DIPENDENZE 15 Febbraio 2016 Show La dipendenza affettiva può essere definita come un quadro patologico nel quale il rapporto di coppia, la relazione d’amore viene vissuta come condizione unica e necessaria per la propria vita ed esistenza. I soggetti che vivono questo tipo di dipendenza attribuiscono all’oggetto d’amore una importanza tale per cui sono disposti ad annullare il proprio sé, a non ascoltare i propri bisogni e le proprie necessità, a mettere avanti sempre e comunque le esigenze dell’altro pur di evitare il conflitto e scongiurare la rottura della relazione. Gli indicatori e i sintomi che permettono di svelare l’esistenza di una dipendenza affettiva sono i seguenti:
Si crea dunque un equilibrio patologico, che lo psicanalista Jacques Lacan descrive molto bene quando afferma che “in una coppia, ciascuno è il sintomo dell’altro”. Ciò significa che il partner che, a livello più o meno conscio, è manipolatore sceglierà una compagna sottomessa e insicura nella quale saprà trovare a poco a poco la zona vulnerabile che consentirà l’instaurarsi di un rapporto di dipendenza. Questa forma di dipendenza è sempre il risultato di profonde e arcaiche ferite infantili, traumi e conflitti non elaborati, che si cerca di sanare attraverso la ripetizione del copione che si è vissuto nella propria infanzia. E’ per questo che la dipendenza si alimenta e si nutre del rifiuto, della svalutazione, dell’umiliazione, del dolore: non si tratta di provare piacere nel vivere tali difficoltà, ma di dare corpo al desiderio di essere in grado di cambiare l’altro, di convincerlo del proprio valore, di salvarlo anche se non vuole essere salvato, di riuscire a farsi amare da chi non sa o non vuole farlo. E’ molto raro, infatti, che l’Altro venga riconosciuto realmente
per come è e per come si comporta (egoista, manipolatore,
incapace di provare empatia..): egli viene percepito come un essere speciale che se solo si lasciasse amare sarebbe diverso, che se solo si lasciasse aiutare diventerebbe l’uomo ideale, che se solo non avesse i suoi problemi sarebbe realmente capace di amare. Per uscire dalla dipendenza affettiva e ritrovare il piacere di amare senza sofferenza chiedi un consulto on line allo psicologo cliccando qui oppure contattaci al nostro numero. Fonte: psicoterapiapsicologia.it
Chiama il: 3288848414 INVIA SUBITO UN MESSAGGIO WHATSAPP LEGGI IL CURRICULUM DEL DOTT. REGA LEGGI LE OPINIONI DEGLI ALTRI PAZIENTI PSICOLOGO – PSICOTERAPEUTA ACERRA Come togliere dalla testa un'ossessione?Come liberarsi dei pensieri ossessivi. accettare il pensiero ossessivo senza volerlo allontanare, per evitare che si manifesti con più forza e senza sosta. ... . rimandare i pensieri ossessivi a un secondo momento, ad esempio dicendo “ci penso dopo”, in modo da ingannare il cervello e fargli perdere intensità;. Come capire se è amore o ossessione?Se qualcuno è innamorato di noi, si fida di noi. Vuole che rappresentiamo la versione migliore di noi stessi e desidera solo cose buone per chi ama. Ciò include dare spazio quando ne abbiamo bisogno. D'altra parte, chi è ossessionato da noi sarà geloso e possessivo.
Quanto tempo ci vuole per passare l ossessione?Per il disturbo ossessivo compulsivo il tempo solitamente necessario per ottenere una riduzione dei sintomi e, possibilmente, la loro completa scomparsa, è di 2-3 mesi.
Come liberarsi dall ossessione di una persona?Tenere la Mente Occupata. Distraiti facendo qualcosa che ti piace. Pensa a delle attività che trovi interessanti e piacevoli. Fai una lista mentale di cose da fare per quando cadi in pensieri ossessivi; avendole già pronte in mente, sarà facile spostare la tua attenzione velocemente quando necessario.
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