Quali sono i bonus prorogati al 2023

Nell’ambito dei bonus per la casa sono previsi a partire dal prossimo anno numerosi cambiamenti. In particolare, per il biennio 2023-2024 sono stati prorogati alcuni incentivi edilizi che saranno, però, regolati da nuove norme come nel caso del Superbonus 110%.

Come abbiamo anticipato, alcuni dei bonus edilizi attualmente in vigore saranno riconfermati anche per il biennio 2023-2024, mentre altri restano tuttora incerti. In particolare, per il Superbonus 110% potrebbero esserci alcune importanti revisioni: le detrazioni potrebbero scendere al 50% o 60%, con accesso regolato da ISEE e differenziando la tipologia di immobile.

Resta, inoltre, confermato anche il bonus ristrutturazione, vale a dire una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF, destinata a chi effettua lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli. Allo stesso modo, sono prorogati la cessione del credito e lo sconto in fattura. Sarà possibile detrarre fino ad un massimo di 96 mila euro per ciascun immobile e la cifra dovrà essere ripartita in dieci quote uguali. Si ricorda che rientrano all’interno del bonus ristrutturazione:

  • lavori di manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia e manutenzione ordinaria;
  • ripristino di immobili danneggiati da calamità;
  • realizzazione di box auto;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • interventi per la prevenzione di atti illeciti (porte blindate, grate, videocamere ecc);
  • interventi per eliminare le barriere architettoniche.

Possono usufruire dell’incentivo tutti i contribuenti che pagano le imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. Nello specifico proprietari, nudi proprietari, inquilini, comodatari, titolari di un diritto reale di godimento, soci di cooperative, soci delle società semplici e imprenditori individuali.

Bonus mobili e elettrodomestici

All’elenco dei bonus prorogati per il 2023-2024 si aggiunge anche quello destinato a mobili ed elettrodomestici da calcolare su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022 e di 5.000 euro per il biennio successivo. Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi e chi realizza interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

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  • Superbonus 110: Arriva la proroga al 2023 nelle linee guida del Recovery Plan

Quali sono i bonus prorogati al 2023

Proroga del Superbonus 110% al 2023 e Bonus ristrutturazioni con aliquota unica al 75%: queste le linee di indirizzo del Recovery Plan, approvate da Camera e Senato

Estensione della detrazione Superbonus 110% per tutto il 2023 e semplificazione della procedura di accesso, nonchè unica aliquota del 75% per la detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici.

Nulla di ufficiale, ma queste sono le principali proposte in tema di detrazioni fiscali per interventi edilizi e superbonus, previste dalle linee di indirizzo del Recovery Plan (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) recentemente approvate, con specifiche risoluzioni di maggioranza, da Camera e Senato, sulla base delle quali il Governo dovrà redigere la versione definitiva del PNRR da trasmettere all’Unione Europea entro il 30 aprile 2021.

Scarica il testo della Relazione delle commissioni riunite sulla proposta di Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)

La misura del superbonus del 110% deve essere semplificata e prorogata nel tempo e, comunque, al fine di facilitare l’immissione anche di capitale e risparmio privato in un ampio processo di rigenerazione urbana, razionalizzando anche tutti gli altri bonus esistenti per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico degli edifici sotto un’unica aliquota al 75%, modificando l’articolo16-bis del Tuir, prevedendo anche per questi la durata della detrazione in cinque anni.

In sintesi, nelle Relazioni si leggono le seguenti indicazioni:

  • l’estensione del cosiddetto Superbonus 110% all’intero anno 2023, indipendentemente dalla avvenuta realizzazione di percentuali di lavori nell’ultimo anno di vigenza dell’incentivo, anche al fine di moltiplicare gli effetti positivi in termini di risparmio energetico annuo generato dagli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato. 
  • necessità di valutare l’inserimento di tale incentivo in una strategia di riqualificazione degli edifici e di semplificazione per favorire l’accesso ad essa, in particolare sul versante della verifica preventiva della conformità urbanisticadegli interventi sugli edifici ubicati nei centri storici laddove la presenza di vincoli impedisce il miglioramento di almeno due classi energetiche e l’accelerazione dei tempi di recupero del credito nonché la sua estensione ad altre tipologie di immobili e l’opportunità di un’estensione delle platea dei beneficiari;
  • prevedere l’estensione della platea dei beneficiari del Superbonus 110% anche a soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, privilegiando il settore alberghiero e le PMI tra i comparti in difficoltà;
  • l’estensione della detrazione di imposta del 110%, così come di altre forme di agevolazione fiscale, agli interventi effettuati dalle aziende agricole e/o agrituristiche sui fabbricati rurali, essendo tali aziende attualmente escluse dal perimetro di applicazione della disposizione di cui all’articolo 119, comma 9, lettera b), del decreto-legge 19 maggio 2020, n.34, valutando inoltre l’opportunità di estendere il perimetro di applicazione delle predette agevolazioni fiscali anche agli ippodromi;
  • appare opportuno razionalizzare tutti gli altri bonus esistenti per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico degli edifici sotto un’unica aliquota al 75%, modificando l’articolo 16-bis del TUIR;
  • è necessario prevedere per la riqualificazione del patrimonio immobiliare privato una stabilizzazione delle agevolazioni fiscali, quali i cosiddetti bonus ristrutturazione edilizia, ecobonus, sismabonus, bonus verde, bonus arredi, bonus facciate, bonus idrico e bonus colonnine, e renderli strutturali almeno fino al 2025;
  • appare inoltre necessario dare attuazione, potenziandolo ulteriormente, al geo bonus di cui alla legge n.145 del 2018 per interventi su edifici e terreni pubblici quale elemento fondamentale per il coinvolgimento dei cittadini, delle amministrazioni e delle imprese nelle politiche volte alla bonifica ambientale, compresa la rimozione dell’amianto dagli edifici, alla prevenzione e al risanamento del dissesto idrogeologico, alla realizzazione o alla ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate e al recupero di aree dismesse di proprietà pubblica.
  • si evidenzia l’esigenza di adottare ulteriori misure volte a:
  • aggiornare il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;
  • rendere strutturali lo sconto in fattura e la cessione del credito, e confermando quest'ultimo, almeno pari a 5 anni, ovvero fino al 30 giugno 2027, così da garantire un utilizzo il più possibile diffuso della misura del superbonus e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni;
  • prevedere misure di semplificazione quali, ad esempio:
  • costituire un portale unico in cui i contribuenti e professionisti possano effettuare tutte le comunicazioni necessarie; 
  • approvare appositi formulari cui i professionisti possano far riferimento e attenersi.

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Quali bonus nel 2023?

Anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 sarà possibile accedere allo sconto del 50 per cento per i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e, per le parti comuni degli edifici, manutenzione ordinaria.

Come saranno i bonus edilizi nel 2023?

Ad oggi, secondo fonti di stampa, il Superbonus verrebbe rimodulato nel seguente modo: 90% dal 2023 per i condomini; 90% per edifici unifamiliari per il 2023 (a patto che verranno utilizzate come prima casa).

Quando scade il bonus 75 per cento?

Fino al 31 dicembre 2022 è in vigore il bonus 75% per gli interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti.

Quando scade la cessione del credito 2023?

La possibilità di optare per la cessione del credito (o per lo sconto in fattura) è stata prorogata per tutto il 2023 (e fino al 31 dicembre 2024) per il bonus ristrutturazioni, l'ecobonus tradizionale, il sismabonus ordinario, il bonus facciate e il bonus per l'installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ...