Modello plurilingue convenzione di vienna fac simile

  • Diritto di famiglia

Gli estratti plurilingue di atti stranieri, la loro automatica validità sulla base della Convenzione di Vienna del 1976.

Modello plurilingue convenzione di vienna fac simile

Il rilascio di estratti plurilingue di documenti stranieri: la Convenzione di Vienna del 1976

Premessa

In questo articolo, cercherò di occuparmi dell’obbligatorietà o meno di tradurre e legalizzare alcuni documenti esteri presso le opportune autorità Consolari affinché si possa procedere con la trascrizione degli stessi in Italia.

Innanzitutto i documenti di cui si parla riguardano il diritto di famiglia in genere, e sono gli atti di nascita, di matrimonio e di morte, che spesso vengono generati dallo Stato straniero in cui le persone si trovano al momento dell’evento, ma che inevitabilmente diventano utili in Italia per ottenere il rilascio del permesso di soggiorno per un famigliare ad esempio, o di un passaporto, per la richiesta della cittadinanza italiana, oppure per eseguire una successione ereditaria.

La domanda che bisogna porsi è: per poter essere validi in Italia, devono essere tradotti e legalizzati gli atti stranieri emessi da ogni Stato? La risposta è no, sicuramente per gli Stati che hanno ratificato la Convenzione di Vienna del 1976.

Oggetto della Convenzione

La Convenzione regolamenta il rilascio degli estratti plurilingue relativamente agli atti dello stato civile delle persone, per i Paesi che l’hanno ratificata: Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Capo Verde, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Turchia. In Italia la presente Convenzione è entrata in vigore il 30 luglio 1983.

Il contenuto della Convenzione

Senza avere la pretesa di spiegare nel dettaglio il contenuto della Convenzione di Vienna, è però importante sapere che è stata voluta dagli Stati sopra citati per agevolare la circolazione degli atti relativi allo stato civile delle persone, senza necessità della legalizzazione presso le competenti autorità.

Infatti, in allegato alla Convenzione sono stati formulati degli appositi modelli plurilingue che le autorità devono utilizzare; in questo modo, l’estratto dell’atto acquista validità per lo Stato che lo ha emesso, ma anche per lo Stato che ha ratificato la Convenzione in cui la persona vorrà che l’estratto abbia effetto.

Ciò è possibile secondo quanto disposto dall’art. 8 conv. Vienna che, infatti recita: “gli estratti portano la data del loro rilascio e sono muniti della firma e del timbro dell’autorità che li ha rilasciati. Essi hanno lo stesso valore degli estratti rilasciati in conformità alle norme di diritto interno in vigore nello Stato che li ha emanati. Gli estratti sono accettati nel territorio di ciascuno degli Stati vincolati alla presente Convenzione senza legalizzazione o formalità equivalente”.

Esempi concreti

Un atto di matrimonio rilasciato dalle autorità egiziane, può essere trascritto in Italia, senza necessità di ricorrere alla traduzione in italiano e relativa legalizzazione da parte dell’Ambasciata italiana de Il Cairo? No, perché l’Egitto non ha sottoscritto la Convenzione di Vienna.

Un atto di matrimonio, emesso dalle autorità turche, produce effetto in Italia, nonostante sia privo della canonica traduzione italiana e della legalizzazione da parte dell’autorità italiana in Turchia? Si, perché la Turchia ha sottoscritto la Convenzione di cui ci stiamo occupando.

Conclusione

Si rende quindi necessario, prima di procedere con la traduzione e legalizzazione dell’atto interessato:

  • verificare quale Stato abbia emesso l’atto;

  • sapere se esista una Convenzione ratificata con l’Italia, che regolamenti le formalità con cui un atto sia valido in Italia, e possa poi essere prodotto alle competenti autorità amministrative, ad esempio nell’ipotesi del rilascio di un nulla-osta per ricongiungimento famigliare, per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, o per altre attività necessarie alla famiglia e ai diritti della persona.

Articolo del: 12 gen 2022



Quali sono i certificati plurilingue?

Il certificato plurilingue è un un modello specifico redatto in più lingue che può essere utilizzato all'estero, nei paesi che hanno aderito alla Convenzione di Vienna del 1976. Serve per provare la data e il luogo di nascita, di matrimonio o di morte di una persona.

Come richiedere certificato di nascita plurilingue online?

Il certificato di nascita internazionale plurilingue può essere richiesto anche online su VisureItalia. Al momento della richiesta si dovrà selezionare nel menù a tendina la voce “estratto” e indicare nel campo note che la richiesta riguarda un certificato plurilingue.

Dove si richiede il certificato di matrimonio internazionale?

Comune del luogo di matrimonio.

Cosa sono i modelli Ciec?

Trascrizione copia dell'estratto dell'atto di matrimonio (CIEC)