Vino spumante extra dry sonia emanuela prezzo

Parafrasando Luigi Veronelli e il suo “la vita è troppo breve per bere vini cattivi”, potremmo aggiungere “e anche per scegliere bottiglie banali”. Regola che vale sia per i vini fermi, che per le bollicine. Soprattutto per queste ultime serve impegno e una grande indole da Indiana Jones per trovare qualcosa di davvero speciale. Così, in vista del Natale, mettendo assieme l'inclinazione da bubbles aficionados e la ricerca curiosa delle produzioni artigianali ne nasce un vademecum di venti bottiglie fuori dai canoni mainstream e a vocazione “naturale”. Una lista ragionata ma senza la presunzione di essere esaustiva: piccole produzioni, molto lavoro in vigna e poco in cantina, e qualche vitigno meno noto tra gli spumanti, come il Fiano, il Maresco o il Grillo. L'on the road delle tre atmosfere (tante ce ne vogliono dentro la bottiglia per poter chiamare un vino “spumante”) attraversa dieci regioni italiane. Parte dalla Valdigne, ai piedi del Monte Bianco, scende nelle Langhe, passa per la Franciacorta e la provincia di Treviso, si sposta tutto ad Est fino al Friuli. E poi scende per l'Emilia, le Marche, in Salento, l'Irpinia e si conclude a Marsala, in Sicilia.

  Gli spumanti si differenziano per il metodo con il quale vengono prodotti. Servirebbe una lezione accademica per raccontali nel dettaglio, ma volendo evitare leziosità basta sapere che due sono quelli più comuni: la bollicina può essere prodotta in un grande contenitore come l'autoclave con il metodo Martinotti (conosciuto come Charmat, dal nome del francese che lo brevettò) oppure in bottiglia con il metodo classico tradizionale, utilizzato soprattutto nella Champagne. Infine, considerando che l'obiettivo della “caccia” è di essere anche un po' partigiana, vale la pena di menzionare anche un terzo metodo (anche se assente nell'elenco) e che viene utilizzato per ottenere vino petillant – come dicono i francesi – leggermente frizzante: parliamo dell'Ancestrale, cioè la via della rifermentazione in bottiglia. Tradizionale in zone come l'Emilia, per il Lambrusco, o in Veneto con il cosiddetto Colfondo. Questo è l'antenato del Prosecco prima che diventasse il portabandiera del vino italiano nel mondo e – non senza compromessi agricoli – riducendosi ad essere cheap and cheerful.



Valle D'Aosta

Cave Mont Blanc

 I vigneti sul Monte Bianco, in estate I vigneti sul Monte Bianco, in estate 

È possibile dare a uno spumante un nome più evocativo di Glacier, ovvero "ghiacciaio"? Quello della Cave de Morgex et de La Salle, in Valdigne, sotto il Monte Bianco, è un metodo classico extra brut, frutto della vinificazione al 100% del vitigno autoctono prié blanc, coltivato tra i 900 e i 1.200 metri, nel massimo rispetto delle tradizioni valdostane e con il minimo intervento umano nei terrazzamenti.

  Piemonte 

Cascina Baricchi

 Jamais, Cascina Baricchi Jamais, Cascina Baricchi 

Siamo nelle Langhe - precisamente a Neviglie - terra nota ai più per l’austero nebbiolo e la Barbera. Ma tra i filari di Cascina Baricchi si trovano anche vitigni non autoctoni come il Pinot Nero. Con la sua vinificazione in bianco ne nasce un prodotto davvero particolare ed elegante: il Jamais Extra Brut Metodo Classico che, oltre alle uve Pinot, contiene anche vini di riserva - con cinque vitigni differenti - ottenuti con il metodo Solera, quello utilizzato per l’invecchiamento anche di rum e brandy in cui le botti vengono sovrapposte e di anno in anno viene effettuato il travaso. La famiglia Simonetta raccoglie le uve in piena notte, tra le 4 e mezza e le 8 del mattino. Ne nasce una bollicina accattivante, dorata e persistente, ricca di aromi fruttati.
Cascina Baricchi, Via Trezzo Tinella, 15, 12050 Neviglie (CN),

  Carussin azienda agricola

Giallo paglierino tenue, molto fruttato e dolce in modo equilibrato: è il Moscato d'Asti Docg interpretato da Carussin, storica azienda nel cuore del Monferrato astigiano. È un vino da 5 gradi e mezzo, che accompagna dessert (e chiacchiere tra amici). Si chiama Filari Corti perché nasce da un vigneto rettangolare, che ha costretto l'azienda a realizzare un impianto trasversale di filari lunghi 200 metri.

  Azienda agricola Daniele Ricci

Daniele Ricci è uno dei grandi interpreti del Timorasso, il vitigno bianco dei Colli Tortonesi. Ne declina le uve in una mezza dozzina di etichette, due delle quali sono diventate la base per un vino spumante di qualità dirompente, che si chiama Donna Clem. L'annata 2014 è figlia in parti uguali delle uve macerate per 90 giorni del Giallo di Costa e di quelle del San Leto, che invece fermentano e affinano in botti di acacia da 700 litri. Il risultato? Un vino strutturato, lungo in bocca, un vero Timorasso.

  Lombardia

Azienda agricola Togni Rebaioli

A Erbanno, in Val Camonica, Enrico Togni Rebaioli fa vino da una quindicina d'anni, dopo aver recuperato vigneti piantati da suo nonno negli anni Sessanta. Tra i filari e i terrazzamenti c'è anche l'Erbanno, un biotopo di Lambrusco Maestri dalla buccia molto spessa e resistente a peronospora ed oidio. E Martì Cuntrare è un metodo classico dosaggio zero da uve Erbanno, un rosato che fermenta ed affina in legno, elegante ed affilato. Da provare anche il fratello maggiore, L'Attacabrighe da uve Barbera (in bianco).

  Azienda agricola Mario Gatta 
Mario Gatta è uno di quei produttori che ha deciso di sfidare uno dei territori più vocati alle bolle (soprattutto convenzionali), la Franciacorta. È un vero e proprio artigiano del vino: raccolta manuale, lieviti indigeni e lunghissimo affinamento sulle fecce. Quattro etichette differenti che riprendono i nomi della mitologia greca. Merita l’assaggio il Rosè Estia; la fermentazione avviene in vasche di cemento, rifermentazione in bottiglia con Metodo Classico e lungo affinamento di 70 mesi sui lieviti. Uno spumante corposo che può convincere anche i più scettici del vino rosato. Va a braccetto con antipasti caldi o crudi di pesce.

  Azienda agricola Gianluigi Ravarini
Rimanendo in Franciacorta troviamo uno dei testimoni storici di quest'area vinicola: Gianluigi Ravarini. L'azienda nasce negli anni '70 con il padre Bortolo che all'epoca coltivava poco più di un ettaro di vigne producendo per lo più vino sfuso. Le spumantizzazioni iniziano circa 15 anni fa. Uno dei 'figli' della cantina di Monticelli Brusati è il Franciacorta Millesimato (in tutto vengono prodotte circa 3.500 bottiglie). Spumante raffinato e diretto che esprime al meglio uno dei vitigni cittadini del mondo, lo Chardonnay. Non può mancare in una tavola dedicata alle feste.

  Ca' del Vént

 Ca' del Vent Ca' del Vent 

Terreni calcarei argillosi che regalano undici differenti cru. Siamo sul confine orientale della Franciacorta – Campiani di Cellatica – a 400 metri di altitudine. In questo parco protetto delle Colline di Brescia lavorano degli artigiani e grandi sperimentatori. Il Revolution Pas Operé di Ca' del Vént è un vino spumante – ca va sans dire – che dopo la sosta sui lieviti non riceve l’aggiunta di zuccheri. Questa bollicina non è ricompresa nella Docg del Franciacorta: una scelta voluta dalla stessa azienda ma che diversi “critici” nostrani riconducono invece alla mancata aderenza ai disciplinari. Poco importa se alla fine quello che viene versano nel bicchiere è una bolla piacevole e dalla grande beva.

  Trentino – Alto Adige

Maso Bergamini

Il Maso Bergamini guarda dall'alto la città di Trento. La famiglia Tomasi, che qui coltiva vigne a oltre 500 metri sul livello del mare, è stata tra i pionieri dell'agricoltura biologica in questo territorio, alla fine degli anni Ottanta. Terre Basaltiche è un metodo classico Trento DOC da uve Chardonnay (60%) e Pinot Nero (40%). Nasce da un vigneto con viti di oltre trenta anni, da cui si ottiene una base spumante con grande struttura e acidità.

  Veneto

Cantine Gregoletto

Cantina Luigi GregolettoCantina Luigi Gregoletto 

Nonostante le coltivazioni intensive del Valdobbiadene, in Veneto c'è anche un altro modo di produrre prosecco. Meno artefatto e di cui – strano ma vero – si beve anche il fondo. Luigi Gregoletto, classe 1927, vinifica da oltre settant'anni in queste zone, precisamente tra Premaor, Rua e Feletto. Chi lo conosce ne parla come un vignaiolo di poche parole ma di grande saggezza. Lui, dice Massimo Zanichelli nel meraviglioso libro Effervescenze, “è la memoria storica del vino 'Col Fondo'”. Il metodo è quello Martinotti. Per chi ama prosecchi complessi, aromatici e morbidi il superiore Docg Extra Dry Montecorbino è la scelta giusta.

  Bele Casel

 Bele Casel, Prosecco Col Fondo Bele Casel, Prosecco Col Fondo 

Non possiamo negare che i prosecchi Col Fondo ci hanno conquistato fin dalla prima ora. E dunque perché non presentare anche una bolla vivace – rifermentata in bottiglia – di Bele Casel Glera 100% che cresce su viti vecchissime (hanno oltre 80 anni) senza sboccatura né filtraggio. Oltre alla versione classica, una vera chicca è Asolo sui lieviti 2015. Nato un po' per caso – dopo un'annata non riuscitissima – il vino è stato lasciato maturare per 30 mesi. Il risultato? Ve lo lasciamo scoprire da soli.

  Friuli Venezia Giulia

I Clivi


RBL non è il codice fiscale di Ribolla, ma il nome del Brut Nature dell'azienda i Clivi: è prodotto utilizzando una tecnica di spumantizzazione particolare, che non prevede una seconda fermentazione: le bollicine sono il frutto della CO2 rilasciata dallo zucchero residuo, quando a fine fermentazione la vasca viene sigillata. Questo permette di mantenere gli aromi primari caratteristici del vitigno Ribolla.

  Azienda agricola Kante

Chardonnay e Malvasia: connubio affascinante per questa bollicina versatile – Edi Kante Brut KK – prodotta nel Carso. Edi Kante, vignaiolo ed enologo pioniere in queste zone, la lavora con Metodo Classico e senza l'aggiunta di alcun liquore di dosaggio nell'imbottigliamento. Il vino spumante racconta le proprie terre rossastre e calcaree: nota minerale, frutta e finale ammandorlato. L'affinamento in barrique per 12 mesi gli dona morbidezza ed eleganza. Una bolla artigianale davvero a tutto pasto.

  Emilia Romagna

Tenuta Mara 

 Tenuta Mara, boutique winery Tenuta Mara, boutique winery 

Il Pignoletto, affascinante e selvaggio, è purtroppo un vitigno sottovalutato in Italia. Ma noi siamo qui per fare il tifo e convincere i più che è lecito innamorarsene. A sostegno della nostra tesi basta citare la boutique winery Tenuta Mara – in Romagna, nei dintorni del borgo di San Clemente – che lo celebra al meglio nella sua versione frizzante: Inandaky, spumante Brut biodinamico, racconta l'immediatezza dei quest'uva. Un fuori classe del fruttato, succoso e vivace. Insomma, un modo per ricredersi e per togliere questo vitigno dalla lista dei bistrattati.

  Podere Pradarolo

I vignaioli di Podere PradaroloI vignaioli di Podere Pradarolo 

All'altra estremità della Regione, nella Valle del Ceno in Emilia, troviamo Podere Pradarolo. Alberto Carretti e Claudia Iannelli - l'uno da sempre immerso nella produzione casearia, l'altra con un passato da chimica – coltivano Malvasia di Candia Aromatica per i bianchi, Barbera, Bonarda e Termarina o Corinto rosa (antico vitigno) per le etichette rosse. Il primo uvaggio viene interpretato col Metodo Classico, una lunga macerazione e Pas Dosé; ne nasce Vej Brut aromatico ed estremamente interessante.

  Marche

La Marca di San Michele

L'unico Verdicchio metodo classico col fondo si chiama Numero Uno, e sta sui lieviti dal 15 giugno 2015. Rappresenta la seconda sperimentazione di uno spumante - extra brut e pas dosé - per la Marca di San Michele, ed è frutto della vendemmia 2014, un'annata piovosa (da cui discende la scelta di lasciare il fondo, per dare più consistenza). Fresco e sapido, rappresenta - secondo il vignaiolo - lo scheletro, una radiografia del Verdicchio, vitigno principe dei castelli di Jesi.

  Campania

Azienda Ciro Picariello

Le vigne di Ciro Picariello stanno in Irpinia, tra Summonte e Monfredane, tra i 500 e i 600 metri sul livello del mare. Il vitigno principe è il Fiano di Avellino, vinificato secco ma usato anche per produrre un vino spumante di qualità: il Brut Contadino è frutto di uve vendemmiate con leggero anticipo, per preservare il frutto croccante e mantenere una piacevole acidità. La rifermentazione in bottiglia ha una durata di 24 mesi.

  Casebianche
La Matta è un vino spumante dosaggio zero spensierato. Da uve Fiano, raccolte in anticipo per garantire acidità e snellezza, è prodotto in Cilento da Casebianche, vigne e cantina a Torchiara (SA). La presa di spuma avviene con mosto del vino stesso, conservato a bassa temperatura. «La Matta» ha un fratello di beva, che si chiama «Il Fric», un rosato rifermentato in bottiglia da uve Aglianico.

  Puglia

L'Archetipo

 Marasco, Cantina l'Archetipo Marasco, Cantina l'Archetipo 

Ed eccoci in Salento. La particolarità di Marasco dell'azienda L'Archetipo – dalle quasi omonime uve Maresco, vinificate in purezza – è il vitigno col quale viene prodotto. Una specie autoctona della zona che è difficile ritrovare sotto forma di “bolla”. La cantina, poi, si cimenta molto spesso nel già menzionato metodo Ancestrale. Una sorta via di mezzo tra i due metodi tradizionali utilizzato nel passato nella zona della Champagne. La fermentazione nasce da una piccola porzione di uva raccolta qualche giorno prima rispetto alle altre. È la base che genera i lieviti autoctoni. La temperatura viene rallentata e poi bloccata, lasciando gli zuccheri necessari per il passaggio in bottiglia. Prima di assaggiare i frizzanti, vale però la pena provare Marasco: al naso spiccano fiori e frutta, in bocca una piacevole sapidità.

  Sicilia

Marco De Bartoli

 Terzavia, Marco De Bartoli Terzavia, Marco De Bartoli 

Le uve di Grillo diventano Marsala e sono vinificate secche. Ma c'è anche una Terzavia, sperimentata dalla cantina Marco De Bartoli (quella che ha fatto grande e ridato dignità al succitato vino), che ricava uno spumante metodo classico da una vigna piantata oltre 30 anni fa nel territorio di Contrada Samperi. Il 50% del vino base affina 12 mesi in acciaio, mentre il restante 50% affina in recipienti di rovere francese, sui propri lieviti. Polputo e salato, come ogni buon Grillo.

Quanto costa vino spumante extra dry?

Spumante extra dry vini 622 Prezzo: minimo3,4 € medio13,19 € massimo175 €

Quanto costa una bottiglia di spumante millesimato?

Spumante brut millesimato vini 448 Prezzo: minimo5,9 € medio25,77 € massimo126,27 €