Lavori da femmina e lavori da maschio

Per superare i cliché e mettere i ragazzi in grado di scegliere liberamente il percorso di studi da seguire e la professione da svolgere da grandi, Valore D ha avviato il progetto InspirinGirls, che prevede incontri nelle scuole medie per far capire, soprattutto alle ragazze, che in futuro potranno fare qualsiasi mestiere, anche quelli che oggi vengono considerati prettamente maschili come l’ingegnere.

Dietro alla cattedra si sono sedute scienziate donne, sportive e manager che hanno raccontato la propria esperienza e portato il loro esempio di carriera. Su quasi 3mila studenti coinvolti in tutta Italia, dopo gli incontri il 24% si è reso conto di poter scegliere ogni tipo di lavoro. I ragazzi delle scuole del Sud sembrano aver recepito con più forza il messaggio che «non ci sono lavori da maschi e da femmine». Prima dell’incontro il 39% dei ragazzi pensava ci fosse una distinzione m ragionando e ascoltando chi è sul campo molti hanno cambiato idea, magari aprendosi una strada che mai avrebbero detto fino a pochi mesi prima.

Le adolescenti vogliono fare le insegnanti o le veterinarie, i loro compagni sognano ancora professioni come l’ingegnere e il medico. Qualcuno punta a diventare informatico, altri (il 6% dei ragazzi e il 7% delle ragazze) vorrebbero intraprendere la strada del cuoco o del pasticcere. Stereotipi e pregiudizi di genere sono ancora molto presenti nella nostra società.

Hai sempre pensato che determinati mestieri fossero unicamente di appannaggio maschile? Sbagliato! Ecco 5 lavori che, notoriamente, vengono associati al mondo maschile, ma che le donne sono in grado di svolgere... con ottimi risultati!

Dal punto di vista lavorativo le donne si dividono in due categorie: da una parte ci sono quelle che hanno sempre sognato di intraprendere un mestiere comunemente associato all'universo femminile; dall'altra abbiamo donne il cui sogno è, ad esempio, quello di diventare il primo astronauta a mettere piede su Marte, o un coraggiosissimo pompiere che salva decine e decine di vite. Tutti lavori di appannaggio maschile, in cui, fino a poco tempo fa, non esistevano mentori donne... finché non sono arrivate loro, divenute i mentori di se stesse. Stiamo parlando di 5 donne normalissime, che ogni giorno portano avanti un mestiere nell'immaginario collettivo visto come maschile, e lo fanno con grandissimo successo!

1. Il Family Banker - Giorgia Bruschi: un punto fermo nelle scelte delle famiglie

Dopo aver studiato Giurisprudenza, Giorgia Bruschi si avvicina al mondo Mediolanum con il sogno di raggiungere la propria indipendenza e realizzarsi professionalmente. In azienda trova fin da subito un ambiente estremamente attento alla formazione dei propri collaboratori, grazie anche all’ università aziendale, Mediolanum Corporate University presso cui ha potuto ricevere la preparazione propedeutica e necessaria all’esame e quindi all’iscrizione all’Albo dei Consulenti Finanziari. Certo, avvicinarsi a professione prettamente maschile, ricorda, non è stato semplice, soprattutto agli inizi: i clienti non si aspettavano un consulente finanziario di sesso femminile. Con entusiasmo, tenacia e forza di volontà, però, le cose sono cambiate. Giorgia è, infatti, riuscita a ottenere una sempre crescente fiducia da parte dei propri clienti, anche grazie a quella femminilità che inizialmente le era stata di ostacolo, ma che ora le permette di raggiungere una profonda empatia con le famiglie che assiste, riuscendo così a cogliere subito le loro esigenze e a consigliare loro le scelte più adatte per il futuro. Oggi Giorgia è anche uno dei volti del nuovo spot di Banca Mediolanum.

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2. Il barbiere - Elisabetta Giuliano: una donna con la lametta

Avete mai visto un barbiere di sesso femminile? No? Tranquille, non siete le uniche! Anche i primi clienti di Elisabetta Giuliano, quando entravano dal loro barbiere di fiducia per il trattamento di routine, rimanevano spiazzati (e, spesso, anche molto scettici) nel trovarsi di fronte una donna con in mano il rasoio. Lo stesso accadeva ai numerosi corsi di formazione cui ha preso parte, anche all'estero, nel corso della sua carriera. Ma la giovane ragazza, affascinata dalla ritualità dei gesti legati alla rasatura e dalla ricerca di un'estetica "su misura" per ogni uomo, non si è data per vinta. Ha inseguito il proprio sogno con costanza e dedizione, raggiungendo non solo una mirabile dimestichezza professionale, ma anche la fiducia dei clienti: “Mentre lavoro, per i miei clienti non sparisco in quanto donna, sono visibile, ma diventa chiaro che il mio lavoro è prima di tutto prendersi cura della persone, i clienti si siedono per questo, e si alzano con questo: la cura.” Superate le difficoltà legate a un contesto poco avvezzo alla presenza femminile, quindi, ha aperto il proprio laboratorio, Piano B, in provincia di Bari, entrando nella ristrettissima (si spera ancora per poco) cerchia di barbieri donna del nostro Paese.

3. Lo Chef - Cristina Bowerman: dagli studi forensi alla Stella Michelin

Come si fa a passare da studiare legge ad essere l'unica donna a ottenere una Stella Michelin nel 2010? Chiedetelo a Cristina Bowman, pugliese d'origine, romana e statunitense di adozione (in primis lavorativa). Dopo aver conseguito la laurea in legge, Cristina decide di continuare gli studi forensi a San Francisco, lavorando al contempo per una coffee house, destreggiandosi tra crêpes e cappuccini; successivamente si trasferisce in Texas, ad Austin, dove ottiene una laurea in arti culinarie. Dopo aver lavorato per alcuni tra i più rinomati ristoranti, torna in Italia e approda alla Glass Hostaria, locale di nuova apertura a Trastevere. Il ristorante, inizialmente, non ottiene il successo sperato, nonostante il constante impegno e la fantasia di Cristina, che però non demorde e continua strenuamente a credere nel progetto. E si sa, il duro lavoro viene sempre ripagato: con il passare del tempo i clienti aumentano, la notorietà anche, fino a raggiungere il massimo riconoscimento in ambito culinario. Alla chef viene, infatti, assegnata una Stella Michelin nel 2010, ed è l'unica donna stellata dell'anno. Ma non finisce certo qui: seguono l'apertura di nuovi locali e ulteriori premi. Siamo sicure che il futuro di Cristina continuerà a essere roseo e all'insegna di ciò che da sempre la contraddistingue, ossia la voglia di imparare e sperimentare, lasciando comunque spazio al divertimento!

4. Il Pompiere - Cynthia Graci, l'unica quota rosa del Comando provinciale di Catania

Cynthia Graci è l'unico pompiere donna di Catania. Proprio così: lavora unicamente al fianco di colleghi maschi per preservare il territorio catanese dal pericolo degli incendi. Dopo aver conseguito la laurea in educazione professionale ed essere stata volontaria nell'Esercito, ha vinto il concorso per entrare nei Vigili del Fuoco, diventando membro attivo del Comando catanese. A chiunque glielo chieda, risponde di sentirsi esattamente alla pari dei colleghi maschi, soprattutto per una questione di responsabilità: non vuole e non può permettersi di essere "l'anello debole" della propria squadra, affinché le operazioni di soccorso si svolgano nei migliore dei modi. Certo, durante i primi tempi le accadeva spesso di notare le occhiate stranite di chi non si aspettava di vedere una donna indossare quella divisa, ma poi questa "diversità" si è trasformata in un punto di forza: "Spesso sono proprio le donne che, vedendomi in divisa, hanno il naturale istinto di rivolgersi a me nel momento del bisogno".

5. Il pilota - Michela Cerruti: la velocità che scorre nelle vene

Michela Cerruti ha sempre avuto la velocità nel sangue. Suo padre Aldo, infatti, è stato un campione di automobilismo tra gli anni '60 e '70, e ha tramandato questa grande passione per il volante alla figlia, che inizia a gareggiare già in giovane età. A 19 anni, infatti, viene notata da Romeo Ferraris durante un corso di guida sicura e inizia a gareggiare a bordo di un'Alfa 147 Cup. Da quel momento non è più scesa dalle auto da corsa: ha gareggiato su circuiti di tutto il mondo, prendendo parte ai principali campionati automobilistici internazionali. Nel 2010 ha corso alle Superstar Series, gareggiando contro piloti maschi del calibro di Johnny Hebert e Gianni Morbidelli e solo un anno dopo arriva alla vittoria sul circuito monzese, diventando così la prima nonché unica donna ad avere vinto una gara nella serie dopo che quest'ultima è stata resa internazionale.

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In collaborazione con Banca Mediolanum

Lavori da femmina e lavori da maschio

La redazione di alfemminile è composta da un team di editor appassionati, che hanno in comune un grande amore per la scrittura. Ogni editor ha approfondito le proprie conoscenze attraverso …

Quali sono i lavori da donne?

Lavoro al femminile: le professioni più richieste.
Istruzione..
Medici specializzati..
Settore tecnologico..
Assicurazioni..
Settori farmaceutico e ricerca..
Personale sanitario..
E-commerce..
Freelance esperti in contenuti digitali..

Cosa non possono fare le donne?

È vietato adibire le lavoratrici al trasporto sia a braccia e a spalle, sia con carretti a ruote su strada o su guida, e al sollevamento dei pesi, compreso il carico e scarico e ogni altra operazione connessa, nonché ai lavori pericolosi, faticosi ed insalubri.

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