Diabete gestazionale quando è necessaria l insulina

  • Cos’è il diabete gestazionale?
  • Le cause e i fattori di rischio
  • Diabete gestazionale: quali sono i sintomi?
  • Diagnosi e test
  • Diabete gestazionale: complicanze
  • Diabete gestazionale: terapie e cure naturali
  • Prevenzione

Il diabete gestazionale o gravidico è una condizione diabetica che viene diagnosticata per la prima volta durante la gravidanza. Si manifesta con sintomi poco evidenti, motivo per cui frequentemente le donne non si rendono conto dello svilupparsi della patologia.

Si tratta di una malattia che colpisce solo le donne incinte. Il diabete mellito gestazionale è legato esclusivamente alla gravidanza, ma denota in ogni caso una condizione predisponente al diabete tipo II, per quanto siano due patologie con storie naturali distinte.

Consiste in un’alterazione del metabolismo del glucosio per cui, durante la gravidanza, si assiste a un aumento dei valori della glicemia. Colpisce circa il 6-7% delle donne in gravidanza ed è un disturbo che solitamente scompare dopo il parto.

Ovviamente non è una patologia da sottovalutare. Infatti, se non diagnosticata e trattata correttamente, potrebbe generare problemi nel momento del parto. Inoltre, rappresenta un fattore di rischio per un’eventuale insorgenza di diabete di tipo II.

Quindi, per evitare complicanze, è fondamentale comprenderne le cause e i possibili trattamenti. Infatti, specifiche terapie e un’adeguata alimentazione permettono di tenerlo sotto controllo.

Con i giusti accorgimenti, è possibile portare avanti la gravidanza in piena serenità nonostante il diabete gestazionale, senza pericoli né per il nascituro né per la mamma.

Il nostro organismo, in condizioni normali, assimila i carboidrati contenuti nel cibo trasformandoli in glucosio, principale fonte energetica per il nostro corpo.

Dopo la digestione, il glucosio viene assorbito dal sangue e poi reso utilizzabile dalle cellule attraverso un ormone chiamato insulina, prodotto dalle cellule beta del pancreas.

I cambiamenti ormonali legati alla gravidanza fanno sì che alcuni ormoni, prodotti dalla placenta, ostacolino l’azione dell’insulina. In questo modo, le cellule diventano meno sensibili all’azione di questo ormone.

Si tratta di un processo naturale. In alcune donne con caratteristiche genetiche particolari, però, il pancreas non riesce a compensare questo deficit attraverso un’aumento della produzione e del rilascio di insulina. Così, la glicemia si alza, con il rischio di complicazioni per la madre e il feto.

Il diabete gestazionale è particolare, poiché si manifesta nelle donne non affette in precedenza da diabete e compare solo durante la gravidanza.

Non è quindi necessariamente correlato a un diabete preesistente alla gravidanza e che, nel corso della gestazione, potrebbe complicarsi, dando origine a patologie anche complesse

Diabete gestazionale quando è necessaria l insulina

Le cause e i fattori di rischio

La causa del diabete gestazionale è proprio lo stato di gravidanza. Come spiegato in precedenza, è una patologia che si verifica perché, durante la gravidanza, la placenta produce degli ormoni che inibiscono l’azione dell’insulina.

Per questo motivo, in gravidanza è normale che si verifichi un piccolo innalzamento del glucosio nel sangue dopo i pasti.

Pensate che una donna incinta, verso la fine della gestazione, a parità di calorie assunte, produce una quantità di insulina superiore a quella di una donna non gravida.

Talvolta, però, questa condizione di iperinsulinismo non riesce a compensare l’insulino resistenza. Si assiste quindi all’aumento della glicemia e alla comparsa del diabete gestazionale.

Perché alcune gestanti non sviluppano il diabete gestazionale e altre sì?

Ci sono ovviamente dei fattori di rischio che hanno un’incidenza sul verificarsi di questa patologia:

  • sovrappeso. Essere in sovrappeso prima della gravidanza costituisce il principale fattore di rischio, così come un aumento di peso importante nei primi mesi di gestazione.
  • Familiarità, cioè presenza di diabete mellito di tipo II in familiari di primo grado.
  • Pregresso diabete gestazionale in gravidanze precedenti.
  • Macrosomia in gravidanze precedenti. Si parla di macrosomia quando il feto alla nascita pesa più di 4 kg.
  • Appartenenza a etnie considerate a rischio, come quelle di Medio Oriente, Caraibi e Asia Meridionale.
  • Forte glicosuria, ovvero presenza di zuccheri nelle urine.
  • Età superiore ai 35 anni.
  • Sindrome dell’ovaio policistico.
Diabete gestazionale quando è necessaria l insulina

Diabete gestazionale: quali sono i sintomi?

Il più delle volte non è presente una sintomatologia del diabete gestazionale.

In altri casi l’iperglicemia si manifesta con:

  • frequente bisogno di urinare.
  • Perdita di peso corporeo a fronte di un aumento della fame.
  • Aumento ingiustificato della sete.
  • Infezioni urinarie (come cistiti e candidosi) molto frequenti.
  • Disturbi della vista.
  • Nausea e vomito: questi disturbi sono molto frequenti in gravidanza, quindi poco significativi.

Diagnosi e test

Essendo una patologia praticamente asintomatica, è importante effettuare opportuni screening per la diagnosi precoce.

In generale, le nuove linee guida per il diabete gestazionale prevedono che sia effettuato uno screening, tra la 24a e la 28a settimana di gestazione, a tutte le donne incinte con fattori di rischio medi.

Nelle donne con alti fattori di rischio, lo screening è previsto a partire dalla 16a-18a settimana. Se invece non sono presenti fattori di rischio, non è previsto uno screening per il diabete gestazionale.

Nella valutazione del rischio, i parametri fondamentali da tenere in considerazione sono

  1. la glicemia a digiuno e due ore dopo i pasti.
  2. Emoglobina glicata, un test che mostra la media della quantità di zucchero presente nel sangue di una persona negli ultimi 2/3 mesi.

Le donne che presentano alto e medio fattore di rischio, dovranno sottoporsi al test di tolleranza al glucosio (OGTT), con misurazioni ripetute dopo un carico di glucosio da 75g.

I parametri da considerare sono i seguenti:

  • glicemia a digiuno  ≥ 100 mg/dl
  • Valore glicemia ≥ 180 mg/dl dopo un’ora
  • Glicemia ≥ 140 mg/dl dopo due ore

*mg/dl significa milligrammi di glucosio in 100 millilitri di sangue.

Se uno di questi valori è alterato, siamo in presenza di diabete gestazionale.

Diabete gestazionale quando è necessaria l insulina

Diabete gestazionale: complicanze

Quando il diabete gestazionale non viene opportunamente trattato, le complicanze per la mamma derivano da un possibile scompenso del diabete e da un’eccessiva crescita del bambino. Questo può portare a un parto difficile, con possibili emorragie post partum.

Inoltre, contrarre il diabete gestazionale può aumentare il rischio per la mamma di malattie cardiovascolari, quali:

  • Infarto
  • Ictus
  • Ipertensione
  • Colesterolo alto.

In realtà, queste complicanze sono più correlate con il diabete classico tipo II, piuttosto che con quello gestazionale, perché quest’ultimo scompare con il parto. C’è anche la possibilità che il diabete gestazionale si ripresenti in una gravidanza successiva.

Infine, come già sottolineato, una donna che in gravidanza ha avuto il diabete gestazionale, diventa più predisposta a sviluppare nel tempo il diabete di tipo II. Per questo motivo, è ancora più importante monitorare nel futuro la paziente, per identificare per tempo lo sviluppo di un diabete tipo II, al quale è più esposta.

Le complicanze del diabete gestazionale per il nascituro possono presentarsi sia nel corso della gestazione (sofferenza fetale), sia durante il parto (distocia di spalla).

Con la nascita il neonato viene inoltre privato improvvisamente di certi livelli di zucchero, fattore che può dar luogo a un maladattamento metabolico, con rischi seri di ipoglicemia. Con l’età, il bambino ha anche un rischio maggiore di sviluppare diabete, ipertensione e obesità.

Una nota sul parto: se il diabete è stato tenuto sotto controllo nel periodo di gestazione, il parto deve essere vissuto in modo naturale e senza preoccupazione. Non è obbligatorio effettuare un taglio cesareo, che è indicato solo in caso di macrosomia o sofferenza fetale con parto anticipato.

Diabete gestazionale quando è necessaria l insulina

Diabete gestazionale: terapie e cure naturali

Per riportare i valori della glicemia a livelli soddisfacenti, il modo più efficace è adottare una dieta equilibrata e avere uno stile di vita attivo. Sono tantissime le donne che hanno gravidanze senza problematiche, parti sereni e figli sani perché hanno correttamente seguito la terapia e la dieta consigliate dal proprio medico.

Dieta

Ogni donna dovrebbe affidarsi al proprio medico che, in base alle caratteristiche individuali (BMI materno e crescita fetale), può dare indicazioni sulla dieta più adatta.

L’obiettivo, come nel diabete mellito di tipo I e II, è quello di tenere sotto controllo i valori della glicemia nel sangue. Per farlo, è importante limitare il consumo di zuccheri (in particolare quelli semplici) e di grassi saturi.

Inoltre, bisogna rispettare la regolarità dei pasti per evitare ipoglicemia, considerare l‘indice glicemico degli alimenti e avere una dieta ricca di fibre. Infatti, gli alimenti con zuccheri e amidi, in assenza di fibre, vengono assorbiti più velocemente, facendo alzare la glicemia.

Come principio generale, si tende a consigliare alle donne affette da diabete gestazionale di seguire le regole della dieta mediterranea, con qualche piccola accortezza in più.

Per esempio, quella di privilegiare i carboidrati integrali (hanno un indice glicemico basso e sono anche ricchi di fibre) e di consumare uno spuntino (yogurt, frutta o cracker integrali) prima di andare a letto. In questo modo, si evitano sbalzi della glicemia.

Inoltre, si deve cercare di diminuire il consumo di alimenti ricchi di zuccheri semplici, come cioccolata, dolci, frutta molto zuccherina o bevande dolcificate. Fondamentale invece bere molta acqua.

Ovviamente vietati alcol e fumo, una regola che comunque vale per tutte le donne in gravidanza.

Farmaci

Anche per ciò che concerne i farmaci, non si può dare una regola generale, perché ogni donna deve avere una terapia specifica in base alle sue necessità. Diciamo che, comunque, la terapia farmacologica più comune è il trattamento con somministrazione di insulina.

Gli ipoglicemizzanti orali (pastiglie per il diabete) non sono autorizzati in gravidanza. Il motivo è che passano attraverso la placenta e raggiungono il feto. La terapia insulinica per il diabete gestazionale avverrà quindi attraverso iniezioni sottocutanee.

Le donne che non normalizzano i valori della glicemia attraverso la dieta e devono ricorrere a terapia insulinica sono una percentuale molto ridotta. La terapia deve essere iniziata tempestivamente, nel caso si verifichi una non normalizzazione della glicemia attraverso la dieta. Potrà essere sospesa solo al momento del travaglio o del parto.

Gli orari delle iniezioni dovrebbero essere molto regolari, così come quelli dei pasti, in modo da prevenire l’ipoglicemia.

Iniziare la terapia insulinica nei tempi giusti previene l’esposizione del bambino a glicemie elevate, che stimolano la produzione di insulina, favorendo possibili macrosomie.

L’automonitoraggio glicemico durante la gravidanza è da considerarsi altrettanto importante di terapia e dieta. Per effettuarlo, non è più necessario ricorrere ad analisi del sangue continue: esistono dispositivi che permettono la lettura della glicemia anche a casa propria.

Attività fisica

Abbinare un programma di attività fisica regolare a dieta e automonitoraggio contribuisce al controllo della glicemia.

L’esercizio fisico deve essere moderato e compatibile con lo stato di gravidanza. Possono andare bene una ginnastica ‘dolce’, del nuoto o una passeggiata di 20-30 minuti. Non è tanto importante il tipo di sport scelto, quanto che sia regolare e praticato ogni giorno.

Puoi puntare su esercizi di tipo aerobico, che allenano tutto l’organismo senza rischi per il benessere del bambino. Ovviamente, è anche importante che non ci siano controindicazioni ostetriche all’esercizio fisico.

Nel caso la donna stia seguendo una terapia insulinica, è preferibile concordare con il diabetologo quale momento della giornata sia migliore per fare sport. Vanno infatti tenuti in considerazione sia gli orari dei pasti, sia quelli della somministrazione dell’insulina.

Diabete gestazionale quando è necessaria l insulina

Prevenzione

Come abbiamo visto, il diabete gestazionale ha dei fattori di rischio, tra cui il sovrappeso. Ecco perché il modo migliore per prevenire questa patologia è avere uno stile di vita sano prima ancora della gravidanza. 

Buone norme per una prevenzione del diabete gestazionale, così come di quello di tipo II, sono:

  1. attività fisica regolare e costante;
  2. alimentazione equilibrata e povera di zuccheri semplici e grassi saturi.

In caso di sovrappeso, può essere consigliabile programmare la gravidanza, prevedendo di perdere peso prima di rimanere incinte.

Fonte

Società diabete Italiana.

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Quando si deve fare l'insulina in gravidanza?

La terapia insulinica deve essere iniziata al più presto, dopo aver verificato che le glicemie non si siano normalizzate con una corretta alimentazione e dovrà essere proseguita fino al travaglio o al parto, quando può essere sospesa.

Quando si deve passare all insulina?

L'Insulina viene utilizzata per tenere sotto controllo la glicemia (il livello di zuccheri nel sangue, in particolare glucosio) nelle persone con diabete di tipo 1 e in quelle con un diabete di tipo 2 che non può essere controllato con i soli antidiabetici orali.

Quali valori di glicemia sono pericolosi in gravidanza?

Si parla di diabete gestazionale nel caso in cui venga rilevato anche un solo valore superiore a quelli soglia: digiuno uguale o superiore a 92 mg/dl. ad 1 ora uguale o superiore a 180 mg/dl. a 2 ore uguale o superiore a 153 mg/dl.

Quando preoccuparsi per il diabete gestazionale?

Se il risultato dell'esame è superiore a 140, la futura mamma potrebbe essere a rischio di diabete gestazionale. In questo caso, si richiede l'effettuazione di un ulteriore esame, chiamato curva di carico gravidica. È identico al minicarico, ma il glucosio è pari a 100 gr.