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Come si determina il montante contributivo e come si calcola la pensione che si riceverà raggiunta l'età pensionabile: guida ed esempio pratico. Per calcolare l’età pensionabile, ossia il momento in cui si raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia, anticipata o agevolate, è importante tenere conto dell’età anagrafica del lavoratore e degli anni di contributi versati, mentre per stimare l’ammontare dell’assegno previdenziale è indispensabile conoscere il montante contributivo. Ma cosa è esattamente il montante contributivo? Come si calcola? E come concorre a determinare la rendita previdenziale una volta raggiunta l’età pensionabile? Vediamolo passo passo, anche con un esempio pratico. Indice
Montante contributivo: cos’è?Il montante contributivo è l’importo complessivo dei contributi versati durante la propria carriera lavorativa, rivalutati sino al momento della liquidazione della pensione. Si tratta di un parametro di fondamentale importanza nel calcolo delle pensioni che rientrano nel sistema contributivo, poiché il montante individuale rappresenta il capitale che il lavoratore ha accumulato nel corso degli anni di lavoro ai fini pensionistici. A fronte della Riforma delle Pensioni Fornero, dal 1° gennaio 2012 questo sistema di calcolo si applica pro quota anche coloro che nel 1995 avevano già almeno 18 anni di contributi, con riferimento alle anzianità contributive maturate successivamente al 31 dicembre 2011, alle quali si applica il sistema di calcolo contributivo. Vediamo di capire quindi come si determina il montante individuale dei contributi da utilizzare poi nel calcolo della pensione. => Pensioni retributive: cosa sono le aliquote di rendimentoCome si determina il montante contributivo?Per determinare il montante individuale contributivo bisogna tenere conto dei seguenti parametri:
Il montante individuale dei contributi si calcola quindi come la somma dell’ammontare dei contributi di ciascun anno, rivalutato ogni anno sulla base del tasso di capitalizzazione risultante dalla variazione media quinquennale del PIL calcolata dall’ISTAT con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare. Rivalutazione del montante contributivoLa rivalutazione del montante contributivo deve essere calcolato al 31 dicembre di ciascun anno; con esclusione della contribuzione relativa all’ultimo anno lavorato, con effetto sulle pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio dell’anno successivo. In sostanza, l’ultimo anno di contribuzione non deve essere rivalutato.
Esempio di calcolo del montante contributivoNella tabella che segue viene riportato il calcolo del montante contributivo ipotizzando:
Dal montante contributivo alla pensioneTale montante contributivo viene a sua volta utilizzato per calcolare l’importo dell’assegno previdenziale. Per passare dal montante contributivo individuale alla rendita pensionistica bisogna:
Si ottiene così l’importo della pensione lorda mensile. Se vuoi aggiornamenti su pensioni inserisci la tua email nel box qui sotto: Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy. Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Se è la prima volta che ti registri ai nostri servizi, conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica. Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali. Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy. Approfondimenti:
Come si fa il conteggio dei contributi?il totale dei contributi versati in ciascun anno, calcolati moltiplicando la base imponibile annua per l'aliquota di computo: del 33% per i periodi di contribuzione da lavoratore dipendente; del 24% per i periodi di contribuzione da lavoratore autonomo; dal 24% al 33% per gli iscritti alla gestione separata INPS.
Come fare per calcolare i contributi Inps?Contributi dovuti
Il calcolo dei contributi teoricamente dovuti (somme a debito del datore di lavoro) è dato dalle aliquote contributive (a carico dipendente e datore) moltiplicato l'imponibile previdenziale diviso 100.
Come si calcolano le settimane contributive per la pensione?Ciò sta a voler dire che per ogni anno di lavoro del dipendente e di relativi contributi versati all'Inps, dovranno essere conteggiate 52 settimane contributive. Quindi, qualora occorrano 40 anni di contributi, bisognerà calcolare i 40 anni di contributi per le settimane annuali, ovvero 40×52 settimane.
Quanti sono i contributi in busta paga?I soli contributi previdenziali sono pari a circa il 30% dell'intera retribuzione annua lorda, a cui vanno aggiunti altre tipologie di contributo tra cui l'INAIL e il TFR. In media l'insieme di contributi risulta essere di poco superiore al 100% dello stipendio netto percepito dal lavoratore.
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