Camicia con bottoni sul colletto e cravatta

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outside the harpers bazaar exhibition as part of the paris fashion week womenswear fallwinter 20202021 at musee des arts decoratifs on february 26, 2020 in paris, france photo by edward berthelotgc images

Edward BerthelotGetty Images

Le sue camicie da uomo sono famose per la perfezione dei tagli e delle finiture: se n’è accorto il principe William che indossava una sua creazione il giorno del sì con Kate Middleton e anche Donald Trump che nel giorno della cerimonia di insediamento, sotto l’abito scuro d’ordinanza, ne sfoggiava una bianca in puro cotone. Angelo Inglese da Ginosa, in provincia di Taranto, è un sarto che lavora per imprenditori, manager, politici, attori (Checco Zalone è cliente fisso), uno dei pochi e fidati artigiani a continuare una tradizione di famiglia che ha fatto della camiceria su misura una bandiera del più autentico made in Italy. Chi più di lui può dirci quali sono le regole da osservare quando si sceglie una camicia? Ecco 15 consigli su come indossare quella giusta e come abbinarla al meglio.

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1. Lunghezza della camicia

La camicia da indossare sotto un abito deve essere rigorosamente più lunga dietro, in modo tale che non esca dai pantaloni.

2. Il colletto

Mai far uscire le punte del colletto della camicia dai revers della giacca. Per questo motivo il rapporto tra giacca e camicia deve essere perfetto.

3. Il colletto francese

Mai utilizzare il colletto francese della camicia sotto un abito elegante. Ultimamente torna a farsi strada una scelta snob, il collar club.

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Angelo Inglese

Courtesy ​Angelo Inglese

4. La camicia button down

Mai indossare una camicia button down con la cravatta. La camicia di questo tipo va sempre indossata senza alcun accessorio.

5. Come abbottonarla

La camicia può essere portata sbottonata, ma solo quando è indossata con un blazer. In quel caso, per un effetto elegante, va portata con l’ascot legato al collo.

6. La camicia per lo smoking

Sotto un abito elegante o formale come smoking e tight si deve scegliere una camicia con il colletto con le punte risvoltate.

7. Camicia coreana

Il colletto alla coreana è ammesso solo in barca, abbinato magari a dei bermuda.

8. La camicia col colletto rotondo

Il collar club citato sopra: va indossato rigorosamente abbottonato e con una cravatta in reps di seta leggerissimo.

9. La camicia diplomatica per i tuxedo

La camicia diplomatica con lo sparato plissé o di piquet va portata sotto un abito tuxedo per eventi importanti, con un cravattino annodato a papillon.

10. La camicia sartoriale

Il collo di una camicia sartoriale deve essere fatto con dieci punti di cucitura per centimetro.

11. Camicia a righe: quando e come

Le camicie con righe trasversali o oblique non vanno mai portate con un abito. Soprattutto se stiamo parlando di camicie con colletto a contrasto.

12. Il caso delle camicie fantasia

La camicia a fantasia non va mai indossata sotto l’abito ma solo su pantaloni di cotone, in poche occasioni come in vacanza o in discoteca.

13. Come devono essere i bottoni?

I bottoni della camicia devono essere in vera madreperla australiana e possono essere piatti o con spessore.

14. Il tocco sartoriale

Per una vestibilità perfetta la camicia deve avere il carré delle spalle tagliato in due parti.

15. Cosa fare con la bottoniera coperta

La camicia con la bottoniera coperta o finta è consigliata soltanto quando si usa il papillon.

Partiamo da una curiosità: sapete perché è considerata una mancanza di stile togliersi la giacca e rimanere in manica di camicia? Perché in origine – e ancora oggi secondo il Galateo – la camicia è considerata un indumento intimo: si usava sotto una sopravveste e si lasciava in vista solo il colletto.

Ed è proprio il colletto a definire lo stile di una camicia. La distinzione principale è quella tra colletto alla coreana, in voga perlopiù fino agli anni ’30 del XX secolo, e colletto rovesciabile, proposto in diverse fogge (ad esempio, colletto all’italiana, alla francese, button-down, club, ad alette, a linguetta ecc…).

La maggior parte delle varie forma di colletto sono realizzate per essere indossate con la cravatta e, a seconda del modello del colletto, si sceglie il tipo di nodo della cravatta più adatto, onde evitare un risultato anti-estetico evidente.

VARIE TIPOLOGIE DI COLLETTO

  • collo alla coreana: composto solo dal solino, può essere indossato abbottonato o aperto. Senza cravatta.
  • collo all’italiana (o kent collar): colletto a punte dritte, piuttosto lunghe, con un bottone, ideale per tutte le occasioni, specie per eventi formali o mondani. In questo caso, il nodo della cravatta non deve essere troppo voluminoso.
  • collo alla francese (o cutaway collar): è detto anche “colletto aperto” perché presenta un taglio netto che accorcia e divarica le punte. È un modello considerato giovane e trendy, da abbinare a un nodo di cravatta voluminoso, come ad esempio il nodo Windsor.
  • collo button-down (o soft roll collar): caratterizzato da due bottoni che fermano le punte. Le più famose camicie button-down sono realizzate da Brook Brothers, di cui Gianni Agnelli era cliente affezionato e, ad oggi, è uno dei pochi contributi fornito dagli Stati Uniti alla moda maschile classica. È un colletto adatto all’abbigliamento informale o casual, ma può essere indossato anche con la cravatta.
  • collo club: colletto con punte arrotondate e una linguetta che unisce i due lembi. Questo modello faceva parte delle divise degli studenti dell’Eton College e sottolineava, dunque, l’esclusiva appartenenza a quel “club”. Oggi è considerato un classico per gli uomini di stile. È uno dei colletti di camicia più adatto per essere portato con la spilla: la spilla, che viene appuntata tra le punte del colletto, deve stare sotto il nodo della cravatta per tenere le punte del colletto ferme sulla camicia e spingere il nodo della cravatta in fuori. Il nodo di cravatta consigliato per il collo Club è il Four in Hand, ma va bene anche un nodo semplice.
  • collo ad alette (o wing collar): da indossare nelle occasioni più importanti, con il tight, il frac o lo smoking. Di solito è presente su camicie bianche o avorio realizzate in tessuti pregiati e viene abbinato a cravatte o cravattini neri o grigioperla.
  • collo a linguetta (o tab collar): è un colletto di grande eleganza dal taglio lungo e con punte strette unite ai lati da due piccole fascette che tengono sollevato il nodo della cravatta. Questo modello va indossato solamente con la cravatta (non può essere portato nemmeno con la cravatta allentata). Secondo la tradizione, il primo a indossare un Tab collar è stato Edoardo VIII.
  • pin collar: collo dalle punte corte, che prevede l’utilizzo di una spilla per sostenere il nodo della cravatta. È un colletto molto amato dagli americani, ma che difficilmente vedrete indossato da un europeo. Con questo colletto la cravatta è d’obbligo. È consigliato l’utilizzo di un nodo ampio.
  • collo staccabile (attachable collar): utilizzato ormai solo dai dandy e dai nostalgici degli anni ’30 del XX secolo, quando questo modello era molto in voga. Al tempo, infatti, non tutti potevano permettersi di far lavare le proprie camicie tutti i giorni o di acquistarne di nuove, così lavandone e acquistandone solo le parti removibili, come il colletto e i polsini, davano l’impressione di avere a disposizione molti più capi. Tra ipersonaggi più eccentrici che adottano ancora il collo staccabile figura lo scrittore americano Tom Wolfe.

COME RICONOSCERE UNA CAMICIA DI QUALITÀ

Tessuto

La qualità di una camicia passa in primis dalla stoffa con cui è realizzata. Se volete andare sul sicuro, scegliete tra i tessuti batista, popeline, Oxford, Royal Oxford, Sea Island, Twill ritorto o a spina di pesce, Pinpoint. Se volete un’alternativa al cotone, L’Avvocato vi consiglia, invece, il lino, la seta, la flanella di cotone o la viyella.

Corrispondenza del motivo

Se indossate una camicia a righe, a quadri o con disegno geometrico, un indizio che può farvi capire se è di ottima fattura, è la corrispondenza del motivo, specie all’altezza dell’attaccatura delle maniche: deve corrispondere al millimetro.

Bottoni

In una buona camicia i bottoni sono rigorosamente in madreperla. Nelle camicie più sportive, tuttavia, sono accettati anche i bottoni in avorio, cuoio o legno.

Colletto con bacchette estraibili

Una camicia di qualità, soprattutto con collo all’italiana,  deve essere munita di bacchette estraibili, chiamate anche “tendicollo” perché servono a mantenere la giusta curvatura del colletto e a impedire alle punte di rialzarsi. Le bacchette sono generalmente di plastica, ma possono trovarsi anche nella variante più preziosa in ottone.

Impuntura

Una camicia di ottima fattura presenta circa 8 punti per centimetro. La cucitura viene fatta sempre con un ago singolo (single niddle), anche nelle impunture doppie. Questo rende più precisa e resistente la cucitura e fa sì che la stoffa non si arricci dopo il lavaggio.

COME SI INDOSSA UNA CAMICIA

  • Giacca e camicia devono avere la giusta lunghezza: il polsino deve sporgere di un centimetro abbondante (la misura si prende con il gomito piegato all’altezza dello stomaco). La regola è che il polsino della camicia deve arrivare a coprire l’articolazione del polso, poggiando sull’attaccatura del pollice. Nel prendere le misure, tenete sempre presente che la camicia può restringersi per almeno 4/5 lavaggi.
  • Il colletto della camicia, all’altezza della nuca, non deve mai restare nascosto dalla giacca. L’altezza del colletto, a prescindere dai dettami della moda, non deve quindi restare troppo bassa.
  • Le punte di un colletto devono sempre aderire allo sparato della camicia, anche quando si ruota la testa. Il colletto deve, pertanto, avere una circonferenza tale da impedire alle punte di sollevarsi. Anche un nodo di cravatta troppo voluminoso può far incorrere in questo inconveniente, quindi ponete attenzione anche a questo dettaglio.
  • Il bordo esterno e le punte del colletto devono rimanere coperte dal risvolto della giacca.
  • Il nodo della cravatta deve stare esattamente nel triangolo fra i due lembi del colletto, senza scivolare verso il basso.

Cosa vuol dire camicia button down?

Quando si parla di camicia button down si parla di quel tipo di camicia che possiede sulle due punte del colletto due asole che vanno allacciate a due bottoni cuciti sulla parte sottostante della camicia, ai lati del collo.

A cosa servono i due bottoni in fondo alla camicia?

Servono per mantenere la giusta curvatura del collo evitando che le punte si alzino. (Nelle camicie di qualità superiore trovi in fondo alla camicia un asola contenente le stecche di scorta.

Come si indossa la camicia diplomatica?

La camicia con collo diplomatico è riservata ad eventi di gala e cerimonie importanti. Tutti gli eventi formali saranno, quindi, una buona occasione per indossare questo tipo di collo sotto una giacca da smoking, con papillon e scarpe verniciate in modo impeccabile.

Come si chiama la parte della camicia che copre i bottoni?

Il termine cannoncino si riferisce a quella parte di camicia su cui sono intagliati i cosiddetti occhielli per i bottoni. Situato nella parte anteriore e centrale, è realizzato quasi sempre da due strati di tessuto, spesso costituiti dal tessuto della camicia ripiegato su se stesso e poi cucito.