Pavimenti in legno con inserti in ceramica

Affiancare il parquet ad un altro materiale, anche su una medesima pavimentazione, è sempre meno tabù e sempre più tendenza

Pavimenti in legno con inserti in ceramica

2 aprile 2016

Collaboratore Houzz Magazine. Design nerd, giornalista, copywriter e docente di comunicazione, collaboro con il mondo della carta e del web per progetti editoriali e di marketing.

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Come sperimentare nuove soluzioni che offrano un carattere di unicità, bellezza e persino praticità? Tra le strategie possibili, c’è anche quella di convogliare su un’unica superficie due rivestimenti diversi, spesso in aperto contrasto tra loro. Gli opposti si attraggono? Apparentemente sì, se il risultato di questa inattesa rottura dona movimento e carattere grafico allo spazio. Guardare per credere.

Una tendenza sempre più marcata, registrata in primis grazie ai progetti dei professionisti presenti su Houzz, ci parla della compresenza di due rivestimenti diversi – di cui uno dei due in legno – all’interno della stessa stanza. Vezzo o necessità? Poco importa. Che sia per realizzare inserti in grado di sottolineare uno specifico pezzo d’arredo o per ricercare nuovi accostamenti sensoriali e cromatici scaturiti da una giustapposizione non necessariamente prevedibile, l’affiancamento al legno di un altro materiale sprigiona un potenziale decorativo intenso e con ancora tutto il sapore della novità.

Una nuova tendenza
In tema di “pavimenti remix”, la cucina gode sicuramente di un ritrovato protagonismo. Inutile negare che le ragioni funzionali ne sono la spinta principale: se ci piace l’idea di rivestire tutta la nostra casa con il parquet, potremmo forse avere qualche riserva a far arrivare il legno fino al suo cuore maggiormente operativo, quello vicino a fornelli ed elettrodomestici. Cercare un nuovo confronto di materiali, allora, può diventare una necessità che si trasforma in un grande potenziale.

Ri-esplose in questi ultimi anni come nuovo tema caldo dell’architettura d’interni, le cementine fanno sicuramente la parte del leone quando parliamo della tendenza ad accostare legno e mattonelle. I loro elementi decorativi permettono infatti di spezzare l’uniformità del parquet, giocando con l’inserimento di cornici, pattern e colori differenti.

Effetto tappeto
Molto spesso, l’inserimento delle mattonelle sembra quasi simulare l’esistenza di una guida o di un tappeto contemporaneo. L’effetto è indubbiamente scenico: il contrasto tra i materiali contribuisce a scandire i ritmi e i volumi dello spazio, mentre la differenza tra i pattern dona un impatto molto grafico alla stanza.

Low cost intelligente
In altri contesti, la coesistenza di due tipi diversi di pavimento tradisce una ristrutturazione avvenuta di recente, nella quale si è magari proceduto ad abbattere tramezzi per poi dover affrontare un grande dilemma: come gestire lo stacco che si viene a creare tra i pavimenti?
Molto spesso, e peraltro giustamente, si fa fatica a mandare in pensione prima del tempo un vecchio parquet. Senza parlare poi dell’aspetto economico: rifare un pavimento, al giorno d’oggi, è il più delle volte un intervento costoso.
Forse per questo, o forse perché il nostro gusto è cambiato e si rivela più aperto a contaminazioni e operazioni di rottura, non storciamo il naso di fronte a all’accostamento tra due materiali diversi. E, anzi, pensiamo che sia un modo come un altro per raccontare la storia di uno spazio e dei diversi strati che, uno dopo l’altro, gli hanno dato forma.

Sempre in tema di ristrutturazioni, ci sono casi in cui il rialzo del parquet tradisce esplicitamente l’intervento eseguito, come accade in questa casa di Pittsbourgh, negli Stati Uniti, dove possiamo osservare il vecchio pavimento in mattoni accostato ad un parquet sbiancato.

Pittorico
Attenzione, però, qualche volta la giustapposizione tra pavimenti è studiata a tavolino e non è necessariamente legata ad esigenze di recupero più o meno a buon mercato. In questo appartamento tedesco, le cementine convivono con un parquet spigato tutto nuovo, mentre sul solaio il cemento lasciato a vista offre un nuovo strato per leggere la compresenza di materiali all’interno della casa.

In Giappone si sperimenta con case dal tratto disegnato dove ogni inserimento materico instaura un gioco di relazione solo apparentemente azzardato. Quante tipologie diverse di legno convivono in questa zona giorno? Quante lavorazioni, quanti incastri di linee e volumi?

Per separare
Dopo la cucina, il bagno è l’altro ambiente dove l’accostamento di due rivestimenti a pavimento è maggiormente consolidato. La ragione è in parte funzionale: sebbene ci siano molte eccezioni alla regola, il parquet è difficilmente utilizzato in bagno a causa del timore che il contatto con l’acqua lo possa deformare e rovinare. Per questo, una soluzione come quella rappresentata da questa immagine può apparire a molti come un compromesso efficace e interessante: intorno alla vasca da bagno è stato posato del grès, circondato, se così si può dire, da un parquet di rovere.

Per scoprirne di più leggi: Scelti da Voi - Si Può Usare il Parquet Anche in Bagno?

A schema libero
Niente vieta, poi, di precludere forme morbide e organiche su un rivestimento in legno. In questo grande bagno ricavato in una soffitta, lavandini e vasca da bagno sono messi in evidenza da un’aura chiara, un pavimento in ciottoli per interno con sfumatura madreperlacea.

Gli spazi di passaggio
Ingressi e corridoi sono i luoghi privilegiati per sperimentare tutti i possibili contrasti tra materiali. Non esiste un materiale che sia precluso dalla sperimentazione: si può infatti giocare con l’accostamento tra materiali vecchi e nuovi oppure diversi per provenienza e posa (come il legno e il cemento che vediamo in questo scatto).

Anche le scale possono diventare un luogo naturale di confronto tra pavimenti: questa residenza di Austin, ad esempio, racchiude in un solo colpo d’occhio tutti i rivestimenti che sono stati impiegati nelle altre stanze della casa, per un risultato che richiama alla mente l’ossimoro di “ricercata semplicità”.
È interessante osservare, infatti, come questo gioco tra tipologie di pavimento sembri quasi escludere il bisogno di riempire lo spazio di oggetti e arredi: il presupposto decorativo, infatti, è già soddisfatto dall’accostamento tra materiali, e la necessità di aggiungere mobili e complementi appare di fatto superflua.

Nell’ingresso di questa residenza in Nuova Zelanda, il legno è gradevolmente accostato ad un travertino, mentre il tappeto a motivo pied-de-poule rafforza con decisione la personalità dello spazio.

Una piccola citazione
E se l’inserimento di un nuovo rivestimento non fosse relegato che ad un piccolissimo angolo di casa? In questo mini bagno giapponese, dove a troneggiare è un’avveniristica lavatrice, otto mattonelle sono state posate di fronte alla porta, quasi si trattasse di un inedito stuoino. Interessante, ancora una volta, la ricchezza che scaturisce dalla giustapposizione dei diversi rivestimenti: la menzione d’onore, in questo caso, va al soffitto intrecciato che richiama la stessa punta di colore del pavimento a listoni di legno.

Altro minuscolo inserimento per questo camino contemporaneo, dove la pietra si rapporta con grande raffinatezza al pavimento a spina ungherese. Se una grande lastra davanti al fuoco è di fatto una consuetudine, è interessante osservare come la palette di colori riesce a rendersi intrigante grazie all’accostamento di toni desaturati, tutti declinati su una scala che va dal marrone al grigio. Interessante il vecchio legno sopra il pavimento, che con i suoi difetti e segni del tempo spezza la prevedibilità geometrica degli altri volumi.

Raccontaci: hai accostato due pavimenti diversi? Cosa ha spinto la tua scelta: necessità o puro gusto estetico?

Pavimenti in legno con inserti in ceramica