Rottamazione cartelle fino a 5000 euro come funziona

Rottamazione cartelle esattoriali: ecco come verificare il proprio piano di pagamento della Definizione agevolata per quanto riguarda lo stralcio dei debiti fino a 5.000 euro.

Che cos’è la Rottamazione ter: che cosa prevede la Definizione agevolata

L’articolo 3 del Decreto Legge n. 119/2018 ha introdotto la Definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione (cosiddetta “Rottamazione-ter”), in favore di tutti coloro che hanno uno o più debiti con Agenzia delle Entrate – Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

La Definizione agevolata prevede la possibilità estinguere i debiti iscritti a ruolo contenuti nelle cartelle esattoriali, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.

Rottamazione cartelle esattoriali, stralcio dei debiti fino a 5.000 euro: come verificare il tuo piano di pagamento della Definizione agevolata

“Sono annullati i debiti, risultanti dai singoli carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, che, alla data di entrata in vigore del “Decreto Sostegni” (23 marzo 2021), hanno importo residuo fino a 5 mila euro (comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni).

Tra i debiti oggetto dello “Stralcio” sono compresi anche quelli eventualmente presenti nei piani di pagamento della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” di cui all’art. 3 DL n. 119/2018, all’art. 16-bis del DL n. 34/2019 e all’art. 1, commi da 184 a 198, della legge n. 145/2018″.

Ecco chi sono i beneficiari dello stralcio dei debiti fino a 5.000 euro:

  • le persone fisiche che hanno percepito, nell’anno d’imposta 2019, un reddito imponibile fino a 30 mila euro;
  • soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno percepito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30 mila euro.

I termini e le modalità di annullamento automatico dei debiti tributari di importo residuo fino a 5.000 euro risultanti da carichi affidati agli agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010 vengono definite dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 14 luglio 2021.

La data di sospensione delle cartelle esattoriali è fissata al 31 ottobre 2021.

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Per scoprire se nel tuo piano di pagamento della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio siano presenti o meno dei debiti annullati, bisogna andare ad usufruire del servizio apposito che viene messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Dopo aver utilizzato il servizio di verifica del tuo piano di pagamento della Definizione agevolata, se “dovesse emergere la presenza di carichi oggetto di annullamento, potrai stampare in autonomia i moduli. Se sei in regola con il pagamento delle rate precedenti, potrai utilizzare i moduli per il versamento delle rate ancora dovute, calcolate al netto delle somme annullate relative ai suddetti carichi”.

Per i contribuenti che provengono dalla Regione Sicilia, invece, al termine della verifica il sistema comunicherà una mail alla quale dovrà essere inviata una email per richiedere l’importo aggiornato del proprio piano di pagamento.

Ecco quali carichi non rientrano nella Definizione agevolata

L’annullamento che viene previsto per i contribuenti che devono pagare delle cartelle esattoriali di importo al massimo pari a 5.000 euro e con i requisiti che abbiamo visto nel corso del precedente paragrafo, non viene disposto per alcune tipologie di carichi affidati all’Agente della riscossione:

  • debiti relativi alle “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione;
  • debiti derivanti dal recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea ovvero da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
  • multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.

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Il decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 14 luglio 2021 ha stabilito le modalità e le date dell’annullamento delle cartelle di importo residuo fino a 5.000 euro affidate all’Agente della riscossione fra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010 per chi nel 2019 ha guadagnato fino a 30mila euro.

È il cosiddetto stralcio delle cartelle disposto dal decreto Sostegni che prevede la cancellazione automatica dei debiti per i contribuenti che ne possiedono i requisiti. La nuova pace fiscale dovrebbe interessare circa 2,5 milioni di italiani.

Il testo del decreto Sostegni, al comma 4 dell’articolo 4, include nello stralcio automatico i debiti di importo residuo non superiore a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni ricompresi nelle definizioni agevolate. Lo stralcio delle cartelle è circoscritto ai contribuenti con reddito nel 2019 non superiore a 30.000 euro, limite che si applica in maniera univoca a persone fisiche e non.
I contribuenti non dovranno fare nulla: sarà il Fisco a procedere in automatico alla cancellazione delle cartelle dopo aver valutato la sussistenza dei requisiti di annullamento automatico dei singoli ruoli fino a 5mila euro. Dovrà poi darne comunicazione al soggetto interessato, secondo modalità e date che saranno individuate con decreto ministeriale.

Stralcio debiti fino a 5mila euro, le date

Il Fisco procederà alla cancellazione dei debiti a ruolo sotto i 5.000 euro entro il 31 ottobre, annettendo al condono anche eventuali somme già oggetto di Rottamazione e Saldo e Stralcio. Di seguito tutti i passaggi previsti:

  • 20 agosto: entro questa data l’Agenzia delle Entrate e della Riscossione dovrà trasmettere l’elenco dei codici fiscali dei contribuenti con debiti fino a 5.000 euro per i controlli incrociati;
  • 30 settembre: entro questo termine le Entrate comunicheranno alla Riscossione, sulla base delle certificazioni uniche e delle dichiarazioni dei redditi, i codici fiscali dei contribuenti esclusi perché oltre la soglia prestabilita dei 30.000 euro;
  • 31 ottobre: l’AdER procede d’ufficio alla cancellazione dei ruoli dopo l’incrocio dei dati e degli accertamenti (senza però darne notifica ai singoli debitori);
  • 15 novembre: entro questa data il concessionario incaricato del recupero dovrà presentare la richiesta di rimborso, spesato con “oneri a carico del bilancio dello Stato” in due rate:
    -una entro il 31 dicembre 2021, di almeno il 70% del totale;
    – l’altra entro il 30 giugno 2022;
  • 30 novembre: entro questa data l’AdER notifica agli enti creditori l’elenco delle quote annullate per poter procedere alla cancellazione a seguito dell’annullamento e all’eliminazione dalle scritture patrimoniali.

Stralcio debiti fino a 5mila euro, come verificarlo

L’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione dei contribuenti sul proprio sito un servizio che permette di verificare se nei documenti (cartelle/avvisi) inclusi nel piano di pagamento della “Rottamazione-ter” e/o del “Saldo e stralcio”, sono presenti carichi affidati all’Agente della riscossione dal 01/01/2000 al 31/12/2010 rientranti tra quelli di importo residuo fino a 5 mila euro, calcolato alla data del 23/03/2021, per i quali la legge ha previsto l’annullamento.

L’AdER ricorda che la condizione prevista per l’annullamento dei debiti riferiti a persone fisiche è che, nel periodo d’imposta 2019, sia stato conseguito un reddito imponibile ai fini delle imposte fino a 30mila euro mentre, per i soggetti diversi dalle persone fisiche, che nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, sia stato conseguito un reddito imponibile ai fini delle imposte fino a 30mila euro.

Se dalla verifica del piano di pagamento dovesse emergere la presenza di carichi potenzialmente interessati dall’annullamento disposto dalla legge e se, nel periodo d’imposta 2019, il reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi non supera i 30 mila euro (per i soggetti diversi dalle persone fisiche, per individuare il reddito imponibile, si deve far riferimento al periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019), si potranno stampare in autonomia i moduli da utilizzare per il versamento delle rate ancora dovute, calcolate al netto delle somme relative ai suddetti carichi.

Cosa prevede la rottamazione 2022?

La proroga per il Saldo e Stralcio e la Rottamazione-ter concessa nel 2022 offre la possibilità di rientro nella pace fiscale ai contribuenti che avevano aderito ma poi erano decaduti per aver saltato delle rate negli anni dell'emergenza Covid.

Quando esce la rottamazione del 2022?

La rottamazione quater delle cartelle di pagamento difatti, dovrebbe scattare ad agosto 2022 nel momento in cui sarà attiva la procedura di versamento delle rate scadute per l'anno 2021.

Chi ha diritto alla cancellazione delle cartelle esattoriali?

Possono beneficiarne solo coloro (persone fisiche o imprese) che – nel 2019 – non abbiano posseduto redditi oltre i 30.000,00 € complessivi lordi annui. Per aderire al condono delle cartelle esattoriali previsto dal Governo Draghi, non è necessario fare nulla.

Quando vanno in prescrizione i debiti con l'Agenzia delle Entrate?

In linea generale, tutte le imposte e le tasse riscosse dall'Agenzia delle Entrate, e quindi dovute allo Stato, si prescrivono in 10 anni.