da terreno di coltura) e un discreto disidratante quando è ad alta gradazione (quindi toglie l’acqua che contribuisce alla crescita dei batteri ).


Occore fare un pò di chiarezza in merito.

Dal punto di vista biologico ma anche medico, i disinfettanti sono sostanze per la distruzione di microrganismi.

Vediamo ora come possono essere classificati:

CLASSIFICAZIONE SECONDO GLI ORGANISMI BERSAGLIO

Si tratta di una delle classificazioni più comuni ed  è quella che distingue i disinfettanti a seconda degli organismi bersaglio: risultano pertanto le seguenti denominazioni:

• Battericidi (se il prodotto uccide i batteri)
• Fungicidi (se il prodotto uccide funghi,miceti)
• Virucidi (se il prodotto uccide o rende inattivi i virus polio,epatite, adenovirus)
• Sporicidi (se il prodotto uccide le spore batteriche)

Queste definizioni possono essere completate in etichetta con una serie di ulteriori precisazioni per caratteri specifici (ad esempio su quali virus o batteri sono stati testati ).

CLASSIFICAZIONE SECONDO I SUBSTRATI TRATTATI

Si tratta di una classificazione riguardo l’uso di destinazione:

• Disinfezione della pelle sana
• Disinfezione di superfici (pavimenti, pareti, contenitori)
• Disinfezione dei tessili
• Disinfezione di acqua potabile
• Disinfezione di strumenti (medicali, chirurgici)

Vediamo ora quali preparati utilizzare per le necessità di disinfezione:

Disinfezione delle mani:

Si usano nella maggior parte dei casi soluzioni acquose di composti iodati (Betadine chirurgico) o clorexidina gluconato su cute già umida frizionando per 2-3 minuti e usando uno spazzolino per la pulizia particolareggiata delle unghie. Ripetere  quindi l'operazione una seconda volta dopo risciacquo. Sciacquare e asciugare con panno pulito o meglio sterile.


Disinfezione della cute:

Per iniezioni sottocutanee e intramuscolari: alcoli da soli o in soluzioni composte con basi di ammonio quaternario (alcol denaturato al 70%, citrosil alcolico, Bialcol, ecc.)

Per iniezioni endovenose o prelievi di sangue: alcoli in soluzioni con basi di ammonio quaternario (Citrosil alcolico, Desogen tintura, ecc.), clorexidina gluconato in soluzione alcolica.

Per ferite infette: si usano per lo più soluzioni acquose di composti dello iodio (Betadine soluzione), composti del cloro (Euclorina 0,5% in acqua, Amuchina 5% in acqua), clorexidina e basi di ammonio quaternario, acqua ossigenata 10 vol, mercurocromo 2% in acqua (quest'ultimo presenta però un effetto fortemente essiccante).


Disinfezione di materiale in gomma e in plastica:

Occorre lavare in acqua corrente e detergere con spazzola morbida con soluzioni acquose di basi di ammonio quaternario e clorexidina  o soluzioni acquose di composti iodati indi risciacquare e lasciare immerso il materiale in recipiente coperto per 20 minuti in una delle soluzioni. La soluzione con acquosa di composti iodati è particolarmente indicata quando si sospetta la presenza di Mycobacterium tuberculosis.

Disinfezione delle mucose:

Per cateterismo vescicale: soluzioni acquose di composti dello iodio (Betadine chirurgico), composti del cloro (Euclorina 0,5%, Amuchina 5%), clorexidina e basi di ammonio quaternario.

piaghe da decubito e ulcere cutanee: Amuchina 5%, Betadine soluzione, acqua ossigenata  a 10 vol

ustioni: Amuchina, Betadine soluzione, clorexidina gluconato in soluzione acquosa.

Disinfezione ambientale:

pavimenti, pareti, arredi: pulizia preliminare a umido, con scopa e/o con aspiravolvere, disinfezione con stracci o spugne imbevute in soluzioni acquose di aldeide formica al 5% ( Lisoformio ), soluzioni iodate, sali di ammonio e clorexidina. Sciacquare spesso in acqua gli stracci impiegati.

lavelli, servizi igienici: dopo accurata pulizia con polveri abrasive comuni versare nello scarico e lasciare agire disinfettanti tipo aldeide formica o sodio ipoclorito al 5%.

Occorre segnalare che il sodio ipoclorito al 10% agisce in 10 minuti sul virus HIV.

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  • L'alcol brucia! O no?

L'alcol è uno dei disinfettanti più longevi. Ma sarà il migliore? E perchè sulle ferite dà una sensazione di bruciore?

Alcool etilico denaturato 90 per disinfettare ferite

Agnese,

Secondo me esagerate un po’. Voglio dire: c’è davvero qualcuno che crede seriamente di essere immune da pettegolezzi sul proprio conto? Suvvia... Prendi me. A parte quando esagero e faccio danni, so anche rendermi utilissimo: ad esempio, per decenni sono stato indispensabile quando c’era da medicare una ferita, il migliore!

Eppure ora mi capita sempre meno di farlo, e sono convinto sia colpa di tutti quei bambini (e adulti poco coraggiosi) che si lagnano alle mie spalle perché sono poco delicato e obiettano “non lo voglio, brucia!”.

E io che cercavo di fare del bene. Era meglio se mi volatilizzavo come sempre.

Un saluto rattristato,

L’alcol

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Caro alcol,

Non buttarti giù così, forse qualcuno si dimentica quanto sei importante! Oltre che nei disinfettanti, sei presente in moltissimi prodotti per l’igiene e la cura della persona. E’ però vero che recentemente si tende a produrre prodotti che non ti contengono, la cui composizione dovrebbe risultare più delicata. Da qui il tuo risentimento, presumo: ma non è colpa tua se “brucia”, quando ti applichiamo sulle ferite o sulla cute irritata! In realtà è il corpo che crede di bruciare, la colpa è di alcune proteine (le vanilloid receptor-1, VR1 per gli amici) che fungono da recettori del calore. Tu le “emozioni” talmente che in tua presenza, cominciano a dare un “allarme scottatura” a partire da 34°C invece che dai soliti 42°C, e dato che la nostra temperatura media è di 36-37°C loro sentono un caldo infernale, creando la famosa sensazione di bruciore (se vuoi saperne di più, leggi questa ricerca su Nature Neuroscience). Insomma, tu c’entri fino a un certo punto: è il nostro corpo che reagisce in maniera sproporzionata.

In realtà per i disinfettanti si punta su altri agenti non tanto perché tu sia troppo aggressivo, ma piuttosto… perché in alcuni casi non lo sei abbastanza! Infatti a differenza di altri disinfettanti, come quelli a base di formaldeide o il perossido di idrogeno, tu riesci ad eliminare batteri, virus e funghi ma non le spore (lo dicono ad esempio Kampf e Kramer sulla rivista Clinical Microbiology Reviews).

Ora però non ti deprimere, in altri campi sei fin troppo popolare! Te lo dice una friulana…

Agnese
@AgneseCollino

Alcool etilico denaturato 90 per disinfettare ferite

Che alcool si usa per disinfettare le ferite?

Disinfettare l'area circostante la ferita con l'ausilio di antisettici per la disinfezione della cute integra, come, ad esempio, preparazioni a base di alcol etilico o alcol propilico.

Cosa fa l'alcol etilico sulle ferite?

Non utilizzare l'alcool: l'alcool non disinfetta, si limita a sgrassare e disidratare la ferita, cosa che riduce il terreno di coltura dei batteri, ma non li elimina. In più, l'alcool a contatto con una ferita aperta provoca bruciore.

A cosa serve l alcool etilico denaturato 90 gradi?

ALCOOL ETILICO DENATURATO 90° Disinfettante Prodotto indicato per la detergenza nonché per la disinfezione di superfici dure. L'etanolo infatti è in grado di solubilizzare sostanze con caratteristiche molto diverse, da quelle affini all'acqua (idrofile) a quelle affini ai grassi (lipofile).

Qual è il miglior disinfettante per le ferite?

Se è integra preferire soluzioni a base di alcol etilico o alcol propilico; Se è lesa con ferite e infezioni, i disinfettanti con iodopovidone, benzalconio cloruro, clorexidina o ammonio solfoittiolato, ne favoriranno la guarigione.