Come cucinare la trippa alla siciliana

Come cucinare la trippa alla siciliana

Ingredienti

6-8 persone porzioni

600

g trippa mista

400

g patate

300

g borlotti sgranati freschi

150

g carota, sedano e cipolla tritati

5

pomodori

1

spicchio di aglio di Voghera

prezzemolo

vino bianco passito

olio extravergine di oliva

sale

Procedimento

Per la ricetta della trippa alla messinese di Maria, soffriggete il sedano, la carota e la cipolla tritati.

Private i pomodori dei semi e tagliateli a pezzi.

Affettate sottilmente la trippa, unitela al soffritto, rosolate e sfumate con il vino passito. Unite i pomodori e 1 cucchiaio di prezzemolo tritato e stufate a fiamma dolce per 1 ora e 15 minuti almeno; aggiungete le patate, pelate e tagliate a pezzi, e i fagioli 30 minuti prima del termine della cottura. Salate.

Completate con abbondante prezzemolo tritato. Se volete accentuare il sapore, aggiungete alla trippa anche un cucchiaio di concentrato di pomodoro e una foglia di alloro.

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In collaborazione con Pomì ed i suoi prodotti gustosi e di grande qualità, 100% italiani, il blog ha scelto di presentare ai suoi lettori la ricetta della trippa al forno alla siciliana, realizzata con la “fragrante selezione” dei pomodori a cubetti. Un pomodoro dal gusto delicato, dal color rosso vivo e dal taglio perfetto, che si é prestato benissimo per la ricetta in questione.

Come cucinare la trippa alla siciliana

(Clicca sulla foto per la versione in alta definizione)

Prima di presentarvi, però, la ricetta, mi pare opportuno fare alcuni importanti cenni su questa frattaglia:

la trippa rappresenta, nell’immaginario e nella pratica, una pietanza tipicamente street food, da mangiare a bocconi nelle strade e nei vicoli delle città, come spesso avviene anche a Catania, all’interno del cuore pulsante metropolitano, ove non esiste quel grado di “emancipazione urbana” a cui siamo soliti assistere e convivervi. In particolare in Sicilia la preparazione di ricette a base di frattaglie riguarda proprio gli ambienti del popolo, dove si gustano prelibatezze di certo inusuali, che bisogna conoscere e saper apprezzare, bisogna essere al corrente della loro esistenza e della loro bontà (come la carne di cavallo, ad esempio).

La trippa, nello specifico, si ricava dallo stomaco dei bovini e anche degli ovini, non sempre si trova nel commercio della grande distribuzione, ma é ben più facile che sia il macellaio di paese, quello privato per intenderci, a possederla, insieme a ciò che è il polmone, il fegato, il cuore ed altre interiora. In quanto tali, poi, non certo sono parti molto salubri, pur avendo determinate proprietà che non guastano; molte di esse rimangono pur sempre parti grasse dell’animale, decisamente caloriche e molto “di sostanza”. Essendo, comunque, raro trovarle, quando accade, è sempre un piacere mangiarle, ovviamente a patto che rientri nei propri gusti personali.

Molte le ricette in ogni parte d’Italia che conservano ancora l’amore e la cura per la cucina tradizionale; qui a Catania, la mia città, la ricetta “top” della trippa la vede al forno, con un mix di ortaggi che la insaporiscono e la rendono un ricco secondo piatto ma anche unico (preferibilmente cotta a puntino, con una leggera crosticina in superficie…quel tocco gourmet!) Segue poi quella decisamente più antica, preparata in un brodo vegetale a base di sedano, carota e cipolla, cotta lentamente e mangiata così come si presenta. Le parti più comuni, che si trovano e che si cucinano, sono il rumine (componente visibilmente più grassa), il reticolo (che somiglia ad una spugna ad alveoli) e l’omaso (parte che si presenta a vari strati, tutti molto sottili, che in dialetto siamo soliti chiamare “a centu fogghi“).

Per concludere con la descrizione, la trippa oggi viene venduta in macelleria con la dicitura di “precotta“, ossia sbianchita (perché naturalmente, appena estratta dalla stomaco ha un colore marrone sporco) attraverso un accurato processo di cottura in acqua molto calda, in grado di eliminare ogni impurità ed ogni batterio patogeno eventualmente presente. Per questo motivo a casa può essere condotta direttamente alla preparazione della ricetta.

Trippa al forno alla siciliana, ricetta tipica catanese

Ingredienti:

  • 650 g di Trippa “precotta”
  • 2 Patate grandi
  • 3 Carote medie
  • 1 Confezione di Pomodori a cubetti Pomì
  • Piselli q.b.
  • 1 Cipolla dorata media
  • Sale, Pepe nero ed Olio Extravergine d’oliva q.b.
  • 400 ml d’Acqua

Procedimento:

Tagliare la trippa a listarelle larghe 1 cm, dal verso che preferite; mondate gli ortaggi, fate le carote a rondelle, la cipolla affettata fine e le patate a tocchetti. Condite con tutti gli ingredienti sopra descritti, mescolando con cura tutto insieme, dentro una boule ampia, per praticità e velocità d’esecuzione. Disponete la trippa al forno alla siciliana in una teglia rettangolare, ampia, aggiungendo l’acqua e lasciando cuocere per 50 minuti circa a 180°C e poi avviando il grill a 220°C per almeno 30 minuti.

Come cucinare la trippa alla siciliana

Ciò che è fondamentale ricordare è di rimestare spesso la trippa al forno alla siciliana quando è in cottura, per inumidirla con i liquidi rilasciati e aiutarla ad insaporirsi al meglio.

Come cucinare la trippa alla siciliana

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Questa ricetta é stata realizzata in collaborazione con:

Come cucinare la trippa alla siciliana

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