A quanti mesi viene il ciclo ai gatti

Se hai adottato una gattina sappi che prima di quanto credi potresti ritrovarti con una gatta in calore che miagola di continuo e sembra non trovare pace. Il periodo del calore dei gatti non è solo in estate, quando senti i gatti maschi litigare tra loro dalle finestre aperte per la calura, ma è un continuo fino all’inverno, dalla primavera, iniziando molto precocemente nella vita della tua gattina.

Ma in che cosa consiste il calore nella gatta e come si manifesta? Ti potresti chiedere se il calore dei gatti può costituire un problema, se magari la gatta soffre, e se sei già nella situazione di convivenza con una gatta nel periodo del calore ti starai chiedendo come farla smettere, perché può essere un vero e proprio tormento.

Indice dei contenuti

  • Perché la gatta va in calore
  • Il ciclo estrale della gatta
  • Quanto dura il calore della gatta?
  • Come riconoscere il calore: i sintomi e che cosa fare
  • Una gatta in calore soffre?
  • Video sulla gatta in calore
  • Domande frequenti sul periodo calore gatti
  • Conclusioni

Perché la gatta va in calore

Una delle componenti più importanti della vita di qualsiasi animale, gatto compreso, è quella della riproduzione. Quando raggiungono un certo momento della propria vita detto pubertà gli animali iniziano ad avere istinti di riproduzione, che si manifestano in modo diverso nelle varie specie.

Per quanto riguarda i gatti, la loro pubertà arriva molto, molto presto: già a soli sei mesi di vita sono in grado di accoppiarsi e le femmine, in particolare, possono rimanere incinte e dare alla luce due mesi dopo tanti bei gattini.

Una gatta già a 3-4 mesi di vita può iniziare il suo ciclo estrale, ossia iniziare periodicamente ad andare in calore. Attraverso questo meccanismo è come se segnalasse al gatto maschio, attraverso i feromoni, che è pronta per la riproduzione e per l’accoppiamento. Questo è il motivo per cui una gatta va in calore.

Ma come funziona il ciclo della gatta, quante volte va in calore e, soprattutto, come accorgerci se la nostra micia è incinta o come evitarlo?

Il ciclo estrale della gatta

Prima di capire come funziona il calore dei gatti, è importante capire come funziona la sua vita riproduttiva. Le donne hanno il ciclo mestruale, ossia ogni mese un ovulo, se non fecondato, viene espulso tramite sanguinamento, e tutto riprende daccapo.

Nella gatta non si parla di ciclo mestruale, ma di ciclo estrale. Il perché è presto detto: una gatta non ha le mestruazioni, e non perde mai sangue dalla vulva, a differenza della donna, ma anche ad esempio della cagna e di altre specie animali.

Per questo non si può capire quando una gatta è in calore semplicemente basandoci sulle perdite ematiche.

Anche il ciclo stesso in una gatta funziona in maniera diversa da quello di altri animali: la gatta, infatti, non ovula mai, a meno che si accoppi con un maschio, a differenza di una donna che lo fa ogni mese, o di una cagna che lo fa ogni sei. Si tratta di una delle cosiddette specie a ovulazione indotta, indotta ovviamente dal maschio.

Per questo, l’ovulo della gatta rimane sempre nell’ovaio, e inizia a produrre estrogeni che la faranno andare in calore. Sono questi ormoni che producono quei comportamenti bizzarri della gatta nel periodo del calore: le continue fusa, i miagolii disperati, lo strusciarsi ovunque e lo stare con il sedere per aria. Sono tutti comportamenti volti a catturare l’attenzione del maschio.

Quanto dura il calore della gatta?

Il periodi di calore delle gatte può durare da tre a dieci giorni. Durante questo periodo la gatta è tormentata, si aggirerà per casa irrequieta, vorrà uscire, vorrà le coccole, farà sempre le fusa, miagolerà un sacco e si metterà in posizione per la riproduzione, cioè con il sedere per aria e la coda spostata di lato.

Qualora l’accoppiamento non ci fosse, al termine di questo periodo la gatta avrà una specie di mestruo (non è un mestruo, però!!), un periodo in cui il suo utero si rigenera, che è però molto breve, per poi riprendere il calore dopo circa tre giorni dall’interruzione del precedente.

Capisci bene che tutto il ciclo dura circa 15 giorni e questo ciclo calore-non calore va avanti per tutto l’anno tranne d’inverno, quando si interrompe a causa del freddo.

Nel caso in cui la gatta si accoppiasse, il pene del maschio, che è ricoperto di spunzoni (si vedono anche ad occhio nudo), graffia le parti intime della gatta (che, peraltro, si arrabbia e lo graffia con le unghie) e questo serve a far scendere gli ovuli dalle ovaie.

Questo meccanismo crea la sicurezza che gli spermatozoi maschili incontreranno gli ovociti femminili, e che l’accoppiamento vada a buon fine.

Leggi anche: Accoppiamento tra gatti: come avviene la loro riproduzione

Come riconoscere il calore: i sintomi e che cosa fare

Il calore nella gatta è ben evidente ed è molto difficile non notarlo. Infatti se ci sono dei maschi che girano nel territorio della gatta, il proprietario della gatta la notte non dorme per via delle ripetute vocalizzazioni, delle vere e proprie cantilene.

Inoltre la gatta vorrà giocare spesso, farà molte più fusa del solito, se grattata alla fine della schiena, alla base della coda, si abbasserà lasciando il sedere in alto ed aprirà le zampe, in un comportamento che lascia ben intendere.

A quanti mesi viene il ciclo ai gatti
La gatta in calore con la tipica postura del sedere per aria

Una gatta in calore soffre?

Una delle domande tipiche dei proprietari è se una gatta nel suo periodo di calore soffre. Tecnicamente non soffre, ma nemmeno si diverte. E’ totalmente preda dei suoi ormoni, non troverà pace, avrà questi comportamenti bizzarri e oltretutto secondo me quello che soffre è il suo umano che non saprà come calmarla. La sofferenza fisica non c’è, comunque, questo va detto chiaramente.

Le cose da fare, in questi casi, sono due: se la cosa non ci crea problemi, possiamo lasciare il via libera ai maschi e far accoppiare la gatta, che avrà una gravidanza che dura due mesi (dopo una quindicina di giorni i gattini si possono vedere con un’ecografia, dopo un mese e mezzo con una radiografia) e dopo il parto la gatta non andrà in calore per un altro mese, all’incirca, perché starà allattando. Leggi anche questo articolo per scoprire come comportarti con una gatta in gravidanza

Al termine di questo periodo, la gatta riprenderà ad andare in calore, e saremo d’accapo.

La situazione opposta è quella in cui non vogliamo che i gattini nascano: se la gatta ormai è incinta facciamola partorire, non la sterilizziamo durante la gravidanza, ma se non ha i gattini come rimedio al calore della gatta possiamo pensare all’intervento di ovariectomia, la cosiddetta sterilizzazione, in cui un veterinario andrà a rimuovere le ovaie.

È un intervento semplice, la gatta non si accorge nemmeno della differenza, semplicemente non avrà più l’istinto dell’accoppiamento.

Vivrà la sua vita senza alcun problema e senza rancore, e noi potremo stare tranquilli perché eviteremo la gestione dei gattini e, soprattutto, non verranno messi al mondo degli animali che nessuno (per motivi di spazio o economici) potrebbe volere. In questo altro articolo abbiamo parlato della sterilizzazione della gatta.

Alcuni veterinari consigliano anche di sterilizzare la gattina prima del suo primo calore, in modo che gli estrogeni non entrino mai in circolo nell’organismo e la gatta non abbia nessuna irrequietezza “residua”. Consulta il tuo veterinario di fiducia che ti saprà consigliare al meglio.

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Video sulla gatta in calore

Ho anche realizzato un video sul canale YouTube di MicioGatto dove ti spiego come funziona il calore della gatta e cosa fare. Puoi vederlo qui.

Gatta in calore: cosa fare???

Domande frequenti sul periodo calore gatti

Quando avviene il primo calore di una gatta?

Una gattina può andare in calore già da 4-6 mesi di età

Meglio sterilizzare la gatta prima del calore?

Sarebbe meglio sterilizzare una gattina prima del suo primo calore, previo consiglio del veterinario.

Si può sterilizzare una gattina mentre è in calore?

Meglio di no, i tessuti sono più fragili e ci sono più rischi rispetto ad una sterilizzazione quando la micetta non è in calore

I gatti maschi vanno in calore?

No, solo la gatta femmina va in calore. Il gatto maschio sente il calore della gatta femmina e la cerca per accoppiarsi.

Quanto dura il calore di una gatta?

In media una gatta rimane in calore per circa una settimana.

Ogni quanto va in calore una gatta?

Una gatta va in calore ogni 2-3 settimane, dalla primavera fino all’autunno.

Come impedire il calore nella gatta?

L’unico modo è la sterilizzazione il prima possibile.

Cosa fa una gatta nel periodo del calore?

Fa le fusa continuamente, si struscia e rotola per terra, si mette in posizione di accoppiamento, con il sedere in alto, miagola di notte e spesso anche di giorno, è irrequieta e non trova pace.

Conclusioni

Spero in questo articolo di averti dato sufficienti informazioni sul calore della gatta, ma se hai domande o commenti oppure vuoi raccontarci la tua esperienza con la tua gatta, utilizza pure i commenti qui sotto all’articolo.

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Come capire se il gatto ha le mestruazioni?

I principali sintomi del picco di calore sono:.
LA GATTA SI STROFINA SUL PAVIMENTO: le gatte in calore tendono a strusciarsi con forza sul pavimento contorcendosi. ... .
MIAGOLII DA CALORE NELLA GATTA: i versi e i miagolii della gatta in calore sono tipicamente acuti o lancinanti..

Quanto durano le mestruazioni di un gatto?

Può durare periodi variabili. Più spesso dura da 1 a 3 settimane, ma il periodo può variare da 3 giorni a 7 settimane, a seconda dell'età (molto giovane o molto anziana in cui i cicli non sono regolari). Questo periodo si presenta se la gatta non ha ovulato.

Cosa fare se il gatto ha il ciclo?

Alla luce di quanto visto finora è chiaro, quindi, che i gatti hanno il ciclo ma che questo non porta a perdite di sangue delle gatte e, di conseguenza, quando si nota un sanguinamento dalla vulva della micina di casa sarà bene sottoporla immediatamente a una visita veterinaria.

Come accorgersi di una gatta in calore?

Come riconoscere il gatto in calore Emette vocalizzazioni e miagolii diversi da quelli quotidiani, molto più intensi e acuti, che si intensificano in prossimità della femmina da corteggiare o di un altro maschio con cui contendersi la gatta.