Conto corrente in caso di morte di uno dei cointestatari

Guida conti correnti

5 Agosto 2021 - 09:53

La sentenza della corte di Cassazione chiarisce le reali responsabilità dell'istituto bancario nei confronti degli eredi del defunto

Conto corrente in caso di morte di uno dei cointestatari

In caso di morte di uno dei cointestatari di un conto corrente, la banca può autorizzare il prelievo dal deposito. A dirlo è l’ordinanza n. 7862/2021 della Corte di Cassazione, citata dal portale online Notai.it.

Il fatto

Nella sentenza si fa riferimento alla causa intentata dai figli di una donna nei confronti del compagno e convivente della stessa: a seguito della morte di quest'ultima, infatti, l'uomo aveva prelevato tutto il denaro rimanente nel conto corrente cointestato. Per questo motivo gli eredi, oltre che iniziare una battaglia legale con il diretto interessato, avevano chiesto alla banca un risarcimento danni, dal momento che non erano stati in grado di ottenere la quota della somma giacente sul conto che spettava loro di diritto. L'istituto bancario, sostenevano i ricorrenti avrebbe dovuto procedere con il blocco del conto subito dopo la morte della madre, impedendo al cointestatario di prelevare tutto il denaro.

La donna, tuttavia, aveva redatto un testamento olografo in cui precisava l'intenzione di lasciare al compagno l’usufrutto su tutti i beni, menzionando nel documento anche la cifra presente sul conto corrente. Raggiunto un accordo con gli eredi del convivente della madre, i ricorrenti avevano tuttavia deciso di ricorrere in Cassazione per ottenere un risarcimento da parte della banca.

La sentenza

La Corte ha ritenuto infondata la richiesta avanzata dagli eredi della donna. "Nel caso in cui il deposito bancario sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere, sino alla estinzione del rapporto, operazioni, attive e passive, anche disgiuntamente, si realizza una solidarietà dal lato attivo dell’obbligazione che sopravvive alla morte di uno dei contitolari, sicché il contitolare ha diritto di chiedere, anche dopo la morte dell’altro, l’adempimento dell’intero saldo del libretto di deposito a risparmio, e l’adempimento così conseguito libera la banca verso gli eredi dell’altro contitolare", si legge infatti nella sentenza.

Prima di autorizzare il prelievo delle somme, ha precisato ulteriormente la Cassazione, una volta acquisita notizia del decesso di uno dei cointestatari, l'istituto bancario dovrebbe effettuare un accertamento per rilevare l'eventuale presenza di eredi di quest'ultimo. In questo specifico caso, tuttavia, essendo stato "il diritto degli eredi oggetto di transazione con le controparti", alla banca non era ascrivibile alcuna responsabilità. Tale sentenza definisce, pertanto, che al decesso del cointestatario di un conto corrente l'istituto di credito può autorizzare in modo legittimo il prelievo di somme da parte del secondo cointestatario, non venendosi a profilare alcuna responsabilità nei confronti degli eredi del defunto. Qualora questi si sentano defraudati dei loro diritti ereditari, potranno adire le vie legali esclusivamente nei confronti del soggetto che ha effettuato il prelievo.

La chiusura del conto corrente cointestato con il defunto senza successione pone alcuni problemi di ordine pratico e di diritto, come vedremo di seguito, ma non è certo impossibile.

Alla morte di una persona, infatti, tutti i rapporti attivi e passivi riconducibili al de cuius dovrebbero essere bloccati in modo che chiunque abbia diritti da vantare possa farlo senza pericolo di vedere vanificate le proprie legittime pretese non trovando più né il conto corrente né quanto esso conteneva…

Per venire però incontro alle esigenze degli eredi, che spesso si trovano di fronte all’esigenza di dover pagare spese inaspettate per le onoranze funebri o per cure mediche o ancora semplicemente per fatture o bollette pendenti, la banca può scegliere di disapplicare la regola del blocco automatico del conto corrente una volta che abbia appreso della scomparsa del proprio correntista, tutelandosi con la richiesta di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (o di una autocertificazione) con la quale gli stessi eredi, sotto la propria responsabilità, dichiarino di essere gli unici eredi e di rientrare nelle ipotesi previste dalla legge in cui la dichiarazione di successione non sia obbligatoria.

La chiusura del conto corrente cointestato con il defunto senza successione è infatti possibile quando il patrimonio caduto in successione sia inferiore a € 100.000,00 (centomila), quando non comprenda immobili e quando gli unici eredi siano il coniuge (così come il congiunto o la congiunta more uxorio) oppure i genitori o i figli (naturali o adottivi, senza distinzioni).

La banca in questione potrebbe aver predisposto una procedura diversa a tal fine, magari su una propria modulistica, ma nella sostanza quanto sopra dovrebbe sempre valere se accompagnato dal certificato di morte del titolare del conto corrente e dai documenti d’identità di chi afferma di essere erede legittimo. [Vedi anche: Eredi legittimi, chi sono e quanto ereditano?]

Se quanto sopra è valido sempre, anche nel caso in cui il conto corrente sia intestato solo al de cuius, a maggior ragione la chiusura del conto corrente cointestato con il defunto senza successione sarà possibile quando il conto sia cointestato.

Il blocco del conto corrente infatti pregiudicherebbe la libertà di agire del cointestatario superstite, sia per la porzione che, in assenza di diverse indicazioni, a giudizio di chi scrive deve ritenersi proporzionata al numero di cointestatari, sia per la restante parte a cui, con la cointestazione, il de cuius gli/le aveva dato accesso con piena facoltà di disporne perfino la chiusura.

Anche nell’eventualità in cui, per questo tipo di operazione, fosse stato disposto l’obbligo delle firme congiunte dei cointestatari, a quella del de cuius evidentemente impossibile si sostituirebbe quella dell’erede che, presentando l’atto notorio o l’autocertificazione di cui sopra, agirebbe apponendo la firma mancante.


Se il conto è cointestato “a firme disgiunte” è sufficiente che la richiesta di chiusura sia firmata da un solo cointestatario; se invece la cointestazione è “a firme congiunte” è necessaria la firma di tutti i cointestatari.

Estratto dalla Guida alla chiusura del conto corrente di Banca Intesa Sanpaolo (Pdf)

Come chiudere un conto cointestato? È necessario che tutti i titolari del conto ne chiedano l’estinzione, se il rapporto è stato aperto a firma congiunta. Se il conto è cointestato a firma disgiunta, ciascuno dei cointestatari, singolarmente, ne può richiedere la chiusura.

Estratto dalla Guida al conto cointestato di BPER Banca

Photo credit, Adobe Stock license 265607822



Conto corrente in caso di morte di uno dei cointestatari

Perché sono contrario al patentino per condurre un cane

Pubblichiamo un autorevole contributo sulle ragioni per cui si debba essere contrari alla previsione del patentino per condurre un cane come invece imposto da alcuni Regolamenti comunali per il benessere e la tutela degli animali

Conto corrente in caso di morte di uno dei cointestatari

Le auto ibride pagano il bollo?

In assenza di una normativa nazionale che garantisca un incentivo uniforme all'acquisto di veicoli non inquinanti, offriamo una tabella riassuntiva delle regioni in cui le auto ibride pagano il bollo e in che misura

Conto corrente in caso di morte di uno dei cointestatari

Volo cancellato per carenza di personale

Nel caso di volo cancellato per carenza di personale è la normativa a imporre un minimo di componenti dell'equipaggio senza pregiudicare però i diritti del passeggero

Conto corrente in caso di morte di uno dei cointestatari

Volo cancellato per maltempo? Ecco i tuoi diritti…

Con fenomeni atmosferici sempre più estremi, la possibilità di avere il volo cancellato per maltempo è sempre più probabile per cui il passeggero aereo farà bene a memorizzare quali siano i propri diritti e come farli valere!


Cosa succede in caso di morte di un cliente che ha un conto corrente cointestato a firma congiunta?

Il 19 marzo 2021 la Corte di Cassazione ha stabilito che in caso di conti cointestati con firma disgiunta, qualora una delle persone contitolari morisse, l'altra avrebbe il diritto di chiedere l'adempimento dell'intero saldo del libretto di deposito a risparmio, 'liberando' la banca verso gli eredi del contitolare ...

Quanto costa la successione di un conto corrente cointestato?

Gli importi saranno così calcolati: Coniuge e figli: l'importo è pari al 4% della somma ed è prevista una franchigia pari a 1.000.000,00 € a testa. Ad esempio, se il patrimonio non supera tale soglia, gli eredi non dovranno pagare alcunché. Diversamente, gli eredi dovranno pagare il 4% sulla somma eccedente.

Come si divide un conto corrente cointestato?

Tanto per fare un esempio, se due fratelli decidono di cointestare un conto corrente, ciascuno dei due può, in qualsiasi momento, e senza necessità di raccogliere il consenso dell'altro, procedere alla divisione del saldo attingendo la metà del denaro presente in banca (o alle poste).

Come sbloccare un conto cointestato in caso di morte?

In genere, la banca blocca il conto fino alla presentazione da parte degli eredi della dichiarazione di successione. Per lo sblocco bisogna inviare alla banca la ricevuta di invio della dichiarazione, cartacea o telematica. Dopo questo lo sblocco avviene secondo i tempi previsti dalla banca.