Notifica agli eredi dopo un anno dalla morte

  1. gigix53

     

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    Carissimi ...recandomi piu' volte al giorno in orari diversi e in diversi giorni , al domicilio interessato (dove tra l'altro dopo accertamento, risiede la moglie erede con i figli maggiorenni )...nessuno mi risponde ...dando l'impressione come se volessero volontariamente evitarmi . In questo caso posso lasciare l'avviso di deposito ai sensi dell'art 140 cpc ed inviare la A/R . e come relazionare al meglio la relata di notifica . E se no art 140 cpc , qual'� la procedura. g r a z i e !
     

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  2. Alex da Sommacampagna

     

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    Penso tu ti debba riferire all'art.65 e non al 60. Io penso anche che si possa creare un combinato disposto con il 140 cpc solo se hai certezza di chi sia effettivamente un erede. Ne abbiamo parlato a questo indirizzo https://ilmessonotificatore.forumfree.it/?t=25785742 . Non � escluso che per il combinato disposto che ti ho suggerito tu ne potresti parlare all'AdE e sentire se va bene pure a loro. (io un tempo l'ho fatto e la cosa � passata).
     

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    CITAZIONE (gigix53 @ 11/3/2016, 13:13) 

    Carissimi ...recandomi piu' volte al giorno in orari diversi e in diversi giorni , al domicilio interessato (dove tra l'altro dopo accertamento, risiede la moglie erede con i figli maggiorenni )...nessuno mi risponde ...dando l'impressione come se volessero volontariamente evitarmi . In questo caso posso lasciare l'avviso di deposito ai sensi dell'art 140 cpc ed inviare la A/R . e come relazionare al meglio la relata di notifica . E se no art 140 cpc , qual'� la procedura. g r a z i e !


    Carissimo collega, leggo quanto da Te postato e passo alla mia opinione personale. L'atto in primis deve essere notificato ai sensi dell'art. 65 impersonalmente e collettivamente nell'ultima residenza del De Cujus. Tu dici che nell'abitazione si trovano gli eredi e secondo un tuo parere gli eredi cercano di evitarti, come se non volessero ricevere l'atto evitando di aprire la porta. Avendo questa certezza io mi comporterei in questo modo, mi reco in anagrafe e controllo lo stato di famiglia, prendo appunti sui componenti il nucleo familiare e successivamente faccio l'ultimo tentativo presso l'abitazione degli eredi riportati sullo stato di famiglia. Se l'ultimo tentativo � infruttuoso provvedo alla notificazione ai sensi dell'art. 140 C.P.C. nei confronti dei soggetti coeredi, pu� bastare il nominativo del coniuge superstite e per Me l'atto � notificato.
    Se non sei sicuro della procedura da me prospettata, ti inviterei a contattare l'A.d.E. che ha emesso l'atto per chiedere delucidazioni in merito.
    Spero di essere stato chiaro, un abbraccio, ciao.

    CITAZIONE (cursorTV @ 11/3/2016, 17:25) 

    Ma sei certo che la moglie del defunto e/o i figli ivi residenti siano effettivamente eredi? E se avessero rinunciato all'eredit�?

    Notifica agli eredi dopo un anno dalla morte


    Credo che non � compito nostro sapere se sono eredi oppure se hanno rinunciato all'eredit�. Per me l'atto va notificato regolarmente mentre saranno gli eventuali eredi a comunicare la rinuncia all'eredit� all'Ente che ha emesso l'atto.
    Ciao e buon inizio settimana.
     

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    Notifica agli eredi dopo un anno dalla morte

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    CITAZIONE (Salvatore Calamo2 @ 14/3/2016, 09:01) 

    CITAZIONE (cursorTV @ 11/3/2016, 17:25) 

    Ma sei certo che la moglie del defunto e/o i figli ivi residenti siano effettivamente eredi? E se avessero rinunciato all'eredit�?

    Notifica agli eredi dopo un anno dalla morte

    Credo che non � compito nostro sapere se sono eredi oppure se hanno rinunciato all'eredit�. Per me l'atto va notificato regolarmente mentre saranno gli eventuali eredi a comunicare la rinuncia all'eredit� all'Ente che ha emesso l'atto.


    I nominativi che si possono ricavare dall'anagrafe sono dei presunti eredi, non eredi certi, ora se la richiesta dell'Agenzia delle Entrate � di effettuare la notifica agli eredi impersonalmente e collettivamente, se la effettuo con una materiale consegna dell'atto, una persona che si qualifica erede per consegnarglielo la devo trovare, se invece come nel caso specifico nessuno ha aperto, ovvero nessuno si � dichiarato erede, non ho nessuna certezza che le persone ivi residenti siano effettivamente eredi.
    Personalmente non applicherei l'art. 140 c.p.c. alla cieca, procederei come detto in precedenza ai sensi dell'art. 60, comma 1, lettera e) del D.P.R. 600/1973.
     

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  5. Omesso15

     

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    Cari colleghi,
    sembra una cosa assai complessa, ma adottando le giuste notizie ufficiali io agirei in questo modo.
    Se il contribuente � deceduto la notificazione � nulla se eseguita ai sensi dell�art. 140 nei confronti del defunto, perch� la morte non � equiparabile a rifiuto o irreperibilit�.

    Infatti, l�art. 65 Dpr 600/1973 �Gli eredi rispondono in solido delle obbligazioni tributarie il cui presupposto si � verificato anteriormente alla morte del dante causa. Gli eredi del contribuente devono comunicare all�ufficio delle imposte del domicilio fiscale del dante causa le proprie generalit� e il proprio domicilio fiscale. La comunicazione pu� essere presentata direttamente all�ufficio o trasmessa mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, nel quale caso si intende fatta nel giorno di spedizione. Tutti i termini pendenti alla data della morte del contribuente o scadenti entro quattro mesi da essa, compresi il termine per la presentazione della dichiarazione e il termine per ricorrere contro l�accertamento, sono prorogati di sei mesi in favore degli eredi. I soggetti incaricati dagli eredi, ai sensi del comma 2, dell�articolo 12, devono trasmettere in via telematica la dichiarazione entro il mese di gennaio dell�anno successivo a quello in cui � scaduto il termine prorogato. La notifica degli atti intestati al dante causa pu� essere effettuata agli eredi impersonalmente e collettivamente nell�ultimo domicilio dello stesso ed � efficace nei confronti degli eredi che almeno trenta giorni prima, non abbiano effettuato la comunicazione di cui al secondo comma�.

    In poche parole se gli eredi comunicano almeno 30 giorni prima della notifica dell�atto, quest�ultimo deve essere notificato agli eredi personalmente e nominativamente all�indirizzo che hanno indicato.
    Invece se tale comunicazione non � stata fatta, o � stata fatta meno di 30 giorni prima della notifica dell�atto, gli uffici possono intestare l�atto al deceduto e notificarlo presso l�ultimo domicilio dello stesso, nei confronti degli eredi collettivamente ed impersonalmente.
    Quindi il messo nel momento in cui � venuto a conoscenza del decesso e non abbia reperito presso il domicilio persone idonee e disponibili a ricevere l'atto per la notifica (anche se tu dici che si rifiutano), sei tenuto a restituirlo indicando il motivo per cui la notificazione non � stata possibile effettuarla, cos� facendo (visto che gli eredi non hanno comunicato come ti accennavo sopra) tu rendi edotto l�ufficio dell�AdE del decesso magari con un certificato di morte in allegato, cos� questi dispongono che l�atto venga notificato nei modi previsti dall'art. 65 sopra riportato.
    Questo � solo il mio contributo e solo se ti pu� essere utile.

     

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    Notifica agli eredi dopo un anno dalla morte

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    CITAZIONE (cursorTV @ 14/3/2016, 12:13) 

    CITAZIONE (Salvatore Calamo2 @ 14/3/2016, 09:01) 

    Credo che non � compito nostro sapere se sono eredi oppure se hanno rinunciato all'eredit�. Per me l'atto va notificato regolarmente mentre saranno gli eventuali eredi a comunicare la rinuncia all'eredit� all'Ente che ha emesso l'atto.

    I nominativi che si possono ricavare dall'anagrafe sono dei presunti eredi, non eredi certi, ora se la richiesta dell'Agenzia delle Entrate � di effettuare la notifica agli eredi impersonalmente e collettivamente, se la effettuo con una materiale consegna dell'atto, una persona che si qualifica erede per consegnarglielo la devo trovare, se invece come nel caso specifico nessuno ha aperto, ovvero nessuno si � dichiarato erede, non ho nessuna certezza che le persone ivi residenti siano effettivamente eredi.
    Personalmente non applicherei l'art. 140 c.p.c. alla cieca, procederei come detto in precedenza ai sensi dell'art. 60, comma 1, lettera e) del D.P.R. 600/1973.


    Non � mia intenzione sviarvi dal C.P.C., adesso non l'ho trovato ma, se riesco la poster�, c'� una sentenza che parla esplicitamente dell'art. 65 ove si fa riferimento che il messo � tenuto anche alla ricerca degli eredi nel proprio territorio. Questa nota mi � stata data dall'associazione A.N.N.A. in un corso a cui ho partecipato, tra cui erano presenti anche il collega Valenzano57, Cosimo Pasimeni ed altri.
    Pertanto, se non mi � possibile, inviterei qualcuno dei colleghi sopracitati a farmi recapitare la nota sulla notifica impersonalmente e collettivamente nell'ultima residenza del de Cujus.
    Ritornando al post del collega Gigix53, lui fa riferimento che gli eredi (moglie e figli) stanno in casa ed evitano di aprire la porta.
    Pertanto, come gi� anticipato da Alex l'atto pu� essere notificato ai sensi dell'art. 140 C.P.C.

    CITAZIONE (Omesso15 @ 14/3/2016, 12:17) 

    Cari colleghi,
    sembra una cosa assai complessa, ma adottando le giuste notizie ufficiali io agirei in questo modo.
    Se il contribuente � deceduto la notificazione � nulla se eseguita ai sensi dell�art. 140 nei confronti del defunto, perch� la morte non � equiparabile a rifiuto o irreperibilit�.

    Infatti, l�art. 65 Dpr 600/1973 �Gli eredi rispondono in solido delle obbligazioni tributarie il cui presupposto si � verificato anteriormente alla morte del dante causa. Gli eredi del contribuente devono comunicare all�ufficio delle imposte del domicilio fiscale del dante causa le proprie generalit� e il proprio domicilio fiscale. La comunicazione pu� essere presentata direttamente all�ufficio o trasmessa mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, nel quale caso si intende fatta nel giorno di spedizione. Tutti i termini pendenti alla data della morte del contribuente o scadenti entro quattro mesi da essa, compresi il termine per la presentazione della dichiarazione e il termine per ricorrere contro l�accertamento, sono prorogati di sei mesi in favore degli eredi. I soggetti incaricati dagli eredi, ai sensi del comma 2, dell�articolo 12, devono trasmettere in via telematica la dichiarazione entro il mese di gennaio dell�anno successivo a quello in cui � scaduto il termine prorogato. La notifica degli atti intestati al dante causa pu� essere effettuata agli eredi impersonalmente e collettivamente nell�ultimo domicilio dello stesso ed � efficace nei confronti degli eredi che almeno trenta giorni prima, non abbiano effettuato la comunicazione di cui al secondo comma�.

    In poche parole se gli eredi comunicano almeno 30 giorni prima della notifica dell�atto, quest�ultimo deve essere notificato agli eredi personalmente e nominativamente all�indirizzo che hanno indicato.
    Invece se tale comunicazione non � stata fatta, o � stata fatta meno di 30 giorni prima della notifica dell�atto, gli uffici possono intestare l�atto al deceduto e notificarlo presso l�ultimo domicilio dello stesso, nei confronti degli eredi collettivamente ed impersonalmente.
    Quindi il messo nel momento in cui � venuto a conoscenza del decesso e non abbia reperito presso il domicilio persone idonee e disponibili a ricevere l'atto per la notifica (anche se tu dici che si rifiutano), sei tenuto a restituirlo indicando il motivo per cui la notificazione non � stata possibile effettuarla, cos� facendo (visto che gli eredi non hanno comunicato come ti accennavo sopra) tu rendi edotto l�ufficio dell�AdE del decesso magari con un certificato di morte in allegato, cos� questi dispongono che l�atto venga notificato nei modi previsti dall'art. 65 sopra riportato.
    Questo � solo il mio contributo e solo se ti pu� essere utile.


    Da premettere che se ti giunge un atto ove si chiede di notificarlo Impersonalmente e Collettivamente nell'ultimo indirizzo del De Cujus significa che l'A.d.E. ne � a conoscenza.
    Corte di Cassazione :Avviso di accertamento notificato al de cuius
    La Corte di Cassazione con Sentenza n. 26844/2007, ha affermato la validit� della notifica dell'avviso di accertamento nei confronti di un contribuente ormai deceduto, nell'ultimo domicilio di questi, nel caso in cui gli eredi non abbiano provveduto ad avvisare l'ufficio delle imposte dell'avvenuto decesso.
    La Corte ha ritenuto che in mancanza di tempestiva comunicazione all'ufficio delle imposte del decesso del contribuente e dell'indicazione degli eredi, la notificazione intestata al de cuius, mediante consegna a persona legittimata a riceverla, � valida non potendosi procedere alla notifica collettiva ed impersonale a tutti gli eredi nell'ultimo domicilio del defunto.
     

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    CITAZIONE (Salvatore Calamo2 @ 14/3/2016, 12:36) 

    Ritornando al post del collega Gigix53, lui fa riferimento che gli eredi (moglie e figli) stanno in casa ed evitano di aprire la porta.
    Pertanto, come gi� anticipato da Alex l'atto pu� essere notificato ai sensi dell'art. 140 C.P.C.


    CITAZIONE

    al domicilio interessato (dove tra l'altro dopo accertamento, risiede la moglie erede con i figli maggiorenni )...nessuno mi risponde ...dando l'impressione come se volessero volontariamente evitarmi.


    Ma se nessuno apre e risponde, come farebbe a dichiarare che nell'abitazione ci sono persone presenti e che addirittura sono eredi che rifiutano l'atto?
    Notifica agli eredi dopo un anno dalla morte
     

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    CITAZIONE (cursorTV @ 14/3/2016, 12:54) 

    CITAZIONE (Salvatore Calamo2 @ 14/3/2016, 12:36) 

    Ritornando al post del collega Gigix53, lui fa riferimento che gli eredi (moglie e figli) stanno in casa ed evitano di aprire la porta.
    Pertanto, come gi� anticipato da Alex l'atto pu� essere notificato ai sensi dell'art. 140 C.P.C.


    CITAZIONE

    al domicilio interessato (dove tra l'altro dopo accertamento, risiede la moglie erede con i figli maggiorenni )...nessuno mi risponde ...dando l'impressione come se volessero volontariamente evitarmi.

    Ma se nessuno apre e risponde, come farebbe a dichiarare che nell'abitazione ci sono persone presenti e che addirittura sono eredi che rifiutano l'atto?

    Notifica agli eredi dopo un anno dalla morte


    basta citare nella relata che ho proceduto ai sensi dell'Art. 140 C.P.C. dopo aver effettuato tutte le ricerche per rintracciare gli eredi e tutti i tentativi effettuati pur di far recapitare l'atto alle persone legittimate ( erede e/o coerede).
    Credo che nessun giudice arriva al punto di annullare un atto, dove si evince che il messo comunale ha fatto tutto il possibile pur di portare a conoscenza degli eventuali eredi di un atto del De Cujus.
    Il deposito ai sensi dell'art. 65 lo si fa se in caso non si trova nessuno, ma, dobbiamo fare attenzione all'ultima sentenza della Cassazione, perch�, se dicono che l'atto anche se � indirizzato Impersonalmente e Collettivamente nell'ultimo domicilio del de Cujus deve essere notificato agli eredi previa ricerca anagrafica, questo articolo 65 viene a decadere.
    Ecco perch� ho chiesto ai colleghi presenti al corso di Erchie (Br) se mi trasmettono la nota di A.N.N.A.
     

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  9. Alex da Sommacampagna

     

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    Si dovrebbe inoltre considerare che proprio la notificazione di certi atti induce gli eredi alla rinunzia dell'eredit�, pertanto l'attribuzione di "erede" riveste carattere di temporaneit�. Sono dubbioso che debba essere il messo ad informarsi sulla effettiva qualifica di erede da attribuirsi ad un parente del de cuius ma � anche pur vero che l'AdE notificante chiede la notificazione dell'atto con coscienza di causa e perci� il messo dovrebbe recarsi presso l'ultimo domicilio del de cuius con il presupposto che chi dimori o abbia domicilio in esso gli sia effettivamente erede; toccher� ai destinatari, se gi� non l'avessero fatto, comunicare la loro posizione e/o ricorrere successivamente all'atto notificato loro qualora lo ritenessero opportuno. Rimane comunque in me la convinzione, come gi� espressomi in altri post, che tale modalit� notificatoria andrebbe meglio calibrata al fine di garantire la finalit� della notificazione dell'atto, cio� l'avvenuta conoscenza dello stesso, cosa che un trattamento "impersonale e collettivo" sicuramente non garantisce affatto.
     

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9 replies since 11/3/2016, 14:13   5231 views

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Come si notifica un atto agli eredi?

Gli eredi, quindi, non hanno diritto a una notifica personale e individuale, presso il luogo di residenza di ciascuno di essi. Basta un'unica notifica, indirizzata a «Eredi del sig….» e presso l'ultimo luogo ove il defunto aveva il domicilio.

Chi può ritirare una raccomandata di un defunto?

Chi può ritirare la raccomandata inviata a una persona deceduta? Legittimati a ritirare la raccomandata per conto della persona defunta sono innanzitutto i suoi eredi. Gli eredi sono coloro che hanno già accettato l'eredità. L'accettazione, come noto, viene fatta dinanzi al notaio o al cancelliere del tribunale.

Quando muore un debitore?

Come avviene il recupero dei crediti se il debitore è deceduto? L'art. 754 del Codice Civile stabilisce che, nel recupero dei crediti da un defunto, sono gli eredi a pagare i debiti e accollarsi i pesi ereditari in base alla loro quota.