IntroduzioneLa definizione della sensazione di nausea ha le sue radici nella medicina antica e deriva dal Greco ναυτια e ναυσια, parole che indicano i segni e i sintomi del “mal di mare”. Il termine è poi stato adottato dal Latino come nausea, nausia e nautea, anche in questo caso per esprimere le manifestazioni del mal di mare o, più figurativamente, una “preoccupazione, ansia”. Show
La nausea e il vomito possono essere distinti in:
Le principali cause di vomito e nausea sono le gastroenteriti virali, seguite da altre patologie del tratto gastroenterico (per esempio occlusione intestinale). Il vomito può essere ricondotto anche a
Nella maggior parte dei casi il vomito è autolimitante e non richiede trattamenti specifici, in caso di disidratazioni severe e nei quadri gravi può diventare necessaria l’ospedalizzazione. La COVID-19 causa nausea o vomito?Sì, i disturbi gastrointestinali rientrano nel corteo sintomatologico che può essere conseguenza di un contagio da parte del nuovo coronavirus, anche se non si tratta di un rilievo particolarmente comune; sebbene i sintomi respiratori predominino nelle manifestazioni cliniche di COVID-19, alcuni pazienti mostrano nausea e/o vomito come prima sintomatologia clinica (in particolare nei bambini). iStock.com/Goran13 A livello del tronco encefalico, una struttura nervosa localizzata alla base del cervello, sono presenti specifici neuroni che coordinano il meccanismo del vomito; quando attivati provocano la contrazione dei muscoli della parete toracica e addominale e contrazioni retrograde del tratto gastroenterico verso il cavo orale, per determinare l’espulsione del contenuto gastrico. Le possibili cause di nausea e vomito sono numerose, ma è possibile ricondurle sostanzialmente a tre grandi gruppi: disordini gastroenterici, disordini extra-intestinali (quando il vomito è associato ad alterazioni di organi diversi da quelli del tratto gastrointestinale), farmaci e sostanze tossiche.
È infine possibile sviluppare vomito in risposta ad uno sforzo fisico particolarmente pronunciato (è relativamente comune osservarlo nei runner a seguito di ripetute, esercizi caratterizzati da frequenti ripetizioni di scatti e recuperi). Prognosi e complicazioniNella maggior parte dei casi di nausea e vomito non è necessaria l’ospedalizzazione e la condizione è autolimitante. A seconda della patologia sottostante o della gravità del vomito, tuttavia, si possono presentare condizioni complesse, che richiedono cure specifiche, per esempio:
Quando preoccuparsiDi per sé nausea e vomito solo raramente sono preoccupanti, perché in genere sintomi legati a condizioni comuni ed autolimitanti. Si raccomanda il parere del medico nel caso di:
Si raccomanda di rivolgersi in Pronto Soccorso in caso di
DiagnosiNella maggior parte dei casi una buona anamnesi e un esame clinico accurato permettono di pervenire ad una diagnosi corretta. AnamnesiDalla descrizione delle caratteristiche del vomito è possibile orientarsi sulla causa sottostante.
La presenza di sintomi d’accompagnamento quali diarrea, febbre, lieve dolore addominale supportano una sottostante causa infettiva, soprattutto se è possibile determinare la potenziale sorgente responsabile. Ricordiamo che la gastroenterite virale si manifesta preferenzialmente in autunno e inverno, con bambini e adolescenti che ne sono maggiormente colpiti. Se il paziente lamenta vertigini, tinniti, cefalea, alterazioni del campo visivo o altri sintomi neurologici ci si orienta verso una causa neurologica (patologie dell’orecchio interno o aumento della pressione intracranica). Di fondamentale importanza è l’analisi farmacologica: bisogna chiedere con precisione al paziente quali farmaci assume, soprattutto se c’è stato un recente cambiamento della terapia, senza tralasciare l’indagine dell’eventuale assunzione di vitamine ed erbe. Nelle donne in età fertile è utile indagare quando è stata l’ultima mestruazione e se c’è la possibilità di una gravidanza in atto. Questo sospetto è avvalorato dal fatto che il vomito e la nausea si presentano tipicamente di prima mattina. Esame clinicoInnanzitutto è importante valutare se il paziente sia disidratato, data la perdita di liquidi con il vomito. Tra i principali segni di disidratazione ricordiamo:
L’esame obiettivo poi si focalizzerà sull’addome:
Esami diagnosticiIn alcuni casi è necessario uno studio più approfondito attraverso esami del sangue e radiologici. Gli esami del sangue principali da richiedere in genere sono:
A seconda della possibile causa sottostante possono essere prescritti esami radiologici, ad esempio
Rimedi e curaRimedi casalinghi per la nauseaIn caso di nausea lieve si consiglia di:
Evitare di:
Rimedi casalinghi per il vomitoIn caso di vomito è essenziale rimanere idratati, consumando regolarmente piccole quantità di liquidi se tollerati, in caso contrario attendere che gli attacchi di di plachino; per i bambini allattati al seno la scelta migliore di norma è il latte materno, invece i neonati allattati con latte artificiale possono, a giudizio del pediatra, assumere anche soluzioni reidratanti. È importante non bere eccessivamente in una volta sola, anche in caso di forte sete, per evitare di sforzare lo stomaco innescando nuovi conati. Si consiglia di provare a reintrodurre alimenti solidi non prima di sei ore dall’ultimo episodio di vomito, per poi riprendere gradualmente un’alimentazione normale. In caso di persistenza è ovviamente consigliabile rivolgersi al medico curante. Approccio medicoNelle disidratazioni severe e nei quadri gravi è necessaria l’ospedalizzazione. Dopo aver escluso queste condizioni, è possibile valutare l’introduzione per via orale di liquidi poveri di grassi (poiché in grado di rallentare la digestione, diventando quindi controproducenti), per reidratare il paziente. In alcuni casi possono essere necessari farmaci antiemetici, somministrati per via orale o intramuscolo:
Fonti e bibliografia
Articoli ed approfondimenti
Link sponsorizzatiCome capire se ti viene da vomitare?Solitamente, il vomito è preceduto da nausea, conati (tentativo infruttuoso di vomitare, a glottide chiusa, che precede l'atto vero e proprio) ed ipersalivazione. Importanti sintomi associati comprendono dolore addominale, diarrea o stipsi, emissione di gas e presenza di cefalea e/o vertigini.
A cosa è dovuto il senso di nausea?Molto diversi tra loro sono i fattori che possono scatenare la nausea, fattori emotivi, presenza di particolari stimoli (olfattori, visivi, gustativi), stato di gravidanza, assunzione di alcuni farmaci, disturbi a carico di alcuni organi (malattie gastrointestinali, cardiocircolatorie, renali, lesioni a carico dell' ...
Quanto dura la sensazione di nausea?La prognosi in caso di nausea dipende dalle cause del malessere. Se le cause sono poco rilevanti dal punto di vista clinico, la nausea ha prognosi positiva e la guarigione avviene, in genere, nel giro di 24-48 ore.
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