Telefono caduto in acqua non si accende

Come fare se il cellulare è caduto in acqua: tutto quel che c’è da sapere

Ci auguriamo che non vi succeda mai, ma se per sfortuna il vostro smartphone va a finire in acqua ci sono dei piccoli consigli che è bene voi teniate a mente in modo da cercare di salvarlo e soprattutto non peggiorare le cose.

I modelli resistenti all’acqua: Huawei P30, iPhone X e Samsung S10

Telefono caduto in acqua non si accende
Tanti sono i motivi che possono fare incappare in questa tremenda sciagura e si sa i nostri amati smartphone e l'acqua non vanno molto d'accordo: certo, questo non vale per tutti, infatti molti dei nuovi top di gamma riescono a resistere a un piccolo bagno accidentale o alla pioggia, come ad esempio Huawei P30 o iPhone X e alcuni addirittura possono resistere ad un bagno fino a 1,5 metri di profondità come Samsung S10.

Ma la maggior parte dei modelli non ha questa capacità e quindi veniamo a noi e impariamo cosa fare o non fare se il nostro smartphone si bagna.

La prima cosa da fare se il cellulare cade in acqua

La prima cosa da fare se il vostro telefono cade in acqua è spegnerlo: nel momento subito successivo al suo tuffo è inutile cercare di capire se il suo funzionamento sia perfetto o meno, giacché tenerlo acceso potrebbe danneggiare i circuiti, che essendo bagnati potrebbero andare in corto. Se bagnandosi invece si è automaticamente spento vale lo stesso principio: non provate a riaccenderlo per cercare di capire se funzioni, perché questo peggiorerebbe soltanto le cose per lo stesso motivo precedentemente descritto.

Se il cellulare è caduto in acqua: come maneggiarlo

Cercate poi di sistemare il cellulare caduto in acqua in posizione verticale e aspettate che l'acqua fuoriesca da sola: non scuotetelo e non agitatelo, perché questi movimenti potrebbero far entrare l'acqua ancora più in profondità e compromettere maggiormente il suo funzionamento.

Come fare in caso di smartphone in acqua: smontarlo e staccare la batteria

Provate a smontare ogni parte removibile, il guscio, eventuali protezioni di silicone, la memoria SD e sicuramente la scheda; se il cellulare caduto nell’acqua ha una batteria estraibile staccatela immediatamente, mentre se così non fosse, proprio come per la maggior parte degli smartphone, sarebbe conveniente recarsi da qualcuno in grado di farlo o provarci autonomamente con qualche tutorial in giro per il web, in modo da provare a farlo asciugare prima.

Se lo smartphone è bagnato non bisogna mai usare forni o phon

Potete provare ad asciugare manualmente alcune delle sue parti , tamponando delicatamente con della carta assorbente, ma non fate mai troppa pressione o troppa forza: è ovviamente sia rischioso sia sconsigliato pensare di asciugarlo con strumenti come forno, forno a microonde e phon, il che oltre a peggiorare le cose potrebbe anche far esplodere il cellulare e causarvi danni, quindi dimenticatevi di questi sistemi, ne va della vostra salute.

Metodi per asciugare un cellulare caduto in acqua: usare il riso

Un metodo che tutti avranno sentito, e che oltre ad essere uno dei più usati funziona per davvero, è quello di immergere totalmente il vostro smartphone bagnato nel riso: quest'ultimo avendo una grande potenza assorbente, infatti, riuscirà ad eliminare molta dell'umidità che è contenuta in esso. Non è una cosa immediata, ci vuole tempo: almeno due giorni, e in questi due giorni è sconsigliatissimo provare ad accenderlo per vedere se è già abbastanza asciutto, giacché anche in questo caso potrebbe andare in corto. Meglio un giorno in più che un telefono in meno.

Una volta trascorsi almeno due giorni, potrete provare ad accenderlo: se il telefono caduto in acqua si accende, bene, vuol dire che è andato tutto come doveva; se invece non si dovesse accendere, non disperate perché potrebbe essere semplicemente un problema di batteria: provate dunque a ricaricarlo, e se continua a non dare segni di vita prima di disperarvi totalmente provate ad andare in un centro assistenza: potrebbe essere soltanto un problema di batteria che con l'acqua è una delle prime cose che va in corto.

Telefono caduto in acqua non si accende

Cosa fare se lo smartphone cade in acqua di mare o sporca

Questi consigli vanno bene se il vostro smartphone è caduto in acqua dolce e pulita, ma se il vostro smartphone cade in acqua particolarmente sporca o nel mare le cose sono leggermente diverse.

L'acqua marina ha un alto contenuto di sale come tutti sappiamo e il sale è uno dei maggiori nemici per circuiti e metalli, altamente corrosivo: in questo caso dovremmo provare a mettere in atto delle misure speciali per salvare il nostro dispositivo, oltre a tenere a mente i consigli già elencati precedentemente.

Se il cellulare è caduto in acqua marina: va usato alcool isopropilico 9%

Per provare a pulire i sensori dall'acqua marina o da acqua particolarmente sporca, uno dei metodi più utilizzati è quello di immergere lo smartphone in alcool isopropilico puro al 99%: questa tipologia di alcool è molto usata per pulire circuiti elettronici per la sua velocità di evaporazione e per la capacità di eliminare eventuali ossidazioni senza consumare i circuiti.

Una volta immerso nell'alcool isopropilico al 99%, dobbiamo farlo rimanere in soluzione almeno per una ventina di minuti: sembra un consiglio folle, ma l'acqua del mare lo rovinerebbe comunque, quindi tanto vale provare a salvarlo.

Passato questo tempo dobbiamo fare in modo che tutto l'alcool evapori prima di provare ad accenderlo: all'incirca ci vuole un giorno, o magari potete immergere il vostro smartphone nel riso per velocizzare il processo ed essere sicuri che l'evaporazione avvenga correttamente; ma, mi raccomando, in questi casi va mantenuta la calma e non bisogna avere fretta.

Se il cellulare bagnato non si riaccende in nessun caso, opta per Samsung S10, Huawei P10, P20 Pro, Mate 20, P30 o iPhone 7 e i modelli fino all’iPhone X

Se invece il vostro smartphone non resusciterà, ci dispiace ma non c'è nulla da fare; provate a recuperare i dati da un esperto che potrebbe analizzare la vostra memoria interna e poi provvedete all'acquisto di un nuovo smartphone, magari questa volta con un buon protocollo IP68: si parte da Samsung S7 e si arriva al già citato Samsung S10, da Huawei P10, passando per P20 Pro e Mate 20 fino all'ultimo arrivato P30, o se preferite iPhone, ricordate che da iPhone 7  fino ad iPhone X tutti i modelli rispettano il protocollo IP68.

Come fare per riaccendere il telefono dopo essere caduto in acqua?

Potete tentare il recupero del cellulare asciugando i circuiti interni ed il processore. Come? Usando l'aria calda del phon: accendetelo al livello minimo e tenendovi a una distanza di circa 20 cm asciugate la zona della batteria e le fessure delle diverse schede. Eseguite questa operazione per circa 30 minuti.

Come asciugare l'interno di un cellulare?

Per farlo si può usare un asciugacapelli, il classico Phon che genera aria calda. Tenerlo al livello minimo e abbastanza lontano dal cellulare o dispositivo da asciugare ed utilizzare l'aria calda concentrandosi nella zona della batteria e dentro le fessure della scheda SIM e SD in modo che l'aria arrivi all'interno.

Quanto tempo deve rimanere il telefono nel riso?

Anche se variano sensibilmente a seconda dei siti, le istruzioni online consigliano di tenere il telefono nel suo improvvisato sarcofago di riso per almeno 12 ore, alcuni per tre giorni: probabilmente è proprio il tempo in cui lo smartphone viene lasciato spento ad asciugare la vera soluzione, più dei chicchi in cui è ...