Descrizione di un fiore con i 5 sensi

Home > La descrizione sensoriale: usare i 5 sensi per descrivere personaggi e ambienti

Imparare a descrivere è fondamentale perché solo grazie alle descrizioni tu puoi portare i tuoi lettori dentro le tue storie, crearne l’ambientazione, definire la fisionomia e il carattere dei tuoi personaggi, svelare i loro sentimenti e pensieri.

Per imparare a descrivere, o per migliorare le tue descrizioni, devi ripartire dalla tua capacità di osservazione.

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Descrivere, infatti, significa prima di tutto saper osservare. Ma saper osservare significa usare i 5 sensi, che sono il nostro canale di comunicazione con il mondo che ci circonda.

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Saper descrivere significa saper scegliere i dettagli giusti

Inserire descrizioni nei tuoi testi non significa scrivere elenchi minuziosi di dettagli e di aggettivi. A volte bastano pochi accenni per rendere un’atmosfera, per far capire dove ci si trova o come si sta comportando un personaggio.

Descrivere non significa quindi elencare, ma disseminare il testo di tanti piccoli dettagli, come le briciole di Pollicino, che il lettore possa cogliere e riunire poi nella sua mente in un quadro unitario.

Le descrizioni lunghe e separate dal resto della storia, infatti, annoiano il lettore e si prestano facilmente ad essere saltate a piè pari. Invece, pochi elementi descrittivi disseminati qua e là, arricchiscono il testo e aggiungono di volta in volta nuovi elementi affinché il lettore possa “vedere” nella sua testa quello che tu gli stai mostrando nelle tue pagine.

Tuttavia, affinché il lettore veda nella sua testa qualcosa, questo qualcosa deve prima essere ben chiaro in ogni dettaglio nella tua, di testa!

Solo se hai ben chiaro in testa il quadro completo, puoi dare al lettore i dettagli giusti affinché anche lui possa ricrearsi la scena nella propria mente.

Solo se conosci tutto il quadro puoi decidere quali dettagli raccontare al lettore.

Infatti, solo se tu hai una visione d’insieme puoi decidere quali elementi fornire al lettore, quali dettagli sono importanti e quali no, quali aspetti sottolineare e su quali sorvolare.

Pensa dunque alle tue descrizioni come a fotografie immaginarie che all’inizio hai davanti agli occhi solo tu, ma che poi, attraverso le tue parole, devono rivivere anche davanti agli occhi dei lettori.

>>> Per approfondire leggi Dall’osservazione alla descrizione: l’importanza delle descrizioni nei testi narrativi

Saper descrivere significa saper osservare

Per realizzare queste fotografie immaginarie nella tua testa – meglio ancora per iscritto in apposite schede di lavoro – devi risvegliare la tua capacità di osservazione.

Spesso, infatti, gli autori non riescono a  inserire descrizioni efficaci nei loro testi perché loro stessi in prima persona non hanno un’idea chiara di ciò che stanno descrivendo o non hanno sufficiente padronanza linguistica. In questi casi le scene rimangono spoglie i personaggi sono poco approfonditi. Il lessico usato è povero o banale e vengono ripetute espressioni sempre uguali.

Per risolvere questo problema bisogna lavorare:

  • sulla capacità di osservazione
  • sul bagaglio lessicale

Per scrivere descrizioni efficaci bisogna imparare a osservare e ampliare il proprio bagaglio lessicale.

Come risvegliare la capacità di osservazione

Lavorare sulla capacità di osservazione è abbastanza facile perché la capacità di osservare il mondo intorno a noi è una capacità che tutti abbiamo e che ci è servita da bambini per scoprire il mondo.

Se ci pensi, infatti, tutti noi da bambini, fin dai primi mesi di vita, abbiamo usato i cinque sensi per scoprire il mondo e per comunicare con il mondo. Abbiamo afferrato oggetti, li abbiamo assaggiati, siamo stati attratti dai colori vivaci e ci siamo beati della nostra voce producendo suoni e rumori. Attraverso i sensi abbiamo arricchito il patrimonio delle nostre esperienze.

Ora che siamo adulti la nostra capacità di osservazione appare offuscata e le percezioni sensoriali sembrano passate in secondo piano.

Questo però non significa che non possediamo più capacità di osservazione o di percezione: la nostra capacità di osservazione è intatta ma è solo assopita e ridotta per mancanza di esercizio.

La nostra capacità di osservazione può dunque essere ri-svegliata e ri-educata. Come?

Con due esercizi paralleli:

1) esercizi di lettura mirata di testi o brani descrittivi

2) esercizi di osservazione consapevole

Lettura e osservazione consapevole

Come prima cosa, dunque, leggi molto: va bene qualsiasi libro, ma leggilo focalizzando la tua attenzione proprio alla ricerca dei passaggi descrittivi. Durante queste letture mirate, il tuo scopo non deve essere quello di seguire la trama della storia, ma di analizzare la scrittura dell’autore e cercare di capire quando, dove e come sono stati inseriti elementi descrittivi, come sono state dosate le informazioni, quali elementi sono fondamentali per descrivere un carattere o uno stato d’animo e quali elementi invece possono essere lasciati alla fantasia del lettore.

Parallelamente a questo esercizio continuo di lettura, cerca di fare esercizi di osservazione consapevole, ovvero fermati ad osservare luoghi, persone, animali, oggetti, situazioni, di volta in volta diversi, cercando di raccogliere quanti più dettagli riesci.

Si tratta di una osservazione consapevole proprio perché, almeno nei primi tempi, dovrai proprio importi di osservare, costringerti a raccogliere elementi, come se fossi un investigatore privato alla ricerca di indizi.

Per scrivere buone descrizioni devi leggere molto e osservare molto.

Ad esempio, domani mattina, quando ti alzi e apri la finestra della tua camera, osserva tutto ciò che vedi dalla finestra, i rumori che senti, gli odori nell’aria. Poi, la sera, quando torni a casa, prima di rientrare, prova a soffermarti ad osservare proprio quella finestra dalla quale la mattina ti sei affacciato e guardala dall’esterno, con i colori mutati del cielo e la prospettiva opposta.

Oppure osserva una signora sconosciuta al supermercato, un nuovo cartellone pubblicitario sulla statale, un cane randagio che annusa i bordi del marciapiede. Tutto può essere oggetto di osservazione consapevole.

Bastano pochi minuti di attenzione dedicata ad una singola scena. L’importante è farlo spesso, ogni volta che puoi.

Puoi osservare anche la stessa scena più volte, cercando di cogliere di volta in volta le differenze, oppure concentrandoti ogni volta su un aspetto sensoriale diverso. Ad esempio un giorno ti concentri su ciò che vedi, il giorno dopo su ciò che senti, il giorno dopo ancora su ciò che annusi e così via.

Durante gli esercizi di osservazione consapevole a poco a poco ti accorgerai di molti dettagli che prima ti erano sfuggiti. Eppure sono sempre stati lì.

È proprio così: il mondo è sempre ricco di sfumature, ma noi non siamo sempre sufficientemente attenti per coglierle tutte.

A me piace pensare alla nostra capacità di osservazione come ad una finestra, dalla quale possiamo affacciarci sul mondo. La finestra è sempre lì, sta a noi decidere se aprirla o meno, se tenerla socchiusa o spalancata, se chiudere le tende o scostarle, se guardare fuori da una posizione laterale o centrale, se restare qualche passo indietro e accontentarci di un riquadro di visuale oppure affacciarci con tutto il busto per guardare in ogni direzione.

E perché no, magari uscire di casa e andare a verificare se quello che si vedeva dalla finestra è proprio così come sembra.

La descrizione sensoriale: descrivere usando i 5 sensi

Lo scopo degli esercizi di osservazione consapevole è quello di risvegliare i tuoi sensi, che sono le tue finestre sul mondo, i canali attraverso i quali registri le tue percezioni.

Imparare a osservare oggetti, persone e situazioni utilizzando tutti i 5 sensi è utile per scrivere poi descrizioni più ricche.

Come ti ho già detto, non tutto quello che osservi e che noti poi sarà inserito esplicitamente nei tuoi testi, ma solo imparando a osservare nel dettaglio sarai poi in grado di selezionare i dettagli giusti da inserire nelle tue storie.

Prima devi fare un lavoro di raccolta, poi farai quello di selezione.

Vediamo dunque quali dati possono essere raccolti attraverso i 5 sensi.

Descrivere attraverso la vista

Attraverso la vista percepisci:

  • le forme (geometriche e naturali)
  • i colori (colori, sfumature, trasparenze, luci e ombre)
  • le grandezze (dimensioni di un elemento e in confronto ad altri)
  • la quantità (numero, raggruppamento e distribuzione)
  • la posizione (rispetto a chi osserva e agli altri elementi)
  • la distanza (rispetto a chi osserva e agli altri elementi)
  • il movimento (la sua provenienza, direzione e modalità)
  • la velocità (in termini assoluti e in confronto ad altri oggetti in movimento)

Descrivere attraverso l’udito

Attraverso l’udito percepisci

  • le voci umane
  • i versi degli animali
  • i suoni
  • i rumori
  • la loro intensità
  • la durata
  • l’altezza
  • la provenienza
  • la distanza

Descrivere attraverso il tatto

Attraverso il tatto percepisci:

  • le forme
  • le dimensioni
  • la posizione
  • la quantità
  • il peso
  • il materiale
  • la consistenza
  • la superficie
  • la temperatura

Descrivere attraverso l’olfatto

Attraverso l’olfatto percepisci:

  • gli odori, sia buoni (i profumi) che cattivi (le puzze)
  • la loro intensità
  • la provenienza
  • la distanza

Descrivere attraverso il gusto

Attraverso il gusto percepisci:

  • i sapori

(Attenzione: la consistenza e la temperatura del cibo sono sensazioni tattili e non gustative!)

Come arricchire il lessico delle tue descrizioni

Abbiamo visto che per imparare a scrivere descrizioni efficaci nei tuoi testi devi lavorare sulla tua capacità di osservazione e sul tuo bagaglio lessicale.

Non c’è cosa peggiore, infatti, di avere tante cose da dire e non sapere come dirle o dirle sempre con le stesse (poche) parole.

Per arricchire il tuo bagaglio lessicale il rimedio principale è, ancora una volta, la lettura.

Anche l’uso continuo del vocabolario dei sinonimi può essere utile.

Io però voglio fornirti alcune tavole lessicali che possono suggerirti nuove parole, stimolare la tua fantasia o anche solo togliere la ruggine a vecchi ricordi di scuola.

Descrivere attraverso la vista – Scheda lessicale

Descrivere attraverso l’udito – Scheda lessicale

Descrivere attraverso il tatto – Scheda lessicale

Descrivere attraverso l’olfatto – Scheda lessicale

Descrivere attraverso il gusto – Scheda lessicale

Come descrivere i 5 sensi?

A ognuno di questi organi corrisponde uno dei cinque sensi: agli occhi corrisponde la vista; all'orecchio corrisponde l'udito; alla bocca corrisponde il gusto; al naso corrisponde l'olfatto e alla pelle corrisponde il tatto.

Come descrivere un fiore scuola primaria?

Il fiore può essere definito come un germoglio modificato originatosi da una gemma in cui si trovano foglie modificate generalmente disposte in quattro serie concentriche: sepali, petali, stami e carpelli disposte a cannocchiale su di un fusto.

Quali dati sensoriali vengono usati per la descrizione?

Descrivere, infatti, significa prima di tutto saper osservare. Ma saper osservare significa usare i 5 sensi, che sono il nostro canale di comunicazione con il mondo che ci circonda..
le forme..
le dimensioni..
la posizione..
la quantità.
il peso..
il materiale..
la consistenza..
la superficie..

Quali sono le 5 sfere sensoriali?

Nell'essere umano.
La vista..
L'udito..
L'olfatto..
Il gusto..
Il tatto..