Si puo tenere il tampax di notte

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Assorbenti Interni: Cosa Sono?

Gli assorbenti interni (o tamponi) assorbono il flusso mestruale direttamente all'interno del canale vaginale, impedendo allo stesso sangue di fuoriuscire. I tamponi interni costituiscono una valida alternativa agli assorbenti esterni: sono igienici, confortevoli ed offrono la massima discrezione. Probabilmente, durante le primissime applicazioni la donna può trovare alcune difficoltà ad inserire ed indossare l'assorbente interno; è necessaria solamente un po' di pratica per capire la corretta modalità d'inserimento.

Cosa Sapere Sugli Assorbenti Interni

Modo d'Uso

Assorbente Interno: come si applica?

Dopo aver preso familiarità con il proprio corpo, l'applicazione dell'assorbente interno risulterà spontanea, semplice ed immediata. Molte donne sono del parere che occorrano solo due o tre "prove" per comprendere come inserire correttamente il tampone.

  1. Rilassarsi e prendere tempo: soprattutto durante le prime applicazioni, è estremamente utile il rilassamento del corpo e, soprattutto, dei muscoli pelvici.
  2. Trovare una posizione comoda per facilitare l'inserimento del tampone: alcune donne preferiscono inserire l'assorbente da sedute sul wc, altre ritengono che la posizione più comoda sia in piedi con le ginocchia leggermente piegate.
  3. Lavare accuratamente le mani
  4. Scartare l'assorbente interno dall'involucro protettivo
  5. Inserire il tampone delicatamente in vagina:
    • TAMPONI CON APPLICATORE (tipo tampax): utilizzare il pollice e il dito medio per fissare l'applicatore (costituito da un tubicino esterno e da uno interno). Il tampone è già collocato all'interno del tubicino. Successivamente, posizionare l'applicatore sull'apertura vaginale: il cordoncino del tampone dovrà pendere verso il basso. Per facilitare l'inserimento, direzionare la punta del tampone verso la parte bassa della schiena. Inserire delicatamente l'applicatore in vagina (fino a quando le dita che lo spingono in alto toccano il corpo). Con il dito indice, spingere il tubicino interno completamente dentro il tubicino esterno: l'assorbente verrà così posizionato automaticamente in posizione corretta, dentro la vagina. Dopodiché, rimuovere dolcemente i due tubicini di carta (o di plastica).
    • TAMPONI SENZA APPLICATORE (tipo O.B.): dopo aver scartato il tampone dal suo involucro protettivo, sciogliere e distendere il cordoncino (che sarà utile per la successiva rimozione). Con le dita indice e medio di una mano aprire delicatamente le labbra della vagina. Con il dito indice dell'altra mano, spingere il tampone (dalla base) nella cavità vaginale, dirigendolo il più possibile all'interno e verso l'alto. Quando il tampone è posizionato correttamente, non dev'essere percepita la sua presenza.
  6. Dopo 4-6 ore, procedere con la rimozione dell'assorbente interno: il tampone dev'essere cambiato quando è completamente imbevuto, e non va mai trattenuto oltre le 8 ore. Se fosse troppo asciutto, non è necessario il cambio. Allungare il cordoncino per la rimozione del tampone: per facilitare la procedura, si consiglia di spingere con i muscoli pelvici, come per defecare. Rilassarsi e tirare dolcemente in avanti il cordoncino, con la stessa angolatura usata per l'inserimento. È possibile rimuovere il tampone anche afferrandolo con le dita.
  7. Avvolgere l'assorbente interno nella carta igienica e gettarlo nell'apposito bidone. Non gettarlo nel WC.
  8. Lavarsi le mani.

Accorgimenti

  1. Lavarsi sempre le mani prima e dopo l'inserimento dell'assorbente
  2. Utilizzare l'assorbente interno con il grado di assorbenza più basso tra quelli volti a soddisfare le proprie necessità
  3. Utilizzare solo gli assorbenti interni per assorbire il flusso mestruale: non utilizzare per assorbire altre perdite vaginali
  4. Cambiare l'assorbente interno ogni 4-8 ore; se necessario, cambiarsi con più frequenza
  5. Non trattenere l'assorbente interno oltre le 8 ore
  6. Rilassarsi: se il muscolo sollevatore dell'ano è contratto, l'inserimento dell'assorbente interno può causare fastidio o dolore
  7. Trovare una posizione comoda per l'inserimento dell'assorbente interno
  8. Nel caso non si riuscisse ad inserire il tampone con facilità, è possibile applicare un sottile strato di crema lubrificante per facilitarne l'applicazione
  9. Scegliere un assorbente interno adeguato al proprio flusso mestruale: per esempio, non utilizzare i modelle extra-assorbenti durante gli ultimi giorni di ciclo!
  10. Nel caso si percepisse la presenza dell'assorbente interno, si consiglia di spingerlo leggermente più in profondità
  11. Rimuovere sempre il tampone usato prima di inserirne uno nuovo
  12. Rimuovere sempre l'ultimo tampone alla fine del ciclo mestruale

Assorbenti Interni e Sindrome da Shock Tossico

Cos'è la Sindrome da Shock Tossico?

Sfatiamo immediatamente una credenza popolare: ad oggi, gli assorbenti interni - se utilizzati correttamente - non sono correlati in alcun modo alla sindrome da shock tossico, poiché realizzati con materiali di buona qualità. In passato, tuttavia, la particolare composizione (scadente) degli assorbenti interni poteva predisporre le donne che ne facevano uso alla sindrome da shock tossico. Si tratta di una condizione patologica rara ma estremamente grave, che può colpire indistintamente uomini, donne e bambini. La sindrome da shock tossico è provocata dalle tossine di Staphylococcus Aureus, batterio saprofita che, in condizioni fisiologiche, popola normalmente le mucose di naso e vagina. In presenza di un calo delle difese immunitarie, il batterio si replica indiscriminatamente creando danno: febbre alta, vomito, diarrea, arrossamento cutaneo (simile a scottature solari), vertigini, dolori muscolari, mal di gola, svenimenti, sincope, shock e, nei casi più gravi, morte.
In passato si riteneva che le donne utilizzatrici di assorbenti interni fossero più esposte al rischio di questa sindrome. Il corretto utilizzo degli assorbenti interni minimizza il rischio di contrarre patologie gravi simili.
Ad ogni modo, la sindrome da shock tossico si può manifestare anche a prescindere dall'impiego di assorbenti interni. Tuttavia, per minimizzare ulteriormente il rischio, si consiglia di alternare l'uso di assorbenti interni con quelli esterni e (soprattutto) di non trattenere lo stesso tampone in vagina per oltre 8 ore.

Sindrome da shock tossico (TSS): Cos'è e Come si Previene

Vantaggi, Svantaggi e Controindicazioni

Cosa succede se tieni il tampax per più di 8 ore?

Otto ore è la “scadenza” consigliata sulla confezione: l'assorbente non deve essere tenuto per più di quel tempo, perché porta alla proliferazione dei batteri e alcuni di essi possono causare appunto la sindrome da shock tossico – insieme a un sacco di altre cose.

Quante ore si può tenere un Tampax?

Dopo 4-6 ore, procedere con la rimozione dell'assorbente interno: il tampone dev'essere cambiato quando è completamente imbevuto, e non va mai trattenuto oltre le 8 ore. Se fosse troppo asciutto, non è necessario il cambio.

Quanto dura un assorbente da notte?

In ogni caso non si dovrebbero superare le sei-otto ore, in modo da evitare irritazioni e proliferazione di batteri. Per questo motivo bisogna alternare l'assorbente interno con quello esterno, usando quest'ultimo di notte o quando si è a casa.

Cosa succede se metto il Tampax senza ciclo?

No, non va bene usare assorbenti interni prima del primo ciclo. Mentre si possono usare tamponi durante il primo ciclo, non è possibile "provarli" prima. Gli assorbenti interni dovrebbero essere messi solo durante il ciclo. La vagina probabilmente sarà troppo secca e l'inserimento sarà difficoltoso.