Ricalcolo reddito di cittadinanza con isee corrente

Da nuovo assegno unico per i figli 2022 a revisione trattamenti assistenziali: ecco perch� cambiano gli importi spettanti di reddito di cittadinanza

Quando cambieranno gli importi del reddito di cittadinanza?

Stando a quanto spiegato recentemente dall’Inps, si preparano a cambiare gli importi del reddito di cittadinanza da riconoscere a diverse famiglie italiane sia per il debutto dell’assegno unico per i figli 2022, misura cumulabile con il reddito di cittadinanza, e sia per revisione e aggiornamento di alcuni trattamenti assistenziali eventuali percepiti dagli stessi precettori del reddito di cittadinanza e che ne modificano il reddito. 
 

Quanto e perché cambieranno gli importi del reddito di cittadinanza? Cambia l'importo del reddito di cittadinanza per molti precettori del beneficio e si procederà ad un ricalcolo in virtù di diverse novità in vigore da quest'anno 2022. E' stato lo stesso Inps a spiegare nello specifico i motivi per cui il reddito di cittadinanza sarà ricalcolato e cambieranno i relativi importi. Scopriamo quali sono.

  • Cambia importo reddito di cittadinanza per debutto assegno unico per i figli 2022
  • Ricalcolo reddito di cittadinanza per novità trattamenti assistenziali

Cambia importo reddito di cittadinanza per debutto assegno unico per i figli

Il primo motivo per cui cambiano gli importi del reddito di cittadinanza per tantissime famiglie è il debutto del nuovo assegno unico per i figli, misura che da quest'anno sostituisce tutte quelle che potevano essere richieste da famiglie con figli ad eccezione del bonus asilo nido, che resta in vigore. La nuova misura è cumulabile con il reddito di cittadinanza ma per calcolare l'importo spettante dell'assegno unico bisogna sottrarre alla somma che si percepisce del reddito di cittadinanza la quota relativa ai figli a carico. 

Una volta ottenuto il risultato, bisogna aggiungere l'importo dell'assegno unico per figli spettante con eventuali maggiorazioni, se previste in base alla composizione del nucleo familiare come stabilito dalle apposite tabelle Inps.

Precisiamo che l'assegno unico per le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza sarà versato direttamente e automaticamente sulla carta RdC che ogni beneficiario della misura ha, senza necessità di presentare alcuna domanda.

Ricalcolo reddito di cittadinanza per novità trattamenti assistenziali

Altro motivo spiegato dall’Inps che contribuisce alla revisione degli importi del reddito di cittadinanza da riconoscere ai beneficiari e al loro ricalcolo è la revisione dei trattamenti assistenziali. 

Da gennaio 2022, ai fini del calcolo dell’importo del reddito di cittadinanza rientrano ancora nuovi trattamenti assistenziali, come le maggiorazioni sociali, e si tratta di novità che determinano un ricalcolo del reddito di cittadinanza considerando anche le altre prestazioni percepite.

  L’importo che si percepisce di reddito di cittadinanza, al mese, si basa sul reddito familiare, inteso sia come somma dei redditi e dei trattamenti esenti (non assoggettati ad Irpef), percepiti da tutti i componenti il nucleo familiare, come assegni familiari, assegno sociale, carta acquisti ecc, sia sul valore Isee del nucleo familiare. Il ricalcolo del reddito di cittadinanza avviene, dunque, anche per chi percepisce il reddito di cittadinanza e contestualmente trattamenti assistenziali finora mai aggiornati ai fini del calcolo reddito utile per l'erogazione del reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: le ricariche di febbraio hanno avuto importi differenti. Meno soldi per moltissimi a causa dei ricalcoli coi nuovi modelli Isee.

Ma perchè in molti casi i redditi sono risultati più alti? Alcuni hanno pensato erroneamente che questo sia dovuto al fatto che lo stesso reddito sia stato inserito nell'Isee e che quindi abbia innalzato la soglia causando delle decurtazioni. Non è del tutto vero, infatti le ricariche del RDC o della vecchia carta REI ancora attiva nel 2019, sono state considerate ai fini Isee ma poi in sede di calcoli per il rinnovo del reddito sono state escluse dal totale.

Attenzione perchè la leggeparla chiaro: questo è valido solo ed esclusivamente al fine del rinnovo del reddito di cittadinanza.  Non è successa la stessa cosa infatti con altri tipi di bonus,  e neanche con l'indennità di disoccupazione che invece di fatto sono andati a sommarsi ed hanno aumentato, quando percepiti nel 2019, la cifra totale dell'Isee ordinario al pari di altre entrate come quelle da lavoro.

Anche se non per tutti, almeno per coloro che ad oggi, cioè attualmente sanno di non avere più quel tipo di reddito indicato sulla attestazione Inps, ma anzi che questo sia sceso di parecchio c'è un'opportunità. Utile anche per tutti quelli che in seguito all'aggiornamento dell'isee 2021 hanno trovato la ricarica del reddito di cittadinanza di febbraio più bassa rispetto a quello che ricevevano in passato.

Se infatti il problema riguarda un lavoro o la disoccupazione che erano stati inseriti nei redditi del 2019 ma al momento non sono più percepiti dal nucleo familiare, si può richiedere la dichiarazione Isee correntenella quale si può inserire la recente variazione avvenuta negli ultimi 12 mesi riguardanti i redditi da lavoro ed in ogni caso quando si riscontra un cambiamento in negativo di almeno il 25% inferiore alla cifra presente nell'Isee ordinario in possesso dell'Inps.

Questo tipo di certificato che si chiama appunto Isee corrente e va a rettificare ed aggiornare quello ordinario di fatto sostituendolo, permettendo così al soggetto che lo richiede di esporre una più attuale dimostrazione dell'effettiva situazione economica che può dare o meno il diritto ad avere bonus e trattamenti assistenziali o prestazioni ed agevolazioni sociali previste dalla legge per le famiglie a basso reddito. In questo modo si va a tenere conto delle variazioni significative avvenute più di recente che hanno fatto scattare una differenza sostanziale rispetto ai redditi ordinari che vanno sempre calcolati sui due anni precedenti la DSU. Infatti nel 2021 si stanno prendendo in esame patrimoni ed entrate relative all'anno 2019.

Reddito di cittadinanza: meno soldi con l'Isee ordinario?

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, l'obbligatorietà di rinnovare l'Isee ordinario ha comportato l'inevitabile ricalcolo, con i nuovi certificati che in alcune persone hanno decretato l'abbassamento della ricarica mensile decurtando una percentuale variabile in base ai redditi fino ad arrivare al decadimento del beneficio nei casi in cui si è superata la soglia dei 9.360.00 euro.

Per moltissimi beneficiari infatti si è arrivati alla revoca in quanto non sussistono più i requisiti economiciprevisti. Ma al momento cosa si può fare se il soggetto non si riconosce nel reddito certificato da Inps ? C'è la possibilità appunto di richiedere l'Isee corrente.

Per chi lo avesse già fatto invece, per vedere il nuovo importo spettante bisogna prima verificare quanto tempo è passato tra la presentazione dell'Isee ordinario a quella dell'Isee corrente. In molti casi infatti l'Inps non ha fatto in tempo a calcolare l'aggiornamento quindi in questo caso servirà solo attendere la mensilità di marzo per controllare se nel frattempo l'importo della ricarica sia stato adeguato alla nuova situazione economica certificata.

Nel caso in cui la variazione con l'Isee corrente deve ancora essere attestata il consiglio invece è quello di farlo al più presto per poter ricevere il nuovo importo della ricarica aggiornata già ad aprile. Appuntamento dunque al 15 marzo per chi già avesse provveduto, ma per alcuni al 15 di aprile o dopo lo stop di un mese per chi nel frattempo abbia terminato le 18 mensilità del reddito di cittadinanza.

Ovviamente, quando sussistono le condizioni,  chi ha già effettuato il rinnovo del reddito può presentare Isee corrente in qualunque momento per chiedere un ricalcolo che a seconda della differenza dei dati reddituali sarà molto probabilmente aumentato rispetto alle ricariche precedenti.

Ma vediamo cosa è nel dettaglio il modello Isee corrente Inps, chi può richiederlo e come fare.

Chi può richiedere l'Isee corrente INPS

Possono richiederlo tutti coloro che hanno subìto variazioni economiche nell'ultimo anno da prendere in esame che siano pari ad almeno il 25% in meno rispetto a quello dichiarato nell'Isee precompilato ordinario.

Chi ha perso l'attività lavorativa, chi l'ha ridotta, chi ha chiuso una partita iva o un'attività in proprio, chi prima aveva dei sussidi come cassa integrazione, Naspi ed ora non percepisce più mensilità di questo tipo di indennizzi.

Ma anche quando la variazione sia avvenuta solo negli ultimi due mesi ed in quel caso l'Inps calcolerà il reddito tenendo conto appunto delle entrate dichiarate.

Comunque è sempre necessario aver prima presentato la dichiarazione per effettuare il calcolo dell'Isee ordinario. Infatti quello corrente può essere valido solo la variazione sia significativa e rapportata a quello ordinario valido sia per il richiedente che per uno qualsiasi dei componenti stessi del nucleo familiare. Ad esempio un figlio che prima lavorava poi è stato licenziato, così come anche il decesso di un componente anziano che contribuiva con reddito da pensione ad aumentare il valore ma che ora non è più presente.

L'Isee corrente ha una validità di 6 mesi se fatto nel corso dell'anno solare e va rinnovato allo scadere naturale della dichiarazione.

Ma come tutti gli altri tipi di Isee va rinnovato anche ogni anno a partire dal 1 gennaio. Questo significa che, se ad esempio viene richiesto a fine anno durerà comunque fino al successivo 31 dicembre, perciò è bene tenere a mente tutte le scadenze per non perdere alcun beneficio. Dunque in mancanza di un rinnovo, si procede all'erogazione delle ricariche del reddito di cittadinanza o di altri bonus in base a quello ordinario che ha sempre scadenza il 31 dicembre di ogni anno ma questo potrebbe comportare ovviamente anche la perdita del beneficio se in base alla dichiarazione Isee ordinaria non si avevano i requisiti per accedere al sussidio del reddito di cittadinanza.

Isee corrente: come si calcola e quali documenti servono per richiederlo

L'Isee corrente calcola e rettifica i redditi del richiedente e dei componenti del nucleo familiare già inclusi nel quadro A di quello ordinario in base all'ultimo anno, occorre soprattutto essere in possesso delle entrate recenti a titolo di lavoro, buste paga, o altri trattamenti ed indennità come pensioni e disoccupazione. Queste andranno sommate ed indicate nel modello.

Per certificare poi la perdita degli stessi trattamenti l'Inps chiederà la prova dell'eventuale diminuzione delle somme percepite. Possono essere richieste: una dichiarazione del datore di lavoro che ne certifica la riduzione di orario, o anche la lettera di licenziamento, fine contratto a termine, il certificato di chiusura partita iva per cessata attività. O la domanda di disoccupazione Inps con accettazione e relativo calcolo delle mensilità previste a titolo di indennità Naspi o Dis coll.

Tutti i documenti quando la dichiarazione viene effettuata online possono essere allegati alla domanda in formato Jpeg o Pdf. Per chi ha terminato la Naspi è possibile anche inviare come prova la schermata del fascicolo previdenziale nella quale si certifica che l'indennità è in stato "terminata" e che non spettano più pagamenti rispetto a quelli che si percepivano nel 2019.  Così come può essere inviata una copia della pratica della domanda di disoccupazione accettata, a prova che sia effettivamente avvenuta la perdita del lavoro.

Come fare l'Isee corrente online sul sito Inps

Dopo aver certificato il reddito ordinario si può procedere anche immediatamente alla compilazione online di quello corrente. Sulla stessa finestra del sito proprio dove si può controllare il proprio Isee ordinario infatti cliccando sulla DSU apparirà la possibilità di selezionare Isee corrente dal menu.

Avendo tutti i documenti richiesti per dichiarare le variazioni si può procedere con l'attestazione. Che quando si effettua in autonomia online arriverà entro qualche giorno con relativa comunicazione Inps via sms o mail che ne certificherà l'avvenuta consegna con numero di protocollo.

Una volta accettata e registrata correttamente sul sistema sarà presente anche la dicitura accanto all'Isee ordinario: "DSU attestata con presenza di Isee corrente" A quel punto il documento è utilizzabile regolarmente per richiedere i bonus o le agevolazioni per reddito e per fare domanda del sussidio di reddito di cittadinanza. Sarà possibile anche scaricare la versione in formato pdf da tenere a portata di mano sul proprio computer o smartphone o da stampare per gli usi consentiti dalla legge.

Qualora si dovessero presentare dubbi o incertezze nella compilazione corretta di tutti i dati, il consiglio è sempre quello di farsi assistere dai caf e dai patronati o consulenti accreditati allo scopo di evitare quanto più possibile errori nella corretta presentazione del modello.

Ricordiamo però che l'Isee corrente può essere richiesto solo dopo quello ordinario, poichè viene calcolata la differenza proprio in relazione allo stesso.  Quindi se si è già presentato Isee ordinario tramite Caf è consigliabile recarsi presso gli stessi uffici che hanno elaborato il precedente modello.

Come l'Isee corrente può aumentare il reddito di cittadinanza

Quello delle drastiche diminuzioni delle ricariche dovute ai ricalcoli del Rdc con il nuovo Isee è un problema che ha toccato da vicino moltissimi i beneficiari del reddito di cittadinanza. Con l'attestazione corrente però, in base alla legge se si hanno i requisiti per ottenerlo,  può essere aggiornato con un nuovo calcolo che in tantissime situazioni corrisponderà effettivamente ad un aumento, tenendo conto dei redditi più recenti e non più di quelli relativi al 2019.

Utile non solo a chi ha i pagamenti già in corso da mesi, ma anche a chi ha richiesto il reddito per la prima volta. Infatti soprattutto le nuove categorie di beneficiari potrebbero avere notevoli vantaggi dalla presentazione dell'Isee corrente, in quanto molti stanno chiedendo il sussidio del reddito di cittadinanza perchè nel 2019 lavoravano, percepivano la disoccupazione o avevano magari una piccola attività in proprio con partita iva che nel frattempo è stata chiusa.

Ed ecco che in questi casi è comodo consentire all'Inps di verificare una situazione recente nella quale si possa evidenziare facilmente il cambiamento sostanziale e la perdita di redditi che prima invece erano percepiti regolarmente. Il consiglio è di verificare questa possibilità soprattutto per chi ha deciso di calcolare in autonomia il proprio Isee su sito Inps, andando ad utilizzare quello precompilato.

Quelli che invece hanno interagito con i Caf e con i patronati potrebbero già essere stati informati di questa opportunità in sede di colloquio con la verifica dei requisiti utili per richiedere il reddito di cittadinanza o anche per il rinnovo dello stesso.

Molto utile ad esempio per tutti coloro che hanno perso il lavoro nell'ultimo anno a causa della crisi sanitaria e che quindi nell'attesa di una nuova occupazione intendono richiedere il reddito di cittadinanza.

Per tutti quelli che invece aggiornano l'Isee ordinario con quello corrente, nel caso questo sia effettivamente più basso,  viene ricalcolata la cifra spettante del reddito. Se l'Isee viene attestato entro i primi giorni del mese è possibile avere il nuovo importo già con la ricarica a metà del mese successivo,  la data del 15,  dedicata a chi rinnova e a chi lo chiede per la prima volta.

In ogni caso però per quanto riguarda le variazioni economiche recenti gli arretrati non spettano, ma si vedranno gli effetti alla successiva ricarica, che quindi sarà presumibilmente più alta rispetto alla precedente per tutti i mesi spettanti fino a quando non intervengano altri cambiamenti o fino alla scadenza della validità dello stesso Isee corrente Inps.

Il conguaglio viene applicato alla cifra che si prendeva precedentemente, aumentando la ricarica mensile fino alla fine della validità dell'Isee corrente. O comunque fino a quando non siano avvenute altri tipi di variazioni significative al fine di reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: come viene ricalcolato con Isee corrente

In caso di ricalcolo dopo aver correttamente verificato il nuovo Isee corrente, sono possibili tre diverse situazioni: se il reddito è decaduto per mancanza di requisiti con il nuovo Isee più alto in questo caso è possibile riattivare i pagamenti una volta in possesso dell'Isee corrente che invece potrebbe rientrare nei limiti. Bisogna però fare nuova domanda, facendolo tempestivamente,  è possibile riattivare i pagamenti entro il 15 aprile.

Se invece la rata del reddito è stata abbassata perchè l'Isee ordinario pur essendo più alto rientra comunque nei parametri previsti, presentando quello corrente si avrà diritto alla differenza alzando l'importo della ricarica successiva con i nuovi calcoli ma non agli arretrati.

Infine ultimo caso: se non è stato presentato in tempo il modello Isee aggiornato che sia ordinario o corrente, quando ancora si rientra nei 18 mesi di fruizione, la pratica con i nuovi ricalcoli verrà effettuata prima possibile, non appena l'Inps verrà in possesso del nuovo Isee, ma potrebbe slittare comunque il pagamento fino ad arrivare ad aprile.

Ma in quel caso la ricarica verrà anche integrata con il mese arretrato che era rimasto in sospeso per mancato aggiornamento della situazione economica. Il mese che è rimasto fuori verrà corrisposto solitamente il 15 del mese successivo a titolo di arretrato avendo anche diritto poi alla ricarica di fine mese ordinaria.

Per il pagamento del reddito di cittadinanza quindi una variazione nei redditi può davvero fare la differenza in quanto come sappiamo la cifra che l'Inps eroga ogni mese è strettamente legata alla situazione patrimoniale e reddituale, ai componenti della famiglia e ai beni mobili ed immobili posseduti.

Una variazione del 30% più bassa ad esempio può dare diritto certamente ad una somma maggiore corrisposta mensilmente come ricarica nella postamat del reddito.

Una soluzione al problema delle diminuzioni per effetto appunto dei ricalcoli, visto che il beneficio è già stato revocato a più di 15000 beneficiari nei primi mesi del 2021 che però con questa opportunità potrebbero rientrare lo stesso nei parametri previsti dalla legge.

In attesa di altre eventuali modifiche e ritocchi, già annunciati come volontà dal nuovo governoche dovrebbero includere soprattutto come obiettivo principale il rafforzamento delle politiche attive del lavoro in particolare proprio per i percettori del reddito di cittadinanza cercando in tutti i modi di offrire opportunità lavorative reali e permettendo ai soggetti di partecipare più attivamente alle iniziative di riqualificazione che saranno promosse nei prossimi mesi.

Anche se molto probabilmente ci sarà anche una sostanziale riforma del reddito di cittadinanza, che in futuro potrebbe riguardare la modifica dei requisiti per accedere e soprattutto la durata dei pagamenti e i rinnovi.

Come aggiornare Reddito di Cittadinanza con ISEE corrente?

In particolare, su quali dati andare ad aggiornare per prendere di più sul reddito di cittadinanza, l'ISEE corrente si può chiedere al CAF. Oppure al patronato allo stesso modo di quando il nucleo familiare aggiorna l'ISEE ordinario. Quello che poi ha validità, per l'anno di riferimento, fino al 31 dicembre.

Quando viene fatto il ricalcolo del Reddito di Cittadinanza?

Da gennaio 2022, ai fini del calcolo dell'importo del reddito di cittadinanza rientrano ancora nuovi trattamenti assistenziali, come le maggiorazioni sociali, e si tratta di novità che determinano un ricalcolo del reddito di cittadinanza considerando anche le altre prestazioni percepite.

Quanto dura il Reddito di Cittadinanza con l'ISEE corrente?

L'ISEE corrente ha validità due mesi, deve pertanto essere periodicamente rinnovato ai fini della prosecuzione dell'erogazione del beneficio.

Quanto vale l'ISEE corrente?

Nel caso in cui siano aggiornati solo i redditi, l'ISEE corrente ha validità di sei mesi dal momento della presentazione della DSU a meno di variazioni nella situazione occupazionale o nella fruizione dei trattamenti, nel qual caso l'ISEE corrente deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione.