Quanto sangue si perde con un ciclo abbondante

Ultimo aggiornamento: 28 maggio 2020

Indice

  • Che cosa sono
  • Mestruazioni dolorose (dismenorrea) e diarrea
  • Come funziona il ciclo mestruale
  • La sindrome premestruale
  • Perdite scure e spotting
  • Flusso mestruale scarso o troppo abbondante
  • Mestruazioni in anticipo o in ritardo
  • Amenorrea (assenza di mestruazioni)
  • Mestruazioni dolorose e rimedi
  • Il ciclo dopo un aborto
  • Curiosità: le mestruazioni nei cani

Domande e risposte

Che cosa sono 

Le mestruazioni (o flusso mestruale) sono il momento del ciclo mestruale caratterizzato dall’espulsione di sangue dalla vagina.
Il ciclo mestruale invece è il periodo che intercorre fra il primo giorno di una mestruazione e il primo giorno della successiva. La durata del ciclo mestruale varia da donna a donna, anche se nella maggior parte dei casi ha una durata dai 24 ai 35 giorni. Si parla di ciclo regolare se la sua durata è uguale o simile ogni mese, che si tratti di un ciclo di 24, di 28 o di 35 giorni. È, invece, definito irregolare quando la durata degli intervalli varia di mese in mese. Ci sono donne che non hanno la mestruazione ogni mese o che non ce l’hanno mai. Si parla in questo caso di amenorrea.

Le mestruazioni possono durare poco (2-3 giorni) o anche 6-7 giorni, ed è normale che la durata vari nel corso della vita di una donna, così come la quantità del flusso, che può essere scarso o abbondante. In molti casi il momento delle mestruazioni è doloroso, ma non è così per tutte, né in tutte le fasi della vita. Si stima che in media la perdita di sangue si aggiri attorno ai 35 mL per mese.

Quanto sangue si perde con un ciclo abbondante

Mestruazioni dolorose (dismenorrea) e diarrea

Quando la mestruazione si accompagna a dolori mestruali si parla di dismenorrea. I dolori  possono essere lievi o più intensi, tanto da impedire ad alcune donne di svolgere le proprie normali attività, per qualche ora o addirittura per giorni.
Si ritiene che il dolore sia dovuto alla maggiore produzione di prostaglandine che abbassano la soglia del dolore. Solitamente anche nelle donne che hanno mestruazioni dolorose da giovani, fino anche a 30 anni, con il passare degli anni il dolore tende a diminuire.
In ogni caso è bene prendersi cura di sé e chiedere consiglio al proprio medico, che può prescrivere farmaci antidolorifici. In alcuni casi più gravi di dismenorrea il medico può consigliare l’assunzione della pillola anticoncezionale.

I dolori durante le mestruazioni riguardano la parte inferiore dell'addome e l'area pelvica, e sono dovuti a una serie di crampi determinati dall'attività uterina e ovarica. Il motivo è che durante la mestruazione la muscolatura di questa regione ha delle contrazioni per espellere le cellule della mucosa uterina. Quando queste contrazioni bloccano il normale flusso di sangue il dolore cresce.

In molti casi i dolori addominali si accompagnano a episodi di diarrea, probabilmente correlati ai cambiamenti ormonali. Con alcuni accorgimenti è possibile ridurre questo sintomo fastidioso senza ricorrere ai farmaci: assumere yogurt o probiotici, evitare cibi grassi o a base di caffeina, fare attività fisica e bere molto.

Quanto sangue si perde con un ciclo abbondante

Come funziona il ciclo mestruale

Durante il ciclo mestruale, nel corpo della donna avviene una serie di modifiche determinate da alcuni ormoni (tra cui estrogeni e progesterone) che hanno l’obiettivo di rendere l’utero “adatto” e ospitale per una potenziale fecondazione e successivamente per l’embrione.

Il ciclo ha tre fasi: la fase follicolare e quella ovulatoria che durano la prima metà del ciclo, e la fase post-ovulatoria, o luteale, la seconda metà.

  • Fase follicolare. Durante questa fase, nelle ovaie della donna alcuni follicoli vanno incontro a crescita, per dare origine in seguito a un unico follicolo dominante da cui sarà espulsa la cellula uovo da fecondare. Contemporaneamente, lo strato interno dell’utero (chiamato endometrio) comincia ad inspessirsi sotto effetto di alcuni ormoni;
  • Fase ovulatoria. L’ovulazione si verifica quando una cellula uovo (in casi eccezionali, più di una) viene espulsa dall’ovaio, spostandosi nella tuba di Falloppio verso l’utero.
    In questo percorso, se la cellula uovo incontra uno spermatozoo, può avvenire la fecondazione; in tal caso, l’embrione si anniderà nell’utero e si svilupperà in un feto;
  • Fase luteale o post-ovulatoria. Della durata di circa 14 giorni, questa fase prepara l’utero ad un possibile attecchimento dell’embrione a seguito di una fecondazione, continuando a farne crescere la parete interna grazie all’effetto del progesterone. Se la fecondazione non avviene, i livelli ormonali crollano e ciò determina il disfacimento degli strati aggiuntivi dell’endometrio, che vengono espulsi assieme all’ovulo non fecondato costituendo proprio il materiale mestruale.

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La sindrome premestruale

I sintomi associati alle mestruazioni sono molto diversificati e variabili nei soggetti.
In genere, i cambiamenti dei livelli ormonali nel corpo prima del ciclo mestruale possono determinare cambiamenti fisici e psicologici, spesso definiti sindrome premestruale. Tra i sintomi più comuni di tale sindrome troviamo:

  • Dolori e crampi al basso ventre;
  • Gonfiore o senso di tensione nella zona inferiore dell’addome;
  • Nausea;
  • Sbalzi umorali;
  • Irritabilità;
  • Tensione al seno.

Questi sintomi tendono a migliorare con l’inizio delle mestruazioni e scompaiono un paio di giorni dopo l’inizio delle stesse. Non è detto che la stessa donna a distanza di un mese dall’altro presenti gli stessi sintomi.

Come funziona la salute della donna?

Perdite scure e spotting

Quanto sangue si perde con un ciclo abbondante
Episodi di perdite scure, marroni, sono tutt’altro che rari, anche non durante la mestruazione.
Si tratta di perdite ematiche, e il colore del sangue è solitamente dovuto  all’ossidazione del sangue per il tempo più prolungato che esso è stato all’interno del nostro corpo prima di essere espulso. Possono verificarsi perdite marroni in ogni momento del ciclo e anche in gravidanza.

Quando queste perdite scure non si verificano durante la mestruazione si parla di spotting. Spesso si verificano episodi di spotting tra un ciclo e l’altro quando si comincia a usare un metodo contraccettivo ormonale come la pillola, l’anello o il cerotto.
Ma anche le mestruazioni possono essere più scure talvolta, anche per motivi non correlati a patologie. Ad esempio, negli ultimi giorni del ciclo mestruale, è più probabile che le mestruazioni siano scure perché il sangue coagulato è più “vecchio”.

Cause patologiche di mestruazioni di colore scuro sono invece malattie infettive come la gonorrea o la clamidia o condizioni patologiche come l’endometriosi, ovvero la presenza di tessuto uterino in sede anomala.

In ogni caso, è fortemente consigliato a ogni donna, anche in assenza di sintomi o patologie, di sottoporsi una volta l’anno a una visita ginecologica, dove emergono eventuali problematiche che possono originare le perdite scure.

Flusso mestruale scarso o troppo abbondante

Quanto sangue si perde con un ciclo abbondante
Con il termine ipomenorrea si intende un flusso mestruale scarso. Spesso in questa situazione anche la durata del ciclo è inferiore rispetto alla media.
Si parla di ipomenorrea primaria (legata a problematiche organiche dell’utero, quali una modifica della struttura delle pareti interne) o secondaria (associata a stress, iperattività fisica, cattiva alimentazione, etc.). L’ipomenorrea può anche indicare l’avvicinamento alla menopausa.

L’ ipermenorrea è invece il flusso mestruale abbondante, e si associa a menorragia, quando si verifica durante un normale ciclo mestruale, o metrorragia quando si verifica tra un ciclo e l’altro.

Un flusso mestruale abbondante arriva anche agli 80 mL di sangue a ciclo (contro i 35 mL indicati come valore fisiologico medio).
Le cause – molteplici e diversificate - possono essere legate a disturbi della coagulazione (ovvero, della capacità dell’organismo di arrestare la fuoriuscita del sangue), alla presenza di tumori benigni o maligni, ad infezioni (endometriti) che possono determinare accumuli di sangue nelle pareti interne dell’utero, a disturbi ormonali, alla presenza di materiale estraneo, come un dispositivo contraccettivo intrauterino.

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Mestruazioni in anticipo o in ritardo

Quando i cicli mestruali sono soliti verificarsi a distanza inferiore ai 28 giorni si parla di polimenorrea (mestruazioni in anticipo).
Si tratta di una condizione piuttosto fisiologica nei primi anni successivi al menarca, mentre in età adulta può essere legato a vari fattori: un semplice cambio di stagione, stress, all’uso di farmaci farmacologico, anche se può essere spia di problemi ormonali, alterazioni della parete interna dell’utero (endometrio), o presenza di tumori (come fibromi).

Più preoccupanti solitamente sono gli episodi di oligomenorrea (mestruazioni in ritardo), considerate una spia di possibile gravidanza.  
Si parla di oligomenorrea quando le mestruazioni si verificano regolarmente ad una distanza superiore a 35 giorni l’una dall’altra. L'oligomenorrea è un fenomeno legato a condizioni quali l’ipersecrezione di ormoni maschili, ovaio multifollicolare, stress, ma può anche suggerire la presenza di tumori uterini benigni e maligni.

Altra cosa sono i ritardi che possono verificarsi per diversi motivi, anche fino a 5 giorni o una settimana rispetto al solito, e che preoccupano alla luce di un test di gravidanza negativo. Nessun dubbio che una visita ginecologica non possa fugare.

Amenorrea (assenza di mestruazioni)

L’assenza di mestruazioni è definita amenorrea; può essere suddivisa in primaria, se si verifica in donne che non hanno mai avuto un menarca, o secondaria, se avviene in donne che hanno già avuto regolari cicli mestruali. L’amenorrea primaria è associata ad anomalie o malformazioni dell’apparato genitale (ad esempio, un ovaio o un utero poco sviluppato), varie condizioni di insensibilità dell’utero agli ormoni femminili, gravi condizioni di denutrizione, patologie della tiroide, alcune malattie infettive, condizioni di elevato stress o iperattività fisica.

Anche in donne che hanno già avuto cicli mestruali regolari è possibile che il ciclo si interrompa.
A parte condizioni fisiologiche (come la gravidanza, l’allattamento al seno o la menopausa), l’amenorrea secondaria condivide alcune cause dell’amenorrea primaria (ad esempio, alterazioni ormonali o condizioni di stress/denutrizione).
Altre cause patologiche sono alcune terapie farmacologiche e/o oncologiche, problemi alla tiroide, problematiche dell’apparato genitale come sindrome dell’ovaio policistico.

Mestruazioni dolorose e rimedi

Se le mestruazioni sono molto dolorose, l’unica soluzione rapida e sicuramente efficace è l’antidolorifico, e in commercio ce ne sono di diverso tipo, l’importante è essere certi di non essere allergici a qualche principio attivo o eccipiente. Tuttavia alcune donne possono beneficiare di rimedi non farmacologici come assumere bevande calde, in primis tisane a base di erbe che hanno un’azione rilassante, come melissa, camomilla, achillea e zenzero.

Si può inoltre trarre beneficio da una borsa dell’acqua calda posizionata sopra la zona dove sentiamo i crampi, oppure da massaggi che infondendo calore contribuiscono a distendere i muscoli.
Molte donne inoltre sentono meno dolore se sdraiate in specifiche posizioni che rilassano la muscolatura, per esempio aprendo più o meno il bacino.

Il ciclo dopo un aborto

La premessa è sempre la stessa: ogni donna è diversa sotto il profilo del ciclo ormonale. Solitamente dopo un raschiamento dovuto ad aborto, la prima mestruazione si presenta dopo circa un mese e mezzo, cioè dopo 28-30 giorni da quando si azzerano i valori delle beta hCG, l’ormone della gravidanza. Il nostro corpo smette di produrre questo ormone circa 15-20 giorni dopo il raschiamento.

In diverse donne i primissimi cicli dopo l’aborto non sono identici a quelli precedenti alla gravidanza: possono essere più abbondanti oppure meno abbondanti. L’importante è non spaventarsi, anche di fronte a eventuali prime mestruazioni dolorose poco dopo un raschiamento: solitamente il ciclo si regolarizza nei mesi successivi.

Curiosità: le mestruazioni nei cani

Quanto sangue si perde con un ciclo abbondante
Anche i nostri amici cani hanno le mestruazioni (mentre non accade ai gatti!).
Le cagne non sterilizzate vivono circa 2 cicli mestruali all’anno, a partire dai 6-8 mesi a seconda della razza, ma non dobbiamo pensare che accada loro lo stesso che a noi donne. Il ciclo mestruale della cagnetta si divide in 3 fasi.

La prima fase è detta Proestro, dura in media 9 giorni nei quali la cagnolina inizia a perdere delle gocce di sangue e a produrre feromoni. Urina più spesso per diffondere il suo odore e per marcare il territorio. Nella seconda fase (Estro) che dura 7-9 giorni, la cagna è fertile, accetta il cane, anche se le perdite di sangue continuano. La terza fase è detta Diestro, dura circa due mesi e ha inizio quando la femmina ricomincia a rifiutare i maschi e termina con il parto.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

  • ISS – Ciclo Mestruale
  • Humanitas – ciclo mestruale irregolare. Quando rivolgersi al ginecologo?

Quanti giorni durano le mestruazioni?

La durata del ciclo mestruale varia da donna a donna, anche se nella maggior parte dei casi ha una durata dai 24 ai 35 giorni. Si parla di ciclo regolare se la sua durata è uguale o simile ogni mese, che si tratti di un ciclo di 24, di 28 o di 35 giorni. È, invece, definito irregolare quando la durata degli intervalli varia di mese in mese. Ci sono donne che non hanno la mestruazione ogni mese e si parla in questo caso di amenorrea.
Le mestruazioni possono durare poco (2-3 giorni) o anche 6-7 giorni, ed è normale che la durata vari nel corso della vita di una donna, così come la quantità del flusso, che può essere scarso o abbondante. 

Cosa si intende per fine del ciclo?

La fine del ciclo mestruale avviene il primo giorno della mestruazione successiva, mentre la fine del flusso mestruale si verifica quando smettono le perdite ematiche dalla vagina.

Cosa succede quando si ha il ciclo mestruale?

Durante il ciclo mestruale, nel corpo della donna avvengono una serie di modifiche determinate da alcuni ormoni (tra cui estrogeni e progesterone) che hanno l’obiettivo di rendere l’utero “adatto” ed ospitale per una potenziale fecondazione e successivamente per l’embrione. Il ciclo ha tre fasi. Nei primi 14 giorni circa (metà del ciclo) avvengono due fasi. Nella fase follicolare nelle ovaie della donna alcuni follicoli vanno incontro a crescita, per dare origine in seguito ad un unico follicolo dominante da cui sarà espulsa la cellula uovo da fecondare. Contemporaneamente, lo strato interno dell’utero (chiamato endometrio) comincia ad inspessirsi sotto effetto di alcuni ormoni. La seconda fase è quella dell’ovulazione, quando una cellula uovo (in casi eccezionali, più di una) viene espulsa dall’ovaio, spostandosi nella tuba di Falloppio verso l’utero. In questo percorso, se la cellula uovo incontra uno spermatozoo, può avvenire la fecondazione; in tal caso, l’embrione si anniderà nell’utero e si svilupperà in un feto. Dopo l’ovulazione si apre l fase luteale o post-ovulatoria. Della durata di circa 14 giorni, questa fase prepara l’utero ad un possibile attecchimento dell’embrione a seguito di una fecondazione, continuando a farne crescere la parete interna grazie all’effetto del progesterone. Se la fecondazione non avviene, i livelli ormonali crollano e ciò determina il disfacimento degli strati aggiuntivi dell’endometrio, che vengono espulsi assieme all’ovulo non fecondato costituendo proprio il materiale mestruale.

Quando il ciclo dura più di 15 giorni?

La durata del flusso mestruale dipende dalla capacità dell’utero di frenare la fuoriuscita del sangue, contraendosi e liberando fattori coagulanti. Quando questa capacità è alterata, può verificarsi una condizione di ipermenorrea. Se il flusso mestruale si prolunga per un periodo così lungo è bene consultare un ginecologo per una visita. 

Quando il ciclo è abbondante?

L’ipermenorrea è invece il flusso mestruale abbondante, e si associa a menorragia (quando si verifica durante un normale ciclo mestruale) o metrorragia (quando si verifica tra un ciclo e l’altro, vedi in basso). Un flusso mestruale abbondante arriva anche agli 80 mL di sangue a ciclo (contro i 35 mL indicati come valore fisiologico medio). Le cause – molteplici e diversificate - possono essere legate a disturbi della coagulazione (ovvero, della capacità dell’organismo di arrestare la fuoriuscita del sangue), alla presenza di tumori benigni o maligni, ad infezioni (endometriti) che possono determinare accumuli di sangue nelle pareti interne dell’utero, a disturbi ormonali, alla presenza di materiale estraneo, come un dispositivo contraccettivo intrauterino.

Quanto sangue si perde nel ciclo?

Si stima che in media la perdita di sangue si aggiri attorno ai 35 mL per mese. Nei casi di ipermenorrea si arriva anche a 80 mL per mese.

Quando si ovula fa male la pancia?

Alcune donne manifestano fastidio o leggero dolore durante l’ovulazione, nel momento in cui l’ovulo è maturo passa dal follicolo all’utero attraversando la tuba di Falloppio, provocando rigonfiamento e della rottura del follicolo. Il termine che si usa per questo dolore è mittelschmerz", parola tedesca che sta per "dolore della metà del ciclo". Se il dolore è persistente o molto accentuato, è consigliabile una visita ginecologica per accettarne l’origine.

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Quanti litri di sangue si perde con il ciclo?

La perdita media di sangue durante le mestruazioni è di 35 millilitri, ma anche tra i 10 e gli 80 ml è considerato normale. Diverse donne hanno inoltre riferito la comparsa dell'endometrio come tessuto misto a sangue.

Quando ho il ciclo perdo pezzi di sangue?

I coaguli di sangue nelle mestruazioni sono grumi provenienti dall'endometrio che si sfalda: non devono preoccupare quando sono frequenti e accompagnati da flusso abbondante, ma qualora si fossero passati i quarant'anni e apparissero all'improvviso potrebbero presagire l'arrivo della menopausa.

Come si fa a capire se il ciclo è troppo abbondante?

Si definisce ciclo abbondante la perdita mestruale che supera gli 80 ml di sangue per ciclo (un normale tampone interno completamente imbevuto contiene circa 5 ml di sangue), l'equivalente di circa 16-20 tamponi per ciclo, oppure se il ciclo mestruale dura più di 7 giorni e sono presenti coaguli.

Quanti assorbenti per definire flusso abbondante?

Flusso abbondante Il ciclo mestruale si considera abbondante quando è superiore ai 90 ml più di tre coppette mestruali a ciclo.