Come vedere cartelle esattoriali agenzia delle entrate

Le cartelle esattoriali

La cartella esattoriale o cartella di pagamento � il primo strumento utilizzato dai concessionari per  il recupero del credito erariale. Non tutte le cartelle di pagamento riguardano tributi erariali di competenza dell'Agenzia delle Entrate. Molte cartelle contengono inviti a pagare somme che scaturiscono da contravvenzioni stradali, sanzioni amministrative di vario tipo, tasse comunali, contributi per iscrizione ad albi, ecc.

� necessario perci� identificare correttamente l'ente che � effettivamente responsabile dell'addebito indicato nel frontespizio della cartella per capire quale � la violazione contestata.

Le cartelle di pagamento sono notificate ai contribuenti dai concessionari della riscossione tramite i propri addetti o spedite per raccomandata e contengono l'invito a pagare entro sessanta giorni le somme �iscritte a ruolo� a carico del contribuente.

Le cartelle di pagamento contengono, tra l'altro:

  • l'indicazione dell'Ufficio emittente;
  • la descrizione degli addebiti con le relative motivazioni;
  • le istruzioni sulle modalit� di pagamento;
  • nonch� l'indicazione delle modalit� per ricorrere.

Il pagamento

Il contribuente dopo avere controllato la cartella, se la ritiene corretta, deve effettuare entro 60 giorni il pagamento presso gli sportelli del concessionario, in banca o presso gli uffici postali.

Il contribuente in situazione di temporanea difficolt� pu� chiedere all'Ufficio che ha emesso il ruolo, il pagamento in forma dilazionata delle somme iscritte nei ruoli ed elencate nella cartella di pagamento. La richiesta di rateazione accompagnata da idonea documentazione, deve essere redatta in carta semplice con l'apposizione della marca da bollo e presentata, a pena di decadenza, prima dell'inizio della procedura esecutiva.

L'Ufficio, esaminata la situazione del contribuente e verificata la sussistenza dei requisiti, pu� concedere la dilazione fino a 60 rate ovvero sospendere la riscossione per un anno e poi concedere la dilazione fino a 48 rate. La situazione di difficolt� non deve per� essere cos� grave da comportare, anche per il futuro, l'impossibilit� di assolvere, pur se ratealmente, al debito iscritto a ruolo. Nel caso in cui venga concessa la sospensione, il debitore � tenuto a corrispondere gli stessi interessi dovuti per la rateazione. Se l'importo iscritto a ruolo � superiore a 25.822 euro, per ottenere la rateazione � necessario che il contribuente presti una fideiussione bancaria o assicurativa.

La riscossione coattiva

Una volta notificata la cartella di pagamento, se il contribuente non ha provveduto a pagare le somme iscritte entro il termine di 60 giorni, il concessionario, sulla base di una autonoma valutazione e senza necessit� di ulteriori avvisi, pone in essere le azioni ritenute pi� opportune per assicurare ovvero conseguire il recupero del credito.

A tal fine il concessionario � autorizzato dalla normativa che disciplina la riscossione coattiva

  • ad iscrivere ipoteca sui beni immobili del debitore e dei suoi coobbligati;
  • ovvero ad iscrivere il fermo amministrativo dei beni mobili registrati (ad esempio: autoveicoli);
  • Il concessionario pu� inoltre procedere direttamente all'espropriazione forzata;
  • dei beni immobili;
  • dei beni mobili;
  • e dei crediti anche presso terzi, nonch� delle somme dovute da terzi nell'ambito dei rapporti di lavoro (nella misura di un quinto).

Il concessionario pu� comunque procedere ad ogni altra azione esecutiva, cautelare o conservativa che l'ordinamento attribuisce in genere al creditore, secondo le norme del codice civile.

La contestazione delle cartelle

Se il contribuente ritiene l'addebito infondato pu� presentare le sue contestazioni all'ufficio impositore e chiederne l'annullamento.

In caso di mancato pagamento entro 60 giorni dalla notifica della cartella il concessionario avvia le procedure esecutive.

Se l'Ufficio riscontra che l'atto � effettivamente illegittimo � tenuto ad annullarlo in base alle norme sull'autotutela (l'autotutela � il potere che l'Amministrazione finanziaria ha di correggere un proprio atto illegittimo o infondato) e ad effettuare lo "sgravio", togliendo efficacia alla cartella e interrompendo le procedure di riscossione.

Se il provvedimento di autotutela comporta l'annullamento parziale della iscrizione a ruolo, l'ufficio competente deve comunicare tempestivamente anche l'ammontare delle maggiori imposte che restano dovute (maggiori rispetto a quanto dichiarato ma minori in relazione all'atto annullato), nonch� delle connesse sanzioni.

Se l'Ufficio non ha provveduto ad annullare la cartella in via di autotutela, il contribuente dovr� presentare ricorso alla Commissione tributaria entro 60 giorni dalla notifica.

Il ricorso alla Commissione tributaria provinciale non sospende la riscossione delle somme iscritte a ruolo, perci� il contribuente che ha presentato ricorso contro una cartella di pagamento e che ritiene di poter subire gravi danni dal pagamento prima della pronuncia della Commissione tributaria, pu� produrre istanza di sospensione indirizzata alla Commissione tributaria e all'ufficio locale dell'Agenzia.

Come controllare le cartelle esattoriali sul sito Agenzia delle Entrate?

Basterà collegarsi al sito dell'Agenzia delle Entrate – Riscossione, andare nell'Area riservate ai Cittadini e Imprese così da poter accedere a tutti i servizi online messi a disposizione dall'ente tra cui: Situazione debitoria – consulta e paga.

Come faccio a sapere se ho pendenze con Agenzia delle Entrate?

Per scoprire se si hanno debiti basta connettersi al sito dell'Agenzia delle Entrate riscossione all'indirizzo www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/. Da qui ogni cittadino può accedere all'area riservata inserendo le proprie credenziali per il sito se già possedute per lo svolgimento delle operazioni Fisconline.

Come si fa a sapere se una cartella esattoriale è andata in prescrizione?

Per verificare se una cartella si è prescritta bisogna controllare la data dell'ultima notifica ricevuta da Equitalia che fa riferimento a tale debito.

Quando cadono in prescrizione le cartelle esattoriali?

Le cartelle esattoriali aventi ad oggetto le imposte locali quali ad esempio TARI, IMU, TARSU E TASI si prescrivono in 5 anni. Al pagamento delle imposte locali infatti, trattandosi di una prestazione periodica, si applica l'art. 2948 c.c. ai sensi del quale si prescrive in 5 anni “…