Con la febbre doccia calda o fredda

Alimentazione per abbassare la febbre

La corretta alimentazione rappresenta la base per rafforzare la linea difensiva dell’organismo. Prima di tutto è importante considerare che la febbre induce un’abbondante sudorazione, di conseguenza, per evitare la disidratazione, è di fondamentale importanza reintegrare la quantità di liquidi persi mediante un abbondante apporto idrico-salino. Si consiglia quindi di bere acqua, spremute, succhi di frutta, meglio se centrifugati fatti in casa e senza zucchero, latte e miele, tisane e infusi. La tisana a base di sambuco, tiglio, menta e viola mammola, contribuisce ad abbassare la febbre e in generale a trattare influenza, tosse e raffreddore. Ci sono poi altre piante che possono aiutare ad abbassare la febbre, come il salice bianco, ricco di salicilati da cui deriva anche la famosa Aspirina. A queste si aggiungono le erbe come la camomilla, la menta, il tiglio, l’eucalipto e la genziana che, se assunte calde o tiepide, favoriscono la sudorazione e dunque la dispersione del calore corporeo. Se durante il malessere sono presenti nausea o/e diarrea, si consiglia di bere poco e spesso, a piccoli sorsi.

Durante lo stadio iniziale della febbre, si consiglia un'alimentazione liquida o semisolida come marmellate e gelatine di frutta, omogeneizzati, passati di verdura, purea di vegetali, minestre, brodo di pollo o brodo vegetale. Man mano che i sintomi migliorano, è possibile reintrodurre gradualmente cibi solidi, che possono essere consumati in numerose piccole razioni per evitare un eccessivo appesantimento delle funzioni digestive. L’alimentazione dovrà quindi essere leggera, facilmente digeribile e senza grassi di cottura come il pesce o la carne bianca (pollo e tacchino sono eccellenti fonti di proteine con un basso apporto di grassi), sempre con verdura ben condita, meglio se con l’aggiunta di olio crudo. Mangiare verdura e frutta fresca e di stagione ricca di vitamina C ed E per reintegrare la perdita di sali minerali e beneficiare dell’azione protettiva, di tipo prevalentemente antiossidante nei confronti dei radicali liberi prodotti nel corso della malattia influenzale.

Vanno invece evitati alimenti ricchi di zucchero che è privo di vitamine e di sali minerali utili, carne rossa e soprattutto salumi e insaccati per la difficoltà di digestione. In caso di febbre associata a diarrea andrebbero evitati latticini e derivati.

Spetta infine al medico fornire una dieta adeguata qualora siano presenti patologie concomitanti.

Con la febbre doccia calda o fredda

Tutti noi pensiamo di essere puliti e di prenderci cura del nostro corpo nel modo migliore, eppure in molti commettono alcuni semplici errori. Per esempio, abbiamo spiegato ogni quanto dovremmo farci la doccia secondo la scienza.

Oggi, invece, vogliamo affrontare un dubbio che molte persone hanno quando sono malate e hanno la febbre. Quando siamo ammalati e abbiamo l’influenza possiamo lavarci? Alcuni credono di no, ma oggi daremo una risposta razionale che ha il suo fondamento nella scienza. Infatti, in pochi lo sanno ma ecco cosa succede se facciamo la doccia quando abbiamo la febbre.

  • Attenzione perché potremmo peggiorare la situazione
  • In pochi lo sanno ma ecco cosa succede se facciamo la doccia quando abbiamo la febbre

Attenzione perché potremmo peggiorare la situazione

Quando abbiamo la febbre, nella maggior parte dei casi, non c’è da preoccuparci. Si tratta di una risposta fisiologica del nostro corpo per combattere le aggressioni esterne. La nostra temperatura solitamente è sui 36-37 gradi, mentre quando abbiamo la febbre si alza, raggiungendo temperature più alte per combattere virus e batteri.

Avere la febbre è molto comune e non ci si deve preoccupare se la temperatura resta al di sotto dei 40 gradi corporei e dura poche ore. La febbre è un sintomo comune a molte patologie, infezioni, influenze e raffreddamenti e ci sono molti metodi per abbassarla e per sentirsi meglio.

Quando abbiamo la febbre possiamo assumere dei farmaci antipiretici come il paracetamolo oppure antinfiammatori come l’ibuprofene. Altri rimedi prevedono impacchi con l’aceto, in grado di dare sollievo e abbassare la febbre. Nella maggior parte dei casi, anche senza farmaci, la temperatura si abbassa da sola in poche ore.

A differenza di quanto molti credono, fare la doccia se siamo ammalati e abbiamo la febbre non è rischioso di per sé. Ciò a cui dobbiamo prestare attenzione è di non raffreddarsi prima e dopo la doccia.

Se vogliamo fare la doccia, non dobbiamo assolutamente prendere freddo e dobbiamo subito entrare sotto l’acqua e assicurarci che nel bagno la temperatura sia alta. Ora, quando avremo sintomi da raffreddamento e febbre legata a malanni stagionali sappiamo che possiamo tranquillamente lavarci.

Non ci sono ragioni per restare sporchi e sudati, anzi una doccia può essere un momento piacevole in un momento di malessere psico-fisico. Se abbiamo la febbre, quindi, ricordiamoci che l’ideale è fare una doccia tiepida o calda che non duri troppo a lungo, facendo molta attenzione a non prendere freddo.

Il contenuto di questo articolo è stato letto, corretto e approvato dal referente scientifico, Dr. Raffaele Biello.
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Quando si ha la febbre si può fare la doccia calda?

Fare la doccia non è sconsigliato a prescindere. È, però, importare evitare di esporsi a basse temperature prima, durante o dopo averla effettuata. Prendere freddo, infatti, potrebbe causare i brividi, che aumentano la temperatura corporea contribuendo alla sensazione di disagio legata alla febbre.

Come fare scendere la febbre velocemente?

Si consiglia quindi di bere acqua, spremute, succhi di frutta, meglio se centrifugati fatti in casa e senza zucchero, latte e miele, tisane e infusi. La tisana a base di sambuco, tiglio, menta e viola mammola, contribuisce ad abbassare la febbre e in generale a trattare influenza, tosse e raffreddore.

Cosa fare se si ha la febbre a 38?

Fargli assumere cibi ben digeribili e assimilabili. Evitare i dolci. Fare 1-2 bagni rilassanti al giorno con temperatura a 38°-39° e farli asciugare bene e rapidamente subito dopo, per evitare che lo sbalzo di temperatura al raffreddamento corporeo possa alimentare la febbre anziché aiutare a ridurla.

Quando si ha freddo la febbre sale o scende?

Se, per esempio, l'ipotalamo ritiene che per combattere l'influenza servano 39 °C e la febbre ci ha portato solo a 38, un brivido fa contrarre i muscoli per produrre calore, in modo che la nostra temperatura salga ancora un po'.