Cosa si può fare con scienze politiche

Quello in Scienze Politiche è un percorso che permette di entrare in ambiti lavorativi che hanno una vera e propria influenza sugli equilibri ed i meccanismi socioeconomici della nostra società. Si tratta di un corso di studi di grande attualità e molto eterogeneo nelle materie: da quelle di stampo umanistico (ad esempio filosofia del diritto, sociologia, storia contemporanea, ecc.)

Cosa si può fare con scienze politiche
a quelle di stampo scientifico (ad esempio economia, finanza, statistica, ecc.)

. Bisogna anche essere consapevoli che per questo corso di laurea è particolarmente importante la scelta della specializzazione perché questa influirà pesantemente sulla strada lavorativa da intraprendere. Vediamo quindi alcuni dei possibili sbocchi lavorativi forniti da questa laurea.

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Politico

Un mestiere per il quale non serve fare presentazioni. Quello che bisogna sapere su di esso è che richiede grande passione ed una altrettanto grande quantità di studio, il tutto accompagnato con la partecipazione ad attività extracurricolari affini: potresti ad esempio candidarti per la posizione di rappresentante degli studenti o per ruoli simili, anche esterni all’università.

Assistente parlamentare

Chiaramente, quella del politico non è l’unica figura professionale ad agire nel panorama socioeconomico globale. Il ruolo dell’assistente parlamentare è quello di seguire e supportare il politico nel suo percorso di attività lavorative. Esiste in particolare anche la posizione di assistente parlamentare europeo, che permette di operare specialmente nella zona e negli affari del “vecchio continente” e che viene stipendiata direttamente dal Parlamento Europeo.

Giornalista

Al contrario di quanto si possa pensare, Scienze della Comunicazione non è l’unico corso di laurea che fornisce l’accesso a questa posizione lavorativa. Infatti, anche un laureato in Scienze Politiche può dire la sua nel contesto giornalistico se ha fatto scelte di percorso formativo coerenti a tal proposito. All’interno delle stesse istituzioni è possibile essere impiegato come addetto stampa, una mansione fondamentale soprattutto nell’impostazione e nella realizzazione delle campagne elettorali e, in generale, nella promozione dell’agenda di un partito o un movimento politico. Ricordiamo che per diventare giornalisti pubblicisti è necessario fare un percorso formativo e ottenere delle pubblicazioni, secondo le direttive dell'Ordine dei Giornalisti della propria Regione, per arrivare all'ottenimento del tesserino; mentre per diventare giornalisti professionisti bisogna superare un esame di Stato.

Diplomatico

Per molti dei laureandi in Scienze Politiche la massima aspirazione lavorativa è proprio quella del diplomatico, una figura che si occupa della mediazione politica a livello internazionale.
Per arrivare alla meta è però necessario possedere determinati requisiti e seguire un iter ben preciso: c’è infatti da partecipare ad un concorso ed avere una conoscenza di livello madrelingua in almeno tre lingue straniere. Per questo motivo, è bene avere anche un piano B qualora le cose non andassero a buon fine.

Organizzazioni internazionali

La laurea in Scienze Politiche permette l’accesso a posizioni lavorative all’interno delle organizzazioni internazionali. Per entrare a far parte di questi enti è comunque importante la conoscenza di lingue straniere e, spesso, l’aver svolto attività di volontariato.

Profilo professionale e sbocchi occupazioni e professionali previsti per i laureati

Addetti all'amministrazione, alla comunicazione e all'organizzazione (segretari amministrativi e tecnici degli affari generali)

funzione in un contesto di lavoro:
Le figure professionali qui ricomprese svolgono lavori di supporto alla dirigenza negli enti e/o nelle imprese nel settore pubblico e privato. Loro compito è quello di istruire a monte, organizzare i processi, e poi controllare a valle i progetti interni ed esterni all'organizzazione (impresa, associazione o altro). Essi forniscono servizi amministrativi di livello elevato, eseguendo ricerche, preparando rapporti informativi, redigendo verbali di riunioni, estendendo richieste di informazioni, minutando corrispondenza, accogliendo visite, organizzando e schedulando incontri e conferenze e in generale occupandosi della gestione organizzativa e della comunicazione dell'ufficio sia verso la dirigenza, sia verso altri uffici, e verso gli interlocutori esterni.

competenze associate alla funzione:
Il corso garantisce conoscenze approfondite di area giuridica ed economico gestionale necessarie per queste professioni, derivanti principalmente dalle scienze economiche e dal diritto; esso garantisce inoltre la conoscenza di una lingua EU; nonché le capacità analitiche, proprie delle scienze sociali e statistiche, per poter gestire processi complessi all'interno e fra organizzazioni.

sbocchi professionali:
segreteria di direzione, capo segretario di azienda, responsabile servizi generali e di segreteria, addetto alla comunicazione in imprese di piccola e media dimensione o enti pubblici.

Addetti amministrativi presso rappresentanze diplomatiche e consolari e presso organizzazioni internazionali

funzione in un contesto di lavoro:
Attività di supporto al personale di rappresentanza in servizio presso le sedi diplomatiche e consolari, nonché dei funzionari di più alto livello delle organizzazioni internazionali, con particolare riguardo alle istituzioni regionali europee (UE, Consiglio d'Europa, OSCE). Questi addetti svolgono mansioni d'ufficio: analizzano le informazioni in possesso degli uffici per la formulazione di proposte e pareri ai dirigenti da cui dipendono; concorrono alla gestione dei rapporti politici con lo Stato ospite, anche fornendo assistenza nell'individuazione e corretta interpretazione delle norme giuridiche rilevanti; se del caso, partecipano all'attività di promozione delle relazioni commerciali, scientifiche e culturali svolta dai consolati all'estero; contribuiscono all'attività degli uffici e dipartimenti delle organizzazioni internazionali, oltre che alle consultazioni tra funzionari di più alto livello e rappresentanti di Stati. Essi sono in grado di utilizzare due lingue straniere, anche nei settori considerati.

competenze associate alla funzione:
Competenze multidisciplinari di base dell'analisi economica, giuridica, politica, sociologica e storica e competenze più specifiche sul funzionamento dell'Unione Europea e delle principali istituzioni sovranazionali; nonché competenze sulle prospettive dei rapporti tra sistemi politici, economici e culturali diversi, sulle relazioni fra aree geopolitiche e sistemi economici, sui rapporti fra scelte politiche e quadro normativo a livello locale, nazionale e internazionale e sulle radici storiche dei fenomeni sociali e culturali nazionali.

sbocchi professionali:
Rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all'estero e di Stati stranieri in Italia; organizzazioni intergovernative, universali e regionali (in particolare, europee). Attività professionali e politiche all'interno delle istituzioni pubbliche locali che abbiano necessità di relazioni esterne con organismi appartenenti ad organizzazioni internazionali (in particolare UE).

Funzionari di imprese pubbliche e private che si occupano di rapporti commerciali con l'estero

funzione in un contesto di lavoro:
Dipendenti di imprese pubbliche e private, con la qualifica di impiegato o quadro direttivo, ai quali sono affidate mansioni di supporto alla gestione di relazioni commerciali con l'estero. In particolare, esse forniscono servizi amministrativi e/o assistono gli specialisti nella individuazione di fornitori o committenti esteri e nella conclusione con questi ultimi di contratti per la fornitura di beni o di servizi. Esse collaborano alla corretta esecuzione dei contratti e mantengono i rapporti con i fornitori/committenti esteri.

competenze associate alla funzione:
Conoscenze approfondite circa i diversi sistemi normativi e istituzionali che regolano gli scambi fra Stati (in particolare la disciplina del mercato unico europeo). Conoscenza degli scenari economici internazionali e delle situazioni di contesto geopolitico, delle condizioni istituzionali e culturali dei paesi con cui siano in corso scambi commerciali, finanziari e monetari. Capacità di analizzare e risolvere questioni legate alla commercializzazione di beni e servizi con l'estero e, infine, di impiegare linguaggi tecnici o specifici (adeguata conoscenza di almeno due lingue UE).

sbocchi professionali:
Imprese industriali e del settore terziario che operano nel settore pubblico o privato.

Addetti alle relazioni internazionali in uffici pubblici e privati e in organizzazioni non governative

funzione in un contesto di lavoro:
Profili professionali che partecipano alla promozione e gestione di rapporti istituzionali con controparti straniere (localizzate in ambito europeo ed anche extra-europeo) per il settore pubblico o privato e per le organizzazioni non governative. Questo tipo di addetti svolge funzioni di supporto attraverso l'analisi di documenti e di tutte le informazioni in possesso presso gli uffici, ricercando elementi di informazione utili per la preparazione di proposte e/o dossier preliminari all'assunzione di decisioni. Essi partecipano inoltre, con funzioni di responsabilità, alla programmazione e organizzazione di incontri e conferenze, e ne seguono il follow-up.

competenze associate alla funzione:
I profili professionali in esame hanno la capacità di partecipare alla pianificazione, avvio e conduzione di stretti collegamenti con l'estero degli enti presso cui sono impiegati e, di conseguenza, di interagire con controparti straniere. Essi sono in grado di compiere ricerche in ambito giuridico, storico, politico e sociale, utili per la definizione di strategie per la promozione di relazioni istituzionali con l'estero. Infine, essi sono in grado di utilizzare due lingue straniere in ambito UE.

sbocchi professionali:
Uffici dell'amministrazione statale e locale, Università e enti di ricerca, imprese private, organizzazioni non governative.

Addetti alla gestione delle risorse umane

funzione in un contesto di lavoro:
Le professioni in esame valutano le capacità e le propensioni degli individui, li informano sulla struttura e le dinamiche del mercato del lavoro e dell’offerta educativa e formativa. Essi li assistono nella individuazione dei percorsi più adeguati allo sviluppo e alla crescita personale, sociale, educativa e professionale. Inoltre, informano chi cerca lavoro sulle opportunità lavorative disponibili; raccolgono informazioni sulle capacità, sulla formazione, sugli interessi e sulle esperienze lavorative; aiutano a formulare curricula e ad utilizzare gli strumenti disponibili per cercare lavoro; propongono le candidature ai soggetti che offrono lavoro; provvedono al collocamento obbligatorio secondo le disposizioni di legge. Essi, quindi, si occupano di tutte le problematiche connesse con la gestione delle risorse umane nel settore privato e in quello pubblico, a partire dalla rilevazione delle necessità interne, ai processi di selezione del personale, di analisi dell’organizzazione del lavoro, di gestione della conflittualità, di promozione dei talenti, di pianificazione delle carriere e dei programmi di formazione

competenze associate alla funzione:
Il corso garantisce le conoscenze necessarie per queste professioni grazie ai corsi di sociologia, di diritto privato, di diritto amministrativo e del lavoro, agli studi storici ed organizzativi a quelli economici. La capacità di analisi dei dati assicurati dai corsi statistici e metodologici, e la conoscenza delle lingue (due tra quelle dell’UE), completa le competenze necessarie per svolgere tali professioni.

sbocchi professionali:
funzionario, con inquadramento livello medio e quadro, in aziende, anche multinazionali, di selezione del personale, consulente del lavoro, consulente di relazioni industriali, impiegato in società di lavoro interinale.

Addetti alla comunicazione, pubblicista e addetto stampa

funzione in un contesto di lavoro:
Le figure professionali qui ricomprese sono in grado di creare informazione, distinguendo il piano descrittivo da quello critico-interpretativo, inserendosi nel mondo della comunicazione, sia all'interno di testate giornalistiche della carta stampata, della televisione o su web (completato il necessario tirocinio formativo), sia nella comunicazione interna ed esterna di una impresa di medio-grande dimensione, di un’associazione, di un partito o di una istituzione pubblica.

competenze associate alla funzione:
La preparazione linguistica e multidisciplinare offre le competenze necessarie ad interpretare il complesso dei fenomeni tipici dell’età contemporanea, ove è dirimente saper distinguere il nesso e la distinzione esistente tra problematiche giuridiche, economiche, sociologiche, elaborare ed interpretare dati statistici, cogliere la logica di un divenire di carattere sempre più sovra-nazionale. Il corso fornisce le competenze analitiche e di metodo, nonché le conoscenze multidisciplinari necessarie per chi vuole intraprendere una professione in questo campo. In particolar modo, è in grado di comprendere le problematiche di natura sociologica, politica, giuridica ed economica e di fondare le proprie riflessioni sulla rilevante conoscenza storica e comparata, al fine di impostare criticamente un'analisi e una riflessione su fenomeni complessi. La conoscenza di due lingue integra adeguatamente le competenze di metodo necessarie per operare nella società della conoscenza.

sbocchi professionali:
Addetto stampa, addetto alle comunicazioni in azienda, impiegato negli uffici dei rapporti istituzionali e negli uffici delle pubbliche relazioni in associazioni, partiti, imprese, e istituzioni.

Addetti alla raccolta, alla gestione e al trasferimento delle informazioni

funzione in un contesto di lavoro:
Profilo professionale che si occupa dell'acquisizione, archiviazione, e gestione dell’informazione, sia di tipo qualitativo sia di tipo quantitativo. Esso è principalmente impegnato nella riorganizzazione e nel confezionamento delle informazioni rispetto alle esigenze e le richieste della clientela; conduce indagini e sondaggi di natura campionaria, attraverso rilevazioni online, telefoniche, o faccia a faccia attraverso intervistatori. Profilo professionale in parola è in grado di organizzare le informazioni indispensabili per la pianificazione delle strategie di organizzazione di istituzioni, pubbliche e private, di differente natura e aventi scopi differenti. Nel contesto in cui opera, svolge un ruolo prevalentemente ausiliario, a supporto delle professioni maggiormente coinvolte sul piano della ricerca e dello sviluppo, garantendo la qualità e integrità del dato, e la possibilità di analizzarlo.

competenze associate alla funzione:
Il corso garantisce le competenze di natura metodologica e statistica, nonché le basi sociologiche per lo svolgimento delle funzioni professionali delineate. Le necessarie conoscenze di contesto relative alla raccolta o produzione dell’informazione in campi specifici integrano quelle più prettamente tecniche per quanto riguarda il diritto, l’economia, la storia e la scienza politica. Costituisce poi un punto qualificante la possibilità di esercitare le funzioni richieste padroneggiando almeno due altre lingue straniere (in ambito UE).

sbocchi professionali:
Analista di dati all'interno di imprese, ricercatore junior in istituti di ricerca, responsabile archiviazioni e analisi in piccole società di consulenze, in studio legali e agenzie di recupero crediti, responsabile dei dati e tecnico dati in uffici pubblici, dipartimenti universitari.

Addetto alla cooperazione

funzione in un contesto di lavoro:
Il cooperante allo sviluppo lavora alla realizzazione di progetti, attinenti ai settori più diversi, nell’ambito di processi di aiuto e di solidarietà ai Paesi in via di sviluppo (Pvs). Capacità di progettare, coordinare e gestire progetti di natura umanitaria nell'ambito delle scelte di programmazione degli organizzazioni internazionali e delle scelte delle istituzioni nazionali. Conoscenza approfondita in determinati ambiti di intervento: tutela dell'ambiente, prevenzione della criminalità, tutela dei diritti umani, sviluppo dell'imprenditoria locale, strategie di prevenzione dei conflitti, strategie di sostegno ai processi di democratizzazione

competenze associate alla funzione:
Il corso assicura una conoscenza approfondita dei sistemi storici, economici, giuridici, politici e sociali a livello internazionale; una conoscenza approfondita del sistema delle relazioni internazionali, delle dinamiche di aiuto e di supporto allo sviluppo adottate storicamente; e una conoscenza approfondita di specifici scenari geopolitici e in particolare delle problematiche politico istituzionali e di sviluppo delle aree in ritardo. L’approfondimento di almeno due lingue straniere (in ambito UE) garantisce poi la capacità di comunicare a livello internazionale, valorizzando al meglio le conoscenze acquisite di cui sopra.

sbocchi professionali:
Il cooperante allo sviluppo lavora per l’Onu e per le altre organizzazioni internazionali (governative e non), nazionali e internazionali, che si interessano di cooperazione.

Addetti ai servizi pubblici di rilascio di certificazioni e documentazioni

funzione in un contesto di lavoro:
Esaminano le domande e verificano le condizioni di concessione di licenze per l’esercizio di attività imprenditoriali e commerciali; esaminano le domande e verificano le condizioni per il rilascio di passaporti, documenti di identità e di altre certificazioni personali fatte dall’amministrazione pubblica. L’addetto in parola deve avere la capacità di organizzare e gestire un archivio informatico della documentazione; di istruire il processo amministrativo connesso alla gestione delle domande, verificando la coerenza dei requisiti; e di redigere delibere e atti amministrativi coordinando le diverse fasi del processo.

competenze associate alla funzione:
Il corso assicura le necessarie conoscenze di area giuridico istituzionale, di diritto amministrativo e dell'Unione europea; dell'economia politica, dei principi economici della gestione delle finanze pubbliche e del diritto locale. La conoscenza dei principi e dei modelli statistici e demografici, utili alla gestione delle attività di verifica e monitoraggio, completano la formazione professionale dell’addetto in parola. La conoscenza di almeno due lingue europee e dei principali strumenti informatici attribuiscono alla funzione la necessaria capacità di applicare pienamente le conoscenze acquisite.

sbocchi professionali:
Il laureato che intenda inserirsi in questa area professionale trova occupazione nelle pubbliche amministrazioni e nelle organizzazioni che effettuano servizi di controllo e verifica per le pubbliche amministrazioni.

Che lavoro fare dopo Scienze Politiche?

Quali sono gli sbocchi lavorativi di scienze politiche.
Il politico di professione;.
L'assistente parlamentare;.
Giornalista, media e comunicazione;.
Addetto alle Organizzazioni internazionali;.
Ambasciatore e console;.
Insegnante..

A cosa serve la laurea in Scienze Politiche?

L'obiettivo della facoltà di scienze politiche è formare giovani che abbiano competenze nel diritto pubblico e privato, in grado di intraprendere relazioni nazionali e internazionali, nelle amministrazioni pubbliche e private.

Quanti laureati in Scienze Politiche trovano lavoro?

Il 69,7% dei laureati in Scienze della politica lavora nel settore privato. È occupato nel ramo del commercio il 13,1% dei laureati, nella pubblica amministrazione il 13,1% e nel ramo delle consulenze professionali il 10,0%.

Quanto è difficile Scienze Politiche?

Scienze politiche è facile Se scienze politiche è inutile per molti, sappi che è considerata anche una facoltà facile. Uno degli errori più comuni che compiono i giovani studenti in fase di iscrizione all'università è proprio questo.