IntroduzioneSciatica (o sciatalgia) è il nome con cui viene identificato un dolore che si irradia sulla parte posteriore della gamba, si tratta quindi più propriamente di un sintomo e non di una malattia; il dolore può partire dalla schiena e di norma colpisce un unico lato del corpo, causando spesso anche debolezza e/o intorpidimento dell’arto colpito. Show
Circa il 90% dei casi sono dovuti all’ernia del disco, quindi la sciatica non deve essere considerata un disturbo a sé stante, ma un sintomo di un problema a carico del nervo dovuto ad altre ragioni, tra cui:
In molti altri pazienti la causa rimane sconosciuta (neuropatia sciatica idiopatica). A seconda della causa, i sintomi in genere scompaiono senza alcuna terapia dopo un periodo variabile dalle quattro alle otto settimane; quando necessario le opzioni terapeutiche comprendono
e nel frattempo si può ricorrere ad alcuni rimedi pratici per alleviare il dolore. Nervo sciaticoIl nervo sciatico (o ischiatico) è il nervo più lungo dell’organismo umano; parte dal midollo spinale, raggiunge le natiche e la zona delle cosce e serve la parte posteriore delle gambe. La parola sciatica (o sciatalgia) è riferita al dolore che si irradia lungo il percorso del nervo, cioè dalla schiena verso le natiche e le gambe. Innerva quasi tutta le pelle della gamba gestendone la sensibilità e la muscolatura che va dalla schiena al piede. iStock.com/paveugra CauseLa sciatica in molti casi si manifesta quando la radice del nervo viene compressa nella zona inferiore (lombare) della colonna vertebrale, generalmente per dalla presenza di un’ernia del disco nella zona lombare. I dischi sono intercapedini cartilaginee che separano le ossa (vertebre) della colonna vertebrale, mantenendola flessibile e permettendo così la vasta gamma di movimenti di cui è capace la schiena. All’interno le vertebre sono cave, permettendo così la formazione di un canale che consente il passaggio del midollo spinale, che è un fascio di nervi che si estende per tutta la lunghezza della colonna vertebrale. Si trova all’interno del canale spinale formato dalle vertebre e da qui i nervi si diramano a tutto l’organismo, permettendo al cervello di comunicare con organi, arti, … A causa dell’invecchiamento e di fattori di rischio (fumo, sovrappeso, incidenti traumatici, …) i dischi possono iniziare a deteriorarsi, perdendo idratazione e diventando più piatti e fragili; a lungo andare il rivestimento esterno del disco, in condizioni normali spesso e fibroso, può sviluppare piccole lesioni che permettono la fuoriuscita della sostanza gelatinosa presente al centro del disco (nucleo). iStock.com/ttsz Questa condizione è nota come ernia del disco e la sostanza fuoriuscita può andare a premere contro la radice del nervo, causando mal di schiena, male alle gambe o entrambi. Se il disco danneggiato si trova nella parte intermedia o bassa della schiena possono comparire anche
nelle natiche, nella gamba o nel piede. Se l’ernia del disco è probabilmente la causa più frequente di sciatalgia, riconosciamo anche altre situazioni e malattie in grado di provocare la compressione del nervo sciatico. Tra di esse ricordiamo:
Fattori di rischioTra i principali fattori di rischio della sciatica ricordiamo alcuni problemi di salute, lo stile di vita errato e le caratteristiche intrinseche della persona:
SintomiI più comuni sintomi con cui si presenta la sciatica sono:
Il sintomo caratteristico della sciatica è il dolore, che può essere da lieve ad invalidante, e può essere peggiorato da starnuti, colpi di tosse o da una posizione seduta mantenuta per un lungo periodo di tempo. È possibile avvertirlo su tutto il percorso del nervo, ma è più probabile che parta dalla zona lombare e si irradi solo da un lato, verso la natica, la coscia e il polpaccio. Talvolta viene descritto come una scossa elettrica. Oltre al dolore il paziente può avvertire una sensazione di torpore e la difficoltà nel muovere o controllare la gamba. Di norma i sintomi colpiscono un unico lato del corpo e durano per qualche settimana o qualche mese. Quando chiamare il medicoConsultare il medico se i sintomi sono gravi, persistenti o vanno peggiorando nel tempo. Il medico di norma può formulare una una diagnosi di sciatica sulla base dei soli sintomi e raccomandare quindi un trattamento adeguato. In caso si manifestassero
si raccomanda di sentire il medico immediatamente, in quanto potrebbe trattarsi di sindrome della cauda equina, una malattia rara ma grave per cui è necessario un intervento medico immediato. PericoliLa maggior parte dei pazienti guarisce completamente dalla sciatica, spesso senza alcuna terapia specifica, ma eventuali complicazioni più gravi dipendono dalla causa scatenante; in alcune condizioni potrebbe portare a intorpidimento o debolezza permanente della gamba. GravidanzaLa sciatalgia può manifestarsi durante gli ultimi mesi di gravidanza, principalmente come risultato della compressione esercitata dall’utero sul nervo sciatico e, in secondo luogo, per la tensione muscolare e/o la compressione vertebrale causata dal peso extra costituito dal feto, oltre alla postura che caratterizza le fasi finali della gestazione. In questi casi il trattamento è prevalentemente conservativo, attraverso:
Alcune pazienti traggono beneficio dall’agopuntura, ma si raccomanda in questo caso di rivolgersi esclusivamente a personale medico competente, con la consapevolezza che ad oggi non esistono in letteratura dimostrazioni inequivocabili della sua efficacia. In casi selezionati, quando il dolore fosse debilitante, il ginecologo potrà eventualmente ricorrere alla somministrazione di terapia antidolorifica appropriata (di norma paracetamolo, più raramente altri antinfiammatori). Approcci simili sono adottati anche durante l’allattamento, con la possibilità eventualmente di ricorrere con maggior serenità a dosi medio-basse di antinfiammatori. DiagnosiLa diagnosi di sciatica viene generalmente formulata attraverso
È particolarmente utile il ricorso a specifici test in grado di valutare forza muscolare e riflessi: il test più usato è la ricerca del segno di Lasègue, che si verifica chiedendo al paziente di alzare la gamba tesa a partire da una posizione supina. Il test è considerato positivo se il dolore del nervo sciatico appare con una flessione passiva di 30 e 70 gradi della gamba diritta Se il dolore dura più di quattro settimane o è molto intenso, oppure soffrite di un’altra malattia grave come un tumore, vi potrà essere richiesto di sottoporvi a uno o più esami di diagnostica per immagini che aiuteranno a stabilire se il nervo sciatico sia compresso e per escludere eventuali altre cause dei vostri sintomi. Tra gli esami più frequenti ricordiamo:
Cura e terapiaNella maggior parte dei pazienti la sciatalgia è un disturbo autolimitante che tende a risolversi spontaneamente nell’arco di 6 settimane circa, per questo motivo il trattamento deve essere inizialmente conservativo; possono essere utili rimedi di automedicazione come
Da notare che un riposo assoluto, ad esclusione eventualmente dei primi 1-2 giorni, è generalmente controindicato. Oltre alle tecniche a cui probabilmente avrete già fatto ricorso, il medico potrà consigliarvi:
Nei casi più severi può essere opportuno rivolgersi ad uno specialista in terapia del dolore (in genere anestesista). Rimedi pratici
Terapie più aggressiveSe le misure conservative non riescono ad alleviare il dolore nel giro di alcuni mesi, la sciatica può essere curata ricorrendo a una delle opzioni seguenti:
Medicina alternativaL’espressione “medicina complementare e alternativa” è riferita ai sistemi, alle pratiche e ai prodotti sanitari e medici che attualmente non fanno parte della medicina convenzionale, quella comunemente praticata dal vostro medico di famiglia. Nella maggior parte dei casi non ci sono studi approfonditi o, quelli disponibili, sono di cattiva qualità. Si raccomanda quindi di rivolgersi sempre a personale competente e valutare preventivamente con il proprio medico eventuali trattamenti alternativi e/o complementari come:
PrevenzionePrevenire la comparsa di sciatalgia non è semplice, in quanto il fattore di rischio principale consiste nella degenerazione vertebrale legata all’età, aspetto su cui ovviamente non è possibile intervenire. Abbiamo tuttavia a disposizione diverse strategie che possono efficacemente abbattere il rischio di nuovi episodi, o quantomeno la loro durata/intensità:
Praticare esercizio fisico regolarmente è sicuramente l’aspetto più importante per mantenere un buono stato di salute generale e della schiena in particolare; possono essere utile numerose attività sportive, tra cui:
Le attività elencate non si escludono a vicenda, al contrario sono complementari tra loro nell’ottica di un allenamento in grado di garantire benefici
Per quanto riguarda i muscoli del core (composto da addominali, pavimento pelvico, glutei, …), essi rappresentano un fattore chiave per il mantenimento della stabilità della colonna vertebrale e sono quindi di grande utilità non solo per prevenire recidive di sciatica, ma per tutta la popolazione generale per ridurre il rischio di mal di schiena e altri fastidiosi disturbi. Mantenere una postura corretta mentre si sta seduti è fondamentale per evitare di sovraccaricare e stressare le vertebre; le sedie (e il sedile in auto) devono fornire un adeguato supporto al bacino a alla parte lombare della schiena, adattandosi alla fisiologica curvatura presente. Lavorando al PC è importante che i piedi tocchino comodamente a terra, in modo che ginocchia e braccia appoggiate alla scrivania (o ai braccioli) formino all’incirca un angolo retto. Essenziale fare frequenti pause per sgranchire i muscoli, compresi quelli del collo. È altrettanto importante che la postura sia corretta anche mentre si sta in piedi e mentre si cammina, così come durante il riposo: un’attenta scelta del materasso può ridurre il rischio di sviluppare problemi alla schiena fornendo un adeguato supporto a tutta la colonna vertebrale seguendone la fisiologica curva. Prima di sollevare un peso è opportuno piegarsi sulle ginocchia, in modo che lo sforzo sia concentrato sulle gambe; il peso deve poi essere portato indicativamente all’altezza della vita ed è importante evitare movimenti di torsione. Evitare sforzi quando si è stanchi oppure tentativi di sollevare pesi oltre le proprie capacità. Restare in posizione seduta per periodi prolungati ha come effetto un aumento della pressione sui dischi e sui legamenti della regione lombare; quando per motivi professionali è necessario restare per lungo tempo alla scrivania si raccomanda di fare frequenti pause alzandosi in piedi o, meglio, valutare una postazione di lavoro che preveda un tavolo da usare in piedi. Il mantenimento di un peso corretto è un fattore tanto trascurato quanto essenziale, perché in grado di ridurre la frequenza degli episodi e la durata degli stessi; un peso eccessivo mette sotto pressione la colonna vertebrale, favorendo l’erniazione dei dischi. Si noti che anche modeste perdite di peso garantiscono benefici tangibili. Ulteriori raccomandazioni comprendono:
Fonti e bibliografia
In Quale gamba si trova il nervo sciatico?Dove si trova il nervo sciatico? Il nervo sciatico (o ischiatico) è il nervo più lungo dell'organismo umano; parte dal midollo spinale, raggiunge le natiche e la zona delle cosce e serve la parte posteriore delle gambe.
Come capire se ho il nervo sciatico è infiammato?La sciatica si presenta con alcuni sintomi caratteristici: oltre al dolore che si irradia dalla zona lombare e dal gluteo, si possono avvertire formicolio e senso di intorpidimento dell'arto inferiore, perdita di sensibilità o di forza, fascicolazioni, scosse elettriche e bruciore.
Dove parte e dove arriva il nervo sciatico?Il nervo sciatico, in gergo specialistico detto anche nervus ischiadicus, è il nervo più lungo e più largo del corpo umano. Ha origine nel midollo spinale, si estende dal gluteo passando dalla parte posteriore della gamba fino al piede.
Quali sono i sintomi del nervo sciatico?I sintomi principali della sciatalgia sono: Dolore più o meno intenso che si irradia lungo le aree anatomiche dove passa il nervo sciatico, e che di norma riguarda un solo lato del corpo. Formicolio, intorpidimento e mancanza di sensibilità e forza a livello della gamba e del piede. Andatura zoppicante.
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