Come alleviare il dolore di una scottatura

Come alleviare il dolore di una scottatura

Ultimo aggiornamento: 09 agosto 2018

Approfondimento scientifico realizzato in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

Indice

  • Introduzione
  • Quali sono i diversi tipi (o gradi) di ustione?
  • Cosa fare in caso di ustione?
  • Quanto tempo impiega un’ustione a guarire?

Introduzione

Le ustioni sono lesioni che più di frequente riguardano la pelle, ma possono coinvolgere anche altre parti dell’organismo in base alla causa e alla gravità. Le ustioni cui andiamo incontro più di frequente in casa sono dovute al contatto con oggetti o liquidi incandescenti.

In seguito ad una ustione, in base alla sua gravità, la pelle può assumere diversi aspetti, che vanno dalla pelle arrossata o sollevata, alla formazione di vesciche di dimensioni più o meno grandi, al gonfiore, fino ad arrivare, nei casi più gravi ad apparire pallida o annerita. Solitamente le ustioni risultano dolorose, tuttavia l’intensità del dolore non è sempre correlata all’entità del danno subìto, ustioni molto gravi possono presentarsi anche senza una sintomatologia dolorosa. È importante, quindi, riuscire a capire innanzitutto qual è la reale gravità del danno cercando di valutare sia la profondità della lesione, sia l’estensione dell’area interessata, in rapporto all’età della persona colpita, e l’eventuale coinvolgimento di altri organi.

Quali sono i diversi tipi (o gradi) di ustione?

Le ustioni possono essere valutate in base all’entità del danno causato alla pelle e in particolare, a quali strati cutanei sono stati interessati.

La pelle è composta da tre strati:

Come alleviare il dolore di una scottatura

  • lo strato più esterno detto epidermide;
  • uno strato di tessuto subito al di sotto che contiene capillari sanguigni, terminazioni nervose, ghiandole sudoripare e follicoli piliferi che è il derma;

  • lo strato più profondo detto sottocute dove si trova il grasso sottocutaneo.

Sulla base dei diversi strati interessati possiamo distinguere diversi gradi di danno che vanno dalle ustioni più lievi alle ustioni più gravi.
 

  • Le scottature superficiali di I grado interessano solo lo strato più esterno (epidermide) e si presentano con pelle arrossata, leggermente gonfia e dolente, ma senza la formazione di vesciche.

  • Le scottature superficiali del derma (II grado) coinvolgono oltre all’epidermide anche la parte più esterna del derma subito al disotto di esso; la pelle diventa di colore rosa pallido, è dolente e si possono formare delle piccole vescichette. Le ustioni che interessano lo strato più profondo del derma interessano sia l’epidermide che tutto lo spessore del derma; in questo caso saranno presenti pelle arrossata e a chiazze, che può apparire sia secca che molto umida, gonfiore, vesciche e il dolore associato può essere molto forte o anche del tutto assente.

  • Le ustioni più gravi interessano la cute per l’intero spessore (III grado) danneggiando tutti e tre gli strati cutanei (epidermide, derma e sottocute); la pelle spesso è completamente bruciata e non essendo più presente possono non vedersi vesciche, il tessuto sottostante può apparire pallido o annerito, mentre la pelle rimanente sarà secca, ruvida e indurita e il colore variabile dal pallido al marrone al nero.

Cosa fare in caso di ustione?

Prestare una corretta assistenza il prima possibile in caso di ustione è importante per limitare l’estensione del danno alla pelle. In base alla gravità dell’ustione è possibile decidere di trattarla a casa o rivolgersi ad un medico o ai servizi di emergenza. Se si pensa che il danno sia grave e sia necessario il ricorso al Pronto Soccorso, chiamare immediatamente il numero di emergenza 112 e richiedere un’ambulanza; nell’attesa dei soccorsi si potrà intervenire per ridurre il danno.

In caso di ustioni, indipendentemente dal grado, le prime cose da fare sono:

  • allontanare immediatamente la persona o la parte colpita dalla fonte di calore per interrompere il processo ustionante facendo attenzione a non mettere se stessi a rischio di ustione;
  • se l’ustione non è molto estesa, raffreddare l’area ustionata con acqua corrente fredda o tiepida per diversi minuti seguendo la regola del 10-10-10 (far scorrere acqua a circa 10 C° di temperatura, per circa 10 minuti ad una distanza di 10 centimetri dalla parte colpita);
  • non usare disinfettanti, ghiaccio, acqua ghiacciata, creme o altre sostanze oleose o rimedi casalinghi come albume d’uovo, patate o altro in quanto rappresentano solo un ostacolo all’intervento del medico, possono ritardare la guarigione e aumentare il rischio di infezione;
  • rimuovere gli indumenti e qualunque genere di accessorio compresa gioielleria che si trovi intorno all’area di cute ustionata, ma non tentare di staccare alcun indumento o sua parte attaccato alla lesione;
  • coprire l’ustione con della garza sterile o con un panno di cotone pulito liscio senza pelo come, ad esempio, la federa di un cuscino ed applicare una fasciatura anche improvvisata;
  • se necessario, alleviare il dolore utilizzando paracetamolo o ibuprofene; è importante controllare sempre il foglietto illustrativo quando si adoperano farmaci da banco e tenere presente che in ogni caso nei bambini al di sotto dei 16 anni è sconsigliato l’uso dell’aspirina;
  • se l’ustione interessa il viso o gli occhi evitare che la persona colpita si sdrai, ma fare in modo che resti seduta. Questo aiuterà a ridurre il gonfiore. Le ustioni del viso e degli occhi richiedono sempre l’intervento del personale medico.

Per le scottature di lieve entità è sufficiente tenere l’area interessata pulita e fare attenzione a non rompere nessuna delle vesciche che si sono eventualmente formate per evitare l’insorgenza di infezioni. È possibile evitare la rottura delle vesciche con una medicazione con garza sterile o, in mancanza di questa, con un panno di cotone pulito liscio senza pelo come, ad esempio, la federa di un cuscino, senza disinfettare ne applicare pomate, sostanze oleose o altri rimedi. Se l’ustione non è molto estesa ed è superficiale (I grado) non sarà necessario richiedere ulteriore intervento medico.

Ustioni di grado più severo (II grado) possono, invece, richiedere maggiori accorgimenti da parte del soccorritore, l’attenzione del medico o il ricorso a servizi di emergenza.

In caso di ustioni estese o profonde (III grado), è necessario chiamare immediatamente i servizi di emergenza sanitaria al 112 (o al 118) o accompagnare la persona colpita al più vicinoPronto Soccorso ospedaliero. Se la pelle ha assunto un colorito nerastro, carbonizzato e la persona non sente dolore, l’ustione è profonda e grave. Sarà necessario chiamare immediatamente i soccorsi al 112 (o al 118) e richiedere un ambulanza (qui ti spieghiamo come funzionano le centrali operative 118).

Nell’attesa dei soccorsi, oltre a quanto descritto sopra:

  • se l’ustione è profonda ma limitata, raffreddare la zona come descritto anche per più di 10 minuti;
  • applicate una medicazione con garza sterile o un tessuto pulito e non peloso o anche un fazzoletto pulito ripiegato fermandolo con una fasciatura;
  • tenere la persona colpita al caldo, ad esempio, con una coperta, assicurandosi che questa non sfreghi contro l’area ustionata per prevenire una eventuale ipotermia caratterizzata dalla discesa della temperatura corporea al di sotto dei 35°C. Questo può succedere se si cerca di raffreddare un'estesa area ustionata, soprattutto nei bambini e negli anziani;
  • se la zona ustionata è molto estesa ed interessa un’ampia percentuale della superficie corporea o una sua parte ad esempio un braccio o una gamba, se possibile stendete la persona su un lenzuolo o su un telo pulito in modo da riparare la zona ustionata dal contatto con il terreno;
  • se la persona è sveglia e cosciente dare da bere sorsi d’acqua con un cucchiaino di sale per ogni litro di acqua e bicarbonato per ovviare alla perdita di liquidi dell’organismo attraverso le lesioni.

Tenere presente che è necessario in ogni caso ricorrere ai servizi di emergenza in presenza di:

  • ustioni che interessano una superfice cutanea ampia o che interessano gli strati più profondi della cute (orientativamente un’ustione può essere considerata estesa se supera la grandezza del palmo della mano della persona colpita);
  • ustioni di qualunque estensione che causano uno sbiancamento o un annerimento dei tessuti;
  • ustioni del viso, delle mani, delle braccia, piedi o genitali che causano vesciche;
  • altri traumi che richiedono assistenza;
  • uno stato di shock; segni e sintomi di shock comprendono viso pallido, pelle fredda e umida, polso rapido e debole, respirazione veloce e superficiale, perdita di coscienza;
  • persone maggiormente a rischio di danni da ustione come le donne in stato di gravidanza, bambini di età inferiore ai 5 anni e anziani, persone affette da patologie cardiache, respiratorie, epatiche, diabete, deficit immunitari, dovrebbero essere sempre portati all’attenzione del medico;
  • una persona che ha respirato fumo. Alcuni sintomi possono anche essere tardivi rispetto all’evento e comprendono tosse, mal di gola, difficoltà a respirare, bruciatura dei peli interni del naso, bruciori al viso.

 Quanto tempo impiega un’ustione a guarire?

Il tempo di guarigione per un’ustione dipende dalla gravità della stessa e da come viene trattata. Se l’ustione non è grave (ad esempio lievi scottature e ustioni di I grado) può essere trattata a casa e normalmente guarisce senza necessità di intervento medico.

Nella fase di guarigione è importante:

  • tenere l’area interessata pulita e non applicare creme o sostanze grasse;
  • non rompere le vesciche in quanto questo può causare infezione.

Le ustioni lievi solitamente guariscono nel giro di una settimana senza lasciare alcuna cicatrice. Se l’ustione è estesa e/o profonda richiederà l’intervento medico e il tempo e le modalità di guarigione dipenderanno dalla gravità dell’ustione; ustioni più gravi e profonde possono richiedere mesi o anche anni per una completa guarigione e solitamente lasciano cicatrici visibili. In caso di formazione di cicatrici sarà importante in futuro evitarne l’esposizione solare e proteggerle con protezioni solari ad elevato fattore protettivo in quanto questa può indurre la formazione di vesciche. La pelle ustionata è, infatti, particolarmente sensibile al sole soprattutto nei primi anni dopo il danno. Nel corso del processo di guarigione bisogna controllare spesso la lesione in modo da capire se si instaurano complicanze e diviene necessario rivolgersi al medico.

In particolare, è necessaria ulteriore assistenza medica nei seguenti casi:

  • la ferita diventa dolorante o sudata;
  • la temperatura corporea sale oltre i 38°C;
  • la medicazione si impregna o c’è del liquido che trasuda dalla lesione;
  • la lesione non è guarita dopo 2 settimane.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

  • Istituto Superiore di Sanità - Elementi di primo soccorso: cosa fare in caso di ustione. Disponibile sul sito: www.iss.it/binary/casa/cont/Primo_soccorso.pdf.
  • National Health Service - Burns and Scalds. Disponibile sul sito: www.nhs.uk/conditions/Burns-and-scalds/Pages/Introduction.aspx
  • Italian Resuscitation Council. Traduzione italiana delle linee guida ERC per la rianimazione 2015: pp. 165-192. Disponibile sul sito: https://cprguidelines.eu/sites/573c777f5e61585a053d7ba5/content_entry573c77e35e61585a053d7baf/57f3a4e94c84860898c38b48/files/2016-05-03_ERCLG2015_ITA_def.pdf

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Come alleviare il dolore di una scottatura

Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

L’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma collabora con Dove e Come Mi Curo per la realizzazione di Approfondimenti Scientifici su tematiche rilevanti e che necessitano di un approfondimento tecnico e medico-scientifico.
Il team editoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, composto prevalentemente da specializzandi, è coordinato da:

  • Elena Azzolini, dottore di ricerca in Scienze Biomediche e Sanità Pubblica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, specialista in Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, si occupa di epidemiologia e biostatistica, con particolare interesse per i sistemi di valutazione delle performance ospedaliere, la salute globale, le politiche sanitarie nazionali e internazionali.
  • Tiziana Sabetta, responsabile organizzativo dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane - Istituto di Sanità Pubblica - Sezione di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma - e Responsabile web content editor del sito dedicato. Dal 2004 coordina il “Rapporto Osservasalute - Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane” ed ha curato una serie di Report su specifiche tematiche (salute della donna, dei bambini e degli anziani, città metropolitane, ambiente e prevenzione vaccinale). Ha collaborato ad attività di ricerca commissionate da Enti Istituzionali ed è autrice e co-autrice di testi scientifici e di testi divulgativi a contenuto scientifico.

Data di pubblicazione: 09 agosto 2018

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Come togliere il dolore di una scottatura?

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