Si può mangiare il cioccolato con il colesterolo alto

Da sempre considerato croce per la linea e delizia per il palato, il cioccolato fondente rappresenta davvero un toccasana per la salute, purché sia consumato in dosi ridotte e in presenza di determinate condizioni. Vediamo le proprietà nutrizionali di questo gustoso alimento, se fa bene alla salute e perché assumerlo.

  • Il cioccolato fondente fa male?
  • Gli effetti del cioccolato sul colesterolo
  • Benefici e controindicazioni del cioccolato fondente
  • Quanti grammi di cioccolato fondente assumere al giorno?

Il cioccolato fondente fa male?

Anche dal punto di vista calorico questo gustoso alimento stupisce: con le sue sole 113 calorie per venti grammi di prodotto ben si può includere nelle diete a basso regime calorico, come snack pomeridiano salutare o, in alternativa, nella prima colazione.

Il cioccolato fondente è uno dei pochi alimenti disciplinati da una normativa specifica a livello europeo. Il D.lgs n. 178/2003, infatti, ne prevede la classificazione in cioccolato fondente (che per essere denominato tale deve avere una percentuale minima di cacao non inferiore al 43%), extrafondente (se ha una quantità di cacao non inferiore al 75%) e infine “extra amaro”, se contiene una percentuale di cacao non inferiore all’85/90%.

Ma quali sono gli effetti del cioccolato sull’organismo? Può essere assunto dalle persone con colesterolo alto?

Gli effetti del cioccolato sul colesterolo

Il cioccolato porta da sempre con sé alcuni miti da sfatare, e tra questi vi è senz’altro quello relativo all’aumento del colesterolo: molte persone ritengono che sia un alimento bandito per coloro che soffrono di colesterolo alto.

Si tratta di una convinzione errata, la combinazione di burro di cacao, zucchero e latte infatti, nelle quantità presenti nel cioccolato fondente, svolgono un’azione sostanzialmente protettiva dell’organismo, soprattutto grazie agli antiossidanti: elementi che contribuiscono ad evitare l’ossidazione del colesterolo, un processo che nell’organismo può provocare la chiusura delle arterie e, di conseguenza, la riduzione del flusso sanguigno.

Nel cacao naturale dunque, e di conseguenza nel cioccolato fondente, non si trova minima traccia di colesterolo, mentre nel cioccolato al latte questo è presente, anche se in quantità pur sempre ridotte (di circa 16 mg).

Ciò significa che l’assunzione di cioccolato fondente, benché avvenga nel rispetto della quantità massima giornaliera (20/30 grammi) non aumenta il colesterolo, ma ne favorisce anzi l’abbassamento, così come comprovato da diversi studi clinici nel settore medico.

Mangiare regolarmente il cioccolato fondente riduce le possibilità di sviluppare malattie cardiache, svolgendo al contempo anche un’azione benefica sulla pressione arteriosa e sul colesterolo alto.

Questo alimento contiene infatti i c.d flavonoidi: degli antiossidanti naturali capaci di stimolare la produzione di ossido nitrico nell’organismo, aiutando il flusso sanguigno e contribuendo all’abbassamento della pressione arteriosa.

Ma non solo: il cioccolato fondente si caratterizza per la presenza, tra i suoi composti naturali, di polifenoli e teobromina: due sostanze capaci di ridurre i livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL) nell’organismo e di migliorare i livelli di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL).

Il cioccolato al latte, invece, è privo di questi effetti, per questo si consiglia di assumerlo raramente, e di escluderlo totalmente in caso di diete a basso regime calorico e diabete.

Benefici e controindicazioni del cioccolato fondente

Il cioccolato fondente, messo a confronto con quello a latte, contiene una maggiore quantità di calcio e un ridotto apporto di zucchero, non a caso medici e nutrizionisti ne consigliano l’assunzione quotidiana anche nel caso in cui si segua una dieta per perdere peso.

La presenza di flavonoidi nel cioccolato fondente esercita un importante effetto protettivo contro le malattie coronariche, oltre ad esercitare un effetto positivo sul sistema immunitario, aiutando persino a migliorare le funzioni cerebrali e prevenire patologie neurodegenerative (come ad esempio il morbo di Parkinson).

Recenti studi nel settore scientifico ne hanno infatti evidenziato benefici effetti sulla neuroplasticità, che rappresenta la capacità del cervello di riorganizzarsi e rispondere positivamente contro lesioni o patologie.

Quanti grammi di cioccolato fondente assumere al giorno?

Da quanto detto si evince che il cioccolato, a patto che sia fondente, se assunto a piccole dosi tutti i giorni ha tutt’altro che effetti negativi sulla salute.

Ma qual è la giusta quantità di assunzione? I nutrizionisti consigliano di non superare la dose di 20/30 grammi al giorno, anche in caso di dieta a basso regime calorico, prediligendo un prodotto con almeno il 75% di cacao amaro.

Chi ha il colesterolo alto può mangiare cioccolato?

Il consumo di cioccolato fondente sembra ridurre significativamente i valori di LDL e il colesterolo totale nel sangue, anche se l'effetto sul colesterolo LDL è poco significativo.

Quali sono i dolci che si possono mangiare con il colesterolo alto?

Contenuto in colesterolo dei Dolci.

Chi ha il colesterolo alto può mangiare la Nutella?

Tuttavia, la presenza delle nocciole nella crema potrebbe anche migliorare la salute dei consumatori, rendendo la Nutella un alimento abbastanza nutriente da integrare occasionalmente in un piano di alimentazione sana, anche dai pazienti affetti da colesterolo alto e diabete.

Quali sono gli alimenti sconsigliati per il colesterolo alto?

ALIMENTI DA LIMITARE O EVITARE.
Grassi animali quali burro, lardo, strutto, panna..
Oli vegetali saturi: palma e colza..
Frattaglie (fegato, cervello, reni), insaccati ad elevato tenore in grassi saturi. ... .
Latte intero o condensato, yogurt intero, formaggi ad elevato tenore in grassi saturi..