Dolore alle dita delle mani al risveglio

Risponde il dottor Roberto Gorla, Divisione di Reumatologia, Spedali Civili di Brescia

Dolore alle dita delle mani al risveglio

Come posso accorgermi se i dolori alle mani sono sintomi di artrosi? Rossella, Vigevano

L’artrosi alle mani, un disturbo piuttosto frequente dopo i 50 anni specie fra le donne, è dovuto alla degenerazione progressiva delle cartilagini che rivestono le estremità delle ossa che compongono le articolazioni.

Questa condizione, se non adeguatamente trattata, può esitare in deformità localizzate principalmente alle dita e alla base del pollice all’altezza del polso (rizoartrosi).

Questa può condizionare l'insorgenza di una tendinite che è fortemente dolorosa e può ridurre la normale motilità della mano con conseguente difficoltà ad afferrare oggetti, a sollevare pesi o a compiere i normali gesti per accudire la propria persona (come vestirsi, mangiare) e le comuni attività quotidiane fra cui cucinare e cucire.

Solamente l'immobilizzazione temporanea con tutore e l'impiego di anti-infiammatori può ridurre il dolore e la compromissione funzionale. In taluni casi l'infiltrazione con cortisone della articolazione trapezio-metacarpale può ridurre il periodo di infiammazione.

La localizzazione artrosica alle articolazioni inter-falangee delle mani è spesso primaria e non sono infrequenti casi nella medesima famiglia (mamma o nonna).

Di norma l’evoluzione con la formazione di noduli è spesso lenta e scarsamente dolorosa.

Il dolore, invece, compare ed è accentuato dal movimento (migliora con il riposo) o anche da piccoli traumi come ad esempio colpire inavvertitamente una superficie solida.

Raramente il dolore delle dita disturba il sonno (a differenza dell'artrite reumatoide) e la rigidità al risveglio è di breve durata. Una variante più aggressiva di artrosi delle estremità delle dita è quella erosiva che può essere diagnosticata con una semplice radiografia e riconosce un approccio terapeutico diverso se l'esordio è precoce (< 50 anni).

L'artrosi si differenzia dall'artrite per l'assenza di gonfiore articolare sostenuto da versamento di liquido infiammatorio, per l'assenza di infiammazione, del fattore reumatoide e per le caratteristiche radiografiche.

L'artrosi deve essere prevenuta, prima che curata. Il mantenimento di un buon peso forma attraverso la dieta (l'obesità è un forte fattore di rischio per artrosi) e l'abitudine all'esercizio muscolare aerobico quotidiano, rappresentano la migliore prevenzione dell'evoluzione degenerativa.

E' sufficiente camminare ogni giorno 40 minuti per garantire una buona ossigenazione tissutale ed un buon trofismo muscolare o in caso la malattia colpisca soggetti giovani può essere necessario l'impiego di glucosamina o condrotina.

In particolare per le mani, è importante fare attenzione a non mantenere troppo a lungo la medesima posizione (come ad esempio scrivere per un tempo prolungato al computer o utilizzare il mouse) e compiere movimenti dolci, ma ripetuti, delle mani.

In caso di dolore, spesso maggiore nelle stagioni intermedie, è indicato il paracetamolo, sotto controllo medico e senza superare la posologia indicata affiancata laddove necessario da fisioterapia (ionoforesi, ultrasuoni in acqua, ecc) che spesso determina una riduzione del dolore e un migliore recupero della performance articolare.

Introduzione

Ritrovarsi con le dita delle mani gonfie è un evento abbastanza comune che può interessare una persona in vari momenti della vita.

Le dita appaiono aumentate di volume con un tipico aspetto “a salsicciotto”, tanto da rendere difficoltoso compiere semplici azioni come sfilare gli anelli, e possono essere

  • dolenti,
  • rigide
  • o fredde al tatto.

Le cause possibili sono di varia natura:

  • infiammatoria,
  • ambientale,
  • fisiologica,
  • ormonale,
  • allergica,

solo per citarne alcune.

Questa condizione può verificarsi in qualsiasi momento della giornata, ad esempio

  • la mattina al risveglio perché durante la notte si è dormito gravando tutto il corpo sulle braccia,
  • oppure alla sera per disfunzioni del microcircolo.

Le cause che più comunemente spiegano la comparsa di gonfiore nelle mani sono:

  • cattiva circolazione,
  • sovrappeso o obesità,
  • artrite o artrosi,
  • sindrome del tunnel carpale,
  • infezioni,
  • manifestazione allergica,
  • esposizione prolungata al freddo o caldo intenso,
  • sbalzi ormonali, tipici della gravidanza, sindrome premestruale,
  • farmaci,
  • malattie scompensate dei reni, pancreas, cuore, polmoni o tiroide.

Con l’arrivo della stagione estiva, le giornate calde ed afose possono esser causa di un gonfiore lieve alle mani che però non deve destare preoccupazioni, perché si tratta di un evento passeggero ed innocuo.

Approfondiamo allora le cause più frequenti delle mani gonfie ed i rimedi possibili per allontanare questa spiacevole sensazione.

Dolore alle dita delle mani al risveglio

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Cause

Una causa comune di mani gonfie è un disturbo del microcircolo, tipico delle persone che soffrono di colesterolo alto od ipertensione arteriosa. Le estremità del corpo, mani ma talvolta anche piedi, appaiono gonfie e fredde al tatto. Ciò è dovuto ad un aumento di calibro dei vasi sanguigni che devono dilatarsi per accogliere il sangue che scorre con più forza e velocità al loro interno per vincere le resistenze incontrate durante il percorso (alta pressione, accumuli di grasso). Anche chi soffre di sindrome di Raynaud presenta un difetto nel microcircolo delle mani, favorito e/o innescato dal freddo e da condizioni di stress.

Sbalzi ormonali legati a particolari condizioni di vita, come la gravidanza o la sindrome premestruale, possono causare un’alterazione della circolazione linfatica del nostro corpo con ristagno di linfa e formazione di linfedema transitorio nelle estremità (braccia, mani, gambe, piedi). Una ritenzione idrica, con conseguenti mani (e/o piedi) gonfi è tipica inoltre delle persone in sovrappeso o francamente obese.

Altra causa di mani gonfie può essere un rilascio eccessivo di istamina nel circolo sanguigno come accade in corso di allergia, per una reazione di difesa dell’organismo nei confronti di un corpo riconosciuto come estraneo (antigene) come ad esempio una puntura d’insetto (api, vespe) od un alimento. In caso di allergia, in base alla gravità della crisi allergica, oltre alle mani gonfie, possono comparire all’improvviso e repentinamente altri sintomi quali:

  • sensazione sgradevole di calore,
  • eritema,
  • papule cutanee,
  • prurito generalizzato,
  • ipotensione (pressione bassa)
  • o edema esteso in altre parti del corpo come
    • labbra,
    • viso,
    • epiglottide
  • con possibili disturbi respiratori (anche severi).

Infezioni cutanee della mano possono insorgere in presenza di piccoli tagli o ferite delle dita che diventano facili porte di ingresso per batteri o funghi comportando lo sviluppo di uno o più dita gonfie, arrossate, dolenti.

In alcune persone, specialmente nella popolazione anziana, le dita delle mani possono gonfiarsi, irrigidirsi ed essere dolenti a causa di un’infiammazione cronica a carico delle cartilagini e delle articolazioni metacarpofalangee, ad esempio in corso di LES (lupus eritematoso sistemico), artrite reumatoide in fase attiva od altre forme di artrite.

La sindrome del tunnel carpale, dovuta alla compressione del nervo mediano del polso, si manifesta con disturbi a carico delle prime 3-4 dita della mano come gonfiore, formicolii, dolore più accentuato di notte e che si può estendere al polso, braccio e spalla.

Causa iatrogena di gonfiore alle mani è l’assunzione prolungata di farmaci quali

  • antidepressivi,
  • antiipertensivi,
  • ipoglicemizzanti orali,
  • terapie ormonali,
  • cortisone,

Un trauma, anche banale come un piccolo incidente domestico od una caduta, può causare una frattura delle falangi ed un improvviso gonfiore e dolore della mano.

In alcuni casi, infine, le mani gonfie possono essere il campanello di allarme di patologie più severe, come

  • ipertiroidismo,
  • diabete mellito scompensato,
  • deficit renale,

Sintomi

Il gonfiore delle mani è un sintomo caratterizzato da edema delle dita, transitorio o persistente, che può accompagnarsi a seconda della causa scatenante ad altri sintomi/segni a carico delle mani quali:

  • dolore,
  • eritema,
  • discromie cutanee (alterazioni del colore),
  • prurito,
  • secrezioni purulente,
  • rigidità articolare con deficit nel movimento delle dita,
  • dita fredde,
  • formicolii,
  • sensazione di intorpidimento delle dita,
  • dito a scatto,
  • deformazioni articolari o tofi.

Disturbi sistemici, anche severi, possono manifestarsi in corso di crisi allergiche in modo repentino come sensazione di calore, edema generalizzato, prurito diffuso, disturbi respiratori ed ipotensione arteriosa fino al grave quadro di scompenso cardiaco che richiede un pronto intervento medico.

Tachicardia, irrequietezza, insonnia, perdita inspiegabile di peso, sudorazione o intolleranza al caldo, alterazioni del ciclo mestruale associati a gonfiore alle mani possono essere sintomi di disfunzione della tiroide (ipertiroidismo).

Se il gonfiore alle mani è persistente o qualora si siano escluse cause comuni ed innocue di mani gonfie, come sbalzi di temperatura ambientale o posizioni scorrette assunte durante il riposo notturno, è bene rivolgersi al proprio medico di famiglia per un controllo ed una ricerca eziologica.

Diagnosi

Il medico di famiglia ispeziona e palpa le dita delle mani interessate al gonfiore alla ricerca di segni quali

  • dolorabilità,
  • alterazioni della temperatura o della sensibilità cutanea,
  • cute delle dita arrossata o bluastra,
  • rigidità di movimento delle dita,

Una volta escluse le cause più comuni ed innocue di gonfiore alle mani, che si risolvono solitamente in breve tempo senza richiedere specifiche cure, il medico può prescrivere esami diagnostici mirati per ricercare altre possibili cause di mani gonfie quali:

  • esami di sangue:
    • emocromo,
    • glicemia,
    • funzionalità epatica e renale,
    • ormoni tiroidei,
    • elettroliti sierici,
    • acido urico,
    • VES,
    • PCR
    • ed altri parametri specifici (ad esempio fattore reumatoide od autoanticorpi),
  • test allergici,
  • elettromiografia,
  • capillaroscopia,
  • ecografia con ecocolordoppler,
  • radiografie della mano,
  • scintigrafia,
  • risonanza magnetica nucleare.

Rimedi

La cura cambia in base alla causa scatenante il gonfiore della mano, è quindi bene rivolgersi al proprio medico per essere indirizzati verso le terapie ed i rimedi più adeguati.

In caso di mani gonfie a seguito di un piccolo trauma, può venire in aiuto la borsa del ghiaccio da applicare subito dopo l’infortunio per ridurre il gonfiore e la formazione di un livido e l’uso di pomate con proprietà lenitive ed antiinfiammatorie.

Impacchi con del ghiaccio avvolto in un panno più volte al giorno per 10 minuti, possono dar sollievo a mani (e piedi) nelle donne in dolce attesa, soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza.

La borsa del ghiaccio ed impacchi a base di ammoniaca posso essere utili anche in caso di gonfiore alle mani da puntura di insetto. È bene tuttavia ricordare, in caso di reazione allergica, che se compaiono altri disturbi (formicolii, calore, affanno respiratorio, shock anafilattico, …) bisogna chiamare immediatamente il Pronto Soccorso per ricevere cure tempestive ed adeguate con cortisonici, antistaminici ed adrenalina.

Diuretici, antiinfiammatori e farmaci stimolanti la stasi linfatica sono richiesti in tutti i casi di ritenzione idrica da cattiva circolazione.

Se si è dormito in una posizione sbagliata e ci si risveglia con le dita della mano intorpidite e lievemente gonfie, un buon rimedio può essere l’esecuzione di semplici esercizi:

  • aprire e chiudere la mano,
  • flettere le dita,
  • alzare le braccia in alto per qualche minuto
  • o compiere piccoli massaggi con movimenti circolari in ogni dito partendo dalla punta ed andando verso il polso.

In casi particolari, su indicazione medica, può essere indicato

  • l’uso di un tutore,
  • farmaci (FANS, infiltrazioni di cortisone, diuretici, allopurinolo, levodopa, …),
  • terapie laser o con ultrasuoni,
  • chirurgia mini invasiva.

Dietro indicazione del proprio farmacista/medico sono ritenuti utili alcuni principi attivi fitoterapici con proprietà drenanti in forma di:

  • compresse (bromelina),
  • infusi/tisane (per esempio zenzero).

Prevenzione

Alcune raccomandazioni generali sono infine utili nel prevenire il rischio di mani gonfie nelle persone con fattori predisponenti, come ad esempio

  • bere 2 litri di acqua al giorno per favorire lo smaltimento dei prodotti di rifiuto e facilitare l’attività renale,
  • mangiare in modo sano e vario (ananas, sedano, finocchi, cipolle sono ottimi cibi drenanti),
  • ridurre il consumo di carne rossa, sale, cibi in scatola, salumi, caffeina, bibite gassate e zuccherate, alcool,
  • proteggere le mani con guanti durante i lavori domestici, il giardinaggio, …
  • ridurre l’esposizione a temperature estreme (troppo rigide o troppo calde),
  • rilassare braccia e polsi durante il riposo notturno, ed avere l’abitudine di sfilare gli anelli prima di andare a letto,
  • controllare regolarmente i valori di pressione arteriosa.

Perché quando mi sveglio mi fanno male le dita?

Le dita intorpidite e formicolanti durante la notte possono essere correlate a una condizione chiamata sindrome del tunnel carpale.

Cosa vuol dire quando fanno male le dita delle mani?

Tra le cause non traumatiche di dolori alle dita delle mani, invece, spiccano in particolar modo: l'artrosi alle mani, l'artrite reumatoide, il diabete, le cisti tendinee con sede sulla dita, la sclerosi multipla, il morbo di Dupuytren, la sindrome del tunnel carpale e il fenomeno di Raynaud.

Come inizia l artrosi alle mani?

L'artrosi alle mani si verifica a causa della progressiva usura dell'articolazione che provoca il logorio della cartilagine. La cartilagine agisce come un “cuscinetto” per le ossa, consentendone un movimento fluido.

Quali sono i primi sintomi dell'artrite reumatoide?

Si manifesta con dolore, gonfiore, tumefazione, sensazione di calore e rigidità nelle articolazioni interessate. A questi sintomi possono associarsi malessere generale, perdita di appetito, affaticamento. La rigidità articolare e la limitazione nei movimenti, di solito sono presenti al mattino e possono durare per ore.