Differenza tra carbonato e percarbonato di sodio

CARBONATO DI SODIO:

Il carbonato di sodio (o soda) è, come l' idrogenocarbonato di sodio, un sale di sodio dell'acido carbonico. A differenza di quest'ultimo, nel carbonato entrambi gli ioni idrogeno dell'acido sono stati sostituiti da ioni sodio.

A temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina bianca. Per riscaldamento tende a decomporsi liberando biossido di carbonio (calcinazione) gassoso. Sciolto in acqua, produce una soluzione basica; una soluzione di 50 g in un litro di acqua a 25°C ha pH 11,5.

Trova impiego nella fabbricazione del vetro, di prodotti quali silicato e fosfati di sodio, nell'industria della carta e nella produzione di detergenti. In chimica, è un moderato reagente alcalinizzante.

Dal 1900 ad oggi, il 90% della produzione industriale del carbonato di sodio avviene tramite il processo messo a punto nel 1861 dal chimico belga Ernest Solvay - da cui il nome soda Solvay - che converte il cloruro di sodio in carbonato di sodio usando carbonato di calcio e ammoniaca.

Sul fondo del reattore viene scaldato il carbonato di calcio, che si decompone liberando biossido di carbonio

CaCO3 → CaO + CO2

Dall'alto viene immessa nel reattore una soluzione concentrata di cloruro di sodio e ammoniaca; il biossido di carbonio, gorgogliando, fa precipitare l'idrogenocarbonato di sodio

NaCl + NH3 + CO2 + H2O → NaHCO3 + NH4Cl

Il idrogenocarbonato di sodio viene quindi convertito in carbonato di sodio per riscaldamento, liberando acqua e biossido di carbonio

2 NaHCO3 → Na2CO3 + H2O + CO2

mentre l'ammoniaca viene rigenerata per trattamento del cloruro d'ammonio formatosi con la calce (l'ossido di calcio) residuo della decomposizione del carbonato di calcio

CaO + H2O → Ca(OH)2

Ca(OH)2 + 2 NH4Cl → CaCl2 + 2 NH3 + 2 H2O

Dato che l'ammoniaca viene completamente riciclata, solo la salamoia (il cloruro di sodio) ed il calcare (il carbonato di calcio) vengono consumati, e l'unico prodotto di scarto è il cloruro di calcio.

È tra gli additivi alimentari codificati dall'Unione Europea, identificato dalla sigla E 500.

BICARBONATO DI SODIO:

L'idrogenocarbonato di sodio (il termine bicarbonato non è più ammesso dalla IUPAC), [1] è, come il carbonato di sodio, un sale di sodio dell'acido carbonico. A differenza di quest'ultimo, nell'idrogenocarbonato solo uno ione idrogeno dell'acido è stato sostituito da uno ione sodio.

Commercialmente, è ancora noto anche semplicemente come bicarbonato.

A temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina bianca. Per riscaldamento oltre i 50°C tende a decomporsi convertendosi in carbonato e liberando biossido di carbonio;

2 NaHCO3 → Na2CO3 + H2O + CO2

sciolto in acqua, produce una soluzione lievemente basica; una soluzione di 50 g in un litro di acqua a 25°C ha pH inferiore a 8,6.

Esposto a sostanze acide, si decompone liberando biossido di carbonio gassoso ed acqua

NaHCO3 + HCl → NaCl + H2O + CO2(g)

NaHCO3 + CH3COOH → CH3COONa + H2O + CO2(g)

questo fenomeno è sfruttato nei cosiddetti lieviti chimici o "istantanei" (per distinguerli dai lieviti biologici come il lievito di birra ed il lievito naturale) e nei preparati per rendere frizzante l'acqua da tavola, che sono una miscela di idrogenocarbonato di sodio e composti acidi.

La capacità di reagire con gli acidi fa sì che l'idrogenocarbonato di sodio venga usato in preparazioni farmaceutiche come antiacido e contro bruciori di stomaco, benché un consumo eccessivo sia da evitare perché può ripercuotersi sul pH del sangue. Viene inoltre aggiunto ai dentifrici per la sua azione lievemente abrasiva e sbiancante.

L'idrogenocarbonato di sodio si trova anche in vendita nei negozii con la denominazione bicarbonato di sodio; viene usato in cucina per la pulizia di frutta e verdura.

È tra gli additivi alimentari codificati dall'Unione Europea, identificato dalla sigla E 500.

Osservando la formula di un idrogenocarbonato non c'è nulla che apparentemente giustifichi nel nome il prefisso bi- del termine bicarbonato. L'origine del nome risale all'epoca di Lavoisier (XVIII secolo) quando i sali erano considerati la combinazione di un ossido metallico con un ossido non metallico e venivano scritti di conseguenza. Il carbonato di sodio, Na2CO3, ad esempio veniva scritto come Na2O · CO2. Per spiegare la presenza dell'idrogeno i bicarbonati erano considerati sali uniti a molecole d'acqua, il sodio idrogenocarbonato NaHCO3 era scritto Na2O · 2CO2 · H2O e coerentemente chiamato bicarbonato di soda. [2] Come già accennato la IUPAC ha da tempo eliminato la vecchia denominazione.

PERCARBONATO DI SODIO:

Il percarbonato di sodio è il componente che, nell'industria dei detersivi, ha sostituito il perborato di sodio. La sua formula è Na2CO4.

La sua azione detergente e sbiancante si esplica per decomposizione dello stesso in carbonato di sodio e ossigeno, secondo il seguente schema:

2 Na2CO4 → 2 Na2CO3 + O2.

E' l'ossigeno nascente dello schema precedente che conferisce il potere sbiancante ad un detersivo.

A cosa serve il percarbonato di sodio?

Per chi non sa cos'è il percarbonato di sodio… è l'alternativa ecologica alla candeggina, si presenta sotto forma di granelli: migliora il lavaggio e svolge un'efficace azione igienizzante per bucato, stoviglie… igienizza, sbianca e smacchia già a 30 °C e può essere utilizzato anche sui capi colorati.

Quando usare percarbonato?

Il percarbonato viene utilizzato principalmente per sbiancare naturalmente il bucato e per igienizzarlo, ma ha anche una attività detergente. È il sostituto ecologico ideale della candeggina che, bisogna ricordarlo, è altamente inquinante.

Dove non usare il percarbonato di sodio?

Come si usa il percarbonato di sodio in lavatrice e a mano Un cucchiaio sarà sufficiente anche per il lavaggio a mano, da accompagnare ad un detersivo ecologico liquido o sapone naturale. Non utilizzarlo su tessuti delicati come lana, pelle, seta e lino, nessun problema invece con i colorati.

Cosa pulire con il percarbonato?

Il percarbonato può essere utilizzato per la pulizia delle superfici lavabili e resistenti della casa, come sanitari, piastrelle, fornelli e pavimenti. In un litro d'acqua, all'interno di uno spruzzino, è sufficiente sciogliere un cucchiaio di percarbonato e un cucchiaio di detersivo o sapone liquido ecologico.