Avere sintomi del ciclo ma non arriva

Indice

  1. Cause
  2. Perdite trasparenti
  3. Rimedi

Sono diverse le donne che soffrono di dolori mestruali che interessano il basso ventre e la zona lombare, e che sanno quanto i dolori mestruali possano arrivare poco prima o anche in corrispondenza delle prime perdite di sangue e che, quindi, sono un fastidio legato alla fase mestruale del ciclo.

Tali dolori possono essere molto fastidiosi e invalidanti, e lo sono ancor di più quando si presentano in assenza del ciclo.

Cause

Può succedere che i crampi alla pancia, normalmente associati alle mestruazioni, si palesino senza alcun preciso motivo.

Le possibili cause sono da ricercare in:

  • Dolce attesa: i dolori possono rappresentare l’inizio di una gravidanza, e si presentano nei 15 giorni successivi al concepimento.

  • Cambio di stagione: la sensibilità del corpo della donna al cambio di stagione può portare disturbi e dolori simili a quelli premestruali, oltre che un ritardo del ciclo.

  • Interruzione di contraccettivi: possono presentarsi sbalzi ormonali che alterano la regolarità del ciclo.

  • Endometriosi e disturbi alle ovaie: quando i dolori sono intensi e accompagnati da gonfiore addominale, crampi e assenza di ciclo, potrebbero essere sintomo di disturbi afferenti all’apparato riproduttore femminile.

Perdite trasparenti

Capita che si presentino anche perdite vaginali, trasparenti e inodori, che però non devono destare preoccupazione. Sono solitamente la risposta del corpo ai cambiamenti ormonali, come quando si palesa un aumento degli estrogeni, contestualmente alla fase di ovulazione.

Perdite trasparenti più abbondanti possono presentarsi nella prima fase dell’adolescenza, anticipando l’arrivo della prima mestruazione, e durante i primi cicli mestruali, in quanto l’organismo sta regolando i propri livelli ormonali.

In quanto legate agli andamenti ormonali, le perdite trasparenti possono palesarsi in corrispondenza dell’ovulazione, che coincide con i giorni fertili della donna, motivo per il quale il corpo crea un ambiente favorevole alla sopravvivenza degli spermatozoi, producendo maggiori quantità di perdite vaginali gelatinose.

Rimedi

I dolori da ciclo in altri momenti del mese sono una condizione comune e, per rimediarvi, è importante individuare la causa: per farlo è ideale rivolgersi a specialisti che possano escludere la presenza di patologie e magari consigliare delle piccole modifiche da apportare allo stile di vita e delle abitudini alimentari al fine di lenire i sintomi.

È importante bere almeno due litri di acqua al giorno, seguire un’alimentazione ricca di fibre e verdure, praticare una costante e moderata attività fisica. È necessario anche regalarsi momenti di relax, seguire i propri interessi o fare yoga e training autogeno, che aiutano a migliorare le condizioni di dolori in assenza di ciclo di natura nervosa.

Quando i dolori sono molto intensi, potrebbe essere necessario ricorrere ad analgesici per la loro risoluzione.

Se vuoi approfondire l’argomento, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà lieto di rispondere alle tue domande.

Avere sintomi del ciclo ma non arriva

Ginecologia e Ostetricia del Centro San Camillo – Poliambulatorio Bari Dott.ssa Annunziata De Bellis

I sintomi principali, premestruali o di gravidanza, sono:

1. Assenza di mestruazioni

2. Alterazioni del seno

3. Nausea

4. Dispercezione di odori e sapori

5. Minzione frequente

6. Crampi addominali

7. Spossatezza e stanchezza

8. Sbalzi di umore

La differenza tra i sintomi che annunciano l’arrivo delle mestruazioni e quelli che annunciano l’esordio di una gravidanza, è alquanto sottile. La sintomatologia, infatti, viene spesso confusa a livello tale che chi teme di essere incinta, spera che i sintomi che sta avvertendo siano quelli di un flusso mestruale in arrivo e, al contrario, chi desidera un bambino, interpreta i sintomi come probabile e lieto annuncio di una gravidanza.
In questa situazione di forte ambiguità, la donna si trova spesso a subire un forte stress ed una forte ansia che potrebbero ritardare l’arrivo delle mestruazioni anche di molti giorni. Quindi, è bene osservare i segnali inviati dal corpo ma diventa soprattutto importante saperli interpretare nella giusta maniera.

QUALI SONO I SINTOMI? COME BISOGNA INTERPRETARLI?

Esistono diversi sintomi precoci che potrebbero o meno indicare un’eventuale gravidanza. È bene sottolineare che tali sintomi possono variare da donna a donna e, nel caso di una gravidanza, anche da una gravidanza all’altra.

I sintomi principali sono i seguenti:

  1. Assenza di mestruazioni. Il ritardo mestruale può essere un sintomo evidente di una gravidanza soprattutto se il ciclo mestruale è regolare.
    In gravidanza, come ben si sa, le mestruazioni si interrompono ma, nella fase iniziale, si possono osservare piccole perdite di sangue (spotting) che segnalano l’impianto nell’utero dell’embrione nella settimana successiva al concepimento. Raramente avviene che si verifichi una vera e propria falsa mestruazione. Queste perdite sono molto più leggere rispetto ad un reale flusso mestruale e, di norma, si interrompono quasi subito. In tal caso è bene effettuare un test di gravidanza e rivolgersi al medico ginecologo per ulteriori accertamenti.
  2. Alterazioni del seno. Possono esserci delle modificazioni del seno che risulta, sin dalle prime settimane di una possibile gravidanza, aumentato di volume, più teso, più dolente, più sensibile e con le areole dei capezzoli di un colore più scuro.
    I sintomi sopra riportati sono, però, comuni sia alla sindrome premestruale che alla gravidanza e la causa della loro insorgenza è data dall’ormone progesterone: questo provoca, infatti, tensione mammaria ed il seno appare più gonfio, teso e duro al tatto.
    Ma come è possibile comprendere se questo sintomo sia dovuto ad una gravidanza in corso o ad un ciclo mestruale in arrivo? Appena compare il flusso mestruale, il seno diventa più morbido e meno dolente. Inoltre, a differenza delle donne in gravidanza, i capezzoli non tendono a scurirsi e non diventano più visibili i tubercoli di Montgomery: questi ultimi sono piccole ghiandole che si trovano sulle areole che aumentano di dimensione e sono più evidenti verso la sedicesima settimana di gravidanza.
    Avere sintomi del ciclo ma non arriva
  3. Nausea. E’ un sintomo noto per essere tipico delle donne in gravidanza e infatti accompagna circa il 50% delle donne nel primo trimestre. Pur essendo spesso definita “nausea mattutina”, nella donna in gravidanza può verificarsi in qualunque ora del giorno o della notte, e può anche essere così persistente da indurre il vomito.
    La nausea è un sintomo caratteristico dell’esordio di molte gravidanze (non di tutte) e raramente compare, invece, durante il periodo che precede il flusso mestruale. Tuttavia, molte donne avvertono nella sindrome premestruale una sensazione di mal di stomaco e di malessere a livello gastrointestinale, ed inoltre, avvertono anche un aumento della fame, in particolare una voglia di zuccheri facilmente riconoscibile, che non è tipica dell’esordio di gravidanza.
  4. Dispercezione di odori e sapori. A differenza delle donne con sindrome premestruale, le donne all’inizio della gravidanza hanno una sensazione di nausea accompagnata da vera e propria repulsione per alcuni cibi o bevande che si sono sempre consumati normalmente. Può esserci, infatti, una differente percezione degli odori e dei sapori, e in particolare, odori che prima erano graditi possono diventare disgustosi per la donna (es. caffè; fumo di sigaretta; deodoranti e profumi ecc). O ancora, le donne in stato interessante possono sviluppare voglie alimentari per determinati tipi di cibi, anche per quelli che inizialmente non erano graditi.
  5. Minzione frequente. La maggiore frequenza nell’urinare è tipica delle donne in stato interessante in quanto l’utero inizia a modificare la sua posizione sin dalle prime settimane di gravidanza facendo aumentare la frequenza di minzione. L’utero infatti, espandendosi, esercita una pressione sulla vescica e, in particolare nell’ultimo periodo di gravidanza, risulta così ingrossato da premere in maniera consistente sulla vescica.
    Questo sintomo è tipico quindi sia dell’esordio che della fase finale della gravidanza e non si verifica nella fase premestruale.
    Avere sintomi del ciclo ma non arriva
  6. Crampi addominali. I dolori al basso ventre possono comparire sia nella sindrome premestruale che all’inizio della gravidanza. Nel primo caso i crampi indicano, per l’appunto, l’imminente arrivo delle mestruazioni ma, a differenza di un esordio di gravidanza, il dolore è facilmente riconoscibile e piuttosto marcato, nonché continuativo. I crampi, inoltre, tendono ad aumentare soprattutto nei primi 3 giorni e man mano scemano. Nel caso di un esordio di una gravidanza, invece, vi può essere la possibilità di avvertire crampi al basso ventre ma questi sono di solito meno frequenti e molto meno dolorosi rispetto ai crampi e dolori tipici di un flusso mestruale.
  7. Spossatezza e stanchezza. Durante la gravidanza è molto probabile che la donna si senta insolitamente stanca e assonnata. Questo stato può essere dovuto all’aumento dei livelli del progesterone: questo ormone va a rallentare tutto il metabolismo e determina non solo una sensazione di stanchezza e sonnolenza ma anche difficoltà digestive e stitichezza, in quanto esercita effetti su altri apparati.
    La stitichezza e la spossatezza possono comparire anche nella sindrome premestruale ma con una entità molto meno manifesta che nella gravidanza.
  8. Sbalzi di umore. In questo caso specifico il confine tra sindrome premestruale e primi segnali di gravidanza, diventa ancora più sottile: il periodo premestruale è spesso caratterizzato da sbalzi d’umore, stanchezza, apatia, irrequietezza ecc., ma anche a inizio gravidanza i cambiamenti ormonali potrebbero causare dei rapidi sbalzi di umore che sfociano anche in crisi di pianto, stati emotivi altalenanti e momenti di sconforto. Quindi, il solo modo per comprendere se si è di fronte ad una gravidanza o meno, è effettuare il test specifico.

I sintomi menzionati possono, pertanto, ricondurre sia ad un flusso mestruale imminente sia ad un inizio di gravidanza. Come è stato possibile notare, le differenze nella sintomatologia sono minime e spesso la donna, presa da stati di ansia innescati dalla paura o dal desiderio di una gravidanza, non è in grado di saper distinguere queste piccole differenze. È bene, infatti, ricordare che tutti questi sono segnali indiretti di gravidanza e quindi, se la donna ha il sospetto di essere incinta, deve necessariamente eseguire un test anche perché questi segnali possono essere molto soggettivi o comunque, come detto, essere davvero simili a quelli della sindrome premestruale.

Ma quand’è il momento giusto per effettuare un test di gravidanza?

Avere sintomi del ciclo ma non arriva
Il consiglio è quello di aspettare almeno una settimana di ritardo mestruale perché durante questa attesa, se vi è una gravidanza, questa ha il tempo di avviarsi evitando risultati dei test falsati. Oggigiorno, fortunatamente, i test di gravidanza in commercio sono sempre più facili da interpretare, precisi e attendibili anche prima del presunto arrivo del ciclo mestruale ma è sempre anche consigliabile rivolgersi al proprio medico ginecologo.

Dicembre 9, 2017

Perché ho i sintomi del ciclo ma non mi viene?

I fattori che determinano ritardi mestruali sono numerosi e tra questi rientrano le brusche variazioni di peso, lo stress, i cambiamenti di clima e l'assunzione di particolari farmaci.

Come capire se sta arrivando il ciclo o se si è incinta?

I sintomi principali, premestruali o di gravidanza, sono:.
Assenza di mestruazioni..
Alterazioni del seno..
Nausea..
Dispercezione di odori e sapori..
Minzione frequente..
Crampi addominali..
Spossatezza e stanchezza..
Sbalzi di umore..

Quanti giorni di ritardo si possono avere?

La mestruazione viene definita regolare se ha un ritmo di 28 giorni, come la luna. Variazioni in più o in meno di qualche giorno sono considerati normali e un ritardo fino a sei giorni è ancora nella norma anche in donne che hanno cicli regolari.

Come faccio a capire se mi sta per venire il ciclo?

I sintomi con cui si presenta la mestruazione sono ampiamente variabili da una donna all'altra, ma generalmente comprendono:.
crampi addominali o pelvici,.
mal di schiena lombare,.
seno gonfio e dolorante,.
voglie di cibo,.
oscillazioni dell'umore e irritabilità,.
mal di testa,.
stanchezza ed affaticamento..