Come avere lo spazio tra le gambe

Basta passare un po’ di tempo sui “Per te” di TikTok per ritrovarsi a scrollare tra video con l’hashtag #WeightLossCheck o #WeightLossHacks o che promettono che un certo allenamento vi farà venire il sedere alto e sodo. Fin qui me l’aspettavo – cerchiamo sempre di cambiare il nostro corpo per risultare più belli secondo gli standard della cultura dominante, anche se certi obiettivi estetici sono diventati irraggiungibili. Quello però che non avrei voluto vedere, e che invece mi balena sullo schermo, è un video che descrive come ottenere un look che pensavo fosse morto insieme a Tumblr: il thigh gap, lo spazio che si crea tra le cosce quando si hanno gambe così magre che non si toccano nella parte alta.

Il thigh gap è stato il mio tormento durante l’adolescenza. Ora ho superato i 20 anni, ed era da un po’ che non vedevo Internet cadere a simili livelli di depravazione e falsità, incoraggiando le donne ad avere cosce magrissime, dalla forma biologicamente impossibile per molte di noi – con un “buco” tra le cosce, e le gambe che non si toccano. Mi ha fatto tornare in mente tutto l’orrore del movimento thigh gap che imperversava negli anni in cui io ero alle superiori. (Una volta un’amica mi ha detto che le mie cosce si toccavano perché c’erano “troppi minerali” nel pozzo da cui arrivava l’acqua a casa mia, in campagna).

Anche se si potrebbe argomentare che ogni aspetto della bellezza moderna rappresenta di per sé una sfida, la mania dello thigh gap è sicuramente uno dei casi più estremi. Perché, nella maggior parte dei casi, quelle cosce che volete emulare non esistono realmente – è un gioco di luce.

Mettetevi in piedi davanti allo specchio, con i piedi alla stessa distanza dei fianchi. Attivate il tronco, spingete le spalle indietro e il collo in alto. Tenete ferme le gambe, flesse, con i muscoli tirati, mentre inclinate leggermente il torso in avanti. Mantenete le spalle e i fianchi arretrati, forzando la schiena a curvarsi. Appena notate anche un minimo spazio tra le cosce, alzate il telefono con la mano destra e piazzatelo vicino al volto. Mettete la mano sinistra sul fianco, in tasca, nascosta dietro la schiena, o alzatela facendo il segno della pace. Scattate e godetevi quella forma innaturale che il vostro corpo ha creato – collo allungato, petto ingrossato, vita sottile, sedere pieno, gambe toniche, e, chissà come, un “spazio” tra le cosce.

L’ossessione culturale per il thigh gap sta tornando. Ma stavolta, con l’insopportabile coolness di Internet del 2022. Lo specchio è sporco, la stanza in disordine, lo scatto sembra casuale, ma tutto il corpo è teso, in una torsione impossibile che sembra una novità ma che invece è tragicamente atavica. E ora, questo trend si accompagna a fisici BBL (Brazilian Butt Lift) – un look reso famoso dalle Kardashian, che consiste principalmente nel ridefinire chirurgicamente i glutei, per ottenere curve “brasiliane”, prendendo il grasso da altre parti del corpo e immettendolo nei glutei. Quindi, bisogna avere il thigh gap, ma anche le cosce formose, cosa ancora più assurda di prima. Una TikToker, @alexxxprincess, racconta che oggi capitalizza sulle sue cosce formose – ma per una ragazza giovane, avere le cosce grosse negli anni 2000, non garantiva un simile capitale sociale.

“Mi ricordo quando era nata la mania del thigh gap e lo volevano tutte”, dice @alexxxprincess su TikTok. “Quello, per me, non è stato un anno facile… Insomma, per quanto mi allenassi, facessi sport o mangiassi in un certo modo, non mi sono mai neanche avvicinata allo thigh gap. Indipendentemente da quanto fossi dimagrita”.

L’espressione “thigh gap” non è così comune nel nostro lessico oggi come lo era tra il 2012 e il 2016. Se su Google le ricerche su questo trend hanno raggiunto il picco nel 2014 (fateci quello che volete con questa informazione) — e più o meno nello stesso periodo anche quelle su Kim Kardashian hanno raggiunto il picco (la correlazione non significa per forza un nesso causale, ovviamente) — quel modello ci è stato però inculcato come standard di bellezza inarrivabile, e non solo per chi lo ha vissuto come trend nella seconda decade del 2000; i giovani ne parlano anche oggi online. Durante la pandemia, quando molti di noi si sono gettati a capofitto sui social media, i medici hanno messo in guardia contro lo “tsunami di disturbi alimentari” che rischiava di travolgere bambini e ragazzi, memori dei contenuti pro-anoressia che avevano inondato i social nei primi anni del 2000. È diventato praticamente impossibile distinguere tra disturbi alimentari e social media.

Nonostante i danni che simili trend possono causare ai giovani, i social media ne sono sommersi: chiunque, dalla star all’ influencer, all’utente casuale contribuisce alla loro diffusione. Quando si guarda una foto qualsiasi di Dua Lipa, nei suoi famigerati photo dump su Instagram, si può notare lo stesso elemento, che suggerisce bellezza, in evidenza: il vento che spira indisturbato tra le gambe senza l’intralcio della pelle che si tocca.

Alcuni influencers su TikTok fanno dei tutorial su come mettersi in posa per ottenere un look da thigh gap. Verrebbe da pensare che il fatto di condividere apertamente questi segreti dovrebbe renderci meno suscettibili di fronte a certe messe in scena, e quindi meno interessati a replicarle. Invece non contribuisce in alcun modo ad alleggerire il fardello di uno stile ormai vintage che ha ritrovato oggi una nuova fama. Diversi hashtag in tema suTikTok — #thighgaps, #thighgapgoals, #whereismythighgap — totalizzano migliaia di visualizzazioni e di post.

L’attenzione per lo thigh gap è coincisa con l’era dell’indie sleaze (o hipster) grosso modo tra il 2006 e il 2012, alimentata dai blog su Tumblr e da un’estetica dominata dalle icone dello stile “heroin-chic “ come Kate Moss, Alexa Chung, Sienna Miller, e Sky Ferreira. L’ indie sleaze ha reso glam i disturbi alimentari e incoraggiato il consumo sfrenato di alcol come sostituti di una personalità originale. Ora, secondo alcuni approfondimenti di Harpers Bazaar, Vogue, e GQ, l’indie sleaze sta tornando di moda – e io temo che questo coincida con una forte spinta verso il ritorno delle irraggiungibili gambe a grissino.

È un trend, quello di dimagrire e allungare il corpo fino a ottenere proporzioni che geneticamente non siamo predisposti ad avere, che è sempre esistito. Ma se il thigh gap sta tornando a plasmare il nostro immaginario collettivo, il trend sta cambiando. Invece di morire di fame per dimagrire, nella speranza di centrare l’obiettivo delle gambe a grissino che non si toccano, bisogna in qualche modo riuscire anche ad avere cosce robuste, sempre però con quello spazio vuoto in mezzo, improbabile in natura nel migliore dei casi.

La gente - in particolare le persone femme - è avvelenata quando parla di come ha vissuto la prima ondata dell’indie sleaze, per i modelli estetici irraggiungibili. Poi le cose hanno cominciato a cambiare, e il canone estetico si è allontanato dalla magrezza totale, apprezzando linee più morbide ma solo in zone considerate attraenti: i fianchi, il petto, e, qualche volta, le cosce. Anche le cosce di Kim Kardashian non si toccano in qualche foto (forse per via della posa o di photoshop), nonostante l’estetica curvy che lei spinge con tanto entusiasmo. Tutto considerato, compresa la rinascita di un’era in cui apprezzare il proprio corpo se si ha una taglia superiore alla 40 è visto come una presa di posizione politica, sarebbe ragionevole aspettarsi, purtroppo, un ritorno ancora più massiccio del thigh gap, anche peggio di prima.

Ma il mondo di oggi è diverso da quello della seconda decade degli anni 2000. Abbiamo vissuto la grande recessione. Oggi abbiamo lo streaming. I danni dovuti al cambiamento climatico ci si stanno ritorcendo contro. Beyoncé è passata da B’Day del 2003 a Lemonade del 2016. Qualche TikToker sta cercando di opporsi al ritorno del thigh gap parlando della propria esperienza col bullismo, e istruendo i follower sui pericoli della disinformazione – che Dio l’aiuti. Ci siamo già passati, ed è troppo presto per ripetere gli errori del passato.

Questo articolo è stato tradotto dall'edizione americana di Mashable, ma in Italia, se sentite il bisogno di parlare con qualcuno, potete rivolgervi al numero verde SOS Disturbi Alimentari: 800 180969. Qui le informazioni dell’Istituto Superiore di Sanità. O consultare il sito dell’AIDAP, associazione italiana dei disturbi dell’alimentazione e del peso, per scoprire il centro più vicino.

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