Quali sono i sintomi di un tumore alle ossa

Scopri le tipologie di tumori alle ossa, quali le cause, riconoscerne i sintomi, quali terapie adottare e come fare prevenzione.

Le ossa sono costituite da tre differenti tipi di tessuti: osso compatto (esterno, quello più duro), spugnoso (interno, contenente il midollo osseo), subcondrale (quello più morbido presente nelle articolazioni, rivestito di cartilagine, l’ammortizzatore che permette i movimenti articolari).

  • 1 Tipologie di tumori alle ossa
  • 2 Tumori alle ossa: fattori di rischio
  • 3 Tutti i sintomi
  • 4 Gli esami diagnostici
  • 5 Terapie
  • 6 Ricorso alla terapia chirurgica ortopedica mini invasiva
  • 7 Come prevenire i tumori alle ossa

Tipologie di tumori alle ossa

Sono 4 i principali tipi di tumori alle ossa:

  • Osteosarcoma che si forma all’interno delle ossa;
  • Condrosarcoma che si sviluppa dalla cartilagine;
  • Il sarcoma di Ewing che colpisce i tessuti nervosi immaturi nel midollo osseo;
  • Tumore osseo metastatico (secondario) scatenato da metastasi che provengono da tumori formati in altre zone del corpo.

Tumori alle ossa: fattori di rischio

I fattori di rischio responsabili dello sviluppo di tumori alle ossa possono essere:

  • La crescita visto che il cancro alle ossa noto come sarcoma di Ewing si forma in soggetti molto giovani (bambini, adolescenti);
  • L’esposizione a radiazioni (radioterapia);
  • Fattori genetici ed ereditarietà.

Abbiamo elencato i fattori di rischio. In realtà, la causa dei tumori ossei è tuttora sconosciuta ovvero, in gran parte dei casi, non si trova una causa specifica.

Tutti i sintomi

A seconda del tipo di tumore alle ossa, alla sua localizzazione e dimensione, si manifestano vari sintomi. Quello comune a tutti è il dolore e gonfiore nel punto dello scheletro colpito dal cancro.

Ecco gli altri sintomi:

  • Tumefazione;
  • Difficoltà nell’eseguire normali movimenti;
  • Indebolimento della struttura ossea;
  • Rischio di fratture dette patologiche per distinguerle da quelle traumatiche dell’osso sano;
  • Affaticamento;
  • Febbre;
  • Anemia;
  • Perdita di peso.

Gli esami diagnostici

Per una diagnosi mirata che consenta di valutare l’estensione della malattia e di programmare l’eventuale terapia chirurgica e la chemioterapia, sono questi gli esami importanti da eseguire:

  • Radiografia della zona colpita;
  • Scintigrafia ossea o PET (tomografia ad emissione di positroni);
  • TAC (tomografia computerizzata) oppure Risonanza Magnetica Nucleare;
  • Biopsia ossea che consiste nel prelevare un campione di tessuto della zona colpita da sottoporre ad esame istologico al microscopio.

Terapie

Le terapie per curare i tumori alle ossa sono principalmente tre:

  • Intervento chirurgico per rimuovere il tumore e, possibilmente, una parte di tessuto circostante sano. Nei casi estremi, è necessario amputare l’arto parzialmente o totalmente per eliminare la massa tumorale;
  • Radioterapia che, attraverso l’azione di radiazioni ad alta frequenza, mira a distruggere le cellule tumorali per ridurre le dimensioni del cancro, ma questa terapia risulta limitata nel caso dei tumori alle ossa;
  • Chemioterapia che, attraverso la somministrazione di farmaci antitumorali (per via orale, per iniezione endovenosa/intramuscolare o nei vasi sanguigni), mira a ridurre le dimensioni della massa tumorale da asportare in previsione di intervento chirurgico e ad eliminare eventuali cellule maligne residue dopo l’intervento.

Ricorso alla terapia chirurgica ortopedica mini invasiva

Se il cancro invade solo l’osso e non scatena metastasi nei polmoni, è possibile ricorrere, nei casi di tumori del ginocchio e dell’anca, ad un intervento chirurgico per rimuovere il tumore risparmiando, possibilmente, l’arto. Alcune ossa verranno rimosse insieme al tumore ed il chirurgo specializzato dovrà sostituire la porzione mancante impiantando una protesi del ginocchio o dell’anca attraverso un intervento di chirurgia ortopedica mini invasiva.

Le protesi anca e ginocchio impiantate con tecnica mini invasiva, più piccole di quelle tradizionali e realizzate con materiali di elevata qualità, sono le soluzioni migliori sia per patologie come artrosi, artrite o traumi sia nei casi di tumori del ginocchio o dell’anca.

Quali sono i vantaggi della chirurgia ortopedica mini invasiva?

Ce lo spiega direttamente uno specialista del settore, il dott. Michele Massaro, esperto in chirurgia protesica mini invasiva che opera presso le Cliniche Humanitas di Bergamo e che, il 7 febbraio scorso, ha registrato un primato: l’impianto simultaneo di 3 protesi, ovvero una protesi anca e due protesi ginocchio monocompartimentale (o bi-monocompartimentale, una mediale e l’altra femoro-rotulea) con una sola operazione durata 2 ore.

“La chirurgia ortopedica mini invasiva per l’impianto di protesi anca e ginocchio presenta molti vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale – spiega il dott. Michele Massaro – Innanzitutto, un maggior rispetto per il corpo perché l’obiettivo è preservare al massimo osso, tessuti muscolari e molli fin dove sia possibile. In più, si riducono i tempi d’intervento e di recupero, l’incisione dei tessuti, si minimizza la perdita di sangue durante e dopo l’intervento insieme al dolore ed al gonfiore”.

Come prevenire i tumori alle ossa

Si raccomanda di non sottovalutare e trascurare i segnali del corpo, quando si avvertono dolori dello scheletro che persistono e non scompaiono dopo 2-3 settimane.

Ricerche scientifiche hanno dimostrato che esistono sostanze naturali che servono a prevenire i tumori delle ossa, prima fra tutti la vitamina A, presente in alimenti come limoni, arance, carote, pomodori, spinaci e ortaggi a foglia verde.

Anche la vitamina D serve a rallentare la prolificazione di cellule tumorali: in questo senso, è consigliata la corretta esposizione ai raggi solari perché serve alla nostra pelle per produrre vitamina D.

Risultano efficaci anche le foglie di ulivo: contengono oleuropeina, un antiossidante naturale dalle proprietà antivirali, antinfiammatorie ed antitumorali.

Molto consigliati anche il tè verde antiossidante e l’aloe verde che contiene aloeride, sostanza antitumorale.

Quali valori del sangue indicano un tumore alle ossa?

L'emoglobina Infatti, una significativa riduzione dell'emoglobina (inferiore a 8 grammi) nell'arco di pochi giorni o settimane è un campanello d'allarme rispetto alla salute del midollo osseo. Il sospetto, in questo caso, è la presenza di leucemie acute o croniche, mielodisplasia, mieloma o linfoma.

Quanto si riesce a vivere con un tumore alle ossa?

La media generale di sopravvivenza a 5 anni a questi tumori negli Stati Uniti è pari al 67%, ma il dato comprende tutte le diverse forme, a prescindere dalla tipologia e dall'età.

Come sono i dolori da metastasi ossee?

Diagnosi dei tumori ossei metastatici I sintomi potrebbero essere dolore osseo (in particolare dolore che interessa più di una zona per la presenza di vari tumori) oppure una frattura in corrispondenza del sito osseo indebolito dal tumore (frattura patologica).

Quando il tumore arriva alle ossa?

Le metastasi si verificano quando le cellule tumorali, attraverso il flusso sanguigno o linfatico, migrano dalla sede del tumore primitivo ad altri organi o tessuti, attecchendovi e dando luogo a nuove formazioni neoplastiche. In alcuni casi, queste cellule raggiungono le ossa, dove iniziano a proliferare.