Avere la diarrea significa emettere in abbondanza feci molto morbide o acquose più volte al giorno e comunque con maggiore frequenza rispetto alla norma. A tutti può capitare di avere episodi occasionali di diarrea, in genere non preoccupanti. Tuttavia la diarrea non va mai sottovalutata perché può portare con facilità alla disidratazione. Show
Particolare attenzione merita la diarrea persistente che potrebbe essere spia di un problema più serio da approfondire, per questo è opportuno richiedere un consulto al proprio medico, in particolare quando i sintomi non si risolvono in pochi giorni. Inoltre, non bisogna confondere la diarrea con la dissenteria. Molti, infatti, tendono erroneamente a equiparare queste due condizioni. La dissenteria però è caratterizzata, oltre che dall’abbondante evacuazione di feci liquide, anche da scariche dolorose con emissione di sangue, muco e talvolta pus nelle feci. La dissenteria è dunque una forma molto più grave di diarrea tale da richiedere un’attenzione medica urgente con l’esecuzione di esami specifici Diarrea: le causeIn base alla sua durata, questa alterazione del transito intestinale viene distinta in:
Queste due forme di diarrea possono avere cause diverse: scopriamole insieme. Le cause più comuni di diarrea acutaLa causa più comune di diarrea, sia negli adulti sia nei bambini, è la gastroenterite, ovvero un’infezione intestinale che può essere determinata da un ampio spettro di agenti infettivi (virus, batteri, protozoi). La gastroenterite causa una diarrea acuta a cui di solito si associano altri sintomi caratteristici come nausea, vomito, gonfiore e dolore addominale, e talvolta febbre. Le gastroenteriti sono particolarmente comuni nei neonati e nei bambini sotto i 5 anni. In questi casi sono in genere causate da virus (soprattutto il Rotavirus e talvolta lo stesso virus dell’influenza) o da batteri (come il Campylobacter e l’Escherichia coli, contenuti in cibo contaminato che possono causare intossicazioni o tossoinfezioni alimentari). Tra i parassiti causa di diarrea c’è invece la giardia, trasmessa all’uomo attraverso acqua contaminata. Le infezioni intestinali possono essere contratte anche durante un viaggio all’estero, in particolare in Paesi dove le condizioni igieniche sono carenti. In questi casi si parla di diarrea del viaggiatore, provocata dall’ingestione di bevande e alimenti contaminati da batteri e in alcuni casi anche da virus o protozoi. Per questo motivo si consiglia sempre a chi si reca in zone con scarse condizioni igienico-sanitarie di:
Accanto alle infezioni intestinali, tra le più comuni cause di diarrea acuta rientrano le intolleranze alimentari, le allergie, l’uso di particolari farmaci nonché stati di stress e
ansia. Le cause più comuni di diarrea cronicaQuando la diarrea non è un episodio passeggero, ma al contrario tende a ripresentarsi periodicamente o a essere persistente, è probabile che sia dovuta a disturbi funzionali od organici dell’intestino, in questo caso è necessario fare riferimento al medico di medicina generale o allo specialista gastroenterologo, al fine di avere una diagnosi corretta e intervenire appropriatamente. Diarrea: i rimediLa diarrea acuta spesso si risolve nell’arco di alcuni giorni, senza bisogno di particolari cure. Tuttavia, per evitare complicazioni, prima tra tutte la disidratazione conseguenza dell’eccessiva perdita di liquidi, e per favorire una risoluzione più veloce, può essere utile seguire alcuni accorgimenti, soprattutto quando a soffrirne sono soggetti più fragili come bambini piccoli e anziani. Idratarsi benePer la prevenzione della disidratazione è bene bere molti liquidi. Vanno bene acqua, brodi, tisane. Se è presente anche vomito può risultare difficile trattenere i liquidi, per cui è bene cercare di integrarli bevendo spesso a piccoli sorsi. In alcuni casi, per reintegrare i liquidi e i sali minerali persi, può essere utile l’assunzione di soluzioni reidratanti orali. Gli integratori reidratanti sono delle polveri da sciogliere in acqua, ricche in sali minerali e glucosio, in proporzioni specifiche. Tra i sali minerali sono presenti di solito sodio, potassio, cloro. FarmaciIn alcuni casi, se la diarrea non accenna a migliorare, possono essere utili i farmaci antidiarroici, che agiscono rallentando i movimenti dell’intestino per favorire un maggior assorbimento dell’acqua contenuta nelle feci, oppure riducendo la quantità di acqua prodotta dall’intestino tenue. In
questo modo le feci risultano più solide e gli attacchi di diarrea meno frequenti. Tuttavia, se la diarrea ha un’origine infettiva, può rappresentare una strategia dell’organismo per espellere il patogeno responsabile, e quindi fermarla può ritardare la guarigione. AlimentazionePer quanto riguarda l’opportunità di mangiare o meno in caso di diarrea e i cibi da preferire o evitare nei più piccoli, i pediatri
sconsigliano di solito le bibite e i succhi di frutta, ma suggeriscono, già dopo alcune ore (3-4) dall’inizio della reidratazione orale, di offrire al bambino gli stessi alimenti che assume normalmente, evitando diete in bianco o altri tipi di restrizioni. Il piccolo può continuare a mangiare ciò che più gradisce, compreso il latte, e l’allattamento al seno va proseguito in ogni caso. Diarrea: i cibi consigliatiQuando è presente la diarrea può essere utile privilegiare nella propria dieta alcuni cibi a discapito di altri. Ecco alcuni semplici consigli: Inoltre, è consigliabile mangiare poco e spesso per non sovraccaricare lo stomaco e l’intestino. Diarrea: gli alimenti da evitareAlcuni cibi possono rendere le feci liquide e sono da evitare o limitare, soprattutto in presenza di diarrea cronica. È quindi raccomandato di: Cosa si può mangiare quando si ea diarrea?Ecco quali sono:. pane bianco tostato, pane bianco senza mollica, fette biscottate.. pasta da farina bianca 00, riso, semolino.. carne magra (manzo, pollame, vitello). pesce lesso o ai ferri.. formaggi freschi, non fermentati (crescenza, mozzarella, robiola). uova in camicia o sode.. bresaola, prosciutto sgrassato (cotto o crudo). Cosa mangiare quando si ha la diarrea e mal di pancia?Preferire carboidrati complessi (come patate, riso, pasta, pane) e carni bianche e pesce ed evitare i prodotti integrali. Da evitare alimenti difficili da digerire, così come piatti grassi, troppo conditi, salati o speziati. Limitare le verdure fintanto che persiste la diarrea, soprattutto evitare quelle crude.
Quali sono gli alimenti che stringono?Secondariamente, grazie alla loro capacità assorbente, esercitano un'azione astringente intestinale anche i cibi amidacei poveri d'acqua e a bassissimo residuo di fibre; alcuni esempi sono patate lesse, cereali raffinati (come il riso brillato), amidi isolati (come quello di riso, la maizena, la frumina, la tapioca) ...
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