Risonanza magnetica nucleare del cervello e del tronco encefalico palermo

Generalità

La risonanza magnetica all'encefalo, o risonanza magnetica dell'encefalo, è la risonanza magnetica nucleare del compartimento encefalico, il quale comprende il cervello, il diencefalo, il tronco encefalico e il cervelletto.
Procedura sicura e del tutto innocua, la risonanza magnetica all'encefalo è indicata per l'individuazione e l'approfondimento di condizioni come: l'ictus e le sue conseguenze, la sclerosi multipla, i tumori al cervello, l'aneurisma cerebrale, l'idrocefalo, le cisti cerebrali, le encefaliti, le emorragie cerebrali, gli ematomi cerebrali, l'edema cerebrale ecc.
Inoltre, alcune sue particolari varianti permettono, una, lo studio dell'attività cerebrale, durante l'esecuzione di un certo compito (es: parlare), e, l'altra, lo studio approfondito del flusso di sangue all'interno dei vasi arteriosi e venosi.
Una classica risonanza magnetica all'encefalo dura tra i 30 e i 60 minuti; alla sua conclusione, il paziente può fare ritorno immediato a casa, salvo non abbia assunto un sedativo prima della procedura o sia stato sottoposto all'iniezione di un mezzo di contrasto.
La risonanza magnetica all'encefalo è controindicata alle persone con dispositivi o componenti in metallo all'interno del corpo (es: pacemaker ecc.).
L'interpretazione dei risultati spetta a un medico radiologo.

Risonanza magnetica nucleare del cervello e del tronco encefalico palermo

Breve ripasso di cos'è la risonanza magnetica

La risonanza magnetica, il cui nome per esteso sarebbe risonanza magnetica nucleare, è un esame diagnostico che permette di visualizzare l'interno del corpo umano, senza il ricorso a incisioni chirurgiche o a radiazioni ionizzanti, ma grazie a innocui campi magnetici e onde radio altrettanto innocue.
Praticamente priva di effetti collaterali e con pochissime controindicazioni, la risonanza magnetica fornisce immagini tridimensionali chiare e dettagliate dei cosiddetti tessuti molli (nervi, muscoli, legamenti, adipe, vasi sanguigni ecc.) e dei cosiddetti tessuti duri (ossa e cartilagini). Ciò la rende un test di assoluta rilevanza in numerosi campi della medicina: dalla traumatologia all'oncologia, passando per l'ortopedia, la gastroenterologia, la cardiologia ecc.
L'unico limite della risonanza magnetica è l'elevato costo delle apparecchiature, necessarie alla creazione dei campi magnetici per l'osservazione del corpo umano, e le spese di manutenzione della suddetta apparecchiatura.

Cos'è la risonanza magnetica all'encefalo?

La risonanza magnetica all'encefalo, o risonanza magnetica dell'encefalo, è la risonanza magnetica nucleare che permette di visualizzare, attraverso immagini tridimensionali estremamente dettagliate, le varie componenti encefaliche, ossia: cervello, diencefalo, tronco encefalico e cervelletto.
La risonanza magnetica all'encefalo è un esame diagnostico effettuabile negli ospedali più attrezzati e nelle cliniche radiologiche.
Come ogni tipo di risonanza magnetica, rientra tra le pratiche di Radiologia e la lettura dei suoi risultati spetta a un medico radiologo.


Risonanza magnetica nucleare del cervello e del tronco encefalico palermo

Altri nomi della risonanza magnetica all'encefalo

La risonanza magnetica all'encefalo è anche nota come: risonanza magnetica alla testa, risonanza magnetica cranio-encefalica e risonanza magnetica cerebrale.

Usi

La risonanza magnetica all'encefalo è uno strumento diagnostico utile all'identificazione e all'approfondimento di svariate condizioni patologiche, tra cui:

  • L'aneurisma cerebrale;
  • La sclerosi multipla;
  • L'idrocefalo;
  • Gli episodi di ictus e le loro conseguenze;
  • I tumori al cervello (es: glioblastoma, astrocitoma, neurinoma acustico ecc.) e i tumori al cervelletto (es: medulloblastoma);
  • Le infiammazioni del cervello di origine infettiva (encefaliti);
  • Le cisti cerebrali;
  • L'edema cerebrale;
  • Le malattie endocrine che hanno per protagoniste le ghiandole craniche ipofisi o ipotalamo. Esempi di tali malattie sono l'acromegalia e la sindrome di Cushing;
  • Le emorragie cerebrali e gli ematomi cerebrali;
  • Le encefalomiopatie;
  • Le problematiche cerebrovascolari in generale.

La risonanza magnetica all'encefalo, inoltre, trova impiego in occasione di quelle indagini diagnostiche, che vogliono chiarire in maniera definitiva l'esatta natura di sintomi sospetti, quali: vertigini, mal di testa cronico, problemi di vista, crisi epilettiche, cambiamenti improvvisi del comportamento e sbalzi d'umore.

Applicazioni particolari della risonanza magnetica all'encefalo

Accanto alla metodica classica, esistono due modalità d'esecuzione della risonanza magnetica all'encefalo che permettono di studiare, una, l'attività cerebrale durante l'esecuzione di un certo compito (es: parlare, leggere, pensare ecc.) e, l'altra, le particolarità del flusso di sangue all'interno dei vasi arteriosi e venosi delle varie componenti encefaliche.
La risonanza magnetica all'encefalo che consente lo studio dell'attività cerebrale, durante l'esecuzione di un certo compito, è un esempio di risonanza magnetica funzionale e prende il nome di risonanza magnetica funzionale dell'encefalo.
La risonanza magnetica all'encefalo che studia il flusso di sangue nel compartimento encefalico, invece, è un esempio di angio-risonanza magnetica e assume il nome di angio-risonanza magnetica dell'encefalo.

Preparazione

La preparazione alla risonanza magnetica dell'encefalo è la stessa messa in pratica in occasione di tutti gli altri tipi di risonanza magnetica.
Ciò significa che:

  • Non è previsto alcun digiuno o l'osservanza di diete particolari;
  • Poco prima dell'esame, il paziente deve togliersi qualsiasi indumento od oggetto contenente parti metalliche (borse, gioielli, portafogli, scarpe ecc.), rispondere a uno specifico questionario che accerta se sussistono o meno controindicazioni all'esame e, infine, comunicare se soffre di claustrofobia e, nel caso di paziente donna, se è in stato di gravidanza (o sospetto tale).

Soluzione alla claustrofobia

La presenza di claustrofobia si risolve, in genere, con la somministrazione di un sedativo, poco prima della risonanza magnetica all'encefalo, o - se esiste la possibilità all'interno della struttura ospedaliera in cui si tiene l'esame - con un macchinario “aperto”, ideato appositamente per le persone claustrofobiche.

Procedura

Dopo essersi liberato di qualsiasi oggetto metallico e aver risposto alle classiche domande pre-esame, il paziente deve stendersi, in posizione supina, su un apposito lettino scorrevole, che serve a introdurlo nell'apparecchiatura diagnostica.
A guidare e aiutare il paziente durante l'accomodamento sul lettino, è un tecnico radiologo, il quale, subito dopo, si occupa anche di fornire tutti i confort necessari (es: cuscini, tappi per le orecchie ecc.) e di dare le ultime istruzioni indispensabili al corretto svolgimento dell'esame.
Tra queste istruzioni indispensabili, merita una segnalazione l'assoluta immobilità a cui si deve attenere il paziente, durante l'intera procedura: i movimenti del corpo, infatti, pregiudicano l'accuratezza delle immagini, quindi il buon esito della risonanza magnetica all'encefalo.
Si ricorda che le moderne apparecchiature per la risonanza magnetica sono fornite di altoparlanti e telecamere per la comunicazione con il personale medico, il quale, in genere, una volta iniziato l'esame, si sposta in una stanza adiacente a dove risiede il paziente. La presenza di un sistema di comunicazione garantisce un controllo completo della situazione e la possibilità, a chi si sta sottoponendo alla procedura, di riferire eventuali malesseri o problematiche.
Come ogni tipo di risonanza magnetica, anche la risonanza magnetica dell'encefalo è molto rumorosa. Ciò spiega il possibile impiego di tappi per le orecchie.

Quanto dura una risonanza magnetica all'encefalo?

In genere, la durata totale di una risonanza magnetica all'encefalo è compresa tra i 30 e i 60 minuti.

Angio-risonanza magnetica nucleare

L'angio-risonanza magnetica dell'encefalo prevede l'impiego di un mezzo di contrasto, che il tecnico radiologo inietta al paziente, per via endovenosa, subito dopo l'accomodamento sul lettino.
Il mezzo di contrasto è fondamentale per valutare le caratteristiche del flusso di sangue, nei vasi arteriosi e venosi del compartimento encefalico.

Cosa accade a fine procedura?

In genere, subito dopo la risonanza magnetica all'encefalo, il paziente può rivestirsi e fare ritorno a casa, in attesa che siano disponibili i risultati.
Eventuali permanenze di qualche ora in ospedale possono essere dovute alla sedazione – in quanto quest'ultima comporta un certo stato confusionale e altera i riflessi – o all'uso del mezzo di contrasto (questa precauzione ricorre, ovviamente, solo dopo un'angio-risonanza magnetica).

Rischi

La risonanza magnetica all'encefalo è un'indagine diagnostica sicura e del tutto innocua per l'organismo.
Il fatto di non esporre il paziente a radiazioni ionizzanti la rende un esame ripetibile più volte, anche a distanza di poco tempo.

Rischi dell'angio-risonanza magnetica all'encefalo

In alcuni individui, il mezzo di contrasto usato per l'angio-risonanza magnetica all'encefalo può dar luogo a spiacevoli reazioni allergiche.
Oggi, per capire se sussiste il suddetto rischio, esistono degli esami preliminari, paragonabili a una sorta di prove allergiche, che sanciscono la presenza o meno di intolleranze ai mezzi di contrasto, usati abitualmente in ambito medico.

L'impiego del mezzo di contrasto fa rientrare le procedure di angio-risonanza magnetica all'encefalo nell'elenco degli esami minimamente invasivi.

Controindicazioni

Le controindicazioni alla risonanza magnetica dell'encefalo sono uguali a quelle di un qualsiasi altro tipo di risonanza magnetica.
Pertanto, non possono sottoporsi all'esame encefalico in questione tutti coloro che presentano, all'interno del corpo umano, dispositivi o componenti metalliche, quali per esempio pacemaker, neurostimolatori, schegge (quelle nell'occhio in particolare), clip intracraniche per un aneurisma cerebrale, apparecchi acustici, protesi metalliche, suture metalliche ecc.

Occorre ricordare che, ormai da diversi anni a questa parte, è particolarmente attiva la ricerca di metalli, il cui utilizzo in campo medico sia compatibile con la procedura di risonanza magnetica.

Risultati

Di norma, i risultati di una risonanza magnetica all'encefalo sono a disposizione dei pazienti nel giro di 3-4 giorni.
Come ogni tipo di risonanza magnetica, la risonanza magnetica dell'encefalo è un esame dettagliato, capace di fornire informazioni fondamentali.


Quanto costa una risonanza magnetica cervello e tronco encefalico?

La risonanza magnetica all'encefalo ha un costo che oscilla da 150 a 465 euro. È un esame richiesto per rilevare determinate patologie a carico di cervello, cervelletto, tronco encefalico e diencefalo.

Cosa si vede con la risonanza magnetica encefalo e tronco encefalico?

Con l'RM encefalo si possono verificare in maniera accurata lo stato del cervello, del cervelletto e del tronco encefalico, dell'ipofisi, dei ventricoli cerebrali e dei nervi acustici, acquisendo informazioni sulla presenza di disturbi o anomalie a loro carico.

Quanto dura la risonanza magnetica cervello e tronco encefalico?

Quanto dura l'esame? La risonanza magnetica encefalo senza mezzo di contrasto dura in media 20 minuti. Studi col mezzo di contrasto, soprattutto quelli maggiormente complessi, possono durare anche 35 minuti.

Quanto costa fare la risonanza magnetica a Palermo?

Se l'esame viene eseguito in regime di convenzione il paziente non dovrà pagare nulla se risulta essere esente, viceversa il ticket per una risonanza è di circa 45€ per il singolo tratto e circa 55€ per due tratti (il costo dei ticket è variabile in base al tipo di esame).