In una polizza tcm contraente e assicurato possono coincidere

La polizza e la compagnia di assicurazione

Quando si sottoscrive una polizza assicurativa si firma un contratto tra privati, così come regolato dal Codice Civile agli articoli 1882, 1890, 1891 e 1919-1921. Ma quali sono i soggetti coinvolti?

Le figure principali sono il contraente, il beneficiario, l’assicurato e la compagnia assicuratrice.

Quest’ultima, detta anche impresa di assicurazione è una società regolarmente autorizzata dall’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) ad esercitare l’attività assicurativa, ovvero quell’attività che “consiste nell’eliminare una situazione di incertezza che grava su chi sia sottoposto ad un determinato rischio”.

Il contraente dell’assicurazione è colui che stipula la polizza (ovvero il contratto di assicurazione) con la Compagnia assicuratrice. Egli, con la firma del contratto, si obbliga a pagare il premio e in cambio acquisisce il diritto di indicare l’assicurato e il beneficiario dell’assicurazione.

Nonostante risulti il titolare della polizza, il contraente dell’assicurazione non ha né influenza  sull’attestato di rischio, il quale rimane vincolato al proprietario del mezzo. Ed è sulla base di questo attestato di rischio che, in parte, viene calcolato il premio da pagare.

L’assicurato

In una polizza tcm contraente e assicurato possono coincidere
L’assicurato è il soggetto esposto al rischio, titolare dell’interesse economico che viene protetto dalla polizza (auto, casa, vita). È su questo interesse economico che la compagnia è obbligata dal contratto di assicurazione. Si tratta, insomma, del soggetto che l’impresa di assicurazioni tutela da un rischio specifico (se si tratta ad esempio di una polizza contro i danni); oppure è il soggetto per la morte o la sopravvivenza del quale la compagnia si impegna a versare un capitale o una rendita, se le condizioni previste dal contratto di polizza si verificano (questo è il caso dell’assicurazione sulla vita).

Ovviamente, come già visto, l’assicurato può non coincidere con il contraente, mentre, nelle assicurazioni sulla vita, può essere anche diverso dal beneficiario.

Il beneficiario

È il contraente ad indicare, tramite la cosiddetta designazione beneficiaria, chi sarà il beneficiario della polizza, nel caso in cui si verifichino il sinistro, l’evento o il rischio che sono stati assicurati.

Le assicurazioni sulla vita e sugli infortuni

Nel caso esclusivo delle assicurazioni ramo vita e infortuni, il beneficiario può non coincidere con nessuna delle figure succitate (contraente e assicurato) e in questo caso è detto “terzo”.

Si può, ad esempio, stipulare una polizza sulla propria vita per riscuotere, arrivati ad un’età prestabilita, una certa somma (un capitale o una rendita). In questo caso le tre figure di contraente, assicurato e beneficiario sarebbero riunite nella stessa persona.

Un datore di lavoro, invece, assicura con una polizza specifica i propri dipendenti, per assicurare a loro o alle loro famiglie un risarcimento in caso di inabilità temporanea, invalidità permanente o morte.

In questo esempio, il datore di lavoro è sempre e solo contraente; il dipendente è sempre l’assicurato. Il beneficiario, infine, cambia a seconda dei casi: se si tratta di infortunio che provoca inabilità o invalidità, il beneficiario è il dipendente; se si tratta, invece, di un incidente che provoca il decesso del lavoratore, i beneficiari saranno i familiari dello stesso.

Gli altri tipi di assicurazioni

Nei casi di assicurazioni diverse da quelle sulla vita e sugli infortuni, come nel caso dell’RC Auto, invece il beneficiario dell’assicurazione può coincidere con il contraente, con l’assicurato o con entrambi.

Cos'è e come funziona l'assicurazione temporanea caso morte

L'assicurazione Temporanea Caso Morte è una polizza di rischio temporanea che prevede, a fronte del pagamento di un premio che può essere unico, annuo costante o monoannuale, la corresponsione, in caso di morte dell'assicurato avvenuta prima della scadenza contrattuale, di un capitale ai beneficiari designati. Con riferimento al capitale assicurato ci sono soluzioni assicurative che prevedono un capitale costante ed altre che invece offrono un capitale che decresce al passare degli anni. La TCM è una polizza il cui premio viene determinato in base all'età dell'assicurato, al suo stato di salute, alle attività sportive e professionali praticate, alla durata, all'importo del capitale assicurato nonché spesso anche all'abitudine al fumo.

La durata del contratto è stabilita dal contraente all'interno dei limiti previsti dal prodotto e tenendo in considerazione l'età dell'assicurato alla sottoscrizione e alla scadenza.

Quando conviene un'assicurazione vita caso morte

Le ragioni per sottoscrivere un'assicurazione di questo tipo sono molteplici, una fra tutte quella di garantire un futuro sereno ai propri cari dopo la propria scomparsa. Nel dettaglio, solitamente si consiglia di sottoscrivere una polizza TCM a:

  • Chi ha familiari che dipendono economicamente dal potenziale assicurato;
  • Chi ha sottoscritto un finanziamento importante: in questo modo è possibile evitare che le rate (in caso di morte) ricadano sugli eredi.

Questa tipologia di utenti, sottoscrivendo una polizza vita caso morte a fronte del versamento del premio previsto, garantiscono in caso di decesso, ad una persona terza, sia essa un figlio o il partner o chiunque si desideri, il capitale stabilito in fase di sottoscrizione o quello residuo al momento del decesso. Alcune polizze TCM prevedono anche la possibilità di selezionare delle garanzie complementari facoltative, che mirano a tutelare l'assicurato nel caso dell'insorgere ad esempio di una malattia grave oppure dell'invalidità totale e permanente. La prestazione, in questi casi, è erogata all'assicurato stesso e può essere versata in forma anticipativa (ad esempio viene corrisposta una certa percentuale del capitale assicurato in caso di decesso al verificarsi dell'invalidità permanente pari o superiore al 66% o alla diagnosi di una delle malattie gravi previste in copertura) o in forma aggiuntiva (erogazione di un capitale prestabilito in aggiunta a quello che verrà riconosciuto ai beneficiari in caso di decesso).

Inoltre, può essere anche attivata, in maniera automatica o a scelta, la prestazione di Esonero del pagamento dei premi della Garanzia Principale in caso di decesso. Quindi, nel caso in cui all'assicurato venga diagnosticata un'invalidità totale e permanente o una malattia grave, la compagnia esonera il contraente dal versamento del premio della garanzia principale.
Un'altra tipologia di garanzia complementare facoltativa che spesso è prevista in abbinamento alle TCM è la garanzia in caso di decesso dovuto a infortunio. E' possibile ottenere il doppio o il triplo del capitale assicurato, a seconda delle circostanze che hanno determinato la morte dell'assicurato (ad esempio decesso causato da infortunio o decesso causato da infortunio a seguito di incidente stradale).

Esistono infine altre tipologie di garanzie complementari abbinabili come ad esempio la Long Term Care (LTC).

Un importante vantaggio dell'acquisto di una polizza vita caso morte è la detrazione fiscale.
Nella dichiarazione dei redditi delle persone fisiche infatti è possibile portare in detrazione il19% del premio pagato sia per il decesso che per la garanzia aggiuntiva di invalidità totale e permanente (se questa non è inferiore al 5%), sino a un massimo di 530€.
Le prestazioni liquidate in caso di decesso sono inoltre esenti dalle imposte sulla successione e sono escluse dall'asse ereditario.

In una polizza tcm contraente e assicurato possono coincidere

Quali sono le figure contrattuali che non possono coincidere in un contratto di assicurazione vita?

Le assicurazioni sulla vita e sugli infortuni Nel caso esclusivo delle assicurazioni ramo vita e infortuni, il beneficiario può non coincidere con nessuna delle figure succitate (contraente e assicurato) e in questo caso è detto “terzo”.

Quando la struttura e sia contraente che assicurato?

Il contraente è dunque colui che si accorda con l'Assicurazione sulle condizioni della polizza, accettandone tutte le clausole e condizioni, e si impegna a versare il premio, in un'unica soluzione o con scadenze periodiche. In estrema sintesi il contraente: firma la polizza assicurativa; paga i premi pattuiti.

Che differenza c'è tra contraente è assicurato?

Il contraente sarà la persona incaricata del pagamento del premio, l'assicurato sarà la persona che attiverà la polizza in caso di morte dell'assicurato stesso mentre il beneficiario sarà colui o colei che riceverà l'indennizzo una volta avvenuto il decesso dell'assicurato.

Quando muore il contraente diverso dall assicurato?

Le conseguenze più interessanti alla morte del contraente, dal punto di vista normativo, si configurano quando questo non coincide con l'assicurato. In questo caso la titolarità del contratto, si trasferisce agli eredi legittimi del contraente, in assenza di testamento o agli eredi testamentari se vi è un testamento.