Come si fa la successione senza testamento

Capita nella stragrande maggioranza dei casi. L’87% degli italiani non fa testamento. È difficile immaginare un futuro in cui non ci saremo e non ci viene spontaneo pensare alla fine che farà il nostro patrimonio, piccolo o grande che sia. Ma quando una persona muore e lascia la propria eredità senza testamento sai cosa succede? A chi spettano i suoi beni e come vengono gestiti?

Ci pensa la legge. Seppur risalente al lontano 1942, in piena guerra mondiale, con l’intento di tutelare una famiglia molto diversa da quella di oggi, il Codice civile prevede una serie di regole molto dettagliate. Determina chi erediterà il patrimonio del defunto e come verrà ripartito in assenza di testamento. È quella che viene definita come successione legittima, o successione necessaria (Art. 565 c.c. e seguenti).

Ritengo sia fondamentale sensibilizzare le persone riguardo al passaggio generazione. Il tema della successione mi sta particolarmente a cuore, tant’è che ho scritto un libro sull’argomento: L’Ultimo Scatto.

Ora, approfondiamo subito e vediamo quali sono le disposizioni previste dalla legge. Scopriamo chi sono gli eredi legittimi e come viene suddiviso il patrimonio nel caso in cui un testamento manchi o venga dichiarato invalido.

Eredità senza testamento: la successione legittima

La successione legittima è una forma di delazione ereditaria regolamentata dal legislatore per gestire un patrimonio in assenza di volontà del defunto. Lo scopo perseguito è quello di tutelare i legittimari e attribuire uno o più titolari all’eredità vacante, affinché ci sia continuità nell’amministrazione dei beni.

Purtroppo, in Italia manca una “cultura del passaggio generazionale”. Vuoi perché le persone ritengono esaustiva la disciplina di legge, o perché temono le imposte di successione, e dunque optano per altre soluzioni, il testamento è spesso l’ultima delle ipotesi.

C’è chi preferisce procedere con un atto di donazione. Oppure, chi intesta i propri beni ai familiari finché è ancora in vita, credendo di poter gestire il proprio patrimonio come ritiene opportuno. Sono scelte legittime e comprensibili, ma non sempre efficaci come pensiamo.

La donazione prevede imposte con aliquote assimilabili a quelle di successione, mentre intestare i beni ai familiari è comunque un atto impugnabile fino a 10 anni dopo il decesso. Dunque, non sono scelte prive di oneri e neppure immuni da possibili criticità che possano portare a liti ereditarie.

Ricordiamoci che disporre in vita dei propri beni, con donazioni o altri atti di liberalità è comunque un’azione limitata, poiché gli eredi aventi diritto possono sempre richiedere la quota di legittima.

Ad ogni modo, l’eredità senza testamento è disciplinata da specifiche disposizioni di legge, le quali prevedono precisi criteri nella designazione degli eredi. L’articolo 565 del Codice civile (Categorie dei successibili) è molto chiaro al riguardo:

“Nella successione legittima l’eredità si devolve al coniuge, ai discendenti, agli ascendenti, ai collaterali, agli altri parenti e allo Stato, nell’ordine e secondo le regole stabilite nel presente titolo”.

Dunque, facciamo un po’ di chiarezza e vediamo chi sono i legittimari e cosa gli spetta.

Chi eredita senza testamento?

I criteri imposti dalla legge per stabilire chi eredita e le relative quote spettanti nella successione legittima sono basati sul criterio dell’intensità del vincolo parentale con il defunto. Quindi, partiamo dal presupposto che, secondo la legge, esistono 2 tipi di parentela:

  • in linea retta – quando le persone discendono direttamente le une dalle altre;
  • in linea collaterale – quando le persone, anche se hanno un ascendente in comune, non discendono le une dalle altre.

Ne consegue che suoceri, cognati, generi e nuore, definiti come parenti affini, possono ereditare solo nel caso ci sia un testamento. Diversamente, per successione legittima, non hanno alcun diritto sull’eredità del de cuius (proprietario defunto dei beni costituenti il patrimonio ereditario).

Per semplificare, possiamo dire che il Codice civile prevede il calcolo delle quote di legittima suddividendo gli eredi in 3 gruppi sulla base della rilevanza del vincolo parentale:

  • primo gruppo – coniuge, o persona unita civilmente, e discendenti in linea diretta, ovvero i figli;
  • secondo gruppo – eredi ritenuti tali solo se il defunto muore senza lasciare figli, come gli ascendenti (genitori e nonni del defunto) e parenti in linea collaterale (fratelli e sorelle del defunto);
  • terzo gruppo – altri parenti fino al sesto grado e lo Stato.

Tuttavia, nonostante i criteri di legge definiscano una precisa gerarchia, possono manifestarsi diverse casistiche nella suddivisione delle quote di eredità, in base alla presenza o meno dei legittimari.

Eredità senza testamento: a chi spetta?

Nel caso di eredità senza testamento, il patrimonio del de cuius spetta al coniuge, o soggetto unito civilmente, (insieme all’eventuale diritto di abitazione), in quote variabili in base al concorso con altri legittimari viventi. Vediamo quali sono i principali e possibili scenari:

  • coniuge senza figli, discendenti e ascendenti – l’intero patrimonio spetta al coniuge;
  • coniuge con figlio unico – anche se sono presenti fratelli o ascendenti del defunto, 1/2 del patrimonio al coniuge e 1/2 al figlio/a;
  • coniuge con più figli – anche se sono presenti fratelli o ascendenti del defunto, 1/3 al coniuge, mentre il resto del patrimonio è diviso in parti uguali tra i figli;
  • coniuge senza figli e in assenza di collaterali – 2/3 del patrimonio al coniuge, mentre 1/3 è diviso in parti uguali tra gli ascendenti;
  • coniuge senza figli, ma in presenza di ascendenti e collaterali – 2/3 al coniuge, mentre 1/3 del patrimonio è diviso in parti uguali tra ascendenti, fratelli e sorelle;
  • senza coniuge con uno o più figli – l’intera eredità spetta ai figli, divisa in parti uguali, anche se sono presenti fratelli o ascendenti del defunto;
  • senza figli, coniuge e collaterali – l’intera eredità passa agli ascendenti del defunto;
  • in presenza dei soli collaterali del defunto – l’eredità spetta a loro, divisa in parti uguali;
  • in assenza di figli e coniuge, con presenti ascendenti e collaterali – l’eredità viene divisa in due parti, a loro volta distribuite in egual misura tra ascendenti, fratelli e sorelle.

Infine, in mancanza di coniuge, figli, ascendenti e collaterali, l’intera eredità spetta ai parenti più prossimi fino al sesto grado. In assenza di questi ultimi, l’eredità viene devoluta allo Stato, il quale risponderà dei debiti ereditari solo entro il limite dei crediti che rientrano nel patrimonio.

Pianifica la successione per tutelare il tuo patrimonio

Come abbiamo visto, quando l’eredità è senza testamento la legge tutela i parenti più stretti del defunto e a questi riserva la quota di legittima, secondo precise disposizioni.

Tuttavia, l’assenza di una pianificazione successoria sfocia spesso in spiacevoli contrasti tra gli eredi, che portano a ulteriori costi, oltre alle imposte previste. I tempi di assegnazione delle quote del patrimonio si dilatano e c’è il rischio che una parte del patrimonio venga depauperata. E questi scenari diventano ancora più critici quando il passaggio generazionale è legato alla gestione di imprese e attività di famiglia.

A prescindere dal valore del tuo patrimonio, è necessario pensare in anticipo alle modalità di tutela e trasferimento, per ottimizzare la fiscalità successoria e superare i vincoli civilistici in termini di beneficiari designati. Il supporto di un consulente patrimoniale esperto e affidabile ti consente di proteggere il patrimonio e agire con maggiore consapevolezza.

Contattami senza impegno. Sono a tua disposizione per una consulenza gratuita. Insieme possiamo analizzare la tua situazione patrimoniale e pianificare una successione su misura delle tue esigenze.

Come si fa la successione senza testamento

Dove si fa la successione senza testamento?

Basterà recarsi allo sportello successioni, presentando la documentazione occorrente e pagare le varie imposte previste dalla legge, variabili a seconda della consistenza dell'asse ereditario: così, in caso di presenza di beni immobili da succedere, dovrà pagarsi l'imposta ipotecaria (2% del valore del bene immobile), ...

Chi apre la successione senza testamento?

In mancanza di un testamento l'eredità spetta normalmente al coniuge e ai figli del defunto. Se il defunto ha un solo figlio, l'eredità viene divisa a metà tra questo e il coniuge.

Quanto costa un atto di successione di una casa?

Di base, il costo dell'atto di successione dal notaio varia in misura proporzionale al valore dell'asse ereditario, e va dai 300 euro per i valori molto bassi fino a cifre da 600 a 900 euro per patrimoni di grande portata.

Quali documenti servono per la successione?

Documenti necessari.
Certificato o estratto di morte..
Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà (sottoscritto in Anagrafe).
Copia della carta di identità e del codice fiscale del deceduti..
Copia della carta di identità e del codice fiscale degli eredi (verifica correttezza residenza ed indirizzi).