Diagnosi e trattamento di psoriasi e infezioni cutanee risposte

La psoriasi è contagiosa?

No. Molte persone credono che la psoriasi sia un’infezione contagiosa, ma non è vero: la psoriasi non può essere trasmessa a, o presa da, altre persone.
 

La psoriasi è ereditaria?

La psoriasi è una condizione ereditaria, ma il modo in cui si acquisisce in via ereditaria è complesso e non ancora completamente chiaro. Un bambino che ha un genitore psoriasico ha approssimativamente 1 su 4 possibilità di sviluppare la stessa condizione.
 

Quali sono gli esami da fare per diagnosticare la psoriasi?

La psoriasi è una malattia complessa che si presenta in forme e localizzazioni diverse. Eppure, la sua diagnosi è relativamente agevole: non richiede infatti esami particolari in quanto è facilmente individuabile dal dermatologo con la semplice osservazione delle lesioni sulla pelle. Solo in rari casi, il dermatologo può prelevare un campione di pelle per sottoporlo a biopsia. Altrimenti non occorre altro per giungere a una corretta diagnosi: non sono generalmente richiesti esami del sangue. Per giungere a una corretta diagnosi di psoriasi è necessario però rivolgersi sempre a uno specialista dermatologo, che valuterà: - storia clinica del paziente; - forma e tipologia di desquamazioni o placche; - collocazione delle lesioni sul corpo. Ricordiamo che le aree più frequentemente colpite dalle lesioni sono: - il cuoio capelluto; - i gomiti; - le ginocchia; - la parte bassa della schiena; - la zona attorno all'ombelico. Ciò non toglie, però, che molte forme di psoriasi possano colpire anche altre sedi, comprese l'area genitale e le pieghe cutanee. A scopo diagnostico oggi sono disponibili per i medici specifiche scale di valutazione della psoriasi: servono a valutare, mediante un punteggio, l'attività di malattia sulla base di alcuni fattori come tipologia e gravità delle desquamazioni (o placche) e la loro estensione. Per quanto concerne l'artrite psoriasica l'esame obiettivo non è sempre sufficiente: per giungere a una diagnosi lo specialista si può avvalere anche di altri esami e valutazioni. Ad esempio: - valutazione reumatologica: il reumatologo osserva le articolazioni coinvolte e ne valuta la motilità per mezzo di specifici movimenti; - esami strumentali utili a valutare lo stato di infiammazione delle articolazioni: radiografia, ecografia articolare e risonanza magnetica; - esami di laboratorio: possono essere utili in alcuni casi per valutare lo stato di infiammazione per mezzo di biomarcatori e altri valori ematici.

La mia terapia attuale non è efficace, dovrei parlarne al medico?

. Un ampio spettro di trattamenti sono disponibili per la psoriasi e se l’opzione che stai usando attualmente non tiene i sintomi sotto controllo, o se non funziona come al solito, val la pena di cercare un consulto medico. Se perseveri, c’è una buona possibilità che riuscirai a riprendere il controllo della tua psoriasi.
 

Cosa sono i farmaci biologici?

Si sente sempre più spesso parlare, nel trattamento di patologie come la psoriasi e l’artrite psoriasica, dei cosiddetti farmaci biologici. Queste soluzioni terapeutiche, relativamente recenti, hanno infatti radicalmente modificato la storia naturale di queste malattie consentendo: – un contenimento della sintomatologia; – una riduzione del danno cutaneo e articolare; – tempi di remissione più lunghi; – una migliore tollerabilità e sicurezza per il paziente.

Le varie tipologie

Quando si parla di farmaci biologici non ci si riferisce esclusivamente a quelli impiegati nella terapia di malattie infiammatore e autoimmuni, come la psoriasi e l’artrite psoriasica. In generale, infatti, per “farmaco biologico” si intende qualsiasi medicinale che contiene uno o più principi attivi prodotti o estratti da un organismo biologico, umano o animale. In questa ampia categoria fanno parte, ad esempio: – gli ormoni; – gli enzimi; – gli emoderivati come il plasma; – i vaccini; – le immunoglobuline; – gli allergeni; – gli anticorpi monoclonali. È a quest’ultima tipologia che appartengono i farmaci usati per la psoriasi e l’artrite psoriasica. Più correttamente gli anticorpi monoclonali dovrebbero essere indicati come farmaci biotecnologici.

Si somministrano solo in ospedale

Ricordiamo che i farmaci biologici vengono prescritti e somministrati solo in ambito ospedaliero e su indicazione di medici specialisti. Durante la somministrazione, che può essere endovena oppure sottocutanea, così come tra una somministrazione e l'altra il paziente viene monitorato: occorre infatti verificare l'andamento della patologia e quindi l'efficacia del farmaco ma anche la sua tollerabilità e gli eventuali effetti indesiderati.

L’artrite psoriasica può presentarsi senza segni sulla pelle?

La maggior parte dei pazienti (circa l'80 per cento) sviluppa prima la psoriasi e in seguito l'artrite psoriasica, tuttavia nel 15 per cento dei casi l’insorgenza articolare e quella cutanea sono contemporanee. Ancora meno frequente è la comparsa dell’artrite prima della psoriasi: ciò avviene nel 10 per cento dei casi circa. In una fetta minoritaria di pazienti, infine, l'artrite psoriasica si può presentare soltanto con minimi segni cutanei (come piccole alterazioni delle unghie) o addirittura senza: in quest'ultimo caso si tratta quasi sempre di pazienti che hanno una familiarità per la psoriasi con un genitore, fratello o altro parente stretto affetto. In questo ultimo caso è probabile che il paziente abbia ereditato geni che lo hanno predisposto alla malattia. Può capitare anche il contrario: i familiari sani dei pazienti con artrite psoriasica hanno una probabilità superiore di 40 volte circa di sviluppare la malattia rispetto alla popolazione generale. Nella diagnosi di un'artrite psoriasica sine psoriasi (ovvero senza interessamento cutaneo), oltre alla raccolta di informazioni sulle eventuali familiarità possono essere utili alcuni esami di laboratorio come la valutazione di indici infiammatori quali Ves e proteina C reattiva. Tuttavia non sono sempre indicativi: questi valori infatti possono essere alterati anche in corso di altre malattie. Tra gli esami strumentali possono essere richieste radiografie ed ecografie articolari o la risonanza magnetica.

Esistono misure nello stile di vita che possono alleviare i sintomi della psoriasi?

La psoriasi è una condizione imprevedibile e spesso è difficile definirne la causa od il fattore scatenante. Come regola generale, è preferibile non fumare ed evitare di bere grandi quantità di alcolici, abitudini che in alcuni casi possono peggiorare i sintomi.

Alcuni medicinali, inclusi litio, betabloccanti e certe compresse per la malaria, possono peggiorare la psoriasi. Se credi che possa essere il tuo caso, parlane al tuo medico per capire se è necessario cambiare trattamento.

Lo stress è anche considerato un fattore scatenante per la psoriasi. Ovviamente, non è possibile evitarlo completamente, ma seguire generiche linee guida per uno stile di vita sano (dieta variata, esercizio regolare, e sonno adeguato) è un buon punto di partenza. Alcune persone hanno riscontrato benefici nell’imparare tecniche di rilassamento come esercizi di meditazione o respirazione che possono aiutare a tenere lo stress sotto controllo.

Molto utile è anche indossare abiti leggeri fabbricati con stoffe che non irritano la pelle e non provocano prurito.

La psoriasi ha un impatto sulla mente?

, la psoriasi può avere un impatto negativo sulle emozioni, proprio come sul benessere fisico di chi ne è affetto. Il dolore e l’imbarazzo associati alle lesioni possono distruggere le attività connesse a lavoro e vita sociale. Gli effetti mentali e fisici della psoriasi sono stati paragonati a quelli di altre malattie come cancro, artrite, ipertensione, cardiopatie, diabete e depressione. La paura del rifiuto altrui può avere degli effetti sui pazienti psoriasici, causando scarsa considerazione della propria immagine e turbe psicosessuali. L’aspetto delle lesioni può causare reazioni nella gente insensibile od ignorante riguardo alla malattia, rendendo potenzialmente difficoltoso sviluppare relazioni. I pazienti e le loro famiglie possono trarre vantaggio dall’essere informati sull’argomento e possono essere aiutati da un supporto professionale.
 

La psoriasi è solo una malattia psicologica?

No, la psoriasi non è solo una malattia della psiche (patologia psicosomatica), ma una patologia cronica, immuno-mediata e non contagiosa. È stato dimostrato che gli eventi emozionali o psicologici (come stress od eventi traumatici) possono essere fattori aggravanti della malattia, ma la psicologia non è considerata un fattore scatenante del suo instaurarsi. È ben noto però che la presenza di lesioni psoriasiche può causare stress e condurre ad un circolo vizioso che peggiora la malattia.
 

Caregiving: aiutare un amico od un membro della famiglia

Il Caregiving è l' "attività" attraverso la quale si offre il proprio sostegno ed aiuto, sia emotivo, sia pratico, ad un familiare o amico affetto da una patologia. Di fatto, il caregiver ricopre un ruolo fondamentale per le persona che soffrono di psoriasi e artrite psoriasica, ecco perché è importante seguire alcuni consigli per poter supportare al meglio un familiare o un amico. Il primo passo è trovare più informazioni possibili sulla psoriasi per poter comprendere cosa il tuo amico o parente sta passando. Esistono numerosi gruppi di supporto ai pazienti che forniscono facili informazioni di apprendimento sulla condizione. Tra le cose più importanti che puoi fare è far capire al tuo amico o parente che sei pronto ad ascoltare e a supportarlo quando ne ha bisogno. Le persone con la psoriasi sono spesso sensibili e imbarazzate riguardo al proprio aspetto e possono arrabbiarsi, deprimersi o ritrarsi, specialmente se devono scontrarsi con i commenti scortesi o sconsiderati del prossimo. Non prenderla sul personale se il tuo amico o parente si comporta in modo diverso dal normale. Incoraggialo a parlarti apertamente per permetterti di capire al meglio cosa sta passando.

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