Dove si trova la vitamina d alimenti

Pesce, yogurt, uova, verdure e, a sorpresa, i funghi. Ecco gli alimenti da privilegiare per fare scorta di vitamina D, fondamentale per ossa sane e forti

Dove si trova la vitamina d alimenti

di Francesca Soccorsi

Lo sappiamo bene: il modo migliore, per evitare carenze di vitamina D, è esporsi regolarmente alla luce del sole. Tuttavia, un piccolo aiuto può arrivare anche dalla dieta.

«La vitamina D2 è presente in alcuni vegetali, mentre la D3 si trova nei prodotti animali», chiarisce il dottor Francesco Fagnani, specialista in Scienza della nutrizione umana.

Per sapere su quali cibi puntare, continua a sfogliare l'articolo.

Fai la tua domanda ai nostri esperti

Dove si trova la vitamina d alimenti

IL PESCE

È senz'altro la fonte migliore di vitamina D: i pesci che ne contengono di più sono il salmone, lo sgombro o maccarello, il tonno, le sardine e le aringhe, poi ci sono i molluschi come le ostriche e l'olio di fegato, estratto dal merluzzo.

«La vitamina D è termostabile e resiste abbastanza bene al calore: anche chi non è amante del pesce crudo può comunque assicurarsi dosi discrete di questa sostanza alternando le diverse varietà», commenta Fagnani.

Dove si trova la vitamina d alimenti

LO YOGURT 

La vitamina D è presente nel latte, soprattutto in quello intero. Ma si trova anche nel latte di capra e nello yogurt intero. «Ancora meglio se si acquistano le versioni "arricchite", cioè addizionate con la vitamina, quindi ideali per prendersi cura della salute delle ossa», sottolinea l'esperto.

Dove si trova la vitamina d alimenti

LE UOVA

Quantità interessanti di vitamina D sono presenti nel tuorlo. «In realtà il rosso d'uovo è un cocktail di diverse vitamine preziose: oltre alla D, infatti, ci sono la A, carotenoidi, alcune vitamine del gruppo B, tra cui la B12, e la E», chiarisce il dottor Fagnani. Consumato intero, quindi anche con l'albume, l'uovo, troppo spesso demonizzato, è un alimento particolarmente completo.

Dove si trova la vitamina d alimenti

I FUNGHI

Uno studio recente della Sydney Medical School ha dimostrato che nei comunissimi champignon è presente vitamina D.

«Ma, per produrla, questi vegetali hanno bisogno del sole, proprio come gli uomini. Quindi, prima del consumo, devono essere esposti ai raggi solari. Infatti, quando la luce del sole colpisce la superficie del fungo, stimola la conversione di una sostanza chiamata ergosterolo (un componente delle pareti cellulari del fungo) in vitamina D2», spiega l'esperto.

Dove si trova la vitamina d alimenti

LA VERDURA A FOGLIA LARGA

Lavitamina D, sebbene in piccole quantità, si trova soprattutto nelle verdura a foglie larghe e scure e, in particolare, nelle bietole enella cicoria, ma anche neibroccoli e nel cavolo riccio,noto anche come cavolo nero o kale.

«Per fare il pieno di tutti i nutrienti di cui sono ricchi questi vegetali val la pena mangiarli crudi, sebbene la vitamina D resista al calore», consiglia Fagnani.

Leggi anche

Gli alimenti in genere contengono poca vitamina D ed è difficile coprire il fabbisogno di questa vitamina solo attraverso la dieta

Tatjana Baibakova/Shutterstock

Gli alimenti in genere contengono poca vitamina D ed è difficile coprire il fabbisogno di questa vitamina solo attraverso la dieta

La vitamina D è fondamentale per la salute delle ossa, ma gli alimenti ricchi di questa vitamina sono pochi. Per coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina D non basta l’alimentazione, ma abbiamo anche bisogno di esporci regolarmente alla luce del sole. 

Vediamo cos’è la vitamina D, a cosa serve e in quali alimenti si trova,

Indice

  • Cos’è la vitamina D e a cosa serve
  • Quanta Vitamina D serve?
  • Gli alimenti più ricchi di Vitamina D, l’elenco

Cos’è la vitamina D e a cosa serve

Il termine vitamina D è usato per indicare tutti i composti steroidei che possiedono l’attività biologica del colecalciferolo.
Sono infatti noti numerosi composti con attività vitaminica D. Tra questi, i più importanti sono la vitamina D2 – o ergocalciferolo – e la vitamina D3 o colecalciferolo. Dal punto di vista chimico, si tratta di steroidi che differiscono tra loro nella catena laterale. (LEGGI anche: Vitamine liposolubili: quali sono, dove si trovano e a cosa servono)

La Vitamina D2 è presente in alcuni alimenti, mentre la Vitamina D3 è sia di origine esogena che endogena, cioè prodotta anche dal nostro organismo.
Il nostro corpo infatti è in grado di sintetizzare vitamina D a partire dal 7-deidrocolesterolo presente a livello delle membrane cellulari dell’epidermide, grazie all’irradiazione dei raggi solari.

Il fabbisogno giornaliero di vitamina D è di 10-15 microgrammi al giorno e aumenta con l’avanzare dell’età. La quantità di vitamina D da assumere attraverso gli alimenti dipende dall’esposizione ai raggi solari, dunque aumenta o diminuisce in base alla quantità di tempo che si trascorre all’aria aperta e al sole.

Nel nostro organismo, la Vitamina D svolge un ruolo fondamentale nella regolazione di calcio e fosforo, intervenendo a livello della mucosa intestinale, del rene e delle ossa. In particolare, la vitamina D favorisce l’assorbimento e il trasporto di calcio e fosforo nell’intestino tenue e facilita il riassorbimento di questi minerali nei reni, consentendo una corretta ossificazione. Inoltre, la vitamina D sembra essere coinvolta nella risposta a infezioni batteriche e virali attraverso un’azione immunomodulante.

La carenza di Vitamina D provoca rachitismo nei bambini e osteomalacia negli adulti: il rachitismo è una patologia caratterizzata da difetti di calcificazione ossea mentre l’osteomalacia consiste nella rarefazione macroscopica delle ossa. Oggi la carenza di vitamina D è comune nella popolazione di età superiore ai 65 anni e dipende da carenze nutrizionali e da una ridotta esposizione al sole.

L’eccesso di vitamina D, che può verificarsi in seguito all’assunzione eccessiva e prolungata di integratori, causa invece fenomeni di intossicazione.

Quanta Vitamina D serve?

Il livello ottimale nella popolazione sana si aggira tra i 20 e i 30 ng/ml. In casi a rischio di carenza o ipovitaminosi (ad esempio per i pazienti vegani, malati oncologici, persone affette da diabete di tipo 2, obese, in terapia per l’osteoporosi e per la protezione delle fratture) i livelli ottimali vanno dai 30 ai 50 ng/ml.

Gli alimenti più ricchi di Vitamina D, l’elenco

Gli alimenti in genere contengono poca vitamina D ed è difficile coprire il fabbisogno di questa vitamina solo attraverso la dieta.
I cibi di origine vegetale forniscono quantità irrisorie di vitamina D, mentre alcuni alimenti di origine animale presentano concentrazioni più elevate.

Le migliori fonti alimentari di vitamina D disponibili sono l’olio di fegato di merluzzo (90-250 μg / 100 g) e il pesce grasso, ad esempio il salmone d’acquacoltura (6-10 μg / 100 g) e lo sgombro selvatico (5-8 μg / 100 g). Ma poiché l’apporto dipende dalla quantità consumata, anche i prodotti con un contenuto inferiore sono importanti: la vitamina D3 e la 25 (OH) D3 si trovano nel pesce, nelle uova, nella carne e nei latticini; la vitamina D2 si trova nei funghi selvatici o coltivati esposti ai raggi UVB.

Ricapitolando, quindi, le fonti alimentari principali di Vitamina D sono rappresentate dall’olio di fegato di merluzzo e dalla carne di alcuni pesci che, nutrendosi di plancton esposto alle radiazioni solari, assimilano questa vitamina. Tra questi troviamo:

  • aringhe;
  • tonno,
  • pesce spada,
  • trota
  • salmone

La vitamina d è inoltre presente:

  • nelle uova di pesce,
  • nelle uova di gallina,
  • nella carne di maiale
  • nei latticini.

Per quanto riguarda gli alimenti vegetali, contengono vitamina d alcuni funghi tra cui i funghi Maitake (Grifos frondosus) e i finferli o gallinacci (Cantharellus cibarius).

L’esposizione al sole risulta dunque fondamentale per soddisfare il fabbisogno di vitamina D, soprattutto nelle persone con più di 65 anni.

Fonti di riferimento: SINU/LARN/SINU/Dieta Bit

Sulla vitamina D leggi anche:

    • Vitamina D: dove si trova, a cosa serve e come farne incetta

    • Vitamina D: sintomi e conseguenze di una carenza

    • Vitamina D: l’importanza del sole e i miti da sfatare

    • Vitamina D: come ottenere la tua dose giornaliera con un semplice trucco suggerito dalla nutrizionista

Su vitamina D e Covid19:

  • La vitamina D protegge dal coronavirus. La conferma in uno studio americano

  • Covid19: gli inglesi riceveranno gratis integratori di vitamina D (e potrebbero aggiungerli anche a pane e latte)

  • L’82% dei pazienti Covid-19 ha una carenza di vitamina D (e questo potrebbe incidere sulla comparsa della malattia)

  • Coronavirus: la vitamina D potrebbe avere un ruolo di prevenzione e terapeutico. Lo studio italiano

  • Confermato il ruolo della vitamina D nel ridurre il rischio e la letalità del coronavirus. Lo studio

  • Nuova ricerca collega la carenza di vitamina D a tassi di mortalità Covid-19 più elevati

In che frutta e verdura si trova la vitamina D?

La vitamina D, sebbene in piccole quantità, si trova soprattutto nelle verdura a foglie larghe e scure e, in particolare, nelle bietole e nella cicoria, ma anche nei broccoli e nel cavolo riccio, noto anche come cavolo nero o kale.

Che tipo di frutta contiene vitamina D?

Non esiste frutta che contenga vitamina D, né, tantomeno esistono verdure con vitamina D..
scarsa esposizione alla luce del sole;.
scarso consumo di pesce grasso;.
sovrappeso e obesità..

In quale frutta secca si trova la vitamina D?

Nel mondo vegetale, invece, la vitamina D scarseggia ed è sempre presente come forma D2. Le fonti migliori in questo caso sono la frutta secca (mandorle, noci etc.), i funghi(specialmente i porcini), i fagioli e le verdure a foglia verde (spinaci, bietola, cicoria, cavolo nero etc.).

Qual è la verdura che contiene più vitamina D?

Funghi I funghi secchi rappresentano la fonte vegetale più ricca di vitamina D, contenendone circa 3,8 μg per 100 grammi di prodotto.