Conti correnti cointestati in caso di decesso

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Conti correnti cointestati in caso di decesso

Un conto corrente cointestato si caratterizza per il fatto che può essere intestato a due o più soggetti. Proprio per questa ragione si tratta di uno strumento particolarmente adatto a coppie e famiglie, poiché consente di disporre del denaro in comune e risparmiare sulle spese relative alla gestione di un secondo conto. Ma come avviene la successione del conto corrente cointestato? Vediamolo subito.

In questo articolo scopriremo:

Cosa comporta il conto cointestato?

Come abbiamo anticipato, il conto corrente può anche essere cointestato a due o più soggetti. Questi ultimi, in assenza di differenti manifestazioni di volontà delle parti, si presumono essere ciascuno titolare delle somme presenti ed in parti uguali. Precisamente, secondo l’art. 1854 del Codice Civile, quando “il conto è intestato a più persone che possono compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto“. Ciò significa che ai conti cointestati si applica la disciplina delle obbligazioni solidali (articoli 1292 e seguenti del codice civile), insieme alla determinazione della presunzione di comproprietà delle somme depositate.

Tre tipologie di conto cointestato

Un conto cointestato può essere di tre tipi:

  • firma congiunta: tutte le operazioni sul conto devono essere autorizzati da tutti i cointestatari,
  • firma disgiunta: ogni titolare del conto può eseguire in autonomia le operazioni che desidera, senza il consenso degli altri;
  • misto: si possono eseguire le operazioni entro un certo importo senza l’autorizzazione del contitolare. Tutte quelle che eccedono tale limite, invece, richiedono l’assenso dell’altro correntista.

Qual è la differenza tra conto cointestato e delega?

Il conto con delega non prevede la contitolarità dello stesso, ma un unico titolare che autorizza un soggetto ad eseguire delle operazioni in suo nome. Pertanto, in queste evenienze, si parla di un soggetto (il delegato) che agisce in funzione del titolare del conto (il delegante).

Come fare la successione del conto corrente cointestato?

Quando si apre la successione di conti correnti cointestati, bisogna eseguire le pratiche di successione, ossia la dichiarazione di successione e l’accettazione dell’eredità, requisito fondamentale affinché l’erede possa acquisire in successione il conto corrente.

La dichiarazione di successione deve essere fatta a cura degli eredi (o di un loro delegato ovvero di un erede soltanto) direttamente all’Agenzia delle Entrate territorialmente competente, alla luce del luogo di morte del de cuius, entro un anno dal decesso, a pena di sanzioni. L’accettazione dell’eredità, invece, deve essere fatta dal notaio (quando la successione avviene per testamento) oppure al Cancelliere del Tribunale se si tratta di una successione legale.

Leggi anche >> Dichiarazione di successione del conto corrente: quando scatta l’obbligo?

Cosa fare in caso di morte di uno dei cointestatari del conto corrente?

Gli eredi devono comunicare subito il decesso alla banca inviando il certificato di morte con raccomandata insieme alla dichiarazione di successione. In mancanza di beni immobili e di depositi inferiori a 100mila euro, invece, è sufficiente un atto di notorietà che certifichi il diritto alla successione. La banca, di contro, deve rilasciare agli eredi il riepilogo di tutti i rapporti intestati alla persona deceduta.

Vediamo due casi principali:

  • se il conto è a firma congiunta: viene congelato alla morte di uno dei titolari e sbloccato solo quando sono concluse tutte le procedure relative alla successione. Di conseguenza, il denaro viene svincolato e ripartito tra i cointestatari superstiti e gli eredi secondo le diverse quote,
  • se il conto è a firma disgiunta: i cointestatari superstiti possono disporre liberamente della propria quota, mentre la restante parte viene suddivisa tra gli eredi dopo le procedure di successione (può capitare che la banca blocchi temporaneamente il conto sino al termine delle procedure di successione). Altre banche, invece, consentono agli eredi di utilizzare parte delle somme di successione prima di questo termine per pagare le spese funerarie (se documentate).

Quanto si paga di successione sui conti correnti?

Per beneficiare della somma depositata, gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate territorialmente competente, in base all’ultimo domicilio della persona deceduta. La tassa di successione di un conto corrente si calcola in base al grado di parentela dell’erede con il defunto. Nello specifico:

  • coniuge e figli: l’importo corrisponde al 4% della somma e si prevede una franchigia di 1.000.000,00 € a testa. Se il patrimonio non supera tale soglia, quindi, gli eredi non dovranno pagare niente, mentre, in caso contrario, verseranno il 4% sulla somma eccedente,
  • fratelli e sorelle: l’importo è del 6% con una franchigia di 100.000,00€ per ognuno,
  • parenti fino al 4° e affini in linea retta: l’importo è pari al 6% e non è prevista alcuna franchigia,
  • altri eredi: l’importo è pari all’8% e non si prevede nessuna franchigia.

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Caroline Kumar

Content Marketing Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

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Conti correnti cointestati in caso di decesso

Cosa succede in caso di morte di un cliente che ha un conto corrente cointestato a firma congiunta?

La firma congiunta e il decesso Quando in un conto corrente cointestato la firma è congiunta, il titolare o i titolari superstiti, in caso di decesso di un cointestatario, non possono operare sul conto. Questo viene infatti bloccato dalla banca fino a quando non viene completata la procedura di successione.

Quali sono i rischi di un conto cointestato?

I maggiori rischi della cointestazione riguardano l'opzione a firma disgiunta. Tale scelta deve presupporre una cieca fiducia nell'altra persona e la certezza che prelievi, bonifici e assegni vengano utilizzati per il “bene familiare”.

Quanto costa la successione di un conto corrente cointestato?

Gli importi saranno così calcolati: Coniuge e figli: l'importo è pari al 4% della somma ed è prevista una franchigia pari a 1.000.000,00 € a testa. Ad esempio, se il patrimonio non supera tale soglia, gli eredi non dovranno pagare alcunché. Diversamente, gli eredi dovranno pagare il 4% sulla somma eccedente.

Come sbloccare un conto cointestato in caso di morte?

Gli eredi che vogliono sbloccare il conto corrente del defunto e così riscuotere la relativa giacenza, entro 1 anno dal decesso, devono presentare all'Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione. Una copia della stessa va poi consegnata alla filiale presso cui è intrattenuto il conto corrente in questione.