Sodio cloruro e soluzione fisiologica sono la stessa cosa

Soluzione acquosa di sali inorganici la cui concentrazione è isotonica rispetto al plasma sanguigno. La soluzione f. più semplice è quella di cloruro di sodio allo 0,9% (900 mg/100 ml di acqua distillata) ed è diffusamente usata in medicina per lavaggi, istillazioni, irrigazioni, enteroclismi, ipodermoclisi, per detergere le ferite traumatiche, operatorie ecc.

In biologia sperimentale si fa ampio uso di soluzioni f. complesse, contenenti in certi casi anche una o più sostanze nutritizie, in genere glucosio, amminoacidi e vitamine variabili in rapporto alle esigenze della ricerca.

Soluzione fisiologica: tutto quello che c’è da sapere prima di somministrarla.

Per poter spiegare che cos’è la “soluzione fisiologica” dobbiamo ricorrere a definizioni quali  “soluzione sterile ricca di sodio cloruro” e  “soluzione isotonica con il sangue”. Ma tali definizioni non sono del tutto esatte.

Ecco come la presenta l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA): LINK.

La soluzione fisiologica è un medicinale ad uso endovenoso o topico costituito da  acqua per preparazioni iniettabili, ovvero acqua sterile,  e da sodio cloruro. Il suo pH varia tra i 4,5 e i 7,0.

Essa è disponibile in commercio in percentuali diverse, tra cui:

  • Soluzione fisiologica al 0,9%: costituita da 9 gr di  sodio cloruro per 1000 ml di acqua per preparazioni iniettabili con  mEq/1: (Na+) 154  e (Cl-) 154.
  • Data tale composizione si ottiene la soluzione al 0,9% con una osmolarità di circa 300 mOsm/L, leggermente superiore a quella sanguinea, per questo motivo non è del tutto corretto  definirla “isotonica al sangue”.
  • Soluzioni fisiologiche al 3%: costituita da 30 gr di  sodio cloruro per 1000 ml di acqua per preparazioni iniettabili con  mEq/1: (Na+) 513  e (Cl-) 513 con una osmolarità di circa 1026 mOsm/L.
  • Soluzioni fisiologiche al 5%: costituita da 50 gr di  sodio cloruro per 1000 ml di acqua per preparazioni iniettabili con  mEq/1: (Na+) 856  e (Cl-) 856 con una osmolarità di circa 1712 mOsm/L.

Non esiste una dose consigliata, in quanto essa varia in base all’età, peso, condizioni cliniche, quadro elettrolitico e al deficit calcolato di sodio.
In base a tali fattori varia anche la velocità di infusione.

Il deficit teorico di sodio può essere calcolato in base alla seguente formula:

DEFICIT (mEq)=(140- concentrazione plasmatica di sodio) x volume dei liquidi corporei.

Effetti indesiderati possibili sono:

  • risposte febbrili
  • infezioni dal punto di inserzione
  • trombosi venose
  • flebiti

Controindicato in caso di pazienti con ipernatriemia o pletore idrosalino

Somministrare con cautela in caso di:

  • ipertensione
  • insufficienza cardiaca
  • edema periferico
  • edema polmonare
  • funzionalità renale ridotta
  • ritenzione di sodio

Il medicinale può usato per la diluizione di altri farmaci, attenzione però perché possono avvenire delle interazioni, prima di comporre la miscela controllare pertanto le proprietà chimico-fisiche del soluto.

Avvertenze generali:

Per poter conservare in condizioni ottimali la soluzione fisiologica non sono presenti delle indicazioni precise.

Non usarla oltre la data di scadenza.

La soluzione fisiologica è disponibile in vari formati, tra i più possiamo citare la confezione da 100ml, 250ml, 500 ml o 1000ml.

Sodio cloruro e soluzione fisiologica sono la stessa cosa

Dott.ssa Lorisa Katra

Infermiera AUSL Toscana Centro, Ex studente AOU Careggi, Social Media Manager di AssoCareNews.it. Forte sostenitrice della relazione e della comunicazione. Curiosità, gentilezza e passione per il cambiamento sono miei punti cardine. Quando svesto la casacca non esiste dolce che non possa preparare.

Il sodio cloruro è una sostanza diversa dal cloruro di sodio. Il primo, infatti, è una sostanza che viene utilizzata in ambito medico; il secondo, invece, non è altro che il tradizionale sale da cucina. Nella maggior parte dei casi il sodio cloruro viene assimilato tramite somministrazione parenterale. Si tratta di un farmaco generico il cui scopo è quello di favorire il reintegro del cloruro di sodio e in generale dei fluidi. Il sodio cloruro in fiale, somministrato in infusione endovenosa, in genere viene utilizzato in forma di soluzione 0.9%. Altre due versioni sono la soluzione al 3 e quella al 5%, a cui si ricorre per reintegrare il cloruro di sodio nei soggetti che hanno problemi di deplezione sodica.

La conservazione del sodio cloruro

È molto importante adottare le modalità di conservazione più appropriate per il sodio cloruro. Poiché si tratta di un medicinale, è fondamentale tenerlo fuori dalla portata dei bambini. Esso deve essere lasciato nel contenitore in cui è chiuso in maniera ermetica e non deve essere congelato. Il contenitore va usato una sola volta: ciò vuol dire che eventuali residui di prodotto non possono più essere impiegati.

La posologia

La durata della somministrazione, così come la velocità e il dosaggio, varia da persona a persona, dal momento che sono coinvolti molteplici aspetti: le condizioni cliniche del paziente, per esempio, ma anche il suo peso corporeo, la sua età e soprattutto eventuali trattamenti concomitanti. Inoltre, è necessario tenere conto della risposta clinica al trattamento e dello stato di idratazione del soggetto. Nel corso del trattamento è indispensabile tenere sotto controllo l’equilibrio dei liquidi e le concentrazioni di elettroliti all’interno del plasma.

Per il trattamento della deplezione di sodio e della disidratazione isotonica extracellulare, il dosaggio consigliato è compreso fra i 500 millilitri e i 3 litri nell’arco delle 24 ore per gli adulti e fra i 20 e i 100 millilitri per chilo di peso corporeo nell’arco delle 24 ore per i bambini, tenendo comunque conto del peso e dell’età del piccolo. Se, invece, il sodio cloruro è impiegato in qualità di diluente o di veicolo, la dose va da un minimo di 50 a un massimo di 250 millilitri per dose di medicinale.

Sodio cloruro e soluzione fisiologica sono la stessa cosa

Il sodio cloruro per reintegrare il cloruro di sodio

Disponibile anche in forma di soluzione per irrigazione, in questo caso può essere impiegato per la detersione delle lesioni che interessano le mucose o la pelle. Ci sono un sacco di circostanze in cui si può verificare una perdita di acqua e di cloruro di sodio. Per esempio, dopo alcune operazioni chirurgiche può succedere che non si possa mangiare e bere per un certo periodo di tempo. Lo stesso può avvenire anche a causa di una specifica patologia. Se si ha a che fare con una febbre molto elevata, si può andare incontro a un eccesso di sudorazione che comporta l’espulsione di acqua e cloruro di sodio dal corpo. Ancora, quando si subisce un’ustione molto grave, si verifica una perdita di pelle particolarmente estesa, da cui scaturisce la necessità di reintegrare l’acqua e il cloruro di sodio.

Sodio cloruro e soluzione fisiologica sono la stessa cosa

A cosa serve?

In tutte le situazioni menzionate fino ad ora si può fare affidamento sul sodio cloruro in infusione, in modo particolare nella versione allo 0.9%.Questa sostanza, nelle circostanze in questione, si rivela decisamente preziosa per fare in modo che l’organismo umano possa reintegrare il contenuto di acqua che ha perso.Se si è verificata una condizione di disidratazione, o il sodio, quando c’è stato un episodio di deplezione di sodio. Un’altra situazione in cui si rende necessario è quella che richiede la diluizione di medicinali per i quali occorre una somministrazione per infusione.

Come si somministra la soluzione

Per la somministrazione della soluzione, che deve avvenire per infusione, è indispensabile una tecnica asettica utilizzando un set di somministrazione apirogeno e sterile. Il dispositivo deve essere riempito con la soluzione facendo attenzione a non far entrare aria all’interno del sistema. Prima di usare il farmaco è consigliabile ispezionarlo con attenzione, in modo da identificare un eventuale scolorimento o la presenza di materia particellare. In particolare, il sodio cloruro non deve essere somministrato nel caso in cui il sigillo non sia intatto o se la soluzione è poco limpida. Qualora si notino delle particelle visibili, il prodotto non va usato.

La sterilità della soluzione viene mantenuta e garantita dalla sacca interna. Per evitare il rischio di embolia gassosa è necessario non collegare in serie contenitori di plastica flessibili, in quanto dal contenitore primario potrebbe provenire del residuo di aria. Anche il ricorso a un set per somministrazione con lo sfiato aperto può essere causa di un’embolia gassosa.

Sodio cloruro e soluzione fisiologica sono la stessa cosa

Entra in contatto con la redazione di Close-up Engineering, scrivici all’indirizzo

Che differenza c'è tra soluzione salina e soluzione fisiologica?

La soluzione fisiologica che tieni in casa in forma di fiale o spray è una miscela di acqua e sale, ovvero NaCl (o cloruro di sodio) allo 0,9% P/V (mg/100ml), ovvero in 100 ml di acqua vengono disciolti 9 mg di sale. Tale soluzione, infatti, è detta anche salina.

Cosa usare al posto della soluzione fisiologica?

Bastano 2 cucchiaini rasi di sale da cucina sciolti in mezzo litro d'acqua. Per la soluzione ipertonica invece (quella che in commercio si vende a caro prezzo) è sufficiente raddoppiare la dose di sale, mantenendo invariata la quantità d'acqua. Dunque, 4 cucchiaini rasi di sale da cucina sciolti in mezzo litro d'acqua.

A cosa serve il cloruro di sodio?

Cloruro di sodio è il nome chimico del “sale da cucina”; si tratta del sale sodico dell'acido cloridrico, che alla vista risulta cristallino ed incolore, caratterizzandosi per colore e sapore tipici. Il sale da cucina è un esaltatore di sapidità, cioè favorisce (o dovrebbe favorire) la palatabilità dei cibi preparati.

Quanto sodio c'è nella soluzione fisiologica?

La soluzione fisiologica più utilizzata contiene una concentrazione di cloruro di sodio (NaCl) pari allo 0,9% ed acqua purificata. È semplice anche da preparare in casa, poiché è sufficiente sciogliere in 500 ml di acqua bollita 4,5 g di sale da cucina.