Il fegato di vitello fa bene o male

Il fegato di vitello fa bene o male

A cosa fa bene il fegato di vitello?

Notevole e molto utile il contenuto di vitamina D, rara negli alimenti e necessaria al funzionamento del sistema immunitario ed al metabolismo osseo. Il fegato può quindi supportare la dieta del soggetto in accrescimento e anche quella preventiva l'osteoporosi.

A cosa fa bene la carne di fegato?

Sì, mangiare fegato fa bene e apporta molte proprietà all'organismo. Dal punto di vista nutrizionale il fegato è ricco di proteine, di vitamine A, B e D e di importanti sali minerali come il ferro, il fosforo, il selenio e lo zinco.

Quanto è grasso il fegato di vitello?

Etichetta nutrizionale per 100 g di Fegato di vitello
Valore energetico (calorie)140kcal
Carboidrati 2,91 g
zuccheri 0 g
Grassi 4,85 g

Chi ha il colesterolo alto può mangiare il fegato?

Innanzitutto il fegato è sconsigliato in caso di ipercolesterolemia, dato che contiene un'elevata quantità di colesterolo, “oltre il 60% della razione raccomandata giornaliera e quasi il 100% per quella indicata per un paziente ipercolesterolemico.” Non si tratta quindi di un apporto elevato di grassi in genere come ...

Qual è il miglior fegato?

Fegato di vitello Fra i vari tipi di fegato animale è il più ricercato dal punto di vista gastronomico in quanto presenta le migliori caratteristiche. Ha un colore rosa-nocciola e la superficie presenta sfumature viola-arancio.

Cosa bere per disintossicare il fegato?

Un rimedio classico per disintossicare il fegato consiste nel bere acqua calda-tiepida e limone al mattino, almeno 15 minuti prima di colazione. Altri rimedi naturali possono essere il succo di Aloe vera oppure la linfa di betulla, entrambi da assumere la mattina a digiuno e la sera prima di coricarsi.

Quale frutta fa bene al fegato?

I dieci alimenti per un fegato sano

  • Caffè
  • Tè verde.
  • Pompelmo.
  • Mirtilli.
  • Uva.
  • Succo di barbabietola.
  • Crucifere.
  • Frutta secca in guscio.

A cosa fa bene il fegato di maiale?

Il fegato di suino apporta una quantità significativa di fenilalanina e non rientra tra i cibi adatti per la fenilchetonuria. È un'eccellente fonte alimentare di ferro biodisponibile e, consumato regolarmente nella dieta, ottimizza la copertura della razione raccomandata.

Il fegato degli animali commestibili è una delle frattaglie più consumate in assoluto. Il suo tipico retrogusto amarognolo fa sì che non venga apprezzato da tutti, ma è da considerarsi come un alimento nutrizionalmente molto valido che non dovrebbe mancare nell’alimentazione di un soggetto sano.

I valori nutrizionali del fegato animale

Il fegato è un alimento con un interessante contenuto proteico (66%), contiene moltissimo colesterolo (15%) e una quantità variabile di trigliceridi. Il contenuto glicidico è relativamente basso (19%) (il fegato non può essere considerato un alimento glicidico, ma è pur vero che essendo un organo deputato al metabolismo glicidico, in esso c’è una certa presenza di glicogeno; ragion per cui finisce per contenere più zuccheri di quanti non ne contengano molti altri alimenti di origine animale).
Per quanto concerne il contenuto vitaminico, è curioso notare che il fegato è forse l’unico alimento di origine animale che contiene una relativamente interessante quota di vitamina C; molto più interessante il contenuto delle vitamine del gruppo B; sono presenti, infatti, in discrete quantità, sia la tiamina (vitamina B1), la riboflavina (vitamina B2), la niacina (vitamina B3 o vitamina PP), l’acido folico (vitamina B9), la cobalamina (vitamina B12), il retinolo (vitamina A) e la vitamina D (più specificamente il calciferolo, ovvero la vitamina D2).
Per quanto riguarda invece il contenuto di sali minerali, il fegato si fa notare per la presenza di ferro, rame e selenio.

Il fegato dei vari animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo

Fra le diverse specie animali il fegato presenta differenze nella forma, nel numero di lobi, nel colore ecc, così come nei valori nutrizionali. Vediamo quindi brevemente alcune delle caratteristiche del fegato di alcuni animali.
Fegato di bovino adulto – La ghiandola epatica del bovino è una massa abbastanza voluminosa, con margini spessi e arrotondati; di distingue piuttosto bene dal fegato di vitello grazie al suo colore molto scuro e tendente al violaceo.
Fegato di vitello – Fra i vari tipi di fegato animale è il più ricercato dal momento che, dal punto di vista gastronomico, presenta le migliori caratteristiche. Ha un colore rosa-nocciola e la superficie presenta sfumature viola-arancio. L’aspetto è molto invitante e il sapore è alquanto delicato, a differenza del fegato di vitellone (dal colore rosso scuro con sfumature violacee) e di quello di bue che di conseguenza vengono meno ricercati.
Fegato di suino – È un alimento largamente impiegato. Può essere utilizzato fresco oppure come pâté. Ha un sapore meno delicato rispetto al fegato di vitello, ma è saporito e si presta alla preparazione di varie ricette fra cui le note frisse e il pan di fegato. Dalla sua lavorazione si ottiene inoltre un noto salume, la mortadella di fegato.
Fegato caprino e ovino – Sono meno voluminosi rispetto al fegato di bovino; presentano una superficie quasi totalmente divisa in due da un solco piuttosto profondo. Hanno un buon sapore, ma da soli sono meno utilizzati spesso rispetto al fegato suino o a quello bovino; vengono infatti generalmente usati in quelle preparazioni culinarie che prevedono l’uso di tutte le interiora dell’animale.
Fegato di equino – Fra i vari tipi di fegato animale è, con tutta probabilità, il meno richiesto. Viene infatti consumato raramente persino dagli amanti delle carni equine.

Fegato d’anatra e oca – Il loro tipico utilizzo è quello della preparazione di pâté o di terrine (le terrine sono preparazioni molto simili ai pâté, ma se ne distinguono per la macinatura più grossolana e per l’uso della gelatina come elemento legante.

Fegatini di pollo e di altri volatili – Con il termine fegatini si è soliti indicare il fegato dei cosiddetti volatili da cortile (pollo, tacchino, faraona ecc.). Oggi in commercio sono reperibili fegatini già puliti; è consigliabile orientarsi su quei fegatini che abbiano un colore tendente al rosa-giallo-crema piuttosto che al rosso scuro.
Di seguito una tabella comparativa in termini di valori nutrizionali tra i fegati di diversi animali:

Fegato di bovino Fegato di equino Fegato di ovino Fegato di suino
Acqua 70g 67,8g 73g 70g
Proteine 20g 22,4g 19,5g 22,8g
Lipidi Tot 4,4g 4g 19,5g 22,8g
Colesterolo 191 mg 260 mg
Carboidrati 5,9g 5,3g 2g 1,5g
Energia 142 Kcal 145 Kcal 135 Kcal 140 Kcal
Sodio 81 mg 67 mg 108 mg
Potassio 320 mg 300 mg 356 mg
Ferro 8,8 mg 9 mg 12,6 mg 18 mg
Calcio 7 mg 8 mg 8 mg 10 mg
Fosforo 350 mg 358 mg 364 mg 362 mg
Tiamina 0,26 mg 0,30 mg 0,40 mg 0,40 mg
Riboflavina 3,3 mg 2,88 mg 3,28 mg 2,98 mg
Niacina 13,5 mg 14,7 mg 13,10 mg 14,5 mg
Vitamina A 16500 microgrammi 11000 microgrammi 15000 microgrammi 16500 microgrammi
Vitamina C 31 mg 30 mg 33 mg 23 mg

L’uso alimentare del fegato

Quando si acquista uno di questi alimenti è bene sincerarsi che la membrana che ricopre l’organo sia liscia e brillante, il colore deve essere omogeneo e non devono essere presenti macchie interne o esterne. Al tatto il fegato deve risultare sodo e consistente.
Non è possibile conservarlo troppo al lungo, il fegato infatti si deteriora abbastanza velocemente. È pertanto consigliabile consumarlo il giorno stesso dell’acquisto; nel caso questo non sia possibile, va avvolto in una pellicola trasparente e tenuto in frigo a una temperatura che non superi i 4 °C per un periodo che non superi le 24 ore.
Il suo uso culinario va dalla preparazione di crostini a quella di primi e secondi piatti. Una delle ricette più famose è quella del fegato alla veneziana (Figà àea Venessiana), in cui viene cucinato con le cipolle (rigorosamente di Chioggia), ma può essere anche semplicemente cotto in padella; si tratta di un piatto che rappresenta tutta la regione, tant’è vero che viene spesso definito come “fegato alla veneta” (secondo la tradizione si dovrebbe utilizzare il fegato di maiale, oggi, più frequentemente, si utilizza quello di vitello o quello del vitellone il cui gusto è meno deciso)
Anche gli antichi romani lo apprezzavano molto e usavano prepararlo con i fichi e si chiamava iecur ficatum, ed è da quest’ultimo termine da cui è poi derivato il nome attuale di questa frattaglia.

Controindicazioni dell’assunzione di fegato

Per la sua composizione nutrizionale, il fegato dovrebbe essere consumato con una certa moderazione nei soggetti affetti da ipercolesterolemia, iperuricemia e gotta. Viene anche sconsigliato in gravidanza, perché porta ad una assunzione eccessiva di vitamina A, responsabile di malformazioni fetali.

Approfondimenti

A cosa fa bene il fegato di vitello?

E' integratore alimentare completo, utile agli anemici e, in genere, nei periodi di stress o esaurimento fisico. Spesso al fegato vengono associati altri bioalimenti, che ne potenziano l' azione antianemica: vitamina B-12, acido folico, niacina o complesso B.

Quanto colesterolo contiene il fegato di vitello?

Il fegato di bovino appartiene al I° gruppo fondamentale degli alimenti – fonte nutrizionale di amminoacidi essenziali, sali minerali e vitamine specifici. ... Proprietà nutrizionali del fegato di bovino..

Chi ha il colesterolo alto può mangiare il fegato?

Innanzitutto il fegato è sconsigliato in caso di ipercolesterolemia, dato che contiene un'elevata quantità di colesterolo, “oltre il 60% della razione raccomandata giornaliera e quasi il 100% per quella indicata per un paziente ipercolesterolemico.” Non si tratta quindi di un apporto elevato di grassi in genere come ...

Quanto ferro c'è nel fegato di vitello?

Il fegato, sia esso di vitello, maiale, pollo, agnello o tacchino è infatti un alimento ricchissimo di ferro. Basta guardarne le caratteristiche nutrizionali per accorgersene: il fegato di maiale contiene 10,2 mg di ferro per ogni 100 g e quello di vitello 7,9 mg ogni 100 g.